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L'arte del teletrasporto

La grande fuga dell'alieno Zero è un'avventura in grado di mettere a dura prova la nostra abilità

RECENSIONE di Dario Rossi   —   20/02/2012

Il titolo è disponibile per il download su Marketplace Live, Sony Playstation Network e Origin.
Versione testata: Xbox 360

Prodotto da Electronic Arts, Warp è il secondo progetto della giovanissima software house Trapdoor Inc, piccola ma promettente azienda di cui fanno parte ex dipendenti di Gameloft e Behaviour Games. Si tratta di un ibrido tra avventura e puzzle game con protagonista un simpatico alieno di nome Zero. Il nostro buffo omuncolo è stato rapito da un'organizzazione misteriosa e trasferito in un laboratorio sottomarino altamente tecnologico. Qui vengono effettuati misteriosi esperimenti su altri alieni come lui, ma Zero è speciale. La medaglia che porta sul petto è in grado di teletrasportarlo dove desidera nel raggio di un metro, ed è perennemente in contatto telepatico con una misteriosa creatura disposta ad aiutarlo e, ovviamente, noi! Purtroppo ci attendono svariati pericoli, dai sistemi di difesa a un gruppo di soldati armati fino ai denti. La fuga non sarà per niente facile.

Tu mi entri dentro

Il cuore del gioco ruota proprio sulla caratteristica di Zero nel teletrasportarsi, ma non solo. L'alieno può entrare dentro oggetti e persone per poi farli esplodere dall'interno, mentre nelle fasi avanzate è in grado di generare un clone olografico per confondere i nemici, e addirittura trasferire altri oggetti all'interno del loro corpo. La caratteristica più affascinante del prodotto è rappresentata dalla libertà offerta al giocatore nel gestire i poteri del protagonista. Per esempio, se entriamo nel corpo di un soldato nemico possiamo decidere di stordirlo o farlo a pezzi scuotendo velocemente la levetta del pad.

L'arte del teletrasporto

Idem gli scienziati che controllano i macchinari del complesso, incapaci di nuocere, ma in grado di dare l'allarme. In altre parole, Warp può essere affrontato sia in modo sanguinario o come uno stealth game. Il level design approfondisce i risvolti di questo peculiare sistema, non senza grande ironia. Giusto per fare un altro esempio molto spassoso, Zero può debellare più nemici nella stessa stanza, impossessandosi di un soldato per poi uscire dal suo corpo poco prima di essere crivellato dallo spaventatissimo compagno. Una citazione che rimanda addirittura al mondo della letteratura e il cinema, con film come La Cosa o l'Invasione degli ultracorpi. Lo stesso discorso vale per le pareti e porte invalicabili, un problema inesistente per il nostro alieno, ammesso che non siano particolarmente spesse, o protette da sistemi energetici da disattivare localizzando i loro nuclei. Questo agevola l'interpretazione della mappa da un punto di vista diverso, che trascende lo spazio, in maniera non molto dissimile da quanto abbiamo visto in titoli come Portal. Sparse a giro troviamo anche delle sostanze gelatinose, i grubs, che rappresentano la moneta di gioco per acquistare capacità bonus negli appositi negozi.

Pad in fiamme

Warp è pesantemente farcito di elementi puzzle, nonostante i poteri di Zero, le insidie che dobbiamo affrontare sono innumerevoli, visto che ci muoviamo in un ambiente estremamente ostile e pericoloso, con un protagonista lento e in grado di essere ucciso facilmente. Questa è un po' la croce e delizia di tutta la produzione Trapdoor, il giocatore deve analizzare con attenzione le risorse offerte dallo scenario per sfruttare al meglio il teletrasporto, ma occorre anche una certa creatività nell'interpretare le situazioni e capitalizzarle al massimo. La curva di difficoltà diventa così piuttosto soggettiva, ma a prescindere da questo è un vero peccato che una formula originale,

L'arte del teletrasporto

spesso valorizzata da un level design brillante, sia soggetta al trial & error per le scelte discutibili effettuate in certi passaggi. In Warp si muore tanto, troppo, sinceramente, un aspetto decisamente stemperato dalla presenza massiccia di check points, ma comunque presente. In questa maniera il ritmo subisce continui arresti che non giovano alla fruibilità del titolo, come la necessità di usare i riflessi molto prima del cervello. L'aspetto è aggravato dalla cronica mancanza di informazioni nel tutorial, dove non viene sufficientemente approfondita l'importanza dei power up acquistabili coi grubs, un elemento invece in grado di cambiare radicalmente l'esperienza. La stessa rigiocabilità della mappa, che si apre gradualmente in proporzione alle capacità acquisite dal piccolo alieno (in stile Metroid), non riesce a stimolare come dovrebbe, regalando sempre la sgradevole sensazione di dover solo arrivare alla stanza successiva. Sono piccoli difetti che tradiscono la natura indie del team di sviluppo e che relegano il gioco a una fetta di utenza particolarmente perseverante.

Obiettivi Xbox 360

Warp si presenta assolutamente in regola con gli standard di un titolo Live Arcade, ovvero con 12 obiettivi per un totale di 200 punti giocatore. Questa è l'occasione per riscuotere i frutti di un comportamento violento o pacifista in gioco, ognuno dei quali frutta ben 20 punti. Altri 15 punti aspettano solo chi inizierà l'avventura, ma per ottenere il perfect score occorrerà darsi da fare, raccogliendo tutti i grubs nella mappa o potenziando al massimo le capacità acquistabili. Buona fortuna!

Un'adorabile canaglia

Tecnicamente Warp dimostra, al pari della giocabilità, gli alti e bassi della programmazione di Trapdoor Inc. Il gioco è caratterizzato da uno stile davvero unico, che unisce estrema violenza con il candore di un cartone animato Pixar. Allo stesso modo il tenero protagonista, solo apparentemente innocuo, finisce con lo spargere litri di emoglobina sulle pareti dell'asettico laboratorio.

L'arte del teletrasporto

E' un contrasto voluto, che forse non piacerà a tutti, ma dona carattere alla prodotto, mentre la direzione artistica dimostra fin da subito la sua validità, con personaggi accattivanti. Per contro però non c'è piaciuta la scarsa ottimizzazione, raramente abbiamo visto l'Unreal Engine così in difficoltà a partire dalla qualità d'immagine molto bassa, sfocata e soggetta a fenomeni di aliasing (l'effetto seghettato dei bordi), fino ai frequenti cali di framerate. Warp è inoltre completamente in inglese, un altro aspetto tutt'altro che esaltante per chi non ha dimestichezza con la lingua. La cut scene iniziale è addirittura priva di sottotitoli, rendendo difficile la sua comprensione. Il supporto online si limita alle classifiche, il titolo confronta costantemente le statistiche in gioco, anche con gli amici in lista, tenendo conto di numerosi fattori, ad esempio quante persone abbiamo ucciso o stordito, e così via. Apprezzabile il prezzo, contenuto in confronto alle recenti proposte nel digital delivery.

Warp è acquistabile su Xbox Live Marketplace a 800 Microsoft Points, e le piattaforme Sony PSN e Origin a 9,99 €. Link acquisto Live Marketplace.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (9)
8.0
Il tuo voto

Warp è un prodotto dalla doppia anima, che sa ispirarsi a titoli come Portal e i puzzle adventure senza risultare derivativo. L'idea del teletrasporto limitato e la possibilità di entrare in oggetti (e persone) apre un ampio spettro di possibilità, come la scelta di affrontare il tutto con violenza o strategia. Per contro il team di sviluppo, senza dubbio talentuoso, tradisce una certa immaturità risolvendo troppe situazioni con un logorante trial & error, col risultato che non si riesce mai ad amare e farsi coinvolgere indiscriminatamente dal titolo. Peccato, questo impedisce a Warp di essere più di una buona produzione, orientata particolarmente per giocatori armati di una certa pazienza. Apprezzabile a ogni modo il prezzo particolarmente vantaggioso.

PRO

  • Stile piacevole e dissacrante
  • Tante buone idee
  • Prezzo ottimo

CONTRO

  • Curva di difficoltà incostante
  • Scarsa ottimizzazione
  • Spesso confuso