Acer porta il 5G a casa nostra con il nuovo Predator Connect X5 5G CPE: un modem router che punta a convincere i giocatori, grazie a una serie di funzionalità dedicate. Dall'ottimizzazione per Intel Killer Prioritization Engine alla doppia connettività 5G e WAN, passando per il WiFi 6 e la gestione di 256 dispositivi contemporaneamente, l'X5 potrebbe essere il prodotto definitivo per chi vuole ridurre al minimo le incertezze della propria rete.
Il tutto a fronte di un prezzo d'acquisto molto elevato, 549€, per un prodotto che dovrebbe arrivare sul territorio italiano entro la fine dell'estate.
Anche l'estetica è particolare e contribuisce a definire un prodotto che si distingue nettamente dalla massa. Andiamo a vedere come si comporta alla resa dei fatti nella nostra recensione.
Specifiche Tecniche
Predator Connect X5 5G CPE è un router che guarda al futuro: con una banda passante fino a 4,7 Gbps non teme né le connessioni da 2,5 Gbps dei fortunati già raggiunti da questa tecnologia, né quelle ancora più veloci che potrebbero arrivare negli anni a venire. Nel frattempo però, pensa al presente con una serie di funzionalità utili a gestire al meglio il carico di rete.
Un presente rappresentato da un tempo sempre maggiore sui social, dall'interazione coi dispositivi di domotica, dai video(giochi) in streaming e ovviamente dalle partite in multiplayer. Tutti usi che finiscono inevitabilmente per caricare i router delle nostre case, che spesso e volentieri non sono proprio gli ultimi ritrovati tecnologici disponibili sul mercato.
Un elemento pressoché inedito per la rete domestica è la possibilità di usare una doppia connessione internet: l'X5 infatti, può essere collegato contemporaneamente sia alla rete di casa tramite la porta WAN, sia a una rete mobile 5G (o 4G se si è in una zona non coperta) attraverso la porta NanoSIM posta dentro la base. In questo modo anche nella propria abitazione è possibile prendere confidenza con il concetto di ridondanza di rete: la presenza di istanze aggiuntive all'interno dell'infrastruttura di rete per garantire la disponibilità della stessa in caso di guasto o malfunzionamento. In parole pratiche: il router Acer può sopperire al venir meno della connessione primaria sfruttando la seconda rete. In questo modo si annullano i tempi di down, un po' come se avessimo un secondo router in casa sempre connesso a un altro provider di connessione.
Ma la ridondanza non è l'unico concetto che potrebbe suonarvi nuovo: l'Acer Predator Connect X5 offre anche una funzione di Load Balancer, letteralmente bilanciamento di rete. Immaginate di avere una connessione non troppo performante - per molti di noi non c'è nemmeno bisogno di sforzarsi troppo: il load balancer vi consente di smistare i pacchetti in entrata e in uscita in base alla loro direzione, dirottando magari i download da Steam sulla DSL mentre il 4G si occupa della navigazione social dai dispositivi mobile. Sembra poco, ma la saturazione di banda è un problema più comune di quanto si creda (e di quanto venga riconosciuto).
Un'altra funzionalità che praticamente arriva sul mercato con l'X5 è l'ottimizzazione per Intel Killer Prioritization Engine, un motore che differenzia i tipi di traffico di rete per spingere quei pacchetti contraddistinti come più importanti dall'utente. Nel caso di un giocatore incallito, è quindi possibile privilegiare i giochi in modo da ridurre la latenza a prescindere da cos'altro stiano facendo gli altri membri della casa. Richiede però una scheda di rete compatibile.
Tutto questo viene poi costantemente monitorato dall'Home Security Engine di Trend Micro, che ci fornisce un'ulteriore protezione sui dati passanti, ed è gestito da un pacchetto hardware di tutto rispetto, che può contare su un processore MediaTek T750 quad-core da 2 GHz con 1 GB di RAM DDR4 e 1 GB di Memoria Flash.
Scheda tecnica modem/router Acer Predator Connect X5 5G CPE
- WiFi: Wi-Fi 6, MT7915A; 802.11 a/b/g/n/ac/ax, 4x4 Dual-band; Mu-MIMO, WLAN 2.4GHz / 5GHz
- Chipset: MediaTek T750
- Processore: Quadcore 2 GHz ARM Cortex
- Memoria: DDR4 1 GB
- Memoria flash: 1 GB
- Porte: WAN / LAN 2.5GbE x 1, LAN 1 GbE x 2, NanoSIM, USB 3.0 Type A (archiviazione)
- Funzionalità: Intel Killer Prioritization Engine, Trend Micro Home Network Security
- Crittografia: WPA, WPA2, WPA/WPA2, WPA3, WPA2/WPA3, WPS support
- Prezzo: 549€
Design
Acer Predator Connect X5 5G CPE è un dispositivo dalle dimensioni contenute e dal design discretamente sobrio, che trova posto facilmente in qualsiasi angolo della casa. Il parallelepipedo pesa circa 650 grammi, ha una colorazione nera opaca e viene affiancato da un alimentatore da 12 V meno ingombrante della media.
Anche il software è ben ottimizzato e la prima installazione è praticamente automatica: basta collegare corrente e cavo ethernet, accendere il dispositivo e dopo qualche secondo per la configurazione possiamo accedere al pannello per cominciare a gestire le varie opzioni.
Esperienza d'uso
L'esperienza d'uso con Acer Predator Connect X5 5G CPE non ha mostrato particolari punti deboli. Abbiamo testato la connessione sia in WAN - a cascata con una Vodafone Station su linea FTTH da 1 Gbps - sia con una SIM 5G Fastweb. Purtroppo a Terni - dove ha sede la redazione di Multiplayer.it - la copertura 5G di Wind Tre-Fastweb è ancora in fase di ottimizzazione: per il momento dobbiamo accontentarci di una sorta di 4G potenziato, la cosiddetta condivisione dinamica dello spettro, o DSS: questa consente a un operatore telefonico di usare lo spettro di frequenze del 4G e di farlo funzionare anche per il 5G. Il discorso sul 5G "falso" ci porterebbe via troppo tempo, quindi se vi interessa magari ne parleremo in modo più approfondito più avanti. Come dispositivi principali abbiamo invece usato un PC desktop con connessione di rete Intel Ethernet I219-VGAMING e un Acer Predator Triton 500 SE che supporta lo standard wireless IEEE 802.11 a/b/g/n/ac/ax. Detto dell'ambiente d'uso del modem, passiamo ai test veri e propri.
Configurazione
Come già accennato, la prima configurazione del Predator Connect X5 5G CPE è semplice e veloce. Quello che non vi abbiamo ancora descritto però, è come il pannello di controllo offra una quantità di opzioni che un utente mediamente alfabetizzato in fatto di router, difficilmente ha mai visto prima. Qui innanzitutto possiamo decidere quale sarà la nostra connessione primaria tra SIM e cavo. In secondo luogo dobbiamo stabilire il modo in cui queste due connessioni interagiscono tra loro: potremo decidere di tenerne solo una in funzione e attivare l'Intel Killer Prioritization Engine, così da smistare i pacchetti in base al contenuto che trasportano; oppure potremo scegliere il Dual WAN, ovvero l'utilizzo di entrambe le reti.
In questo caso, poi, dovremo decidere se sfruttare la ridondanza per avere una connessione di backup pronta a subentrare in caso di problemi alla rete principale, magari nel mezzo di una maratona live; oppure se bilanciare il carico sulla rete, andando fisicamente a trascinare i diversi dispositivi connessi sotto una rete piuttosto che un'altra. Il tutto è molto intuitivo e funziona in modo impeccabile. Abbiamo, per esempio, provato a scollegare il cavo della fibra nel mezzo di una live su Twitch, dopo aver impostato il check della rete ogni 5 secondi, con passaggio alla rete secondaria al primo controllo fallito (sono tutte opzioni che si trovano facilmente nella dashboard e che è più semplice configurare che spiegare).
Ebbene, dopo pochi secondi la nostra diretta è ripartita come niente fosse, con un piccolo buffering che in alcuni casi ha richiesto un refresh della pagina. E poi ci sono le classiche opzioni di aperture porte, la DMZ, il panello dei firewall e tutte quelle funzionalità classiche che vi aspettereste in un router di fascia alta.
Stabilità e velocità
Allo stesso modo, anche le prestazioni non tradiscono le attese. In gioco la connessione si è mantenuta stabile durante tutte le nostre sessioni, tanto in multiplayer quanto in streaming. Lo stesso dicasi per la visione di Netflix, Disney+ e Prime Video, che non hanno mostrato incertezze nemmeno usando la connessione mobile. Quest'ultima siamo riusciti a spingerla fino a 260 Mbps in download, con un ping di 40 ms: sullo smartphone la media della stessa SIM è inferiore ai 200 Mbps nella stessa identica zona. I risultati però sono ancora molto condizionati dall'orario di utilizzo e dal "traffico". La mediazione della Vodafone Station rappresenta invece una variabile difficile da valutare, ma la nostra velocità in Fibra si è mantenuta sui livelli tipici della rete utilizzata (circa 900 Mbps in download e 200 Mbps in upload, con un ping medio di 20ms).
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
L'Acer Predator Connect X5 5G CPE è, ad oggi, uno sfizio. Un modem router che solo una nicchia ristretta di popolazione può sfruttare a pieno, in attesa che il 5G raggiunga quella diffusione capillare che al momento manca. Al di là della compatibilità con la nuova generazione mobile, rimane comunque un dispositivo ricco di funzioni interessanti, che potrebbe avere il suo perché in ottica futura.
PRO
- Tante funzioni "atipiche"
- Design sobrio
- Stabile, veloce e intuitivo
CONTRO
- Il 5G è ancora troppo poco diffuso
- Il prezzo è veramente molto alto