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Acer Predator Galea 500, la recensione

L'headset di punta per la linea Predator di Acer è un prodotto accattivante e bilanciato, pensato per chi gioca su PC

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   15/07/2018

Le Acer Predator Galea 500 si inseriscono in un segmento particolare del mercato, quello degli headset di fascia alta, dove domina l'attenzione al minimo dettaglio e alle prestazioni, senza sconti... letteralmente. La linea Predator abbraccia il mondo del gaming su PC in modo completo fra monitor, notebook, desktop, mouse, tastiere e persino zaini e proiettori: l'azienda taiwanese non si è fatta mancare nulla, e le Galea 500 costituiscono in tal senso la proverbiale ciliegina sulla torta di un catalogo ricco e variegato. Parliamo infatti di un paio di cuffie con audio surround gestito dalla tecnologia TrueHarmony 3D Soundscape, dotate di preset variabili, interfaccia USB (sono compatibili unicamente con il PC, purtroppo), driver da 40 millimetri in bio-cellulosa, microfono multidirezionale estraibile (senza noise cancellation, però) e una sensibilità pari a 112 dB.

Confezione ed estetica

Le Acer Predator Galea 500 rivelano tutta la propria personalità già a partire dalla confezione monolitica, caratterizzata da una splendida grafica con tanto di artwork in stile sci-fi, che si apre trasformandosi in una vetrina in cui esporre l'headset. Anche la collocazione nel box è tutto un programma: le cuffie sono incastrate in una sorta di colonna che, una volta rimossa, rivela il robusto cavo ricoperto di nylon la cui lunghezza, pari a due metri, risulta ideale per un uso standard ma non se il PC si trova di fianco o sotto al televisore in salotto, rendendo necessaria in tal caso una prolunga USB. Sul cavo è presente anche un ampio controller che può essere agganciato con una clip ai vestiti, e che permette di selezionare il preset desiderato fra quelli disponibili: 3D Soundscape, musica, cinema o sport.

Acer Predator Galea 500 1

La vocazione è insomma multimediale e nulla vieta di utilizzare le cuffie anche per le chiamate VoIP, nonché ovviamente per la chat vocale in-game. Nella confezione sono presenti anche un libretto delle istruzioni e un sacchetto in cui riporre il dispositivo quando non viene utilizzato. L'attenzione dei designer non si è ovviamente limitata al packaging: le Galea 500 vantano un'estetica accattivante e aggressiva, grazie ad alcune soluzioni molto indovinate applicate alla struttura in policarbonato, che alterna zone lucide e opache, chiudendo i padiglioni esternamente con delle griglie metalliche molto belle da vedere, che rivelano in trasparenza il logo Predator celeste quando l'headset viene collegato a una porta USB. Ottima anche la collocazione del microfono, che scompare quasi completamente quando non serve e può essere tirato fuori con un semplice gesto, prestandosi a qualsiasi regolazione grazie alla sua flessibilità.

Acer Predator Galea 500 2

Ergonomia e prestazioni

Una volta indossate, le Acer Predator Galea 500 lasciano in verità un po' perplessi: anche al minimo, l'apertura delle cuffie risulta parecchio ampia, non "stringe" sulle orecchie e ciò può risultare più confortevole, specie per chi indossa degli occhiali, ma al contempo porta l'archetto a esercitare alla lunga una pressione eccessiva sulla testa (il perso delle cuffie, del resto, è di ben 540 grammi), che non viene appunto compensata dalla morsa dei padiglioni attorno alle orecchie. Sono insomma cuffie per chi ha un cranio di dimensioni importanti, e tendono invece a "cascare" nel caso a utilizzarle siano delle ragazze: un fattore da tenere in debita considerazione, visto il prezzo non propriamente popolare, pari a circa 180 euro. Il controller permette di gestire in maniera molto semplice le funzioni dell'headset, che una volta collegato al PC si configura automaticamente, senza richiedere l'installazione di driver o software aggiuntivo.

Acer Predator Galea 500 3

Il grosso pulsante principale consente di passare dai preset multimediali all'ambiente tridimensionale, che virtualizza qualsiasi fonte processandola di modo che il suono venga collocato in maniera precisa e si "sposti" quando muoviamo la testa. Oltre ai tasti per alzare e abbassare il volume, ci sono altri tre pulsanti che contornano il controller, e che purtroppo risultano un po' troppo piccoli, di difficile accesso specie all'inizio: uno serve per attivare o escludere il microfono, uno per cambiare il preset audio e l'ultimo per ricalibrare la posizione tridimensionale. Utilizzate con film e musica, le cuffie forniscono un audio sorprendentemente bilanciato, né troppo scuro né troppo brillante, pur senza vantare una definizione sonora alla pari con gli headset di punta delle marche più blasonate. Utilizzate con i videogame, appaiono curiose e divertenti: la tridimensionalità del suono si presta molto bene in sparatutto come DOOM, dov'è fondamentale percepire la posizione dei nemici per poterne schivare gli attacchi e rispondere prontamente al fuoco, ma anche ampi open world come quello di Assassin's Creed Origins traggono giovamento da questa tecnologia, avvolgendoci fra le voci e i rumori delle città dell'antico Egitto.

Conclusioni

Prezzo 180 €

Multiplayer.it

7.5

Acer Predator Galea 500 è un headset di fascia alta, caratterizzato da un ottimo design e da una certa cura per i particolari, che si riflette in una serie di soluzioni molto efficaci applicate all'uso del dispositivo. La qualità dell'audio, ben bilanciata fra alti e bassi, i preset disponibili per l'uso multimediale e la tecnologia tridimensionale garantiscono prestazioni di livello, pur senza scomodare i prodotti più blasonati. Dispiace per l'eccessiva larghezza dell'headset, che lo rende poco adatto a chi ha una testa medio/piccola, e per la mancata compatibilità con le console.

PRO

  • Design aggressivo e convincente
  • Suono ben bilanciato
  • Preset multimediali e audio tridimensionale

CONTRO

  • Più grandi della media, possono risultare scomode
  • Compatibili solo con PC e Mac
  • Prezzo un po' troppo alto