Sino a una quindicina di giorni fa era opinione comune che AMD e Nvidia, eterne rivali nella guerra delle schede video, si dovessero dare appuntamento alla fine del primo trimestre del prossimo anno per stabilire il nuovo "king of the hill". Tuttavia, con un'abile strategia comunicativa, il costruttore canadese ha colto in contropiede anche gli addetti ai lavori esibendo a ridosso di Natale la nuova famiglia di GPU Radeon. AMD sembra aver imparato dai propri errori sin dalla presentazione: mentre lo scorso anno Northern Island, a causa anche del poco felice cambio di nomenclatura, fece il debutto con le abbordabili 6870 e 6850 che furono comprensibilmente confrontante con le antenate 5870 e 5850 (facendo magra figura), questa volta a fare da madrina alla nuova architettura è il top di gamma (a singola GPU), ossia la Radeon HD 7970. Si tratta della prima rappresentante della serie Southern Island, nome in codice Tahiti; seguiranno nel 2012 Pitcaim (78xx) e Cape Verde (77xx), destinate ad una fascia più ampia di mercato (tuttavia non ne sono ancora state rese note le date di rilascio). E' inoltre la prima scheda video a supportare le DirectX 11.1, che verranno rilasciate con Windows 8 seppur saranno rese disponibili tramite aggiornamento anche agli utenti di Seven.
Core Graphic Next a 28nm
Questa nuova famiglia di processori è la prima ad essere realizzata con un processo produttivo a 28nm: come noto le difficoltà di TSMC nel rendere disponibile tale tecnologia è stata la causa principale del ritardo dell'evoluzione delle proposte GeForce e Radeon (il passaggio era originariamente previsto per la fine dello scorso anno). AMD ha inoltre completamente rivoluzionato l'architettura della propria GPU (denominata Graphic Core Next), ispirandosi a quella dei rivali californiani:
gli Stream Processor sono ora 2.048 (erano 1.536 nella 6970) suddivisi in 32 Cumpute Unit, ripartiti a loro volta in 4 moduli SIMD (ciascuno ovviamente composto da 16 SM); ad ogni CU corrispondono 4 texture unit, che pertanto salgono a 128 (contro i 96 nella 6970). Per quanto riguarda i dati tecnici si segnala l'aumento della frequenza del core clock, innalzatosi ai 925 Mhz (880 nella 6970), del quantitativo di memoria, 3 Gbyte di GDDR5 settati ancora a 5.500 Mhz, e dell'interfaccia della stessa, che ora è a 384bit, e questo permette al bandwidth di toccare il ragguardevole valore di 264GB/s (contro i 176 della precedente ammiraglia). Tutto questo ha portato all'utilizzo di 4,3 miliardi di transistor (circa il 60% in più rispetto a Cayman e il 40% in più rispetto a Fermi). Dal punti di vista estetico la nuova 7970 si inserisce nella tradizione AMD, con il classico dissipatore a doppio slot ed una lunghezza di 26,7 cm che ricalca quella della 6970. I connettori richiesti per il corretto funzionamento del device sono ancora due: uno ad 8 e l'altro a 6 pin.
Le nuove funzionalità: ZeroCore PT, Powertune e Eyefinity 2.0
Tra le nuove tecnologie introdotte da AMD merita una menzione la cosiddetta ZeroCore Power Technolgy: quando il monitor del PC si spegne per inattività, viene a sua volta disabilitata anche la scheda ad esso collegato. Mentre con la 6970 lo standby consumava comunque 24watt, ora siamo scesi ai risibili valori di 3 watt. Lo stesso principio funziona anche nelle configurazioni CrossFireX: quando si utilizzano programmi dalle basse richieste computazionali, le schede slave vengono di fatto spente mentre la master continua ad essere utilizzata per il minimo necessario.
PowerTune è invece la versione di AMD del Turbo Boost dei processori Intel: come noto non tutte le applicazioni sfruttano il picco di consumo massimo che la scheda può sostenere (nel caso della 7970 si tratta di 300W: 75 garantiti dalla connessione PCI-Express, altri 75 dal connettore a 6 pin e i rimanenti da quello a 8 pin): in questi frangenti interviene la nuova tecnologia che fornisce un aumento di potenza fino al raggiungimento del punto massimo del TDP. La tecnologia multi monitor è stata a sua volta oggetto di perfezionamento: grazie alle due uscite mini-DisplayPort la nuova Radeon è in grado di pilotare sino a 6 monitor, che diventano 3 in caso si abiliti la visione stereoscopica HD3D. E' inoltre possibile inviare un segnale audio indipendente a ciascuno degli schermi. Il corredo delle connessioni è completato dalla presenza, per la prima volta, dell'HDMI 1.4a (che permette una migliore gestione dei flussi tridimensionali) e di un unico DVI-D Dual Link. Non è da escludere che i produttori possano ampliare la gamma di uscite.
Le altre tecnologie: UVD 3.0, VCE, PCI-Express 3.0
Sul fronte filmati si segnala la terza versione dell'UVD (Universal Video Decoder): grazie ad una circuiteria dedicata, i flussi video transitano esclusivamente sulla GPU sgravando così il processore centrale. La Radeon 7970 supporta per prima l'accelerazione dei video in formato DivX e riesce a gestire due flussi video HD in streaming simultaneo, a differenza delle precedenti. Il Video Codec Engine è un encoder hardware H.264 che debutta con Tahiti, e dispone di due logiche di funzionamento: la modalità Full opera una conversione più veloce dello streaming in real time, mentre l'Hybrid Mode lascia il lavoro "sporco" alla CPU facendosi carico però di buona parte delle operazioni mettendo in campo gli Stream Processor.
Si tratta in buona sostanza di un approccio al GPU computing su cui Nvidia ha già puntato da tempo ma che da oggi trova fortemente impegnata anche AMD, con la speranza che anche in ambito consumer si possano presto trarre benefici che attualmente pochi software riescono a garantire. Proprio in quest'ottica diviene di fondamentale importanza il supporto alla tecnologia PCI-Express 3.0, che raddoppia la banda passante tra CPU e GPU. Su questo tema sono già state spese molte parole: dal punto di vista prestazionale, ad oggi, i margini di guadagno ottenibili passando dalla vecchia alla nuova versione sono difficilmente percettibili in ambito gaming. Tuttavia è realistico che in futuro le applicazioni possano far maggior ricorso alla banda e che questa funzionalità permetta alla 7970 di aumentare ulteriormente le proprie prestazioni.
Banco di prova
Dopo una simile carrellata è lecito attendersi performance di alto livello, e la nuova Radeon 7970 lascia terra bruciata alle proprie spalle, e non solo nel confronto con l'antenata, che sembra uscita da un case di due anni fa, ma anche "all'inarrivabile" GTX 580, andando spesso e volentieri a competere con soluzioni a due GPU.
Il motore a cui si affida l'action di Rocksteady è l'Unreal Engine 3, a cui è stato aggiunto il supporto alle DirectX 11 grazie a delle modifiche eseguite direttamente dallo sviluppatore. Con questo titolo la nuova AMD mette in mostra i muscoli sin da subito, staccando di circa 15 punti la precedente regina GTX 580 in qualsiasi scenario. Le differenze in questo caso tendono a ridursi con l'aumentare della risoluzione.
Consumi, rumorosità e temperature di esercizio
AMD ha una lunga tradizione riguardo l'efficienza delle proprie proposte, messa ancor più in risalto dalle discutibili performance delle GeForce. Inutile dire che con l'adozione dell'architettura a 28 nanometri la situazione diventa ancora più rosea per la società canadese:
in idle la 7970 è la nuova campionessa di risparmio, attestandosi addirittura sui livelli della 3870. La situazione cambia a regime di pieno carico, ma anche in questo caso la situazione è sotto controllo: nonostante un incremento prestazionale medio del 30% rispetto alla 6970 la 7970 consuma tanto quanto se non di meno. Tutto questo non può far altro che mettere in cattiva luce la 580 GTX, i cui dati sono decisamente superiori (anche in questo caso si parla di un 20%). Il nuovo processo produttivo permette di tenere a bada anche le temperature: nonostante le maggiori frequenze, la Radeon HD 7970 risulta essere più fresca (a pieno carico) di circa 5 °C rispetto a Cayman e Fermi (che, nelle versioni reference, arrivavano agli 80 °C). Il sistema di dissipazione del calore è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al passato, ed è proprio per questo motivo che Tahiti risulta un po' più rumorosa della controparte Nvidia, ma comunque in perfetta linea con la precedente generazione.
Considerazioni
AMD ha giocato d'anticipo con la nuova scheda video Radeon HD 7970: la congiuntura economica e il sospettoso silenzio da parte di Nvidia (alle prese col progetto Kepler) lasciavano intuire che si sarebbe potuto attendere la primavera per il lancio della nuova gamma di schede video. La società canadese invece ha deciso di recuperare il primato con un'architettura completamente nuova e con delle prestazioni di assoluto rilievo. I confronti ci dicono che mediamente la nuova GPU Tahiti è più veloce del 20% rispetto all'ammiraglia di Nvidia, con una forbice che si allarga all'aumentare della risoluzione, quando quindi è la potenza bruta che conta.
Non c'è dubbio che con titoli futuri (e magari con driver ottimizzati) tale supremazia possa essere ulteriormente magnificata; Southern Island dimostra altresì come il passaggio ad un processo produttivo inferiore fosse assolutamente necessario per poter ottenere dei miglioramenti significativi in termini non solo di prestazioni, ma anche di efficienza energetica. La nuova Radeon consuma meno ed è decisamente più veloce della precedente, e ci viene da credere abbia ottimi margini di overclock, che potremmo verificare in futuro con le proposte custom dei vari produttori come Sapphire, Asus, MSI e Gigabyte. Chi dispone di un sistema a singola GPU e chi ha intenzione di assemblare un nuovo computer dovrebbe seriamente mettere in cima alla propria lista dei desideri questa nuova belva di AMD, capace di fornire notevoli benefici a qualunque giocatore. Il prezzo per accaparrarsi tanta potenza di fuoco è comunque elevato: l'unico distributore italiano la propone a 510€, per tale motivo consigliamo di attendere qualche settimana nell'attesa che i listini si assestino; come sempre i primi esemplari sono molto costosi.