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Wheels of Aurelia, recensione

Wheels of Aurelia è un gioco concettuale ambientato in Italia, in luoghi e spirito

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   23/09/2016

La storia delle strade consolari costruite in epoca romana è tanto interessante, quanto parte essenziale della storia italiana. Cassia, Salaria, Casilina e tutte le altre, formavano un impressionante reticolato che collegava i principali siti dell'impero e, nonostante i cambi di tracciato avvenuti nel corso dei secoli, sono ancora oggi delle vie di collegamento fondamentali.

Wheels of Aurelia, recensione

Si vocifera che alcune delle buche dell'attuale manto stradale risalgano all'epoca romana, ma questa, come si suol dire, è un'altra storia. La via Aurelia è quella che corre lungo la costa tirrenica collegando Roma con Ventimiglia, per rimanere in Italia, ma prosegue anche oltre confine terminando a Nizza. In realtà il tracciato storico non superava la versiliana (il progetto iniziale doveva fermarsi a Cerveteri), ma con il tempo la strada è stata prolungata diventando la SS1 che conosciamo oggi. Lella, la protagonista di Wheels of Aurelia, è figlia della Roma bene degli anni 60/70. Nata e cresciuta ai Parioli (uno dei quartieri più ricchi della capitale e quello dove si spaccia di più), ha vissuto sulla sua pelle le turbolenze socio/politiche del periodo più caldo degli anni di piombo, periodo in cui è ambientato l'intero gioco. Facciamo la sua conoscenza nel prologo, dove l'accompagniamo in macchina fino a una discoteca. Qui incontra Olga con cui decide di scappare da Roma per raggiungere Nizza. Il gioco vero e proprio inizia con le due ragazze in auto che stanno uscendo da Roma. L'inquadratura a volo d'uccello ci mostra l'auto selezionata, che controlliamo direttamente. La grafica in un piacevole 3D low-poly ci svela un ambiente fatto di palazzine che ricordano vagamente quelle delle periferie romane. È ora di prendere confidenza con il sistema di controllo.

Abbiamo recensito Wheels of Aurelia degli italiani Santa Ragione: scoprite com'è

Accelerare e frenare

Wheels of Aurelia è un gioco di guida, ma la guida non è il fulcro del gioco. Possiamo sterzare a destra e a sinistra e accelerare (per frenare basta rilasciare l'acceleratore), ma è tutto qui. Sulla strada ci sono altre auto che vanno evitate, ma anche se gli si va addosso non succede nulla di più irreparabile di uno sballottamento.

Wheels of Aurelia, recensione

In alcuni momenti si partecipa a competizioni e inseguimenti, ma sono sempre eventi funzionali alla storia narrata e non fini a se stessi. Insomma, in Wheels of Aurelia viaggiare non è un problema, è il tema. Scegliere se correre di più o di meno è una scelta legata all'altro aspetto fondamentale del titolo, ossia i dialoghi. Andare piano permette infatti di leggere un maggior numero di scambi tra i vari personaggi. Olga è la prima, ma ce ne saranno altri: un ex-pilota, un prete, ma anche autostoppisti eccentrici, altri più prosaici e così via. I dialoghi si gestiscono in modo semplicissimo: non bisogna fare altro che selezionare una battuta di Lella tra quelle disponibili e aspettare che venga pronunciata. C'è una barra/timer che divide la selezione dall'esecuzione, per dare modo di leggere ciò che si sta per dire e, magari, cambiare idea facendo un'altra scelta. Come avrete capito le meccaniche sono essenziali. Si tratta di una scelta precisa, dettata dal voler concentrare l'attenzione del fruitore su altro, ossia sulle storie raccontate che affrescano in modo fedele quelli che erano i conflitti e i temi dell'Italia del 1978, argomenti che in buona parte ci portiamo dietro ancora oggi, nonostante siano cambiati gli attori sul palcoscenico della nazione. Siamo inevitabilmente figli di quegli anni e anche se li ignoriamo completamente dobbiamo farci i conti.

Lella e l'Italia della fine degli anni '70

Come già detto, ciò che Wheels of Aurelia fa bene è inquadrare quegli anni dal punto di vista storico e sociale. I personaggi parlano un po' di tutto: dalla legge sull'aborto, al rapimento di Aldo Moro, passando per Andreotti e il terrorismo politico. Ci sono moltissimi riferimenti sociali, che volano su diversi livelli a seconda del personaggio con cui si parla.

Wheels of Aurelia, recensione
Wheels of Aurelia, recensione

Per fare qualche esempio, con alcune persone si parla di Juventus, di UFO, di rapine in banca e di molto altro. Lella è connotata in modo molto definito e rappresenta un punto di vista netto: è una femminista militante di sinistra che si ribella alla società borghese "scappando di casa". Ammira il '68 francese, mentre disprezza come sono state interpretati i moti di protesta in Italia. Legge Pasolini, odia la televisione e ama i motori. Insomma, è una progressista rivoluzionaria in movimento, con la battuta ironica sempre in bocca, ma pronta a confrontarsi con chi è diversa da lei (fascisti a parte). Si tratta di un personaggio originale rispetto a quelli che sono i canoni dei videogiochi, il che è un bene per un titolo così concentrato sulla narrazione. Descrivere Lella così in dettaglio non è secondario per comprendere Wheels of Aurelia, perché sono le sue scelte, affidate al giocatore, che determinano i finali. Abbandonare o no un compagno di viaggio? Partecipare o no a una gara automobilistica? Seguire la strada o deviare? Civitavecchia o Bracciano? Siena o Piombino? I sedici finali si raggiungono seguendo le trame che si dipanano nei dialoghi. A volte ci viene chiesto di cambiare rotta, altre di fermarci, altre ancora di accelerare. L'importante è continuare a viaggiare accompagnati dalla splendida colonna sonora, fatta di brani moderni che imitano le sonorità della fine degli anni '70, incorniciando i suoni della strada (motori che rombano, ruote che sgommano, sportelli che sbattono). Sono in tema anche le illustrazioni, che imitano efficacemente lo stile dei fumetti italiani dell'epoca, quelli letti sui vari Lancio Story, Intrepido e così via. Insomma, il lavoro di ricerca è stato profondo, sia nella composizione del paesaggio, sia in quella dei vari elementi decorativi. Così, seppure i luoghi non sono stati riprodotti con precisione fotografica (non ce n'era nemmeno bisogno, in verità), sono suggeriti da elementi simbolici e da richiami nei dialoghi. Il tutto è funzionale alla lunghezza dei singoli viaggi, che possono durare dai quindici ai venti minuti (se siete appassionati del concetto di longevità moltiplicate per sedici).

Comprensione

Fondamentalmente Wheels of Aurelia è descrivibile come un'esperienza narrativa. Nonostante le auto, possiamo avvicinarlo più a un Dear Esther/Journey/Abzu/The Path che a un qualsiasi gioco di corse, con cui condivide poco o nulla.

Wheels of Aurelia, recensione

Per questo se siete alla ricerca di esperienze più tradizionali, potete semplicemente ignorarlo (in fondo se non amate i simulatori di volo, non li comprate, mica andate a scrivere sui forum degli appassionati che dovrebbero essere dei platform). Se dobbiamo muovere una critica partendo da ciò che il gioco di Santa Ragione è, diremmo che a volte pecca in arbitrarietà. Spieghiamoci: la costruzione generale è ottima, ma alcuni dialoghi sono fin troppo guidati e didascalici, mentre alcune svolte narrative sembrano un po' troppo arbitrarie. Si tratta di momenti che non inquinano il fascino complessivo del titolo, e non ne sminuiscono le qualità, ma sono comunque stridenti rispetto alle ambizioni. Chi invece si preoccupa del fatto che solo gli italiani possano comprendere molti dei dialoghi... be', non è un problema nostro. Giocando a un titolo come 1979 Revoution: Black Friday non abbiamo sicuramente compreso tutti i riferimenti al quadro storico / sociale iraniano dell'epoca, ma ciò non ne ha sminuito il valore. In fondo il saggio non è quello che sa, ma quello che cerca e in questi casi la discriminante non è ciò che il gioco racconta, ma quanto si è curiosi rispetto a ciò che non si conosce. La curiosità, purtroppo, non ve la può regalare nessuno.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i7-4770
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
  • Sistema operativo Windows 10

Requisiti minimi

  • Sistema operativo Windows XP SP3 +
  • Processore 2.0GHz CPU
  • Scheda video con 512 MB
  • 2 GB RAM
  • 500MB di spazio su Hard disk

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store
Prezzo 9,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (9)
7.3
Il tuo voto

Wheels of Aurelia è un titolo particolare e come tale va giudicato. La domanda da porsi è se Santa Ragione (a proposito, date uno sguardo al loro Mirror Moon EP e poi tornate a dirci quanto è originale il concept di No Man's Sky) è riuscita in quello che si proponeva di fare e la risposta non può che essere affermativa. Prima di decidere se acquistarlo o meno, cercate di capire se è un titolo che concettualmente fa per voi, perché altrimenti rischiate di rimanere delusi. Sicuramente si tratta dell'opera più coraggiosa e compiuta del piccolo team italiano.

PRO

  • Un viaggio affascinante nella storia italiana
  • Propone temi che di solito i videogiochi non sfiorano neanche di striscio
  • Stilisticamente eccellente

CONTRO

  • Arbitrario e didascalico in certi frangenti