Il genere dei 4x è uno di quelli che più si è avvantaggiato dell'avvento di internet e delle comunità online, per via del suo essere incentrato su equilibri sottili basati su un gran numero di regole e su modelli di riferimento dallo spettro amplissimo, che abbracciano la geo-politica, la sociologia, l'antropologia e molte altre discipline.
L'importante è avere un'ottima base di partenza su cui lavorare per perfezionare la formula proposta. Non è indifferente nemmeno il fatto che, trattandosi di giochi solitamente praticati da persone riflessive e intelligenti, tra gli acquirenti è più facile trovare chi voglia ragionare con i team di sviluppo per il bene di tutti, invece di imbattersi in "bimbetti" dalla lacrima facile che sbattono i pugni urlando all'oltraggio per ogni problema. Stellaris è uno dei casi più riusciti di collaborazione tra team di sviluppo e comunità. Da quando lo recensimmo, poco meno di un anno fa, lo strategico di Paradox è cambiato moltissimo. Di aggiornamento in aggiornamento (recentemente è arrivato alla versione 1.5) il team di sviluppo lo ha perfezionato e migliorato in ogni aspetto, rispondendo efficacemente alle critiche legate alle fasi avanzate di gioco e introducendo caratteristiche e aggiustamenti lì dove richiesti. Il corollario di questo processo di crescita è Utopia, la prima espansione vera e propria. In verità nel corso dei mesi scorsi sono stati lanciati altri due DLC ufficiali, il Leviathans Story Pack e il Plantoids Species Pack, ma non erano certo sostanziali come Utopia, che aggiunge moltissimi nuovi contenuti e va a rivoluzionare diversi aspetti di Stellaris, a partire dal sistema politico.
Stellaris: Utopia è l'espansione di cui Stellaris aveva bisogno. Scopritela nella nostra recensione
Politica e fazioni
Di base Utopia va a rivedere tutti gli aspetti legati alla gestione interna dell'impero: dai processi di crescita e sviluppo a quelli di governo. Prendiamo ad esempio questi ultimi: prima c'erano dei tipi di governo selezionabili che, messi insieme, rischiavano di creare degli strani e contraddittori mostri politici. Ora si parte da quattro sistemi generali: democrazia, oligarchia, dittatura e Impero ereditario, cui possono essere associati dei civic (due di base, tre se si sviluppa una certa tecnologia sociale) che permettono di plasmare un governo più vicino a quella che è la nostra visione.
L'unione di un sistema ai civic crea degli organismi politici complessi che vanno a influenzare l'intero impero, facendo variare di molto le reazioni della nostra popolazione alle ideologie. Ad esempio in uno stato di polizia il militarismo attecchirà bene, mentre una forma di governo più democratica e ambientalista faticherà a farlo accettare. L'intrecciarsi di tutti questi elementi porta alla nascita delle fazioni, il vero colpo da maestro di Utopia, ossia di gruppi sociali uniti da una causa o un obiettivo comune. Fate troppe guerre? Attenti perché nel vostro impero potrebbe svilupparsi la fazione dei pacifisti, guidata da uno dei rappresentanti della vostra classe dirigente, per contrastarvi. Siete poco attenti all'ambiente? Aspettatevi la nascita di una fazione ambientalista. Siete troppo proni al multiculturalismo? Ecco i razzisti di destra unirsi contro di voi guidati da un qualche generale o da un ex presentatore di reality show con la patta sempre abbassata. Le fazioni esercitano pressioni dirette e inevitabili sul governo centrale, perseguendo ognuna una sua agenda politica. Spesso quest'ultima può essere in contrasto con il nostro stile di gioco, portandoci a prendere decisioni gravi, con conseguenze determinanti per lo svolgimento di una partita. Di esempi fattibili sulla complessità del nuovo sistema politico ce ne sarebbero molti altri, ma non è possibile dilungarsi oltre. L'unica cosa importante è che capiate quanto sia complesso e si apra a moltissime sfaccettature che rendono la gestione interna dell'impero molto più interessante e centrale nel gameplay rispetto a quanto fosse nel gioco base. Immaginate, ad esempio, cosa può diventare una partita in cui ci si trova a dover soddisfare due fazioni in netto contrasto tra loro. Sì, se non si vogliono esacerbare le fazioni, creando contrasti interni che potrebbero rivelarsi letali per l'intero impero, a volte bisogna scendere a compromessi... o fare una strage.
La difficile integrazione
Utopia non va a rivedere soltanto gli aspetti politici di Stellaris, ma introduce molte altre novità, come una nuova risorsa, chiamata Unity, utilizzabile con degli alberi chiamati Tradition, che, in ultima istanza, sbloccano dei Perk "Ascension". Questi ultimi meritano di essere citati a parte perché sono davvero divertenti da usare, anche se problematici. Che ne direste, ad esempio, di creare una sfera di Dyson intorno a un sole per succhiargli tutta l'energia e spegnerlo, ammazzando così tutte le specie viventi di un intero sistema? Stanchi di gestire una popolazione di deboli creature di carne che perdono tempo a copulare? Trasformiamo tutti in robot e non ci pensiamo più.
E se invece volessimo moltiplicare la fertilità delle donne? Ma sì, facciamolo! Le possibilità offerte dalla risorsa Unity sono davvero moltissime e, aprendosi verso la seconda metà del gioco, vanno a rendere più interessanti proprio le fasi più criticate di Stellaris, quelle mediane e finali. Il problema delle perk ascension è che bisogna completare tutti gli alberi Tradition per accedervi. Questo si traduce nella necessità di tenere dei comportamenti contraddittori rispetto alle politiche del proprio impero. Ad esempio se abbiamo governato saggiamente, cercando di aprirci il più possibile alle altre specie attraverso la diplomazia, dover diventare dei guerrafondai sanguinari per arrivare a sbloccare un perk non è proprio il massimo. Volendo è possibile ribaltare l'esempio ottenendo lo stesso risultato: abbiamo fatto la guerra a mezzo universo, perché ora dobbiamo metterci a dialogare con degli insetti per sbloccare un perk? Insomma, il sistema delle Ascension è sicuramente divertente da sperimentare, ma in ultima istanza finisce per contrastare con la possibilità di specializzare la propria civiltà galattica e non sembra integrato alla perfezione con il gioco. La stessa impressione la danno anche altre novità, come ad esempio alcune nuove specie dalle peculiarità molto forti, per cui non sono state aggiornate le descrizioni degli eventi e non sono stati rivisti i valori di relazione con le altre specie. Insomma, in ultima analisi, Utopia è sicuramente un'ottima espansione, che rivede Stellaris quasi in ogni aspetto e che migliora enormemente i contenuti base, introducendone di nuovi e interessanti. C'è però ancora del lavoro da fare per integrarli al meglio nel gameplay.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7-4770
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
- Sistema operativo Windows 10
Requisiti minimi
- Sistema operativo Windows 7 x86 o più recente
- Processore AMD Athlon II X4 640 @ 3.0 Ghz / o Intel Core 2 Quad 9400 @ 2.66 Ghz
- 2 GB di RAM
- Scheda video AMD HD 5770 / o Nvidia GTX 460, con 1024MB VRAM. Ultimi driver video installati per entrambe
- 4 GB di spazio su Hard Disk
- DirectX Versione 9.0c
Requisiti consigliati
- Processore AMD Phenom II X4 850 @ 3.3 Ghz o Intel i3 2100 @ 3.1 Ghz
- 4 GB di RAM
- Scheda video AMD HD 6850 / o Nvidia GTX 560TI, con 1024MB VRAM
- 4 GB di spazio su Hard Disk
Conclusioni
Stellaris: Utopia è l'espansione perfetta per un titolo già eccellente di suo. Paradox ha fatto tesoro dei commenti della comunità e ha lavorato per sistemare tutti gli aspetti più criticati, migliorando le fasi avanzate di gioco e dando nuovi obiettivi da raggiungere ai più esigenti. Installando Utopia insieme alla patch 1.5 ci si trova alle prese con un gioco completamente diverso, dotato di meccaniche più raffinate e complete. Stranamente però, lì dove il processo di revisione ha dato frutti eccellenti, altrettanto non si può dire per le novità vere e proprie. Alcuni dei nuovi contenuti sono buoni, ma allo stato attuale appaiono un po' abbozzati. Niente di tragico o di compromissorio, solo che non vorremmo dover attendere una nuova espansione per vederli sfruttati al meglio.
PRO
- Rivede in meglio molti aspetti del gioco base
- Nuovi obiettivi da raggiungere
- Spegnere i soli distruggendo interi sistemi è da dittatori psicopatici, ma diverte
CONTRO
- Alcuni dei nuovi contenuti risultano male integrati nel gameplay