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Africa e sangue

Anche Resident Evil 5 sbarca sulle console di nuova generazione in full HD e con tanti contenuti

RECENSIONE di Massimo Reina   —   30/06/2016

Che Capcom sia un'azienda famosa (anche) per la capacità di spremere al massimo ogni suo brand di successo per ottimizzare al meglio costi di produzione e guadagni è ormai risaputo in tutto il mondo. E che la saga di Resident Evil sia in tal senso la sua gallina dalle uova d'oro è un fatto ormai assodato: non esiste infatti occasione nella quale la società giapponese non cerchi di infilare i personaggi o le storie della sua serie del terrore, riproponendoli in ogni salsa e su ogni console. In linea con questa filosofia, Capcom ha deciso mesi fa di pubblicare gli ultimi tre titoli della serie regolare sulle nuove console così, dopo Resident Evil 6, è il turno di Resident Evil 5 di ritornare in una versione rimasterizzata a 1080p e 60fps su Xbox One e PlayStation 4, con in più tutti i contenuti extra usciti dopo il lancio dell'originale, racchiusi in ben 15,8 GB da scaricare nel proprio hard disk.

Resident Evil 5 ritorna in un'edizione speciale per le console di nuova generazione

Virus letale

Anche se il gioco è ormai conosciuto da tutti, è doveroso fare un veloce riepilogo di quelle che sono le meccaniche principali e la trama per quei pochi che non hanno la minima idea di come sia. Resident Evil 5 non è un survival horror, ma un gioco d'azione moderno le cui meccaniche sono palesemente legate più alle sparatorie e ai combattimenti, che alle fasi di esplorazione, risoluzione di enigmi e momenti di tensione veri. L'impostazione è dunque la medesima di molti prodotti del genere, come del resto del capitolo precedente (in parte) e di quello successivo, con visuale in terza persona alle spalle del protagonista, una buona quantità di proiettili a disposizione e una discreta varietà di armi.

Africa e sangue
Africa e sangue

Tutti elementi che permettono all'utente di esplorare livelli pieni di nemici, che arrivano per lo più a ondate, tranne negli scontri con i boss che scandiscono la progressione tra i livelli, senza eccessivi patemi d'animo. Questo non vuol dire che Resident Evil 5 sia facile, sia chiaro, ma solo che imparando a usare l'armamentario a propria disposizione, e a sfruttare adeguatamente l'aiuto del compagno e il level design dei vari scenari, si può vivere l'avventura con una tensione minore rispetto magari ai primi episodi della saga, quando le munizioni scarseggiavano e non si sapeva mai cosa aspettasse il protagonista dietro l'angolo. Ad ogni modo, il ritmo serrato dell'avventura trova compimento nella varie sessioni action condite spesso da quick time event, e nel sistema di combattimento. Questi prevede l'uso del puntatore dell'arma per colpire con precisione i nemici in quelli che sono i loro punti deboli, nonché di interagire quando possibile con particolari elementi dello scenario per arrecare più danni. Senza dimenticare la possibilità di utilizzare le mani in furiosi attacchi corpo a corpo quando ci si ritrova chiusi in un angolo. A limitare tuttavia l'efficacia di queste mosse, però, interviene suo malgrado il sistema di controllo del personaggio, caratterizzato da una certa macchinosità di fondo che non consente movimenti veloci e schivate repentine, così come di puntare un'arma e sparare in movimento. E la cosa può rivelarsi particolarmente fastidiosa contro quegli avversari a loro volta armati e molto aggressivi. In tal senso il continente africano diventa "patria" di svariate tipologia di infetti e mostruose aberrazioni, generate dalla follia e dall'azione di uomini senza scrupoli sulla popolazione locale. Il titolo racconta infatti di Chris Redfield, ex membro della S.T.A.R.S. entrato a far parte del gruppo speciale di combattenti B.S.A.A., specificamente creato per tenere a bada il rischio nato col proliferare delle armi bio-organiche, che si trova nella regione africana di Kijuju per indagare su un terrorista chiamato Irving, insieme ad una nuova compagna, la sensuale Sheva, gestita in gioco dall'intelligenza artificiale o, volendo, da un altro giocatore. Ben presto, però, la missione assume dei contorni più drammatici, in un'escalation di eventi da incubo che travolge la coppia fino a costringerli a combattere per la propria sopravvivenza.

Trofei PlayStation 4

Sono 71 i Trofei presenti in Resident Evil 5 per PlayStation 4, inclusi quelli dei vari DLC. Di fatto sono gli stessi dell'edizione originale e possono essere ottenuti, a seconda della modalità, completando l'avventura principale o le singole espansioni, eliminando un certo numero di nemici con una bomba di prossimità o effettuando determinati combo, giusto per fare due esempi, fino al Platino, che si ottiene come sempre raccogliendo tutti gli altri.

I contenuti della nuova edizione

Per quanto riguarda le "novità", c'è poco da dire, visto che l'edizione analizzata si limita a includere tutti i contenuti scaricabili già pubblicati nelle sue versioni precedenti. Abbiamo pertanto le espansioni Incubo senza uscita e Una fuga disperata, una modalità competitiva, alcuni personaggi extra e quattro costumi. Con Incubo senza uscita i videogiocatori possono vivere in prima persona una sequenza che in Resident Evil 5 si può vedere solo attraverso un flashback, controllando Chris Redfield e Jill Valentine in uno scenario che richiama i primi episodi della saga, anche per ritmo di gioco. Dei due contenuti extra legati all'avventura principale è il meglio riuscito, non fosse altro perché riesce a rievocare lo spirito classico della serie, con la dimora degli Spencer da visitare, le stanze in disfacimento da esplorare con cautela, e così via. L'altro, infatti, Una fuga disperata, è uno scenario decisamente action che vede Jill Valentine e Josh Stone, l'agente di colore della BSAA, unire le forze prima per aiutare Chris e Sheva nelle fasi finali dell'avventura regolare, poi per fuggire da Kijuju. Il tutto attraverso tre scenari adrenalinici, l'ultimo dei quali a tempo. A questi contenuti si aggiungono poi la modalità Senza pietà, precedentemente esclusiva della versione PC, dove bisogna affrontare a tempo un numero di infetti superiore alla media, quasi sempre tra l'altro con parassita annesso, che può arrivare in alcune schermate fino a trenta-quaranta nemici contemporaneamente, e Mercenari riuniti.

Africa e sangue
Africa e sangue

Quest'ultima, ripresa dalla Gold Edition, propone un livello di sfida superiore rispetto alla classica modalità dei mercenari, oltre a nuovi costumi, personaggi (Excella Gionne, Josh Stone, Rebecca Chambers e Barry Burton) e mosse alternative a seconda del partner: in pratica in base al compagno d'avventura col quale l'utente decide di affrontare la sessione di gioco, si ritroverà con attacchi corpo a corpo più potenti. Per avere quindi delle vere novità, bisogna guardare al comparto tecnico, dove però, lo diciamo subito, non troviamo nulla di eccezionale o che non si sia già visto nella passata versione PC. In tal senso Resident Evil 5 su PlayStation 4 propone una grafica a 1080p con una frequenza dei fotogrammi pari a 60 frame al secondo rispetto ai 720p/30 fotogrammi delle vecchie console, così da restituire alla vista un'immagine più definita e globalmente più nitida. Se però escludiamo l'aumento della risoluzione e una migliore fluidità generale, la grafica del gioco è rimasta sostanzialmente invariata rispetto a quella delle edizioni PlayStation 3/Xbox 360, specialmente a livello di texture. Su questo fronte, a occhio, diremmo che forse ne è stata aggiunta qualcuna nuova posizionata ad hoc in determinati punti, ma niente di più. Pensiamo che Capcom poteva sforzarsi un pò in tal senso, e magari migliorare alcuni movimenti dei personaggi per renderli meno rigidi in certi frangenti. Eppure grazie ad una base originale comunque di buona fattura, alla varietà del level design che spazia dal tipico polveroso paesino africano fino a delle rovine sotterranee, passando poi per laboratori scientifici, villaggi nella giungla o in riva al mare, e tanto altro, all'intelligente utilizzo delle fonti di luce e a quello degli effetti particellari, il titolo è in grado di regalare lo stesso alcuni scorci affascinanti. Nessun stravolgimento neanche per il comparto audio, che offre un buon doppiaggio in lingua inglese, con sottotitoli in italiano, e una bella colonna sonora che sa accompagnare a dovere ogni singolo momento dell'avventura, sottolineando adeguatamente le fasi più caotiche o cariche di tensione, rispetto a quelle un po' più tranquille. Ottimi gli effetti sonori, da quelli quasi delicati che fanno da sottofondo ai momenti di esplorazione, ai più "rumorosi" e selvaggi delle sessioni in cui vengono fuori decine di mostri, infetti o creature deformi coi loro lamenti, ruggiti o gorgoglii terrificanti, decisi a eliminare i protagonisti.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (20)
7.3
Il tuo voto

La "nuova" edizione di Resident Evil 5 è una buona conversione del titolo originale, con una risoluzione grafica e un frame rate migliori e tutti i contenuti precedentemente rilasciati sia come DLC che all'interno di altre edizioni speciali. Troppo poco però per spingere coloro che lo hanno già giocato su PlayStation 3, Xbox 360 o PC a ricomprarlo, o per fargli ottenere un voto più alto. Il titolo conferma comunque pregi e difetti della versione originale: è uno shooter puro pieno di buone idee ma dai fondamentali talvolta un po' zoppicanti, ma nell'insieme ben strutturato ed estremamente divertente da giocare, pure in due, grazie anche a un'ambientazione a suo modo affascinante nel cuore dell'Africa.

PRO

  • Come sempre divertente da giocare
  • Tutti i contenuti dei DLC e delle varie edizioni, longevità garantita
  • Realizzazione tecnica di discreta fattura...

CONTRO

  • ...anche se il nuovo hardware è stato sfruttato pochissimo
  • Delle meccaniche e delle atmosfere del vecchio Resident Evil c'è poco e niente