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Corsa alle fortificazioni

La costruzione di infrastrutture nella Francia di Filippo il Bello a quanto pare procedeva a ritmi decisamente sostenuti, nonostante lo scarso uso di mezzi meccanici motorizzati (in effetti ancora da inventare...)

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   08/02/2012

Versione testata: iPad

La storia, come noto, è da sempre maestra di vita. Oltre a diventare col tempo motivo di noia e turbamento da parte di poco interessati studenti, essa è stata di fatto la fonte principale da cui i fantasiosi creatori di Board Game, ossia i giochi da tavolo, hanno abbondantemente attinto nella creazione delle loro opere.

Corsa alle fortificazioni

A volte soltando ispirandosi a determinati avvenimenti, altre volte riportandoli fedelmente o con qualche licenza, questi artisti sono spesso riusciti a ricreare attraverso un foglio cartonato, qualche tessera e poche miniature alcuni dei momenti più importanti della storia Medievale e Moderna. Caylus in particolare, pubblicato nel 2005 da William Attia, ambienta le sue vicende nella Francia di Filippo il Bello, proprio nell'omonimo comune. La figura di Filippo il Bello è famosa, tra l'altro, per le note vicende legate al suo burrascoso rapporto con papa Bonifacio VIII nonchè nientemeno che alla fine dei Templari: invitiamo tuttavia il lettore curioso ad approfondire in maniera atutonoma l'interessante argomento, non ulteriormente affrontabile in questa sede.

Ma che bel castello!

Nella sua trasposizione digitale, Caylus mantiene il suo approccio manageriale e fortemente tattico: con lo scopo di realizzare un nuovo e grandioso castello fortificato ordinato dal re, compito del giocatore sarà quello di assumere e assegnare alle giuste mansioni le diverse maestranze, al fine di accumulare le risorse indispensabili al completamento dell'opera. C'è da dire che in linea generale le regole per giocare restano esattamente le stesse presenti nella versione da tavolo; cercheremo qui di riassumere le più importanti, anche perchè i veri appassionati sanno che dopo un po' di pratica le tattiche utilizzabili sono davvero molte e complesse. Una volta scelto il colore preferito per iniziare il gioco, il primo compito da eseguire è quello di piazzare al lavoro i manovali a disposizione, fino ad un massimo di sei. Per fare questo si sfrutta un budget iniziale in monete, dato che ogni tipo di impiego costa una cifra oscillante da 1 moneta (nel caso di lavoratore piazzato in edificio neutro o di proprietà del giocatore) fino a 6, quando si sposta il proprio capomastro in un edificio altrui o particolarmente ambito. Ogni costruzione è in realtà una sede di lavoro da cui ricavare le indispensabili risorse di gioco: cibo, legname, pietra, tessuti e oro (estraibile dalla miniera); per impadronirsi delle costruzioni bisogna poi sacrificare un determinato quantitativo di risorse.

Corsa alle fortificazioni

Possedere più edifici produrrà al giocatore più reddito, così da poter permettersi di mandare i lavoranti ad ogni turno di gioco nei migliori luoghi di produzione; una volta raggiunto un adeguato quantitativo accatastato di almeno tre risorse diverse è infine possibile posizionare uno dei solerti operai direttamente alle porte del nascente castello, garantendosi finalmente il diritto di erigerne una parte. Ogni porzione di castello costruito produce al giocatore un bonus, chiamato Favore del Re, consistente in doni economici, di prestigio o in risorse: la gestione di questi bonus è molto importante perchè, ad ogni successo costruttivo ottenuto, cresceranno in maniera esponenziale. Lungo le vie del villaggio, mentre i vari edifici giungono gradualmente a compimento, passeggiano le figure istituzionali del Balivo e del Prevosto, funzionari del re che hanno il compito di influenzare con la loro presenza la possibilità o meno di costruire in un determinato punto. Nel tabellone (virtuale) di gioco ci sono poi due luoghi cardine, ossia la locanda (che serve a parcheggiare eventuali lavoratori in esubero pagando solo una moneta) e la stalla, la cui funzione è alterare i turni di gioco. Anche in modalità multiplayer infatti Caylus funziona a turni, sia online sia offline (con il metodo Passa e gioca) e la giusta alternanza può in certi frangenti favorire la vittoria o la sconfitta. Alla fine dei giochi risulterà vincente il giocatore con più prestigio di fronte agli occhi del re, cioè in definitiva quello che sarà riuscito a costruire più edifici e porzioni di castello. In quanto trasposizione fedele di un gioco in scatola, risulta poco utile parlare dell'aspetto tecnico, quanto meno in merito alla grafica (bellissimi tuttavia alcuni artwork dipinti a mano); molto più interessante invece spendere qualche parola sull'interfaccia touch, ottimizzata in maniera egregia e davvero intuitiva.

Versione testata: 1.0.1
Prezzo: 3,99€
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Conclusioni

Multiplayer.it
7.8
Lettori (4)
6.0
Il tuo voto

Caylus è un titolo fortemente settoriale, dedicato cioè ai numerosi fan dei giochi da tavolo che, dopo aver magari divorato Carcassonne su iOS, apprezzano particolarmente l'opportunità di poter giocare una partita al volo senza dover ogni volta assemblare la postazione. La trasposizione, a detta dei fan, risulta molto curata e fedele, basta quindi già solo questo per consigliarne l'acquisto ad occhi chiusi; per tutti gli altri la spesa non indifferente (anche se non certo eccessiva) deve tuttavia far riflettere molto, considerati anche i ritmi piuttosto blandi e una tendenza inevitabile alla ripetitività dell'azione.

PRO

  • Trasposizione fedele del gioco da tavolo
  • Molto Tattico
  • Artwork creati a mano

CONTRO

  • Per i fan del genere
  • Ritmo lento e rischio ripetitività