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Crociera di sangue in Resident Evil: Revelations

Capcom continua a riproporre i suoi vecchi successi sulle nuove console: questa volta è il turno di Resident Evil Revelations

RECENSIONE di Massimo Reina   —   01/09/2017

Dopo aver visto la luce sul Nintendo 3DS nel 2012, dove ottenne un grande successo di critica e di pubblico, e successivamente aver trovato spazio in una buona edizione per PC e console della vecchia generazione, Resident Evil: Revelations torna in una "nuova" versione remastered, stavolta su PlayStation 4 e Xbox One. In realtà, come vedremo, a parte qualche ritocco grafico, una manciata di trofei inediti e di contenuti aggiuntivi che in passato erano stati resi disponibili come DLC, di "nuovo" il prodotto non ha nulla, e resta sostanzialmente uguale all'originale. Ad ogni modo, il gioco racconta della scomparsa di Chris Redfield e della sua partner Jessica Sherawat durante un'indagine a bordo di una lussuosa nave da crociera, la Queen Zenobia. Per scoprire cosa è accaduto e che fine abbia fatto il suo "compagno" storico, Jill Valentine e il collega Parker Luciani entrano in azione: giunti sulla nave scoprono che questa è infestata dalle aberrazioni generate dal T-Abyss, un ceppo marino del T-virus, e per loro ha inizio un incubo che li porterà a lottare per la propria vita.

Crociera di sangue in Resident Evil: Revelations

La nave maledetta

Per quei pochi che non lo conoscessero, Resident Evil: Revelations è il classico survival horror con la visuale in terza persona, con la telecamera posizionata sopra le spalle della protagonista, e con una giocabilità che ripropone per buona parte dell'avventura, raccontata con una struttura episodica in stile televisivo, meccaniche che all'epoca fecero segnare un parziale ritorno alle origini. Dunque aspettatevi un ritmo di gioco generalmente compassato, a parte alcune fasi più dinamiche incentrate su qualche sparatoria, un certo backtracking, una manciata di semplici enigmi, un pizzico di fan service e un'atmosfera generale creata appositamente per generare un po' di tensione nel videogiocatore. In tal senso Capcom ha sfruttato bene tutti gli elementi che lo scenario principale, quello della nave, gli offriva sotto tutti i punti di vista, sia grafici che audio. I lunghi e cupi corridoi della Queen Zenobia si prestano perfettamente per situazioni claustrofobiche e senza via di fuga, oltre che per generare tensione visto che dietro a ogni angolo può nascondersi qualsiasi cosa. Allo stesso modo l'acqua che gocciola da un tubo che perde, l'eco dei propri passi, lo scricchiolio della struttura in metallo della nave che sembra contorcersi, sono tutti elementi sonori che rendono più coinvolgente l'atmosfera, aiutando il videogiocatore a immergersi ulteriormente nel contesto narrativo della storia.

Trofei PlayStation 4

Sono 56 i Trofei disponibili in Resident Evil: Revelations. Questi sono distribuiti all'interno sia della campagna principale che della modalità Raid, e suddivisi in 47 di Bronzo, 5 d'Argento, 3 d'Oro e 1 di Platino. Diversi come sempre i modi per ottenerli: si va dall'abbattere uno Scarmiglione senza però eliminare le parti del corpo separatamente, fino a superare tutti i livelli in modalità Raid a difficoltà ABISSO con voto S o a completare l'avventura normale a difficoltà INFERNO per quelli più prestigiosi.

Creature degli abissi

Nelle fasi esplorative una certa importanza lo esercita il ruolo del Genesis, una specie di scanner con cui è possibile esaminare le ambientazioni, i cadaveri delle vittime e i nemici per ottenere oggetti di varia natura o informazioni utili, anche se questa caratteristica a nostro parere non viene pienamente sfruttata a dovere e qui si limita ai compitini. Per quanto concerne il sistema di combattimento, può essere definito tranquillamente "tradizionale" con un pizzico di moderno. I comandi sono infatti ispirati a quelli di Resident Evil 4, con tutti i pregi e i difetti del caso, soprattutto in taluni movimenti "rigidi" quando il personaggio mira un nemico. Fortunatamente, come accadeva nei primi Resident Evil, quasi mai c'è il rischio di trovarsi soverchiati numericamente dai nemici, e dunque a parte il consumo di qualche proiettile in più del dovuto, questo aspetto risulta poco fastidioso. Tra l'altro grazie anche al solito armamentario a disposizione dell'utente, potenziabile attraverso l'uso di appositi slot e componenti che però vanno usati con parsimonia, visto che non se ne trovano tanti, raramente si rischia di essere uccisi. Almeno con gli Ooze, i mostri "dozzinali" che sostituiscono gli zombi e che non presentano un'intelligenza artificiale particolarmente evoluta, mentre qualche pericolo serio si può correre inizialmente contro qualche "essere" che richiede l'eliminazione di qualche parte del corpo prima del colpo di grazia, oppure con i boss. Ad ogni modo, nel corso dell'avventura, il videogiocatore incontra altre tipologie di nemici, alcuni dei quali ripresi dagli altri capitoli della saga. A livello contenutistico, questa edizione rimasterizzata di Resident Evil: Revelations offre le stesse modalità secondarie dell'originale, come le missioni, ovvero obiettivi da soddisfare per ottenere bonus di varia natura, e la modalità Raid, affrontabile in singolo o in multigiocatore locale o online. La novità consiste solo nel fatto che essa contiene nuovi livelli, armi e personaggi (Rachel Ooze, Lady Hunk, etc) che precedentemente erano contenuti in appositi DLC extra a pagamento. La modalità consiste nell'affrontare dei livelli infestati da una certa quantità di nemici, da abbattere fino a raggiungere l'uscita. Al termine di ogni stage, oltre a sviluppare il proprio personaggio, a seconda di diversi fattori, si possono guadagnare armi e punti da spendere in un apposito negozio.

Come spesso accade quando si parla di edizioni rimasterizzate, per trovare qualche reale "novità", talvolta perfino minima a dire il vero, bisogna concentrare le attenzioni sul comparto tecnologico. In tal senso Capcom ha svolto un discreto lavoro, tenendo presente la base di partenza. Rispetto all'edizione precedente, per esempio, il titolo propone una grafica leggermente più rifinita grazie alla presenza di nuove texture che rivestono gli abiti dei personaggi principali, e a una manciata di altre inserite in alcuni punti chiave degli scenari. Da questo punto di vista, un migliorato sistema di illuminazione aiuta certamente, con i bei giochi di luci e ombre, a valorizzare i nuovi elementi grafici integrati e a mascherare, talvolta, la presenza preponderante delle vecchie e piatte texture del prodotto originale. Comunque sia, coi 1080p l'immagine risulta più definita e pulita, con un campo visivo più profondo, e i 60fps regalano maggiore fluidità. Peccato che a tutto ciò facciano da contraltare la scarsa qualità della "pelle" dei protagonisti umani, alquanto scialba, e le loro animazioni, rimaste quelle un tantino legnose del vecchio Revelations. Per quanto riguarda il comparto sonoro, invece, nulla da eccepire. Le musiche, gli effetti di sottofondo, i lamenti delle creature, tutto funziona a dovere e contribuisce a rendere bene, come scritto in precedenza, l'atmosfera lugubre e terrificante che si respira esplorando le varie locazioni. A completare il quadro c'è poi un buon doppiaggio in italiano, che non guasta mai.

Crociera di sangue in Resident Evil: Revelations

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (21)
8.1
Il tuo voto

Con questa edizione di Resident Evil: Revelations, Capcom ripropone su PlayStation 4 (e Xbox One) un buon survival horror che fa dell'atmosfera e della giocabilità classica i suoi cavalli di battaglia. Considerando la base di partenza il risultato tecnicamente non è brutto, ma riteniamo che si poteva fare molto di più invece di un semplice "copia e incolla" che non offre nulla di realmente nuovo e che resta molto lontano qualitativamente dalle produzioni attuali. A conti fatti, quindi, consigliamo il gioco solo a coloro che non lo hanno mai giocato nelle sue passate incarnazioni e vogliono rimediare, e agli amanti dei survival horror, "classici" per situazioni e controlli.

PRO

  • Atmosfere abbastanza simili a quelle dei primi Resident Evil
  • Modalità Raid molto divertente, specie se giocata in coppia
  • Ottimo comparto sonoro

CONTRO

  • Intelligenza artificiale dei nemici poco sviluppata
  • La trama fa solo da contorno...
  • Si vede la differenza generazionale del gioco rispetto a quelli attuali