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La tradizione si rinnova

Dopo il videogame ufficiale dei Giochi Olimpici di Beijing 2008, SEGA completa l'opera portando su PC e console anche le Olimpiadi Invernali di Vancouver.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   27/01/2010

Versione testata: PC

È la seconda volta che il Canada ospita le Olimpiadi Invernali (nel 1988 toccò a Calgary), ed è altresì la seconda volta che SEGA si occupa di portare su PC e console il videogame ufficiale dei Giochi. In questo caso il lavoro è stato affidato a un team di sviluppo interno, che risulta quindi differente rispetto a Beijing 2008; ed è forse per questo motivo che il gioco finisce per "svolgere il compitino" senza offrire numeri e sostanza.

La tradizione si rinnova

Ma andiamo con ordine: Vancouver 2010 si presenta come il più classico dei prodotti multipiattaforma, e nella sua versione per PC (oggetto di questa recensione) non fa nulla per nascondere i molteplici riferimenti al controller per Xbox 360, dispositivo quindi più che consigliato per godere al meglio dell'esperienza. A parte l'allenamento, sono solo due le modalità presenti: la prima, "Giochi Olimpici", ci permette semplicemente di cimentarci con la disciplina desiderata fra le quattordici disponibili, creando eventualmente una sequenza di gare diverse che vengono coronate dalla simpatica sequenza del podio con tanto di inno nazionale per il vincitore; la seconda, "Sfide", consiste in una serie di trenta prove d'abilità (divise per tre livelli di difficoltà) che ci chiedono di portare a termine le gare tenendo una certa velocità, ottenendo un determinato punteggio o producendoci in manovre particolari. Il multiplayer online, tecnicamente di buona qualità, purtroppo prevede le sole gare contro un singolo avversario e la pubblicazione dei record in una classifica mondiale.

Candide distese

Come accennato in precedenza, ci sono quattordici discipline che costituiscono le varianti di otto sport. Per lo Sci Alpino abbiamo la Discesa Libera Maschile, il Super-G Maschile, lo Slalom Gigante Femminile e lo Slalom Femminile.

La tradizione si rinnova

Si tratta probabilmente dei Giochi più divertenti e immediati, visto anche il sistema di controllo adottato: bisogna premere ripetutamente il pulsante A del controller alla partenza per ottenere la spinta iniziale, quindi controllare la traiettoria della discesa muovendo lo stick analogico sinistro e la posizione del personaggio utilizzando il grilletto sinistro e destro, rispettivamente per farlo alzare (e quindi stringere di più le curve) e per farlo abbassare (guadagnando velocità). Ci sono due visuali disponibili (si può passare dall'una all'altra premendo il pulsante B), ovvero in terza e in prima persona, che offrono un feeling molto differente: quella in terza persona fornisce maggiore controllo e permette di goderci l'animazione del personaggio, quella in prima persona è senz'altro più spettacolare e coinvolgente, grazie anche a un effetto "tremore" che conferisce alla discesa un grande realismo. Il Salto è presente in un'unica variante, ovvero il Trampolino lungo: individuale maschile. Si tratta della tipica disciplina basata esclusivamente sul tempismo, e infatti ci viene chiesto di premere il pulsante A per selezionare l'attimo di partenza in base alla forza del vento, premerlo nuovamente per regolare lo slancio prima del volo e infine per predisporci all'atterraggio dopo avere eventualmente mantenuto l'equilibrio tramite i grilletti dorsali. Imparare a saltare in lungo è una faccenda che porta via poco tempo, ma altrettanto in fretta scema il fascino della disciplina rispetto ad altre dotate di maggior spessore.

Atmosfera natalizia

Il Freestyle è presente in Vancouver 2010 sotto forma di Ski Cross femminile e Salti femminile: nel primo caso si tratta di affrontare una gara di velocità in gruppo, dunque con tutti gli avversari in pista contemporaneamente, e per ottenere una buona prestazione è necessario imparare bene le traiettorie del percorso nonché spiccare i salti al momento giusto per non perdere velocità.

La tradizione si rinnova

La disciplina dei Salti, molto differente, risulta davvero spettacolare nelle sue implicazioni visive e piuttosto complessa nell'esecuzione: si sceglie una manovra più o meno difficile fra quelle disponibili, quindi ci si lancia sul trampolino e poi si muovono gli stick analogici disegnando dei cerchi "coordinati" con quelli visualizzati sullo schermo. Un'esperienza breve, dunque, ma che richiede un bel po' di pratica per essere padroneggiata nelle sue applicazioni più avanzate. Lo Snowboard ci propone due prove, Slalom Gigante Parallelo maschile e Snow Cross maschile, che alla fine dei conti fanno il verso rispettivamente allo Slalom Gigante femminile e all'appena citato Ski Cross femminile: le regole e il feeling sono praticamente gli stessi, dunque ci sono ben poche sorprese. Il Pattinaggio ancora una volta va a piazzarsi in fondo nell'ordine di preferenza degli sport invernali in versione videoludica, purtroppo, con due alternative (500 m e 1500 m femminile) di scarso valore, mentre completano l'offerta tre discipline di velocità abbastanza simili fra loro: Bob a due, Skeleton maschile e Slittino singolo maschile. I risvolti spettacolari sono indubbi, ma si pone forse troppa enfasi sulla precisione e ne risulta un'esperienza un po' frustrante.

Riassumendo...

Sono quattordici le discipline presenti in Vancouver 2010, e costituiscono le varianti di otto sport. Lo Sci Alpino propone la Discesa Libera Maschile, il Super-G Maschile, lo Slalom Gigante Femminile e lo Slalom Femminile. Il Salto è presente con il solo Trampolino Lungo: Individuale Maschile. Il Freestyle offre due varianti (Ski Cross Femminile e Salti Femminile), così come lo Snowboard (Slalom Gigante Parallelo e Snow Cross Maschile) e il Pattinaggio (500m Femminile e 1500m Femminile). Le ultime tre discipline sono presenti in un'unica variante: Bob a due, Skeleton Maschile e Slittino Singolo Maschile.

Neve al sole

Il comparto tecnico del nuovo titolo SEGA risulta molto ben curato, con una serie di soluzioni davvero spettacolari e indovinate: la visuale in prima persona (vedi soprattutto il salto in lungo), l'effetto "scossone" a sottolineare la foga e la velocità, le ottime animazioni dei personaggi e una conta poligonale di tutto rispetto, in grado di offrirci paesaggi dettagliati anche in lontananza.

La tradizione si rinnova

Sembra che la componente visiva sia stata messa al primo posto, sacrificando magari tutto il resto, e bisogna ammettere che il lavoro svolto è encomiabile. Persino i siparietti con le premiazioni sul podio risultano simpatici e verosimili, mentre tutto viene arricchito da una regia sapiente e dinamica, che dà il proprio meglio anche e soprattutto durante gli immancabili replay al termine di ogni gara. Provato su un tutt'altro che mostruoso Athlon64 X2 5000+ con ATI HD4870 al seguito, alla risoluzione di 1680 x 1050 pixel, con tutti gli effetti al massimo e il v-sync attivato, il gioco si è comportato molto bene, ancorandosi a un frame rate di 30 fps e mostrando il fianco a poche incertezze: la sensazione è che si possa giocarlo in modo dignitoso anche su configurazioni relativamente modeste. Merita senz'altro una menzione il comparto sonoro, costituito da una serie di brani firmati di buona qualità, coinvolgenti al punto giusto, e da effetti realistici e convincenti.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.0
Lettori (12)
6.3
Il tuo voto

Vancouver 2010 ci offre quattordici gare affrontabili singolarmente o in sequenza, trenta sfide d'abilità e un multiplayer online davvero essenziale e limitato: decisamente poco, anche e soprattutto facendo il paragone con Beijing 2008. Al di là del numero inferiore di discipline, infatti, il titolo SEGA risulta privo di una struttura in grado di intrattenere il giocatore e di portarlo a migliorare i propri tempi in un contesto differente dalla "partita secca", cosa di cui si sente la mancanza già dopo aver preso un minimo di confidenza con gli sport presenti. Questi ultimi alternano come al solito alti e bassi, esperienze di maggior spessore affiancate ad altre che puntano tutto su poche pressioni al momento giusto, e il risultato finale è un mix dignitoso in cui però spiccano alcune buone idee e un comparto grafico di qualità. Chi ama il genere "olimpico" apprezzerà senz'altro, gli altri farebbero bene a orientarsi verso prodotti dotati di maggior spessore.

PRO

  • Visivamente spettacolare
  • Comparto sonoro di buona fattura
  • Alcune discipline sono divertenti...

CONTRO

  • ...altre lasciano a desiderare
  • Manca una modalità "carriera"
  • Troppo povero di contenuti

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Ahtlon64 X2 5000+
  • 4 GB di RAM
  • Scheda video ATI HD4870 con 1 GB di RAM
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore Pentium 4 da 3.0 GHz o equivalente AMD
  • 1 GB di RAM
  • Scheda video nVidia GeForce 7600GT o ATI Radeon 2900
  • 6 GB di spazio libero su hard disk
  • Sistema operativo Windows XP, Windows Vista o Windows 7

Requisiti consigliati

  • Processore Intel Core 2 Duo da 1,8 GHz o equivalente AMD
  • 2 GB di RAM
  • Scheda video nVidia GeForce 8600GT o ATI Radeon 3600
  • 6 GB di spazio libero su hard disk
  • Sistema operativo Windows XP, Windows Vista o Windows 7