Ormai quando si parla di DLC si intende automaticamente un qualche piccolo contenuto scaricabile che non cambia in nulla il gioco base per cui è stato pubblicato, ma che aggiunge qualcosa tanto per far spendere soldi extra ai fan più dediti. Fortunatamente ci sono anche casi in cui i DLC sono vere e proprie espansioni che vanno a modificare, quando non a rivoluzionare, moltissimi aspetti. È questo il caso di Crusade, espansione per lo strategico 4x Galactic Civilization III di Stardock, che non solo aggiunge contenuti a iosa, ma che va anche a ritoccare tutti gli aspetti più problematici segnalati dai giocatori nel corso degli anni. In effetti, visto il tempo passato dal lancio di Galactic Civilization III, avvenuto a maggio del 2015, Stardock avrebbe potuto tranquillamente far passare Crusade come un sequel vero e proprio, ma così non è stato. Probabilmente l'intento non era solo quello di vendere un nuovo gioco, ma anche di perfezionare il titolo base regalandogli quel respiro che un po' gli mancava e che Mercenaries, la prima espansione, e tutti gli altri DLC già disponibili, non erano riusciti a dargli. Pensate che i cambiamenti sono così profondi che non si sente nemmeno la mancanza di una nuova campagna single player, dato che anche in quelle che già ci sono si fanno cose completamente nuove.
Abbiamo recensito Crusade, eccezionale espansione per Galactic Civilization III
Interfaccia e personalizzazione
Appena si avvia Galactic Civilization III, ovviamente con installata l'espansione Crusade, si nota subito la revisione completa dell'interfaccia di gioco, ora molto più pratica e funzionale, oltre che razionale nell'aspetto.
Adesso è molto più semplice avere informazioni sulla ricerca, sui cittadini, sullo spionaggio, sull'economia e così via. Insomma, le critiche ricevute dall'interfaccia originale sono state recepite in pieno da Stardock, che ha fatto di tutto per venire incontro alle richieste dei giocatori, rivoluzionando completamente l'impostazione che le aveva dato. Il design stesso dei vari quadri informativi è stato migliorato, sia nell'aspetto, sia nel posizionamento, così da far guadagnare alla finestra principale, quella grafica, più spazio, nonostante le aggiunte. A una prima occhiata, si notano subito anche le nuove opzioni di personalizzazione delle civiltà, che consentono di definirne meglio i comportamenti e l'aspetto. Volendo c'è anche la possibilità di realizzare in proprio astronavi e fazioni complete, oppure si può andare nello Steam Workshop e scaricare i lavori della comunità, che danno un tocco di varietà in più al tutto (ci sono alcune astronavi personalizzate che sono davvero eccellenti). Le possibilità da questo punto di vista sono davvero illimitate. Pensate che è possibile anche mescolare le fazioni già esistenti e creare un'amplissima varietà di ibridi. Presenti anche tre nuove fazioni: gli Slyne, gli Onyx e i Terran Resistance. La prima è formata da creature gelatinose amanti della tecnologia, la seconda da esseri che hanno incentrato il loro sviluppo tecnologico sulle rocce e la terza, proveniente da Galactic Civilization II, formata da umani.
Citizen Kane
Come accennavamo, i cambiamenti apportati a Galactic Civilization III da Crusade sono profondissimi e vanno oltre gli aspetti cosmetici. Se l'interfaccia e le nuove fazioni danno un tocco in più al gioco, i nuovi approcci alla colonizzazione stellare sono il vero fulcro dell'intera esperienza. Ogni pianeta ha ora delle caratteristiche aggiuntive che lo definiscono meglio e che aggiungono un nuovo livello di strategia alle nostre mosse.
Ci sono pianeti ottimi per la vita, ma poveri di materie prime, e altri da cui estrarre preziose risorse, ma su cui è difficile stabilire una colonia vera e propria per via della mancanza di cibo e acqua (pensate a un pianeta completamente roccioso). Ad aiutare nell'espansione planetaria viene in aiuto il sistema dei "Citizen": ogni dieci turni si ottiene un'unità di cittadini impiegabile in diversi modi, come ad esempio per rafforzare il governo centrale (gli effetti cambiano a seconda dell'unità), oppure per migliorare la produzione su un certo pianeta, o ancora per migliorare la ricerca generale, o quella di un singolo pianeta. Le unità di cittadini sono di vario tipo: ci sono scienziati, lavoratori, burocrati e altre, ognuna in grado di dare vantaggi nelle sue aree di competenza, vantaggi che aumentano con le promozioni. Con il tempo e la ricerca si sbloccano anche delle unità avanzate, i generali e i contadini, che forniscono rispettivamente bonus militari e nella produzione di cibo. La nuova unità con più risvolti in termini di gameplay è però quella delle spie, che gode di una schermata di opzioni dedicata. Inizialmente lo spionaggio sembra essere un'aggiunta tra le tante, ma presto ci si accorge che è molto di più, visto che, se ben sfruttato, consente di ottenere dei grossi vantaggi sugli avversari . Ad esempio si può utilizzare per rallentare la produzione di un certo pianeta, oppure per sapere in anticipo dove saremo attaccati o cosa sta costruendo il nostro avversario più pericoloso. In particolare nelle fasi avanzate di gioco è essenziale avere una buona rete di spie, in modo da poter minare i punti di potere dei nemici, come ad esempio delle ricche rotte commerciali, senza dover necessariamente schierare l'esercito.
Tutte queste novità comportano purtroppo dei problemi di bilanciamento, in particolare giocando in single player (in multiplayer no, a meno di qualche cheater). Ad esempio è chiaro che la CPU sia dotata di default di un numero consistente di risorse extra, in modo da non poter essere soverchiata troppo velocemente. Gli squilibri diventano evidenti in particolare quando si decide di combattere, sia nello spazio che sui pianeti, dove le forze nemiche sembrano essere sempre soverchianti, anche quando sono in inferiorità numerica. Certo, probabilmente si tratta del prezzo da pagare per tutte le novità che sono state introdotte. Il giudizio su Crusade non ne viene comunque penalizzato più di tanto, anche se è impossibile non tenerne conto. Per il resto ribadiamo che Galactic Civilization III con Crusade è un gioco migliore, anzi, molto migliore, di quello che era ed è Galactic Civilization III senza Crusade. Già solo questo dovrebbe farvi capire perché vi consigliamo questa espansione senza riserve.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7-4770
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
- Sistema operativo Windows 10
Requisiti minimi
- Sistema operativo 64-bit Windows 10 / 8.x / 7
- Processore 1.8 GHz Intel Core 2 Duo / AMD K10 Dual-Core
- 4 GB di RAM
- Scheda video con 512 MB DirectX 10.1 (AMD Radeon HD5x00 Series / Nvidia GeForce 500 Series / Intel HD 4000 o successivi)
- 12 GB di spazio su Hard Disk
- DirectX Versione 10
Requisiti consigliati
- Processore 2.3 GHz Intel Core i5 o equivalente
- 6 GB di RAM
- Scheda video con 1 GB DirectX 10.1
- 15 GB di spazio su Hard Disk
Conclusioni
Galactic Civilization III: Crusade è l'espansione perfetta, con tanti nuovi contenuti e moltissime rifiniture alle meccaniche del gioco base. Se amate il titolo di Stardock e, più in generale, vi piace il genere dei 4x, non vediamo alcun motivo per cui non dovreste comprarla, dato che garantisce ore e ore di gioco extra, dando nuove motivazioni anche a chi ha spolpato Galactic Civilization III. In particolare il lavoro fatto sull'interfaccia è davvero degno di nota, al punto che non sappiamo dirvi se riusciremmo a tornare a quella originale. Insomma, Crusade non è solo un semplice pacco extra, ma quasi un gioco nuovo. In effetti lo si sarebbe potuto vendere tranquillamente come sequel.
PRO
- Interfaccia migliorata
- Molti nuovi contenuti
- Il sistema di spionaggio
CONTRO
- Qualche squilibrio di troppo in single player