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La recensione di Battlerite

Ora che è diventato free-to-play, riuscirà a convincere?

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   17/11/2017

Battlerite non è un titolo fresco di lancio, ma uno di quelli che, dopo un periodo di rodaggio a prezzo premium (costava 19,99€), è stato lanciato come free-to-play (un po' quello che sta facendo Bethesda con Quake Champions o Epic con Fortnite). Evidentemente gli Stunlock Studios non vogliono fargli fare la fine di Bloodline Champions, il loro prodotto precedente, che non è mai riuscito a decollare veramente. Chi presagisse un fallimento sullo stile di Evolve non tema, perché in questo caso l'operazione pare essere pienamente riuscita: nel giro di poche settimane Battlerite ha visto moltiplicarsi il numero di download ed è schizzato in cima alla classifica dei titoli più giocati su Steam (al momento di scrivere questo articolo è in dodicesima posizione con quasi trentamila utenti sui server).

Le basi del combattimento

La premessa di cui sopra era d'obbligo per dare una prima indicazione su Battlerite: attualmente è un titolo molto giocato e scaricandolo non rischiate di ritrovarvi su server deserti che comportano attese lunghe minuti prima di riuscire a fare una partita.

La recensione di Battlerite

Ora rimane da capire se valga davvero la pena dedicargli del tempo. Battlerite non è difficile da descrivere, visto che è sostanzialmente una versione migliorata di Bloodline Champions, ossia un battle arena tra eroi in cui i giocatori si scontrano in partite 2v2 o 3v3. Con l'aggiornamento 1.01 è stata introdotta anche una modalità cooperativa contro la CPU, ma è ancora in fase sperimentale (e non molto appassionante, a nostro giudizio). All'inizio bisogna scegliere quale tra gli eroi disponibili portarsi in battaglia: attualmente ce ne sono ventuno, ma presto ne saranno aggiunti di nuovi. Ovviamente ogni eroe ha le sue abilità particolari, ma in generale possiamo suddividerli in tre grandi gruppi: combattenti da mischia, combattenti a distanza ed eroi di supporto. A livello di retroterra sono tutti abbastanza poveri, così come dal punto di vista del design, che si affida a una caratterizzazione rodata quanto insulsa. Evidentemente Stunlock Studios non ha ritenuto di dover curare troppo l'aspetto narrativo, complessivamente insignificante; a compensare c'è il fatto che ognuno di loro ha nove abilità legate ad altrettanti tasti.

La recensione di Battlerite

Il sistema di controllo è basato sul classico schema WASD, con il mouse utilizzato per mirare e per eseguire gli attacchi base. Insomma, niente che non si sia già visto altrove, ma qui tutto funziona davvero alla grande. Capire come utilizzare i vari personaggi non è difficile, ma padroneggiarli è un altro paio di maniche. Per questo motivo a disposizione ci sono diverse modalità single player di allenamento, come il tutorial o dei match contro la CPU, che consentono di sviluppare una certa manualità e non fare figuracce online... almeno non figuracce plateali. Il sistema di gioco è completamente incentrato sulle abilità dei giocatori, quindi bisogna mettere in conto di doversi allenare un bel po' prima di ottenere dei risultati accettabili.

Combattere

Gli scontri di Battlerite sono frenetici e combattuti a colpi di incantesimi, scudi, tecniche speciali da caricare, abilità furtive e altro ancora; l'obiettivo è sempre e soltanto uno: consumare la barra d'energia degli avversari prima che siano loro a eliminare noi. L'unica variante a questa formula richiede di distruggere il guardiano dell'altra squadra, anche se va detto che il gameplay rimane simile e sempre fatto di partite molto veloci.

Le arene in cui si combatte sono molto piccole e strutturate tutte allo stesso modo: si sviluppano simmetricamente intorno a una sezione centrale dove di tanto in tanto appare una sfera che, quando distrutta, assegna dei bonus. In alcune si trovano delle trappole, in altre ci sono più o meno ostacoli ad occludere il campo visivo, ma non aspettatevi mappe che richiedano più di una manciata di secondi per essere esplorate completamente. L'intero focus è sugli scontri. Ed è proprio intorno ad essi che sono state adottate le soluzioni più intelligenti, soprattutto quelle riguardanti la progressione: invece di costruirli intorno alla crescita dei personaggi, comunque presente e importante, li si è incentrati sulla scelta di alcune abilità all'inizio di ogni round, abilità accessibili a tutti, che disinnescano il rischio di vedere partite andare in malora dopo pochi secondi per via degli squilibri delle forze in campo. Interessante anche l'uso delle cavalcature, che servono a velocizzare l'azione e che spariscono quando si utilizza una delle altre abilità (ma sono richiamabili in ogni momento).

Squilibri e matchmaking

Purtroppo, e qui arriva il primo grosso problema di Battlerite, gli squilibri non sono stati evitati in altri campi. Ad esempio giocando un po' si nota che molti dei personaggi non vengono scelti da nessuno, segno che sono in qualche modo svantaggiati rispetto ad altri. In particolare i tank sono snobbati dai più, perché la maggiore quantità di energia non compensa la lentezza e l'inefficacia di alcune loro abilità.

La recensione di Battlerite

Ciò comporta che le scelte di selezione, già non molte, si restringono immediatamente, a meno che non si voglia incappare nell'ira dei compagni di squadra che ci accuseranno di volerli far perdere (sappiate che la comunità di Battlerite è bella tossica). Altri squilibri sono causati dal matchmaking, che mette spesso i novizi a confronto con i veterani. Ovviamente i primi non solo finiscono per non divertirsi, ma rischiano anche di perdere interesse nel gioco per via della frustrazione di vedersi massacrati da giocatori che ormai conoscono a menadito il loro eroe di fiducia e sanno come gestirne al meglio le abilità. Il già riportato aumento di giocatori sui server ha migliorato un po' la situazione, ma sarebbe il caso di sistemare per bene il matchmaking, così da evitare completamente eventualità come quelle descritte. A livello di microtransazioni abbiamo la possibilità di sbloccare tutti gli eroi pagando (in questo caso non è una colpa, visto che stiamo parlando di un free-to-play) o di acquistare moneta con cui accedere alle solite casse premio, che contengono oggetti cosmetici, cavalcature o moltiplicatori di esperienza e che si possono ottenere in buone quantità anche giocando.

La recensione di Battlerite

In generale possiamo dire che non ci sono meccaniche pay-to-win, anche se ovviamente alcuni degli eroi sbloccabili sono tra i migliori. Li si può ottenere anche giocando, ma considerate che costano tra i 2.000 e i 4.000 Gold (la moneta del gioco) e che in genere si vincono tra i 18 e i 20 gold a partita (qualcosa di più se si considerano gli obiettivi da raggiungere). Insomma, magari giocate prima un po' e poi, se vi lasciate catturate, pagate l'All Champions Pack, che sblocca tutti gli eroi in una volta sola (anche quelli futuri). Così vi garantirete ancora più divertimento e ripagherete gli sviluppatori per i loro sforzi.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i7-4770
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
  • Sistema operativo Windows 10

Requisiti minimi

  • Sistema operativo Windows XP o versioni successive
  • Processore Dual-core da Intel o AMD a 2,8 GHz
  • 2 GB di RAM
  • Scheda video Intel HD 3000
  • DirectX 9.0c
  • 2000 MB di spazio su Hard Disk

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
8.3
Lettori (10)
8.7
Il tuo voto

Battlerite è un titolo ben concepito che parte dal genere MoBA, ma che riesce a ritagliarsi un suo spazio autonomo, puntando tutto sullo scontro diretto tra gli eroi. Purtroppo non è esente da pecche, visto che soffre di qualche squilibrio tra i personaggi e che il matchmaking funziona maluccio, mettendo spesso a confronto giocatori alle prime armi con dei veri e propri mostri. Probabilmente di aggiornamento in aggiornamento entrambi gli aspetti saranno rivisti, anche perché pare che i giocatori attivi siano in costante aumento, garantendo un maggiore equilibrio nelle sfide. Per ora però possiamo dirvi che se siete dei novizi rischiate di faticare un po' più del dovuto per entrare in gioco, il che non è mai un bene. Del resto se vi lasciate prendere, rischiate di giocarci per mesi o addirittura anni.

PRO

  • Meccaniche semplici e accattivanti, per un gameplay frenetico quanto tattico
  • Sistema di progressione ben studiato
  • Tecnicamente ben fatto

CONTRO

  • Personaggi squilibrati
  • Matchmaking da rivedere
  • Arene ripetitive