C'è sempre qualcosa di affascinante nella figura del cacciatore di taglie, e ancora di più se questo si presenta in declinazione spaziale. Quelle tipiche figure ai margini della società, outsider ovunque e da nessuna parte, che agiscono sempre in quella zona d'ombra dove le leggi sembra non abbiano particolare effetto, nonostante le proprie azioni vengano portate avanti spesso a fin di bene e magari anche a partire da una base morale ben consolidata.
Questi sono i cacciatori di taglie spaziali, o i commercianti di contrabbando, come ci insegnano bene certi personaggi storici di Star Wars o del buon vecchio Firefly. Proprio le suggestioni dalla compianta serie di Joss Whedon sembrano emergere con particolare forza giocando a Bounty Stars, a partire dalla particolare colonna sonora country-folk a base di archi per arrivare allo stile western sci-fi che caratterizza il mondo di gioco, e sono elementi che chi ama il materiale di partenza apprezzerà a dovere. La storia vede una sorta di compagnia di ventura dello spazio affrontare varie missioni all'interno di un universo sconfinato e sorprendentemente popoloso, ma anche ricco di insidie e minacce anche per un semplice commerciante interplanetario. Come si conviene alla figura del cacciatore di taglie, non ci sono grandi ideali a muovere la squadra tra una tappa e l'altra, semplicemente la volontà di portare a termine il lavoro e guadagnare buone quantità di soldi da reinvestire nelle navi e nell'equipaggiamento vario, ma andando di caccia in caccia e di consegna in consegna gli elementi narrativi che fanno da sfondo si svelano progressivamente, e loro malgrado i membri del gruppo Bounty Stars si ritrovano coinvolti in faccende davvero molto più grandi di loro, tra la scalata ai vertici della corporazione del mestiere e la raccolta di vil denaro.
Bounty Stars si presenta come un ottimo RPG dotato di ambientazione a atmosefere decisamente particolari
Caccia a turni
Bounty Stars si svolge come un classico gioco di ruolo a turni, con la particolarità di offrire un doppio campo di battaglia: gli scontri si svolgono infatti sia tra navi spaziali che a terra, tra i singoli combattenti. Questo amplifica sia le meccaniche e situazioni di combattimento che il sistema di gestione dei personaggi, perché ci si trova a dover controllare evoluzione ed equipaggiamento anche delle navi, oltre che dei vari componenti del party, cosa che contribuisce a variare un po' l'azione di gioco, considerando peraltro che la raccolta di elementi per l'upgrade rappresenta alla fine l'elemento cardine di tutta l'esperienza. Lo scontro a terra tra cacciatori di taglie e vari nemici segue le regola standard del genere, con il party disposto su un lato e la fazione avversaria sull'altro e i turni a scandire le fasi attive e passive, con la serie di attacchi speciali e strumenti a disposizione che risulta selezionabile per ogni personaggio durante il proprio turno.
Un po' diversa è invece la battaglia spaziale: in questo caso oltre a stabilire gli obiettivi da colpire durante i turni c'è anche da impostare la rotta delle navi, tracciandone la traiettoria per ognuna e selezionando anche in questo caso le diverse tipologie di manovre e colpi speciali in magazzino. Entra in gioco in questa fase un minimo approccio strategico nella disposizioni delle navi, con la necessità di eseguire manovre coordinate in modo da ottenere dei vantaggi in attacco e difesa. È in effetti l'unico elemento di variazione su una struttura che per il resto rimane saldata alle tradizioni dell'RPG a turni, dalla quale Bounty Stars si separa giusto per la sua particolare ambientazione e caratterizzazione, che comunque hanno il loro peso nella creazione di un mondo di gioco che spinga i giocatori a tornare in azione. In questo senso, anche i dialoghi e l'umorismo sotteso alla storia e all'azione fanno un buon gioco per dare personalità a Bounty Stars e mantenere alto l'interesse anche quando si avanza un po' a tentoni, considerando alcune lentezze della trama e un sistema di gestione delle ricompense che può risultare frustrante. In un gioco tutto basato sulla raccolta del bottino, infatti, un "drop rate" un po' casuale come questo, che costringe a ripetere le battaglie diverse volte per ottenere i pezzi cercati, sembra voler spingere palesemente verso le micro-transazioni.
Conclusioni
Nonostante ricalchi in maniera piuttosto fedele il modello dell'RPG a turni tutto impostato sulla spasmodica ricerca del bottino per il potenziamento dei propri personaggi, Bounty Stars emerge grazie a un paio di trovate che ne costruiscono un'identità piuttosto particolare. Si tratta delle fasi di combattimento tra navi spaziali e dell'ambientazione quasi da western sci-fi, che unita alla particolare caratterizzazione grafica e all'ironia che ne contraddistingue dialoghi e personaggi delinea uno stile peculiare per un gioco che avrebbe rischiato altrimenti di perdersi nella massa dell'offerta mobile. Per questi motivi Bounty Stars rimane ben impresso nella mente, nonostante la presenza di indubitabili difetti come l'ossessiva ripetizione di battaglie alla ricerca di pezzi mancanti che non arrivano (se non pagandoli a caro prezzo).
PRO
- Ottima ambientazione e caratterizzazione sci-fi
- Interessante fase di combattimento spaziale
- Sostanziosa componente gestionale
CONTRO
- Ritmo un po' lento
- Drop rate squilibrato costringe a ripetere numerosi combattimenti
- Alcuni acquisti in-app sono veramente molto costosi