La recensione dell'ACER Predator Helios 500 ci mette di fronte a un laptop di fascia alta, un portatile da gioco equipaggiato con un potente Intel Core i9-8950HK ch monta 6 core e 12 thread riuscendo a toccare, in boost, i 4.8GHz. Un pezzo da novanta, almeno per il mondo laptop, che ci arriva accompagna da ben 32GB di memoria DDR4, da una GeForce GTX 1070, da un'unità SSD da 256GB e da un disco meccanico da 2TB. Tutto al servizio di uno schermo 1080 IPS da 17.3 pollici dotato di tecnologia G-Sync e caratterizzato da un refresh rate di 144Hz. Davvero niente male, per un prodotto orientato al Full HD ad alto framerate che si fregia dell'estetica Helios per risultare ancora più accattivante.
Estetica, qualità costruttiva e connettività
Tutto in plastica robusta, l'involucro del Predator Helios 500 si distingue nel panorama dei laptop con un look più aggressivo sul retro, tra linee spezzate e particolari appuntiti che circondano le prese d'aria, e più elegante sulla parte frontale, dove troviamo anche l'immancabile touchpad che in questo caso è di ottima qualità, con tanto di tasti indipendenti e perimetro illuminato a LED. Ed è un bene che sia così, anche se sappiamo bene che per giocare si usano un mouse e tastiera, in questo caso non meccanica ma caratterizzata da una buona robustezza e da un'ottima risposta, il tutto condito dall'ormai onnipresente retroilluminazione programmabile. Niente di nuovo dunque, anche se qualcosa in più rispetto alla media l'Helios 500 ce l'ha e la troviamo guardando sulla sinistra, poco sotto lo schermo, dove spiccano sei tasti veloci, anche questi illuminati, che si fanno notare al fianco del tasto d'accensione, centrale, circondato da tre spesse luci a LED che formano un vistoso triangolo, ciliegina sulla torta di un laptop che non passa inosservato. Ma una volta acceso, la nostra attenzione è tutta per lo schermo che mette subito in mostra una buona fedeltà del colore, lasciando invece lo spazio a qualche critica dal punto di vista della vividezza, del contrasto e della cornice, decisamente spessa. Non mostra invece il fianco in quanto a tempo di risposta, importante per un pannello da 144Hz perfetto per gli sparatutto in prima persona. Risulta invece piuttosto spesso e non è tra i laptop da gioco più leggeri, ma nemmeno tra i più pesanti, con circa 4Kg per 3,87 centimetri di altezza, 42.8 centimetri di larghezza e 29.8 centimetri di profondità. E nel mezzo di questi quasi 30 centimetri, sul bordo sinistro, troviamo una porta di rete, una porta USB 3.0 con tecnologia always-on e due Thunderbolt 3. Dietro, invece, vicino alle corpose griglie di areazione, troviamo una DisplayPort e una porta HDMI 2.0 HDCP. Sul lato destro, infine, altre due porte USB 3.0 e gli ingressi, separati, per cuffia e microfono.
Prestazioni, temparature e rumore
L'ACER Predator Helios 500, equipaggiato con due casse e un subwoofer piuttosto potenti per un laptop e capaci di riprodurre un sonoro di qualità decisamente buona, è un laptop affamato di energia con la batteria che si esaurisce in meno di due ore e mezzo senza che venga lanciato alcun gioco. Ma si tratta, lo sappiamo, di una tipologia di prodotto che punta sulla trasportabilità più che sull'utilizzo in movimento. E sacrificando la mobilità può permettersi di montare GeForce GTX 1070 a piena potenza, capace di raggiungere quota 5636 punti alla voce grafica del test 3DMark Time Spy. Non si tratta di una versione spinta, ma è sufficiente ad arrivare in 1080p e dettaglio al massimo a 79 fps con The Witcher 3: Wild Hunt, 75fps con Shadow of the Tomb Raider, 115fps in Quake Champions e 115fps in Overwatch, nel mezzo del combattimento, con il supersampling al 141%. C'è abbastanza margine, in sostanza, per arrivare ai famigerati 144Hz con gli sparatutto da arena, godendo al contempo di giochi più pesanti con un framerate meno spinto ma senza compromessi. Non risulta però fresco, con 52 gradi durante le normali operazioni desktop. Ma in questo caso le ventole non sono a regime e quando iniziano ad aumentare i giri, diventando purtroppo piuttosto rumorose, sono in grado di mantenere la temperatura a 66 gradi con la GPU impegnata da giochi piuttosto pesanti. In termini assoluti non parliamo certo di una temperatura bassa, ma non è male per un laptop da gioco che si permette anche qualche margine di overclock. Con 50MHz in più sul core e 500 sulla memoria, 3DMark arriva a 5829 punti che in gioco si traducono in 83fps in THe Witcher 3, mentre la temperatura è di 69 gradi, segno che c'è margine per spremere ulteriormente la scheda video, anche se puntando troppo in alto la rumorosità potrebbe farsi decisamente elevata.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.5
L'ACER Predator Helios 500, nella versione protagonista di questa recensione, è un portatile da gaming di bella presenza e piuttosto potente, equipaggiato con ben 32GB di memoria e capace non solo di garantire un buon framerate nei giochi di ultima generazione ma di arrivare a fluidità eccellenti con gli sparatutto arena che con qualche compromesso possono arrivare senza problemi in zona 144fps. Diventa così possibile sfruttare il pannello da 144Hz IPS che non brilla per la vividezza e contrasto ma garantisce una buona fedeltà del colore e si comporta bene in quanto a tempi di risposta. Vanta inoltre un'ottimo sistema audio per scivolare solo nell'usabilità in mobilità, piuttosto bassa anche senza lanciare alcun gioco. Ma stiamo parlando, lo sappiamo, di un desktop replacement che mette in campo una qualità eccellente, facendola però pagare un prezzo decisamente salato.
PRO
- Estetica accattivante
- Potente e versatile
- Ottimo impianto audio
CONTRO
- Il pannello mostra il fianco a qualche critica
- Prezzo elevato
- Sotto sforzo può diventare rumoroso