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Cyberpunk 2077, ecco perché è stata preferita la visuale in prima persona

Il quest designer Patrick Mills ha detto che in un titolo con le caratteristiche di Cyberpunk 2077 la prospettiva in soggettiva è necessaria

NOTIZIA di Davide Spotti   —   15/07/2018

Cyberpunk 2077 è stato il titolo più chiacchierato dell'E3 e sebbene manchi ancora molto alla sua uscita i primi dettagli svelati da CD Projekt RED hanno permesso agli appassionati di farsi un'idea di massima sulle principali caratteristiche gioco. Come già saprete, la novità che ha fatto più scalpore è legata all'utilizzo della visuale in prima persona.

Durante una nuova intervista rilasciata a Dualshockers, il quest designer Patrick Mills ha ribadito che gli sviluppatori hanno preferito implementare questo tipo di inquadrature per migliorare il livello di coinvolgimento. Un concetto peraltro già espresso giorni fa da Mike Pondsmith, il creatore di Cyberpunk 2020.

Come ha spiegato lo sviluppatore, la mappa di Night City sarà allo stesso tempo estesa nei grandi spazi urbani e più circoscritta negli edifici, ma la prospettiva in soggettiva consentirà un'esperienza più vivida e diretta in entrambi i casi.

"Questo è un mondo in cui voglio essere in grado di guardare in alto e vedere i grattacieli sopra di me, e in terza persona questo non è possibile. Può sembrare una ragione banale, ma in realtà è davvero importante", ha spiegato Mills. "All'interno dei palazzi con corridoi stretti, dove si svolgono le sparatorie, la prima persona permette di provare quel sentimento viscerale e di vicinanza che desideravamo implementare".

Viste le perplessità espresse da una parte del pubblico, Mills ha aggiunto che tutto quello che ha giocato e su cui ha lavorato finora gli ha trasmesso ottime sensazioni. Per non lasciare nulla al caso lo studio polacco ha assunto molte persone con esperienza nella creazione di FPS, per "assicurarsi di fare tutto come si deve".

Cyberpunk 2077 è in sviluppo per PC, PS4 e Xbox One. La finestra di lancio non è stata ancora rivelata.