In uno dei recenti capitoli del manga, Luffy e la sua ciurma si imbattono in un drago sputafuoco e dopo un violento combattimento incontrano anche un paio di pelose gambe parlanti, prive del resto del corpo. La prima reazione di Luffy è: "Entra nella mia ciurma!" E' grazie a questa genuina ironia che One Piece, il celebre fumetto scritto e disegnato dal folle Eiichiro Oda, è da anni uno degli shonen-manga più venduti del mondo. Originariamente concepito come erede spirituale del famosissimo Dragon Ball, One Piece ha velocemente acquisito una personalità tutta sua, sfornando saghe dopo saghe sempre più assurde, incredibili combattimenti e personaggi davvero esilaranti.
Il merchandising relativo non poteva non includere anche una copiosa mole di videogiochi d'azione e One Piece: Unlimited Cruise è stato rilasciato nel 2008 per Nintendo Wii come primo episodio di una bilogia che si sarebbe conclusa soltanto un anno dopo. Nel pieno spirito del tradizionale "riciclo" di giochi da riproporre su Nintendo 3DS, Namco Bandai non si è fatta sfuggire l'occasione per confezionare una versione che nel nostro territorio risulta, per usare un termine piuttosto esplicito, addirittura castrata.
Meglio la statuina...
La versione giapponese di One Piece: Unlimited Cruise SP comprende il primo episodio, Treasure beneath the Waves, il seguito sottotitolato Awakening of a Hero e una sorta di capitolo extra pensato appositamente per Nintendo 3DS, Episode from Marineford. Noi poveri europei, invece, ci ritroviamo con una compilation a metà: probabilmente allo scopo di inserire nella cartuccia il testo in quattro lingue (tra cui l'italiano) Namco Bandai ha avuto la tragicomica idea di rimuovere interamente il secondo episodio, addolcendo la pillola con un'elegante confezione cartonata che contiene una graziosa statuina super-deformed di Portuguese D. Ace, il fratellastro del protagonista Luffy. Francamente, non c'è gadget che possa sopperire alla clamorosa mancanza di quello che, a tutti gli effetti, è metà gioco e non sono affatto consolanti le voci di corridoio che suggeriscono un futuro rilascio del secondo episodio stand-alone, sopratutto se la qualità generale del titolo è così bassa. Ma andiamo con ordine: la storia di One Piece: Unlimited Cruise SP è ambientata idealmente poco dopo la saga di Thriller Bark; la ciurma di Luffy al gran completo, inclusi lo scheletro dai capelli afro Brook e il cyborg in mutande Franky, si trova suo malgrado scaraventata in un misterioso arcipelago insieme ad alcuni dei più famosi antagonisti della serie, i quali neanche a dirlo saranno spesso i boss di turno.
L'idea di base è piuttosto semplice: il giocatore controlla un personaggio della ciurma alla volta, con la possibilità di sostituirlo al volo, e deve esplorare le varie zone di ciascuna isola sconfiggendo tutti i nemici che si troverà davanti con il repertorio di abilità e mosse speciali dei vari personaggi. Da questo punto di vista il gioco è piuttosto fedele alla serie originale e i nostri eroi acquisiscono man mano nuove tecniche e attacchi che teoricamente dovrebbero rendere il sistema di combattimento un'esperienza varia e divertente. Si tratta invece di una pratica che diventa ben presto noiosa e frustrante: i nemici sconfitti ricompaiono appena si entra in un'altra area e sono incredibilmente stupidi e lenti, una combinazione che rende gli scontri fin troppo facili e ripetitivi, specialmente se si considera l'impreciso sistema di controllo che ci vedrà spesso sferrare attacchi a vuoto nel tentavo di colpire gli avversari più vicini. Per assurdo, i boss si rivelano invece spropositatamente più forti dei loro scagnozzi, al punto che ogni battaglia diventa più una gara di resistenza che un esercizio di bravura.
L'effetto 3D
Come nella maggior parte dei casi in cui l'effetto 3D viene integrato a posteriori, anche in quest'occasione ci troviamo di fronte a un game design che non ne viene assolutamente influenzato in alcun modo: non facilita i salti, resi peraltro già difficoltosi da una telecamera tutt'altro che perfetta, e non offre alcun tipo di vantaggio pratico. Alcune inquadrature sono anche gradevoli, ma siamo ben lontani dalla qualità del 3D integrato in altri porting meno recenti.
... o il gioco?
Il fulcro di One Piece: Unlimited Cruise SP è insomma il combattimento, il problema è che dovrete battervi praticamente per l'intero gioco visto che la progressione dipende unicamente da un farming sfrenato dei nemici. Il gioco è pieno di oggetti da raccogliere sconfiggendo i vari avversari in cui ci si imbatte e la maggior parte delle barriere che incontrerete a sbarrarvi il passo sono legatie proprio a questi item, che andranno convertiti in punti per accedere a nuove aree o utilizzati alla Thousand Sunny, la nave della banda, per produrre... altri oggetti, con cui sarà possibile rimuovere quegli elementi che ostacolano la progressione. Può sembrare intricato, ma in realtà il sistema è davvero monotono e lineare: costringe i giocatori a recarsi in determinate aree della mappa per recuperare gli oggetti necessari, poi magari alla Thousand Sunny e finalmente al punto in cui si è fermata la nostra avventura, per scoprire poi che nella zona successiva si dovrà ricominciare tutto da capo. La ripetitività dell'intera struttura è palese già nei primi minuti di gioco e purtroppo la situazione non migliora, semmai anzi peggiora, e anche rapidamente. A confortare il giocatore non c'è neanche una realizzazione tecnica all'altezza dell'hardware, lo stesso che, ricordiamo, ospita titoli del calibro di Resident Evil Revelations.
E' pur vero che One Piece: Unlimited Cruise SP è una conversione di un gioco per Nintendo Wii di quasi quattro anni fa, il problema è che non è stato fatto praticamente nulla per attualizzare l'aspetto del prodotto Namco Bandai, a parte applicare un effetto tridimensionale in molti casi appena percettibile. Inoltre, la conversione è stata effettuata in modo decisamente superficiale, come dimostrano le texture grezze e sfocate o i testi impastati e spesso difficili da leggere. I fan di One Piece apprezzeranno sicuramente la cura riposta nelle animazioni dei loro beniamini e nella realizzazione dei loro colpi speciali più famosi, probabilmente l'aspetto migliore del gioco, mentre tutti gli altri giocatori occasionali potranno restare sporadicamente soddisfatti da piacevoli scorci di panorama e niente più. Infine, l'accompagnamento sonoro ripropone molte delle musiche originariamente appartenenti al cartone animato e un doppiaggio completamente in giapponese che quantomeno valorizza le numerose cutscene.
Conclusioni
One Piece: Unlimited Cruise SP è una vera delusione sotto molti aspetti. I fan potrebbero sicuramente apprezzare la riproposizione fedele dei personaggi di Oda, del loro carattere e delle bizzarre tecniche di combattimento; inoltre il capitolo inedito, Episode from Marineford, permette di giocare l'omonima saga del manga controllando svariati personaggi diversi. Il problema è tutto il resto, a cominciare dalla pessima idea di sostituire metà gioco con una miniatura, proponendo soltanto la mediocre prima parte della bilogia originale senza neanche sforzarsi con una conversione degna di questo nome. Luffy e la sua ciurma meritavano sicuramente di più.
PRO
- Personaggi e situazioni fedeli all'opera originale
- La miniatura di Ace è molto carina...
CONTRO
- ... peccato che sostituisca metà gioco
- Gameplay ripetitivo e frustrante
- Conversione senza arte né parte di un gioco che già non brillava per qualità