MiniSquadron, recensione

Il fascino degli aerei a elica è indubbio, e sono molti i videogame (simulatori, per la maggiore) che hanno per protagonisti questi gloriosi velivoli dal rombo caratteristico. Per quanto riguarda il genere degli sparatutto, però, a parte il classico 1942 di Capcom non sono molti i titoli che preferiscono lo stile "vintage" a quello ultra-moderno quando bisogna scegliere il veicolo che da solo affronterà un intero esercito ostile. Colpisce dunque la scelta dello Studio FungFung, che nel suo MiniSquadron non ci dà la possibilità di pilotare un solo aeroplano a elica, bensì più di cinquanta modelli che differiscono per velocità, reattività ai comandi, agilità, potenza di fuoco e resistenza agli attacchi.

Il gioco utilizza un sistema a premi che sblocca nuovi veicoli man mano che completiamo le missioni, dandoci la possibilità di visionare il nostro hangar in qualsiasi momento e di selezionare l'aereo da utilizzare per la partita. Una volta in azione, il sistema di controllo classico tramite d-pad virtuale e tasto di fuoco (posizionati ai margini del touch screen) si sposa con un approccio fresco e originale, che ci vede soggetti a determinate leggi fisiche mentre il nostro velivolo sfreccia da una parte all'altra cercando di eliminare tutti i nemici a portata di tiro. L'aereo non si ferma né perde velocità, ma una manovra sbagliata può farci andare in stallo (se saliamo per troppo tempo perpendicolari al terreno, ad esempio) o determinare direttamente la perdita di una vita, specie se impattiamo con il suolo. La risposta agli input è pronta e precisa, il d-pad si comporta bene e sembra non soffrire delle classiche "zone morte" purtroppo tipiche di questo tipo di implementazione. Chiaramente, l'assenza di un sistema "frenante" ci obbliga a effettuare continui cambi di traiettoria mentre cerchiamo di colpire i nemici...

Battaglie nei cieli

Il rateo di fuoco è variabile, ma generalmente bisogna effettuare una pressione rapida e continua dell'apposito tasto per ottenere delle raffiche efficaci. Visto l'approccio basato sulla velocità e sulla frenesia, gli sviluppatori di MiniSquadron hanno pensato bene di evitare le collisioni fra il nostro aereo e quelli nemici, lasciandoci una piena libertà di movimento e focalizzando l'attenzione sulle manovre evasive che ci permettono eventualmente di evitare di essere colpiti.

Nella pratica, le cose funzionano davvero bene: bastano pochi secondi per cogliere lo spirito del gioco, e le differenze fra i numerosi aerei disponibili appaiono lampanti, dandoci la concreta possibilità di scegliere il mezzo che più si adatta alle nostre esigenze. Sono otto gli scenari disponibili, divisi ognuno in un certo numero di stage che si completano distruggendo tutti i nemici presenti. A seconda del bersaglio abbattuto, dal cielo possono scendere bonus che ripristinano la nostra energia o moltiplicano il punteggio. È disponibile anche una modalità multiplayer online che ci permette di sfidare un altro giocatore all'interno di uno stage a scelta. Le location scrollano lateralmente solo fino a un certo punto, dando l'impressione di un'ambientazione fissa come quelle dei numerosi giochi di tipo "survival" disponibili per iPhone e iPod Touch. Passando a un discorso prettamente tecnico, abbiamo un comparto sonoro appena discreto e con poche sorprese, impreziosito da qualche effetto simpatico, che accompagna una grafica davvero molto carina e contraddistinta da uno stile fumettoso di grande impatto. L'ottimo uso dei colori svolge gran parte del lavoro, ma ci troviamo comunque di fronte a un titolo sempre fluido, privo di incertezze anche nelle situazioni più concitate, che adotta soluzioni visive eccellenti e mai banali.