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Fuga di cervelli

Con le buone o con le canine, Sam riavrà indietro il cervello della sua spalla comica

RECENSIONE di Andrea Rubbini   —   01/07/2010

Dopo un secondo episodio degno di essere registrato nella memoria collettiva, la storia riprende da dove ci aveva lasciati. Sam sta per congratularsi con il suo bianco partner quando si accorge con orrore che Max è diventato un pupazzo floscio e con la testa vuota: qualcuno gli ha rubato il cervello! Non c'è che dire, il secondo capitolo si chiude con un bel colpo di scena e, almeno all'inizio, il nuovo episodio sembra tenergli il passo. Durante la prima parte del gioco cala una cappa di fumo e di odori forti quando Sam, con la barba lunga e il viso stravolto, si toglie i guanti bianchi per condurre un giro d'interrogatori per nulla piacevoli - soprattutto per i suoi interlocutori.

Fuga di cervelli

In questa fase non ci sono oggetti da utilizzare, ma solo domande da scegliere con il giusto tempismo mentre Sam torchia un sospetto. Anche se grazie alla geniale voce "noir", disponibile tra le risposte, tutta la scena beneficia di un sarcasmo aguzzo che fa da contrappeso ai modi bruschi di Sam. Tuttavia è un piacere effimero, perché bastano pochi tentativi per tornare alla realtà conosciuta e cominciare la fase centrale dell'avventura. Sarà pure per il confronto con l'eccellenza del secondo episodio, ma resta il fatto che di lì a poco, il terzo capitolo si trova con il fiato corto.

Non c'è Sam senza Max

Comunque sia le cose vanno ancora bene nella sezione del Museum of Mostly Natural History, dove il tentativo di rianimare il corpo di Max è la scusa per alcuni puzzle scaltri e divertenti. Non vogliamo rivelarvi i dettagli per non rovinarvi la sorpresa, ma ci sono tutti gli ingredienti necessari per tenervi in ostaggio dello schermo, almeno fino all'inizio della seconda parte. Poi la tensione crolla, e la sovrabbondanza di voci che si contendono la scena non rende giustizia a nessuna di loro. Inoltre la storia ricicla personaggi e occasioni già spese in precedenza, affrettandosi da una scena all'altra. Gli enigmi non richiedono un arrovellarsi serio e metodico come in The Tomb of Sammun-Mak, ma sono comunque meno accessibili di quelli presenti nel primo capitolo.

Fuga di cervelli

Sam e Max in alcuni casi si scambiano i ruoli e spesso agiscono separati l'uno dall'altro, anche se in vista di uno scopo comune. In questo senso ci sono alcuni spunti all'altezza dell'approccio non convenzionale che ha distinto i Telltale fino ad oggi, ma l'energia che si avvertiva il mese scorso è assente, al punto tale che l'interesse cala talvolta sino alla noia, soprattutto nel finale, che zoppica senza mai prendere il volo. Anche il colpo di scena conclusivo sembra forzare la mano pur di spiazzare il giocatore. Qualcuno potrebbe obiettare che siamo molto critici, ma dopo aver visto cosa può uscire dalla penna dei Telltale, quali linee di dialogo e quali idee, ci aspettiamo solo il meglio, nulla di meno. Speriamo solo che sia un interludio per fare scorta d'ossigeno in vista dello sprint finale.

Sam & Max: The Devil's Playhouse è la terza serie di cinque episodi sulle avventure di Sam e Max. Gli episodi sono rilasciati con cadenza mensile e di volta in volta potrete leggerne la recensione su Multiplayer.it. Il prezzo per l'intera serie è di circa 35 dollari se comprata sul sito dello sviluppatore, 32.99 euro su Steam. Su iPad, attraverso l'App Store di Apple, ciascun episodio costa 6.99 dollari.
NOTA: al momento del lancio, tutti gli episodi di Sam & Max: The Devil's Playhouse sono disponibili solo in lingua inglese.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (3)
7.5
Il tuo voto

Forse era scontato, ma resta il fatto che They Stole Max's Brain ha perso tutto lo slancio del capitolo precedente. La prima parte è divertente e tiene alta la tensione, ma poi la scena si affolla di personaggi e ci troviamo a guardare in alcuni casi un film già visto, nonostante alcune meccaniche in linea con il talento spiazzante dei Telltale. Sotto alcuni aspetti compie un passo avanti rispetto al primo capitolo, ma non regge il confronto se paragonato a The Tomb of Sammun-Mak. Anche la parlantina di Sam sembra aver bisogno di un bicchiere d'acqua. Non per questo è un'avventura sotto la media, ma la gloria - al momento - è venuta meno.

PRO

  • Max sotto forma di cervello...
  • Sam in versione "noir", almeno all'inizio
  • Enigmi intriganti nella prima parte

CONTRO

  • Dopo la prima metà l'interesse crolla
  • Ricicla elementi già visti
  • Narrazione apatica

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: GeForce 8800 GT
  • Sistema operativo: Windows Vista

Requisiti minimi

  • Sistema Operativo: Windows XP / Vista / Windows 7
  • Processore: 2.0 GHz o superiore
  • RAM: 1 GB
  • Scheda video: 128 MB compatibile con DirectX 8.1
  • DirectX: Versione 9.0c o superiore
  • Scheda audio: compatibile con DirectX 8.1