28

Rimandiamoli oltre la manica!

Dalla Russia atterra su PC il seguito di Il-2 Sturmovik, e per la Luftwaffe sono di nuovo giorni neri.

RECENSIONE di Volodia Pellegrini   —   27/01/2010

Non ci crederete,ma si torna nella Seconda Guerra Mondiale. Sappiamo che la notizia di una così sconvolgente novità in ambito videoludico potrebbe causare sorpresa e incredulità nei lettori,ma vi confermiamo quanto è stato appena detto: Wings of Prey è, finalmente, un gioco ambientato tra il 1940 e il 1945, che promette oltre 50 missioni divise in campagne storiche riguardanti argomenti mai visti prima sui nostri PC come la battaglia d'Inghilterra, quella di Stalingrado, lo sbarco in Sicilia, la battaglia del Bulge e infine, fatalmente, la caduta di Berlino.

Rimandiamoli oltre la manica!

Fazzoletti a parte, Wings of Prey, ultimo nato di Gaijin Entertaiment, approda finalmente su PC. Perché finalmente? Perché lo stesso gioco, sebbene con diverso nome, appaga già da diversi mesi gli utenti console, che lo conoscono come Il-2 Sturmovik: Birds of Prey. Rispetto l'originale per console, tuttavia, i programmatori hanno potenziato sensibilmente sia l'aspetto puramente tecnico che quello simulativo, contornando il tutto con alcune nuove opzioni multi giocatore tra le quali spicca il numero massimo di giocatori portato a 32 rispetto i 16 originali.

Tutti a bordo!

Wings of Prey parte dalla non facile premessa di voler unire i giocatori più frenetici, amanti dello stile arcade, ai più scafati piloti da scrivania, che senza centinaia di tasti in diverse tastiere e 3 cloche non sanno stare. L'aspetto puramente grafico del titolo, ovvero l'unico che accomuna le due tipologie di utenti, passa l'esame a pieni voti: i modelli degli aerei, in particolare, si rivelano una vera e propria gioia per gli occhi fin dalle prime battute per raggiungere vette di eccellenza quando, danneggiati, mostrano ali sforacchiate da proiettili, motori fumanti e macchie di olio nel cockpit. Altrettanto ottimi gli effetti speciali, con tanto di scie dei proiettili, esplosioni e incendi a bordo e banchi di nuvole ad oscurarvi agli occhi del nemico (e viceversa).

Rimandiamoli oltre la manica!

Unico lato deludente, forse, i dettagli a terra: se dall'alto le città appaiono piuttosto interessanti e massicce, così come campagne, mare e montagne sembrano godere di armonia invidiabile, avvicinandosi, o precipitandoci contro, si nota che i modelli degli edifici sono piuttosto simili tra loro, discorso che vale anche per i mezzi di terra e di mare (carri armati,navi eccetera). Decisamente riusciti anche gli effetti sonori, su tutti i ronzii dei motori e delle eliche e le raffiche di mitragliatrici, che coprono spesso e volentieri le pur ottime musiche della colonna sonora.

Due pesi e due misure.

In modalità arcade, Wings of Prey si rivela come una sorta di sparatutto volante: con pochi tasti si riesce ad avere piena padronanza del velivolo (il pad non è nemmeno obbligatorio) e concetti come lo stallo o il numero di colpi/bombe da sparare diventano particolari ininfluenti in quanto assente il primo e infiniti i secondi. La visuale predefinita è in terza persona e lo schermo abbonda di hud addizionali indicanti non solo la velocità e l'altitudine del veicolo, ma anche il numero di aerei nemici presenti nella zona. Una freccia gialla indicherà la direzione e la posizione degli obiettivi mentre cliccando un tasto potremo "selezionare" un singolo bersaglio che sarà a sua volta tracciato da una freccia rossa.

Rimandiamoli oltre la manica!

I colpi subiti non avranno alcuna influenza intermedia sulle prestazioni del proprio aereo (esclusa l'estetica si intende) che sarà inoltre dotato di una resistenza ai colpi degna di una corazzata. Passando alla simulazione, invece, si viene catapultati in una visuale in prima persona dall'interno, si scopre che un minimo alito di vento porta a sbandate furibonde e che anche un'impercettibile variazione di rotta rischia uno stallo destinato a terminare con un triste schianto al suolo. Si scopre, anche, che esistono gli aeroporti da cui decollare (in arcade la missioni parte già in volo) e in cui tornare e spariscono gli hud descritti prima, frecce obbiettivi comprese: in effetti, l'unico modo di individuare i bersagli diventerà ascoltare attentamente le poche e disturbate comunicazioni radio dal campo base.

Rimandiamoli oltre la manica!

Tanto per gradire, i danni diventeranno un problema serio e anche pochi buchi in un'ala mineranno fortemente la già precaria stabilità del velivolo. Tuttavia, siamo lo stesso lontani dal livello di quello che si potrebbe definire un simulatore "puro": si fa sentire la mancanza del force feedback su pad e, allo stesso tempo, manca l'accuratezza di comandi e di funzioni di alcuni mostri sacri del genere. Diciamo che comunque si tratta di un ottimo trampolino di lancio prima di lanciarsi sulle simulazioni più precise e attente al dettaglio, e sicuramente una ardua sfida per gli utenti abituati a prodotti più arcade sullo stile di HAWK.

La demo


Curiosi di provare Wings of Prey? Scaricate la demo a questo link, nulla di più semplice.

Una guerra globale.

Parlare delle varie campagne risulterebbe ossessivo quanto inutile: le oltre 50 missioni di Wings of Prey ricoprono l'intero fronte europeo del conflitto mondiale, dall'Inghilterra alla Russia, mostrando battaglie che sono già state vinte diverse decine di volte su terra, su mare, a piedi o alla guida di carri armati. Quello che però è piacevole è sicuramente la dimensione del campo nonché la quantità di veicoli presenti:

Rimandiamoli oltre la manica!

la Londra del 1943 vede ad esempio una cinquantina abbondante di bombardieri tedeschi ed almeno una ventina di caccia di scorta, circondati da quasi altrettanti intercettori della RAF, mentre, pochi chilometri più in là, una dozzina di navi da battaglia tedesche tengono sotto assedio una ben più ridotta forza navale inglese, rendendo necessaria la distruzione dall'alto di alcuni incrociatori nemici. L'effetto scenico è a dir poco impressionante (soprattutto il rombo dei 50 bombardieri assieme) ed è ammirevole notare come l'engine non dia segno di rallentamenti nemmeno in situazioni così concitate. Di contro c'è da dire che a livello di Intelligenza Artificiale un buon 80% dei veicoli presenti sulla scena (in entrambe le modalità) si limitano a "fare presenza" senza realmente impegnarsi contro il giocatore o variare più di tanto i loro piani in caso di attacco, lasciando a massimo 3-4 caccia per volta il compito di tentare una difesa. Va detto che potrebbe essere un comportamento voluto: non risulta infatti sia mai successo che intere compagnie abbiano cambiato piano di volo per far fronte ad un unico attaccante.

Svolazzando nella rete


La componente multi giocatore di wings of prey non porta alcuna novità al suo genere: 32 giocatori e 4 diverse modalità sono infatti tutto ciò che viene proposto, assieme ovviamente agli oltre 40 modelli di aereo presenti nel gioco. Due delle modalità sono i classici Free for All di squadra o in solitaria, la terza modalità è invece uno scontro ad obiettivi nel quale ai giocatori viene richiesto di abbattere un numero di aerei nemici e/o di obiettivi di terra, scegliendo quindi con un minimo di logica come dividere i partecipanti tra bombardieri e caccia, mentre l'ultima è un cattura la bandiera dove le bandiere sono gli aeroporti avversari.
I server sono attualmente scarsamente popolati,ma non si esclude che i futuri DLC e la diffusione del prodotto possano aumentare il numero di assi dei cieli virtuali. Di sicuro le potenzialità ci sono.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.9
Lettori (35)
8.0
Il tuo voto

Originalità poca, anzi, quasi nulla. Grafica curata e sonoro accattivante. Modalità arcade frenetica e divertente, simulazione ostica, ma non perfetta. Multiplayer interessante, ma che ancora non ha rivelato le sue potenzialità. Wings of Prey si presenta bene, con basi solide e convincenti, e si inserisce nel mercato puntando sul digital delivery via Steam e Yuplay ad un prezzo se non proprio scontato quantomeno accattivante (dai 35 ai 40 euro). Una buona idea potrebbe essere provare la demo prima di procedere all'acquisto, fermo restando che l'impressione globale è più che positiva e che i cieli della seconda guerra, per quanto non proprio inediti, mantengono sempre il loro carisma. Consigliato senza riserve agli amanti dell'arcade che non disdegnano qualche punta di simulazione ogni tanto, potrebbe invece non convincere appieno i puristi delle ricostruzioni più fedeli.

PRO

  • Tecnicamente Impeccabile
  • Missioni vaste e frenetiche
  • Una buona via di mezzo tra arcade e simulazione

CONTRO

  • Nulla di nuovo sotto il Sole
  • Non siamo ancora arrivati ad un simulatore davvero ostico
  • Multiplayer ancora da scoprire

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core Quad 2.40 GHz
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: Nvidia GeForce 8800 GTS
  • Sistema operativo: Windows 7 Home Premium

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core Duo/Amd Ahtlon X2 +3800
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: Ati Radeon X 1800 512MB / GeForce 8400 512 MB
  • Sistema operativo: Windows XP / Vista / 7
  • Hard Disk: 6 gb