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Che la festa abbia inizio!

Dopo un debutto tutt'altro che memorabile, Start the Party! ritorna su PlayStation 3 con una nuova raccolta di sfide e minigiochi per tutta la famiglia

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   13/02/2012

Alla sua uscita, il primo capitolo di Start the Party! aveva lo scopo ben preciso di presentare PlayStation Move al pubblico di giocatori casual che fino al 2010 aveva visto Nintendo Wii come l'unica console di gioco adatta a famiglie e giovanissimi. La volontà di Sony di aprirsi prepotentemente a una nuova tipologia di pubblico era palesata addirittura dal lancio di un bundle contenente la console, il nuovo controller e una copia del gioco, ma la risposta della critica e dei giocatori è stata tutt'altro che positiva a causa di una selezione di minigiochi superficiale e poco originale, proposta tra l'altro in maniera poco intrigante. A due anni di distanza Sony ci riprova con Start the Party: Diventa un Eroe!, un episodio più curato sia per quanto riguarda la presentazione, sia in termini di varietà dei minigiochi.

Salviamo il mondo!

Se il primo Start the Party! si limitava a proporre un elenco alla rinfusa di piccoli minigiochi, stavolta gli sviluppatori si sono sforzati di imbastire un piccolo canovaccio narrativo in grado di dare un simpatico filo logico alle diverse sfide. In uno scoppiettare di cliché, la Terra è sotto un attacco combinato di robot, alieni e pericolose creature comandate dallo psicopatico Dottor Terrible. Fino a quattro giocatori dovranno così collaborare per sventare la minaccia e mettere in salvo gli abitanti del pianeta nei modi più bizzarri, chiaramente facendo sempre uso di PlayStation Move.

Che la festa abbia inizio!

Peccato che il numero di minigiochi presenti sia davvero risicato, e che solo in pochi casi le sfide riescono a divertire e a strappare una sincera risata ai giocatori. Nella ventina di sfide proposte c'è capitato di dover recuperare dei sub con un braccio meccanico prima che venissero divorati dagli squali, di giocare al tiro a segno contro ondate di UFO, di manovrare un elicottero per salvare dei superstiti o di ricostruire dei robot mettendo le parti giuste al posto giusto. In uno dei più simpatici e insensati il giocatore deve condurre un terrestre ferito al pronto soccorso: visto che tenerlo dentro l'ambulanza sarebbe stato troppo semplice, bisognerà tenere il malcapitato omino in equilibrio su una mano gigante per tutto il percorso, cercando di non farlo cadere e nel frattempo facendolo saltellare per raccogliere dei medikit fluttuanti; prevedibilmente il tutto è reso più difficile dai numerosi dossi e dalle pendenze della strada. Il Move si comporta in maniera quasi impeccabile, ma purtroppo il modo in cui è stato implementato è superficiale e tutt'altro che originale, offrendo un'esperienza di gioco che già da diversi anni ha cominciato ad ammuffire su Nintendo Wii.

Che la festa abbia inizio!

Altra grossa occasione sprecata riguarda l'interazione tra i vari giocatori, i quali non si sfideranno contemporaneamente ma giocheranno uno per volta nel tentativo di totalizzare il punteggio maggiore. In compenso un secondo giocatore può utilizzare un dualshock per darvi una mano, un'aggiunta gradita ma totalmente incapace di rimpiazzare quel senso di caos e frenesia che caratterizza i party game quando ci si spalleggia contemporaneamente. Un'opzione simpatica ripresa dal primo Start the Party! è la possibilità di personalizzare il proprio avatar rimpiazzando la faccia del personaggio con una propria foto scattata con PlayStation Eye, mentre una voce buffa ripeterà il vostro nome dopo che lo avrete registrato ad alta voce. Una sciocchezza, in fin dei conti, ma è tra le poche cose simpatiche che il gioco è in grado di offrire ai giocatori. Alla fine della fiera, Start the Party: Diventa un Eroe! riesce solo in parte a sopperire ai numerosi problemi dell'episodio che ha accompagnato il lancio di PlayStation Move, e anzi gli sviluppatori hanno finito per inciampare ancora una volta negli stessi errori. Un numero estremamente scarno di sfide, minigiochi molto superficiali e la totale mancanza di un'esperienza competitiva in contemporanea sono i problemi per cui il party game di Sony, anche stavolta, non riesce a rappresentare una risposta decente a Wii Party di Nintendo.

Che la festa abbia inizio!

CI PIACE

  • Si presenta meglio rispetto al primo episodio
  • Un paio di minigiochi interessanti...

NON CI PIACE

  • ...ma per il resto sono poveri e superficiali
  • Il doversi alternare nelle partite multigiocatore smorza parecchio il divertimento