George Stobbart in tasca
Un paio di anni dopo il travolgente successo di Broken Sword, Revolution Software rilasciò un sequel sottotitolato The Smoking Mirror, ottenendo, anche stavolta, un ottimo riscontro di vendite e recensioni abbastanza entusiastiche, nonostante le scarse innovazioni ivi introdotte ed un livello di difficoltà ancor più alto del (già di per sé difficilotto) prequel. In attesa che la saga di Broken Sword divenga trilogia con il terzo episodio previsto su Playstation 2 e Pc (Broken Sword: The Sleeping Dragons), possiamo fare un salto nel passato con questa fedelissima conversione (limiti tecnici permettendo, ovviamente) del capostipite della saga punta e clicca di Revolution Software sull’eclettico Game Boy Advance che ancora una voltà non mancherà di stupirci.
Viaggio di piacere?
George Stobbart è un americano in vacanza a Parigi: monumenti, belle donne, non sono molti i posti dove un americano, dopo un intenso anno lavorativo, possa unire l’utile al dilettevole durante una vacanza.
Viaggio di piacere?
Purtroppo per il nostro alter ego virtuale proveniente dalla California, gli imprevisti non tarderanno ad arrivare: mentre siete su un tavolino pronti a bere qualcosa di fresco, notate un uomo con la valigia, la sua espressione quantomeno strana, poi uno scocciante pagliaccio con tanto di fisarmonica, prima d’ essere coinvolti in una terribile esplosione, provocata proprio dalla fisarmonica, poco prima depositata dal pagliaccio che provocherà la morte del vecchietto con la valigia (di nome Plantard). Perché è successo tutto questo? Chi era il clown assassino? Qual’era il movente? Cos’ha fatto di male l’anziano signore per morire? Devono essere queste le domande che si è posto il nostro George, prima d’iniziare la sua caccia all’assassino che per poco non ha spedito anch’egli all’altro mondo.
Preparatevi, dunque, per un lungo viaggio attraverso le nazioni europee più disparate.
Punta e…..clicca!!
Come forse saprete, un avventura punta e clicca per essere giocata degnamente abbisogna di un mouse, indispensabile per cliccare su oggetti, persone e via dicendo, dando vita ad azioni prestabilite.
Non potendo usare il mouse, come su Pc o Psone e non potendo contare su un controller dotato di molti tasti, Bam Entertainment ha dovuto rivedere il gameplay, semplificandone l’interfaccia e la difficoltà in generale. Adesso con il joypad muoverete George, quando vi avvicinerete a qualche elemento interagibile o npg col quale dialogare o locazione da visitare, apparirà un icona apposita che vi permetterà di compiere l’azione corrispondente; per quanto riguarda i dialoghi, anche questi sono gestiti con intuitivissime icone, quindi se avrete 2 o 3 domande da fare ad un personaggio non giocante, basterà selezionare l'icona corrispondente per iniziare la conversazione desiderata (esempio: se volete chiedere del pagliaccio ad un poliziotto, basterà selezionare la faccia del pagliaccio, easy man!!).
Punta e…..clicca!!
Il gioco, prima molto difficile in alcuni tratti, è ora discretamente più semplice ed anche chi non conosce Broken Sword, ne avrà per una ventina d’ore abbondanti, nelle quali l’appassionante storia si dipanerà verso direzioni assolutamente impreviste e che, ovviamente, omettiamo in codesta sede per non togliere il gusto della sorpresa ai nostri avventurieri in erba.
Grafica
Broken Sword stupì ai tempi, oltre per la bellissima storyline e per l’azzeccatissima interfaccia user friendly, per la stupenda grafica che dava l’impressione di trovarsi di fronte ad un meraviglioso cartone animato.
Ovviamente trasportare sequenze in full motion video in una piccola cartuccia non è umanamente possibile, quindi Bam Entertainment, la software house che ha convertito il capolavoro targato Revolution Software, ha dovuto rimpiazzarle con immagini statiche tratte dalle versioni cd-rom.
Grafica
Incredibilmente, la qualità di queste schermate (ribadiamo, ivi fisse) è quasi paragonabile a quelle su compact disc, così come i fondali, decisamente ben definiti, con tanto di uccellini che si levano in volo, persone che lavorano, macchine che sgommano e via dicendo. Leggermente più blocchettoso l’aspetto degli sprite, la cui minore definizione è decisamente visibile quanto più si avvicinano verso il giocatore.
Le centinaia di animazioni diverse ovviamente si sono perse, ma nonostante questo la fludità è ottima ed i frames d’intercalazione tra un movimento e l’altro non rendono scattose le varie azioni (spostarsi, raccogliere, tirare tombini, arrampicarsi, etc). Nel complesso, tenendo conto dell’hardware che ospita questa conversione, pollice alto per la realizzazione grafica, di buon livello.
Sonoro
Perse le tantissime frasi digitalizzate (doppiate in un italiano più che buono, con un azzeccato accento francese), l’attenzione sul versante sonoro si sposta, quindi, su musiche ed effetti sonori.
Le prime (di Barrington Pherloung) sono decisamente azzeccate e d’atmosfera, sebbene non sempre facciano capolino; discorso analogo per gli effetti sonori, sebbene di qualità leggermente inferiore ai brani musicali.
Conclusioni
Broken Sword non poteva, a nostro avviso, essere convertito molto meglio di come Bam Entertainment ha fatto: graficamente lodevole (sebbene gli sprite denuncino una definizione non paragonabile a quella delle settanta locazioni ivi proposte), acusticamente passabile, divertentissimo e discretamente longevo, sebbene parecchio più semplice delle versioni per Pc e Psone.
Interessante notare che per una volta, è presente anche la localizzazione nella nostra lingua, per nostra fortuna con lo stesso adattamento delle versioni su Cdrom, quindi molto buono.
Un must per gli amanti del genere punta e clicca che vogliono trascorrere delle ore in treno (e tra poco anche a mare) spremendosi le meningi, risolvendo un giallo che ha fatto la storia del genere videoludico al quale appartiene, tutti gli altri gli diano quantomeno un occhiata, potreste ritrovarvi assuefatti!
- Pro:
- Fondali e immagini fisse di ottima qualità
- estremamente giocabile ed immersivo
- Contro:
- Sprites di definizione più bassa rispetto ai fondali
- Sonoro quasi inesistente
- Una volta finito, difficilmente lo rigiocherete
George Stobbart in tasca
Era l’anno 1996 quando su Pc e Psone fece il suo debutto un avventura punta e clicca di valore assoluto; Broken Sword: The Secret Of The Templars, programmato da Revolution Software, era dotato di una grafica molto cartoonesca, un ricco campionario di dialoghi azzeccatissimi, una colonna sonora per certi versi indimenticabile, un sacco di sequenze in full motion video che davano l’impressione di guardare un cartone animato e, soprattutto, una storia intrigante e mai noiosa che accalappia l’alter ego del giocatore (tale George Stobbart) sino al risoluzione di una avventura a dir poco intricata.