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WinBlu PBA Extreme Edition: la recensione del desktop ad altissime prestazioni

Un PC estremamente performante non adatto a tutte le tasche

RECENSIONE di Pierpaolo Greco   —   26/03/2018

Mai come in questi ultimi anni il PC sembra essere tornato a vivere la sua ennesima, nuova giovinezza. Complice un mercato console che non ha saputo mai veramente spingere in avanti il fronte tecnologico e grafico in questa generazione, ad eccezione di pochissimi titoli esclusivi, il personal computer ha saputo sfruttare un certo malcontento per la gestione dei prezzi dei videogiochi, per una evidente stagnazione del mercato dell'usato e per la nuova tendenza agli update di metà ciclo di vita. Fatta eccezione soltanto per il mining, vera croce e delizia del mercato odierno dell'hardware e causa di un'impennata dei prezzi di RAM e schede video che sta davvero mettendo in ginocchio questa piattaforma, farsi un PC da gioco sembra essere diventato il nuovo mantra di ogni videogiocatore che si rispetti. Indipendentemente dal suo passato videoludico e dalle sue preferenze in termini di sistema. Una volta presa questa decisione, all'utente si aprono tre strade tra cui è sempre difficilissimo scegliere: acquistare un portatile per privilegiare il gioco in mobilità e in spazi molto ristretti, lanciarsi nell'assemblaggio di un case da tenere fisso, sopra o sotto la scrivania, comprare un desktop già bello e pronto sacrificando qualcosa in termini di budget di spesa ma guadagnandone in semplicità e immediatezza. Proprio a metà strada tra queste due ultime opzioni si innesta la macchina oggetto di questa recensione: un case di fascia altissima pre-assemblato da WinBlu che offre quasi soltanto hardware marchiato Asus e Corsair ma che consente amplissimi margini di espandibilità e aggiornamento nel momento in cui vogliate "sporcarvi le mani". La linea esaminata è la PBA Extreme Edition (PBA sta per Powered by Asus) e il suo prezzo sul mercato, per quanto estremamente volatile e legato alla specifica configurazione selezionata, è di 2999€.

WinBlu PBA Extreme Edition: la recensione del desktop ad altissime prestazioni

La configurazione

La macchina arrivata in redazione è, di fatto, la configurazione più potente a cui oggi può accedere un giocatore. Ovviamente se si escludono i setup multi-processore e SLI/Crossfire annessi. È importante far presente che, pur avendo a disposizione un portafoglio così gonfio da permettervi di affrontare questa spesa, difficilmente su queste pagine ci sentiamo di consigliare delle configurazioni così spinte verso l'alto, a causa del rapido deprezzamento a cui vanno incontro che ne trascina in basso in modo determinante il rapporto qualità/prezzo. Allo stesso tempo però, è indubbio che la macchina assemblata da WinBlu rappresenti alla perfezione quel sogno bagnato che tutti i giocatori PC, o aspiranti tali, hanno spesso nei loro momenti di intimità.

WinBlu PBA Extreme Edition: la recensione del desktop ad altissime prestazioni
WinBlu PBA Extreme Edition: la recensione del desktop ad altissime prestazioni

Parliamo infatti di un PC potenziato da un Intel Core i9 7900X con frequenza base di 3300 MHz abbinato a una NVIDIA GeForce 1080 Ti con 11 GB di GDDR5X. Per intenderci un processore di settima generazione, linea Skylake-X con 10 core fisici, in tandem con la GPU attualmente più potente sul mercato. Ad alloggiare il tutto troviamo una scheda madre Asus della linea ROG Strix basata su chipset Intel X299 e socket LGA 2066 che ospita 16 GB di RAM DDR4 a 2133 MHz distribuita su due banchi da 8 GB e marchiata HyperX Fury. A concludere il setup, un SSD con interfaccia M.2 da 240 GB anche questo a marchio HyperX. Parliamo chiaramente di una macchina orientata al gaming più estremo che dà il meglio di sé nel momento in cui si decide di puntare a risoluzioni non inferiori ai 1440p (magari a 165 Hz di refresh rate) o, ancora meglio, al 4k nativo. Utilizzare il tutto con un semplice monitor 1080p sarebbe uno spreco madornale.

WinBlu PBA Extreme Edition: la recensione del desktop ad altissime prestazioni
WinBlu PBA Extreme Edition: la recensione del desktop ad altissime prestazioni

A livello di case, la soluzione proposta è una revisione di un case Corsair con delle piccole modifiche a livello estetico che lo personalizzano. Lo chassis è un mid-tower con due pareti in vetro temperato, una laterale e quella frontale, e numerosi slot di alloggiamento per ventole e raffreddamento a liquido con già pre-installato un alimentatore Corsair da 750 Watt 80Plus Gold con attacchi modulari. Entrando nel dettaglio, il modello ricevuto aveva tre ventole frontali da 120mm illuminate con led per tenere a bada la temperatura del radiatore connesso al raffreddamento a liquido della CPU; due ulteriori ventole, anche queste illuminate, inserite nell'alloggio superiore (con spazio fino a tre fan) e un singolo attacco per la ventola posteriore. Il tutto marchiato Corsair. L'alimentatore è invece posizionato sul fondo del case in uno slot completamente separato a livello fisico dal resto del computer che condivide con i dischi da 3,5'' e che ha una specifica presa d'aria. Tantissime anche le porte di input e output: oltre a quelle relative alla scheda madre (8 porte USB, minijack audio, connettori per antenne wi-fi esterne e rj45 con collegamento Gigabit e protocollo LANGuard e GameFirst Intel) è possibile accedere a due ulteriori USB 3.0, ai minijack per cuffie e microfono e ad un pulsante dedicato alla gestione dell'illuminazione di ventole e led, attraverso un pannello posto sulla parte superiore del case. Se insomma non fosse ancora chiaro, WinBlu ha davvero pensato a tutto pur di soddisfare il giocatore più esigente. Sappiate però che ad opera dello stesso produttore è possibile trovare, direttamente sul sito ufficiale, numerose altre soluzioni a prezzi più abbordabili.

WinBlu PBA Extreme Edition: la recensione del desktop ad altissime prestazioni
WinBlu PBA Extreme Edition: la recensione del desktop ad altissime prestazioni

Il test

Ed entriamo nel vivo della nostra fase di testing della macchina. Abbiamo utilizzato Windows 10 a 64 bit con driver NVIDIA versione 390.77. Come sempre ci siamo mossi con un doppio pacchetto di prove: una piccola manciata di benchmark, seguita poi da alcune sessioni di gioco. Partiamo con il 3DMark e i due test a disposizione: Time Spy e Fire Strike. Il primo ha totalizzato 9.253 punti in versione standard e 4.438 nella modalità Extreme con il rendering spinto a 4k. Nel caso del Fire Strike abbiamo invece raggiunto gli incredibili valori di 21.388 e 6.806 rispettivamente per il test liscio e quello in 4k. In tutti i casi la scheda video non ha mai superato la temperatura di 66 gradi mentre la CPU ha appena sfiorato i 58 gradi come tetto massimo.

WinBlu PBA Extreme Edition: la recensione del desktop ad altissime prestazioni
WinBlu PBA Extreme Edition: la recensione del desktop ad altissime prestazioni
WinBlu PBA Extreme Edition: la recensione del desktop ad altissime prestazioni
WinBlu PBA Extreme Edition: la recensione del desktop ad altissime prestazioni

Passando invece al test specifico per l'ambiente della realtà virtuale, VRMark, anche qui avevamo a nostra disposizione due possibili prove. Siamo partiti con la classica Orange Room, il minimo sindacale per avere la certificazione VR Ready con una macchina da gioco. Il computer ha raggiunto il punteggio di 10.688, poco più del doppio del necessario per utilizzare Oculus e Vive mentre la Cyan Room, decisamente più esosa, ci ha fatto raggiungere 8455 come score, in questo caso poco meno del triplo della certificazione VR Ready.

WinBlu PBA Extreme Edition: la recensione del desktop ad altissime prestazioni
WinBlu PBA Extreme Edition: la recensione del desktop ad altissime prestazioni

Il primo gioco, immancabilmente è The Witcher 3: Wild Hunt con i due preset grafici impostati al valore massimo. Il gioco ha raggiunto senza alcun tipo di incertezza i 100-110 frame al secondo in risoluzione 1080p, rimanendo sempre al di sopra dei 60 FPS in risoluzione 4k, con anche delle punte di 70 FPS. Valori molto simili per Destiny 2 con il massimo preset grafico selezionato. Il titolo di Bungie non è mai sceso al di sotto dei 90 frame al secondo in Full HD e si è tenuto stabilmente intorno ai 55-60 FPS in risoluzione 4k.

The Witcher 3: Wild Hunt con risoluzione 1080p
The Witcher 3: Wild Hunt con risoluzione 1080p
Destiny 2 con risoluzione 4k
Destiny 2 con risoluzione 4k

Molto diverso invece il comportamento dei due prossimi giochi. Nel caso di Assassin's Creed Origins abbiamo infatti notato un frame rate elevatissimo a 1080p con il preset grafico impostato al massimo che si aggirava tranquillamente al di sopra dei 100 FPS ma, una volta portata la risoluzione a 3840x2160, il titolo crollava immediatamente al di sotto dei 40 frame al secondo, con punte negative di 25-30 FPS. Probabilmente le ultime patch relative al gioco e i driver NVIDIA più recenti potrebbero aiutare in questo senso. Nel caso di Hitman, il titolo faceva fatica a superare gli 80 FPS in risoluzione 1080p rimanendo però molto fluido anche in 4k visto che il frame rate non è mai sceso al di sotto dei 50 FPS. Il test con l'ultimo titolo di IO Interactive è stato effettuato sulla mappa Marrakech con tutti i settaggi grafici impostati manualmente sul loro valore massimo, mancando dei preset automatici.

Assassin's Creed: Origins con risoluzione 4k
Assassin's Creed: Origins con risoluzione 4k
Hitman con risoluzione 1080p
Hitman con risoluzione 1080p

A conclusione del test abbiamo fatto girare anche i benchmark integrati in Rise of the Tomb Raider e Ashes of the Singularity. Nel primo caso abbiamo avuto un punteggio totale di 90 FPS con un valore massimo di 183 FPS toccato nello scenario Cima della montagna mentre con lo strategico in tempo reale abbiamo raggiunto un valore medio di 73 FPS. In entrambi i casi il test è stato effettuato con risoluzione 1080p.

Benchmark di Rise of the Tomb Raider
Benchmark di Rise of the Tomb Raider
Benchmark di Ashes of the Singularity
Benchmark di Ashes of the Singularity

Quello che ci preme sottolineare in questa recensione è l'eccezionale affidabilità della configurazione messa in piedi da WinBlu che non ha mai manifestato alcun tipo di crash o blocco di sistema e si è mantenuta sempre su temperature veramente molto basse. La GPU non ha mai superato il muro dei 75 gradi mentre il processore è rimasto rigidamente al di sotto dei 65 gradi. Il tutto ovviamente a discapito della rumorosità della macchina che, nonostante sfrutti il raffreddamento a liquido e si avvalga di ventole non inferiori ai 120mm di diametro, è perfettamente percepibile anche in ambienti d'ufficio con un certo rumore di fondo. D'altra parte avere sei ventole in movimento contemporaneamente all'interno di un case con enormi feritoie per l'aspirazione, ha delle evidenti controindicazioni.

Conclusioni

Prezzo 2999 €

Il PBA Extreme Edition di WinBlu è chiaramente una macchina per pochissimi eletti: offre la componentistica migliore su cui è possibile mettere le mani quest'oggi con tutto quello che consegue in termini di prezzo d'acquisto. È quindi inutile mettere in piedi il solito discorso inerente alla possibilità di assemblarsi un identico PC in proprio risparmiando qualcosa: qui siamo completamente su altri valori e ci troviamo al cospetto di un computer rifinito e curato in ogni suo aspetto, completamente orientato al gaming in 4k e che ci viene proposto in una soluzione chiavi in mano. Chi se lo può permettere, ne godrà per gli anni a venire.

PRO

  • Case proprietario di ottima fattura
  • La componentistica utilizzata è la top di gamma
  • Ampia cura nel sistema di raffreddamento

CONTRO

  • Il prezzo è sicuramente un elemento da tenere in considerazione
  • Non è particolarmente silenzioso