Volete sapere come si gestisce bene un marchio? Chiedetelo ai responsabili di Piante contro Zombie che da un ottimo gioco mobile, sono riusciti a passare al settore console senza svendere troppo il brand e mutando le ottime meccaniche da tower defense in un sparatutto assolutamente degno di rispetto, perfettamente accessibile da grandi e piccini. Questo senza considerare tutto il franchising fatto di gadget, peluche, magliette e così via. Plant Vs. Zombies: Garden Warfare rappresentò uno dei titoli più interessanti nei primi mesi di vita di Xbox One, nonostante le modalità di gioco non fossero poi così tante. Adesso, due anni dopo, siamo pronti ad analizzarne il seguito: PopCap Games avrà usato il fertilizzante giusto?
Plant Vs. Zombies: Garden Warfare 2 riuscirà a ripetere il successo dell'originale?
L'eterna lotta per il verde pubblico
Plant Vs. Zombies: Garden Warfare 2 si svolge in una situazione di stallo. Lo scontro fra fiorellini e mangiatori di cervelli è infatti arrivato a un punto morto, le due fazioni vivono arroccate nelle rispettive fortezze, separate da una striscia di terra in cui nessuno degli schieramenti riesce a primeggiare. Un conflitto logorante, ricco di atti di eroismo e momenti di vigliaccheria, che meriterebbe di essere cantato da bardi e menestrelli e che invece al massimo raccogliere qualche urletto dagli zombie amanti della disco dance. Quest'ambientazione ha permesso a PoPCap di creare la prima vera grande novità del gioco. Invece di un semplice menù in cui selezionare la modalità di gioco o aprire qualche pacchetto di figurine, ad ogni accesso saremo accolti da un vero e proprio hub single player in cui i le sezioni del titolo sono rappresentate con oggetti o luoghi.
Ad esempio per giocare una partita multiplayer dovremo accendere il portale ed entrarci fisicamente. Per vedere le nostre statistiche potremo farci un giretto in una sala dei trofei, mentre per comprare le figurine basterà avvicinarsi a un distributore automatico e così via. Il tutto ovviamente è speculare sia per le piante che per gli zombie e potremo cambiare schieramento a nostro piacimento. Nella zona contesa potremo trovare aree segrete, bonus nascosti o semplicemente ottime occasioni per veloci sessioni in modalità Orda. Al centro del campo di battaglia si trova infatti una bandiera che potremo issare per iniziare ad attirare ondate di nemici sempre più potenti, cercando di resistere il più allungo possibile e di raggranellare un po' di monete da usare per i nostri acquisti. Purtroppo questa scelta ha un prezzo: il gioco necessita di una connessione online continua, anche per le missioni in solitaria, così da poter registrare online ogni avanzamento. Graficamente parlando invece il gioco gira a 60 fps su entrambi i sistemi di gioco, ma su Playstation 4 la risoluzione è 1080p, mentre su Xbox One è 900p. In questo hub troveremo anche un'altra importantissima novità di questo secondo capitolo: le missioni single player, che ci permetteranno di sperimentare le nostre truppe in una serie di scontri sempre più difficili contro le forze nemiche, potendo contare sull'aiuto di alcuni bot. In totale le missioni sono una ventina, sempre più difficili e con un game design abbastanza vario. In alcune dovremo semplicemente difendere il nostro campo base, in altre dovremo infiltrarci tra i nemici, recuperare oggetti specifici o eliminare un boss particolarmente coriaceo. La migliore finora è stata quella all'interno della bocca di uno squalo a cui dovevamo curare il mal di denti; sì avete letto bene. Pur non essendo un'aggiunta da strapparsi i capelli, queste missioni in solitaria rappresentano senza dubbio una gradita novità per chi cerca qualcosa di diverso o vuole prendere dimestichezza col gioco. Volendo, inoltre, tutte le modalità del multiplayer si possono giocare con i bot, o magari in split-screen locale con un amico che, collegandosi col proprio account, potrà accumulare soldi ed esperienza come se fosse a casa sua.
Prati e tombe
Il cuore del gioco rimangono ovviamente le modalità multiplayer, che oltre ai grandi classici si arricchiscono con alcune nuove opzioni che rendono il gameplay sempre più vario e assurdo. In totale ci sono sette modalità multigiocatore: l'immancabile Tappetino di benvenuto, in cui si possono usare solo i personaggi base e chi muore troppo spesso ha un boost della salute, una modalità che mescola tutte le altre in scontri casuali, il team deathmatch a squadre, uno in cui dobbiamo confermare l'uccisione raccogliendo dei globi di luce, un "conquista e controlla" con tre punti di controllo, Bomba in cui dobbiamo far saltare per aria gli gnomi avversari portandoli nella nostra base e difendendoli per alcuni secondi, e infine Tombe e Giardini, in cui bisogna catturare una serie di punti di controllo entro un determinato periodo di tempo fino allo scontro finale e dove le piante finalmente possono anche attaccare.
In questa modalità PopCap Games si è sbizzarrita, perché ognuna delle bellissime e gigantesche mappe ha come punto di controllo finale un minigioco diverso dagli altri che scombina completamente le carte in tavola e che varia in base a chi attacca e chi difende. In uno dobbiamo puntare tre specchi per scongelare un enorme yeti zombie, mentre in un altro abbiamo giocato una specie di partita di calcio in cui bisognava spingere nella porta avversaria delle enormi palle colorate. Per chi invece preferisce giocare in cooperativa ci sono anche le Garden Ops per quattro giocatori, che vanno affrontate come una vera e propria modalità orda in cui è fondamentale coordinarsi con i compagni. Insomma, sarà anche un gioco molto semplice (e così non è) ma Plant Vs. Zombies: Garden Warfare 2 è senza dubbio un titolo pieno di cose da fare. Sì, perché ovviamente sia le missioni online che quelle offline si legano a una serie di obiettivi e ricompense che ci daranno moltiplicatori di esperienza e denaro, l'ecosistema perfetto per garantirci sempre un motivo per fare un'altra partita. Da lodare anche il netcode del gioco che, almeno per il momento, sembra solido come una roccia fin dal primo giorno, esattamente come il suo predecessore. Altro punto a favore: Electronic Arts ha promesso un sacco di contenuti gratuiti. Speriamo che le eventuali nuove mappe siano belle come quelle attuali, scenari coloratissimi ed enormi in cui può capitare di perdersi tra i mille divertentissimi dettagli.
Obiettivi Xbox One
Plant VS Zombies Garden Warfare 2 può contare su 51 achievement per i consueti 1000 punti. La maggior parte degli obiettivi vengono sbloccati eliminato un determinato numero di nemici o in determinate condizioni. Ad esempio uccidendo una pianta usando la capra o con un'abilità ben precisa. Gli altri achievement riguardano invece lo sbloccare nuovi personaggi, completare un certo numero di sessioni multiplayer o cambiare l'aspetto dei nostri soldati. Complessivamente non un titolo difficile da "millare", ma potrebbe comunque richiedere parecchio tempo.
Clorofilla o cervelli marci?
Ovviamente non potevano mancare anche delle aggiunte nel roster delle classi di gioco, che sono ricche di novità decisamente interessanti e al momento forse un anche po' troppo potenti. Lato piante abbiamo la Rosa, che spara proiettili a ricerca, stordisce e può fare danni ad area per un breve periodo di tempo; il Cedro, dotato di laser, scudi temporanei e della possibilità di diventare una sfera che abbatte i nemici; e la Pannocchia, dotata di air strike, capriole in stile The Matrix e potenti cannoni.
I rimanenti sono quelli del primo capitolo: il Girasole, la Sparasemi, il Cactus cecchino e la temibile Masticazombie, tutt'ora una delle piante più temibili in mano a un giocatore esperto. Dalla parte dei mangiacervelli abbiamo invece lo Zombolino, che può lanciare i nemici a mezz'aria, sparare a 360° per qualche secondo e soprattutto evocare un mech in stile Titanfall dotato di una incredibile potenza di fuoco. C'è poi il Pirata, che può contare su un pappagallo drone che lancia bombardamenti, un cannone, barili esplosivi e un'arma che può sia fungere da cecchino che da flak cannon a corta gittata. Infine, lo Zombie Supereroe rappresenta la classe da mischia, visto che può contare su pugni e calci volanti, ma anche su un letale raggio della morte e una sorta di Hadouken. Gli zombie confermati sono invece il Soldato, lo Scienziato, il Fuoriclasse e l'Ingegnere. In entrambi i casi, le classi "storiche" non hanno subito aggiunte di sorta, a meno che non si ottengano i pezzi per i personaggi speciali. Ciò che infatti vi farà venire voglia di accumulare un sacco di monete (o spendere del denaro vero) sarà la possibilità di sbloccare versioni differenti dei vari soldati che potranno contare non solo su aspetti inediti, ma anche abilità diverse. Ad esempio, il Cedro potrebbe lanciare raggi che congelano l'avversario, lo Scienziato contare su un'arma che spara onde soniche (con tanto di delfini appiccicati sopra), il Girasole lanciare scariche elettriche che colpiscono i bersagli vicini e così via. In totale potremo sbloccare più di 100 personaggi speciali, alcuni dei quali particolarmente rari, i cosiddetti "Personaggi Leggendari", che ovviamente potranno essere ottenuti solo aprendo i pacchetti di carte più costosi (e con un po' di fortuna). Per quanto riguarda il bilanciamento delle varie classi, diciamo che tutti potranno trovare senza dubbio il loro personaggio preferito, ma in alcuni casi gli sviluppatori forse si sono innamorati un po' troppo del personaggio. La Rosa è un eroe all'apparenza leggero ma in grado di fare danni incredibili come support, grazie al suo stordimento ad area e ai proiettili a ricerca. Il Cedro è un'altra classe decisamente potente e anche il Pirata, grazie alle due modalità di fuoco, ci è parso fin troppo versatile. Ovviamente, data la natura del gioco, non ci aspettavamo uno sparatutto ultra bilanciato, ma forse qualche ritocchino non sarebbe una brutta idea.
Conclusioni
Plant Vs. Zombies: Garden Warfare 2 è un gioco decisamente solido, colorato e divertente. Le meccaniche si poggiano sulle rodate basi di quello precedente, le nuove modalità arricchiscono l'offerta e lo stesso si può dire dei personaggi nuovi, vista anche la possibilità di moltiplicare a dismisura il proprio roster di personaggi.
PRO
- Mappe grandissime e colorate
- Più di cento variabili per le classi
- Modalità di gioco divertenti
- Missioni e hub single player
CONTRO
- Classi poco bilanciate
- Poca varietà nelle missioni single player