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La resa

L'ultimo assedio di Firefly Studios si prospettava interessante sulla carta ma rischia di trasformarsi in una rovinosa caduta

RECENSIONE di Umberto Moioli   —   09/11/2011

L'operazione Stronghold 3 era tutto fuorché campata per aria: Firefly Studios viene dalle sei milioni di copie precedentemente vendute, in un periodo in cui il gioco PC non se la passa certo male grazie a una sorta di nouvelle vague che ne ha rinvigorito orgoglio e prospettive, e consapevole che il concept della serie è rimasto a suo uso e consumo. Senza alcuna evoluzione che nel frattempo possa aver incrementato le aspettative dei fan. Durante l'articolo frutto di una presentazione avvenuta qualche mese or sono, avevamo apprezzato da una parte la volontà di abbandonare le inutili complicazioni di Stronghold 2 a favore di un ritorno alle origini, dall'altra il salto in avanti tecnico e tecnologico che gli anni trascorsi avrebbero garantito. A conti fatti, passate alcune settimane dall'uscita e dopo aver pazientato un paio di patch, possiamo però affermare che lo strategico di provenienza anglosassone non raggiunge i risultati sperati e anzi rappresenta una grande occasione sprecata.

Fragili fondamenta

Ciò che divertiva in Stronghold era l'azzeccato mix di azioni da compiere per alimentare l'economia, finanziare la costruzione di una fortezza e quindi utilizzarla per difendersi dagli assalti. Senza privarsi comunque del gusto di attaccare a propria volta. La prima parte di questo processo è in Stronghold 3 quella meno riuscita e, come in Stronghold 2, forse il principale motivo del fallimento - nonostante, come poi vedremo, altri aspetti siano tutto fuorché perfetti. A differenza del secondo capitolo, però, a deludere non è tanto l'eccessiva complessità dei passaggi necessari a raccogliere e rielaborare le materie prime. Piuttosto la quasi totale incapacità di intrattenere il giocatore mentre si gestisce la vita all'interno del villaggio. Creando processi via via più articolati si ottengono nuovi materiali da costruzione così come cibi più sostanziosi per alimentare la popolazione ma, mentre ci sono un buon numero di operazioni diverse da eseguire, manca un'interfaccia e dei dati a supporto che permettano di gestire e pianificare al meglio la propria economia sul lungo periodo. Lo stesso sistema che adegua la grandezza delle case - quindi il numero di abitanti che la popolano - a seconda della posizione in cui vengono messe, è intelligente sulla carta ma fallisce soprattutto quando in combinazione con la auto assegnazione dei compiti ai lavoratori.

La resa

Ci sono momenti in cui si è indaffarati in un numero troppo elevato di azioni, magari per soddisfare richieste non sempre tarate al meglio, e poi lunghe pause in cui non resta che stare a guardare e attendere. La possibilità di velocizzare lo scorrere del tempo, aggiunta con la patch 1.2.24396, migliora solo marginalmente la situazione. E non bastano gli eventi giornalieri casuali, come l'attacco dei lupi o le calamità naturali, a risollevare il ritmo dell'esperienza. Insomma la parte di accumulo non funziona e mortifica quella di costruzione e design del castello e dei sistemi di difesa, che invece dovrebbero essere il fulcro dell'esperienza. E che a conti fatti non funzionano nemmeno male, grazie alla possibilità di disegnare le mura liberamente, senza la griglia e i limiti del passato, e con un più alto numero di elementi a disposizione. Gli scontri stessi sono sulla carta interessanti per la varietà di unità disponibili e la quantità di sistemi difensivi con cui divertirsi durante gli assedi, però la necessità di dover produrre ogni arco, spada, postazione per l'olio bollente e trappola attraverso la sciagurata raccolta delle risorse del gioco, mortifica questa fase. Senza contare che la gestione delle unità e la loro intelligenza artificiale non sono fenomenali né in termini di posizionamento, né in termini di path finding.

Anche da un punto di vista tecnico, l'impressione è di trovarsi davanti a un lavoro incompiuto. La grafica tridimensionale non è malvagia, con buoni modelli animati dignitosamente e, soprattutto, un sistema dinamico di distruzione delle mura e delle armi d'assedio che rende parecchio più coinvolgenti gli assedi.

La resa

Per quanto la fisica non sia sempre coerente. Purtroppo, poi, le superfici sono poco definite e si sente il peso di una certa ripetitività nei paesaggi. L'interfaccia e i menù, come accennato in precedenza, non sono il massimo per gestire risorse e unità. In alcuni casi, come per la mini mappa, si sente lo stacco qualitativo rispetto a produzioni più moderne. Se gli alti e bassi visivi sono tutto sommato accettabili per una produzione come Stronghold 3, molto meno lo sono i bug e i frequenti problemi - con relativi crash assortiti - che ancora oggi si manifestano. C'è da dire che, leggendo online, le evoluzioni delle ultime settimane hanno risolto diversi problemi a parecchi giocatori - ma non noi - hanno visto un netto miglioramento delle prestazioni. Con tutto il tempo necessario a portare il gioco sugli scaffali e considerando che si tratta di una produzione pensata e realizzata unicamente per PC, stupisce che Firefly Studios non si sia presa qualche mese in più per rifinire aspetti migliorabili con un po' di lavoro extra.

Quando i numeri non bastano

La modalità principale di Stronghold 3 si compone di due campagne. Una economica, composta da otto missioni e come facilmente intuibile più incentrata sulla gestione, la crescita e l'evoluzione della fortezza. L'altra militare, lunga diciassette stage e pensata per dare maggior spazio alle battaglie. Non sono quindi i contenuti a mancare e anzi, considerando l'alto livello di difficoltà, è molto probabile che la scarsa varietà di obiettivi e un non perfetto equilibrio nel bilanciamento degli stessi convincano a mollare il colpo ben prima di arrivare alla conclusione.

La resa

Divertente, invece, sbizzarrirsi a costruire liberamente all'interno di mappe appositamente pensate: all'uscita erano solo due e davvero piccole, ma con l'ultima patch ne è stata aggiunta una terza, Terre Abbandonate, più grande e interessante. I cinque scenari propongono altrettanti assedi durante i quali attaccare o difendere, a scelta; un'aggiunta interessante che ci sarebbe piaciuto fosse più ricca e articolata. Il multiplayer è, come il resto del prodotto, un cantiere aperto: ci sono una manciata di mappe per quattro giocatori e rispetto all'uscita qualche passo in avanti è stato fatto, soprattutto sul versante bug fixing, però ci sono ancora pochi motivi per consigliare agli amanti degli RTS competitivi di investirvi il proprio tempo. Forse quando le promesse nuove mappe e modalità verranno implementate, il discorso potrà cambiare. Purtroppo, tocca ripetersi, la sensazione è di trovarsi al cospetto di un titolo poco rifinito. Portato nei negozi in fretta e furia.

Conclusioni

Multiplayer.it
5.8
Lettori (68)
5.9
Il tuo voto

Oggi come oggi è difficile consigliare Stronghold 3: dopo tanti anni il concept è ancora abbastanza fresco da stuzzicare la curiosità verso un nuovo capitolo che non delude in termini quantitativi, però dimostra davvero troppa poca cura nel rifinire quasi ogni aspetto dell'esperienza. Il risultato è deludente, pieno di bug e ancora peggio incapace di divertire per larghi tratti delle partite. Firefly Studios, bisogna darle atto, sembra essersi messa di buon impegno per risanare questa situazione ma la strada è ancora lunga e l'esito di questa epopea incerto. Torneremo a parlarne in futuro nel caso di svolte o massicci miglioramenti.

PRO

  • Venticinque missioni, mappe per la costruzione libera, un editor, multiplayer...
  • Idee ancora affascinante dopo diversi anni

CONTRO

  • Realizzazione mediocre
  • Fasi di gioco mail bilanciate
  • Manca di varietà negli obiettivi
  • Bug, crash e problemi di instabilità assortiti nonostante le patch

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore AMD Phenom II X3 720@3.5 GHz
  • 8 GB di RAM
  • NVIDIA GeForce GTX 560

Requisiti minimi

  • Processore 2.0 GHz Dual Core
  • 2GB RAM
  • Scheda Video ATI HD2600 XT o superiore, 256 MB nVidia 7900 GS o superiore
  • 5 GB di spazio libero su disco

Requisiti consigliati

  • Processore 1.8 GHz Quad Core
  • 2GB RAM
  • Scheda Video ATI 48XX o superiore, nVidia 9800 o superiore