Il Signore degli Anelli Online, rilasciato da Turbine nell'aprile 2007, si è rivelato negli anni uno degli MMORPG occidentali più solidi dal punto di vista della qualità nonché uno fra i più seguiti dal punto di vista delle sottoscrizioni, anche se ben distante dal colosso chiamato World of Warcraft. Si sono susseguite nel tempo patch ed espansioni, che hanno gradualmente raffinato il sistema di gioco e ne hanno ampliato il mondo. Per questo inizialmente ha destato scalpore la decisione presa da Turbine: il gioco sarebbe diventato free-to-play.
In passato questo significava quasi inequivocabilmente il fallimento del progetto, tuttavia recentemente anche il mercato occidentale si sta muovendo con profitto in questa nuova direzione: da anni gli sviluppatori orientali adottano questo modello e, proprio studiando il loro successo, Turbine ha deciso di applicarlo ai suoi titoli. Il resto è storia: Dungeons & Dragons Online divenne giocabile in versione gratuita a partire dal 9 Settembre 2009 negli Stati Uniti e, un anno dopo, Turbine ha annunciato un incremento di circa due milioni di giocatori. Un successo così eclatante ha infine convinto la casa madre, nel frattempo acquisita dal colosso Warner Bros., a compiere il grande passo anche col suo prodotto più acclamato: Il Signore degli Anelli Online, appunto.
Un ritorno affollato e…multidimensionale
Sebbene i server fossero tutt'altro che deserti in precedenza, adesso sono in vera fibrillazione grazie a un afflusso costante di nuovi e vecchi giocatori, tutti desiderosi di sfruttare una tale, ghiotta occasione. Purtroppo ogni medaglia ha il suo risvolto negativo e non c'è eccezione qui, dato che, per il disappunto di non pochi utenti, Turbine è stata costretta a inserire nel gioco un sistema a "layer" o istanze: quando il limite di giocatori viene raggiunto per una data area di gioco, una copia della stessa viene creata in cui confluiranno da quel momento in poi gli altri giocatori, in modo del tutto analogo a quanto visto in Age of Conan.
Questo significa, in parole povere, che non incontrerete tutti i giocatori presenti sul vostro server. Naturalmente il sistema fa in modo di mantenere nella stessa versione del mondo i membri di un gruppo, tuttavia i puristi del genere MMO non potranno evitare di storcere il naso per quella che è stata da sempre considerata, presso l'utenza più hardcore, come una detrazione dall'esperienza chiave di un MMO, cioè la convivenza di tutti nello stesso mondo. Al di là di questa piccola seccatura, il ritorno nella Terra di Mezzo è estremamente piacevole e nei piccoli dettagli si nota la cura certosina con cui Turbine ha migliorato il gioco. Dalla riorganizzazione della schermata di creazione del personaggio a quella degli NPC nella città iniziale, i cambiamenti sono volti a guidare in modo migliore i primi passi dell'utente; anche il sistema di aiuto per le quest sulla mappa è stato potenziato, dando ai giocatori la possibilità di modificare a piacimento il colore dell'indicatore di ogni missione, per una migliore distinzione delle varie missioni contemporaneamente attive.
La Terra di Mezzo si è rifatta il trucco
Fra i molteplici cambiamenti della patch che ha accompagnato il rilancio del titolo, spiccano in particolare (oltre all'aggiunta di una zona come l'Enedwaith con relative missioni che proseguono la trama principale) l'inserimento delle DirectX 11 per quanto riguarda la grafica e del LUA Scripting per l'interfaccia. Nel caso delle DirectX, Turbine era già stata pioniera con la decima versione, avendo dotato sia Il Signore degli Anelli Online che Dungeons & Dragons Online dell'aggiornamento nel 2008, rispettivamente a inizio e fine anno.
Anche questa volta la casa originaria del Maryland aveva annunciato il proprio supporto alle nuove librerie grafiche e, dopo mesi di testing, finalmente è stato rilasciato il relativo aggiornamento al client. Le novità riguardano soprattutto l'occlusione ambientale, una tecnica che conferisce un effetto più realistico alle ombre e conseguentemente a tutta l'illuminazione di una scena, e il movimento dei corpi nei liquidi, molto più gradevole in quanto a "onde" prodotte sfruttando le DX11. Per quanto riguarda l'implementazione del supporto per moduli scritti in linguaggio LUA, si tratta di una modifica di grande importanza: è proprio grazie agli addons in LUA che l'interfaccia di World of Warcraft è divenuta così famosa e flessibile, personalizzabile in decine di modi diversi sia per l'estetica che per le funzionalità grazie allo sviluppo inesauribile di quella parte dell'utenza con le competenze necessarie. Al momento si tratta di un supporto ancora limitato rispetto al titolo di Blizzard, ma Turbine ha già promesso di avere in serbo ulteriori sviluppi per questa feature e sicuramente alcuni giocatori/programmatori si stanno già attrezzando per la produzione di addon volti al miglioramento e alla personalizzazione dell'interfaccia.
Conclusioni
Il Signore degli Anelli Online non richiede più un abbonamento: questa è la notizia che moltissimi giocatori aspettavano per gettarsi a capofitto nel mondo che ha segnato l'inizio del fantasy moderno. Adesso chiunque può raggiungere in un click il sito ufficiale e di lì a poco iniziare la propria avventura nella Terra di Mezzo, scegliendo liberamente se continuare a giocare senza pagare un euro, acquistare i contenuti desiderati su base singola oppure abbonarsi per non perdere proprio nulla. Il nostro consiglio è di iniziare con una sottoscrizione Free per i primi 20-25 livelli, durante i quali la differenza fra i vari modelli è minima e ci si può fare un'idea precisa sul gioco; scegliere poi non dovrebbe essere difficile e naturalmente qualsiasi combinazione è possibile, ma per chi è abituato a giocare un MMO dalle quindici alle venti ore settimanali (o più), l'abbonamento mensile rimane l'unica opzione veramente valida a lungo termine. Per tutti gli altri è comunque un lusso poter accedere gratuitamente e senza limiti temporali a un titolo di siffatta qualità, ormai lucidato da Turbine al punto di risplendere di luce propria. Come postilla però, va detto che chi non ha amato il gioco al lancio difficilmente potrà farlo ora, poiché i pregi e difetti sono stati sostanzialmente mantenuti.
PRO
- Grafica ulteriormente migliorata grazie alle DirectX 11
- Esperienza di gioco unica per ambientazione e qualità dei contenuti
- Con la versione Free to Play, non ci sono più limiti per gli esploratori
CONTRO
- La versione Free impone comunque dei limiti notevoli
- Il sistema di combattimento non è al livello di World of Warcraft e della pletora di action MMO sul mercato
- Il PvP resta limitato
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema operativo: Windows 7 Ultimate 64 bit
- Processore: AMD Phenom II X4 955 BE
- RAM: 4 GB
- Scheda Video: ATI Radeon 5870 1 GB
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows XP
- Processore: Intel Pentium 4 1.8 GHz o equivalente
- RAM: 512 MB
- Scheda Video: 64 MB NVIDIA GeForce 3 o ATI Radeon 8500
- Spazio libero sul disco: 11 GB
- DirectX: DirectX 9.0c
- Drive ottico: 2x DVD-ROM
- Internet: Modem 56kbps
Requisiti consigliati
- Sistema operativo: Windows XP / Vista
- Processore: Intel Pentium 4 2.8 GHz o equivalente
- RAM: 1 GB
- Scheda Video: 128 MB NVIDIA GeForce FX 6800 o ATI Radeon X850
- Spazio libero sul disco: 15 GB
- DirectX: DirectX 9.0c
- Drive ottico: 2x DVD-ROM
- Internet: Banda larga