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First Class Trouble, la recensione del nuovo clone di Among Us

Nella recensione di First Class Trouble scopriamo se Invisible Walls riuscirà a detronizzare il pluridecorato Among Us

RECENSIONE di Gianluca Scattarella   —   26/11/2021

Per quanto sia laterale e d'importanza non rilevante ai fini delle brevi partite di First Class Trouble, il gioco ci mette di fronte ad una storia semplice, ma efficace: siamo a bordo di una nave spaziale di lusso con tutte le comodità esistenti assieme ad altri passeggeri benestanti, serviti da robot progettati per eseguire gli ordini. Cosa mai potrà andar storto? Come al solito, dalla nascita dei racconti di fantascienza, i robot prendono coscienza di ciò che gli sta succedendo e un'IA principale dirige la ribellione dal centro di controllo della nave. Il nostro scopo sarà, unitamente con gli altri malcapitati, cercare di raggiungere la suddetta sala per disattivare le intenzioni omicide dell'intelligenza artificiale. Sarebbe tutto semplice se non fosse che i robot possono prendere le sembianze umane e infiltrarsi nel gruppo di sopravviventi per sabotare il tutto e cercare di uccidere chiunque prima del buon esito della missione.

Per chi non mastica giochi asincroni, sappiate che fondamentalmente sarete divisi in due gruppi all'inizio della partita: passeggeri o personoidi (i fatidici robot). In quanto passeggeri dovrete cercare di raggiungere la sala di controllo indenni, viceversa da personoidi dovrete provare a evitarlo in qualsiasi modo. Indenni si, perché tra un abbraccio e una spinta, un incendio e bottiglie che volano, con l'ossigeno sempre in riserva e l'ansia dei cortocircuiti, dovrete destreggiarvi fra mille pericoli per riuscire a sopravvivere i fatidici 10 minuti circa che vi separano dall'apertura del portellone del centro di controllo.

Gameplay

First Class Trouble - una delle riparazioni ai circuiti elettrici
First Class Trouble - una delle riparazioni ai circuiti elettrici

Fin qui sembra tutto bello e semplice, ma sappiate che purtroppo, anche se le intenzioni degli sviluppatori sono sicuramente tra le migliori, la realizzazione puramente "videogiocosa" non riesce quasi per niente a intrattenere e divertire. Partiamo dal presupposto che non si sa quale arcana ragione sia alla base di non voler spiegare nessuna dinamica di gioco.

Risulta veramente frustrante per chiunque, soprattutto per chi non ha mai giocato a giochi simili, riuscire a capire cosa succede intorno a lui e quale sia lo scopo in quel determinato momento. Si, ok, c'è scritto cosa si deve fare (in inglese o qualsivoglia altra lingua che non sia l'italiano), ma fidatevi se vi diciamo che siamo stati almeno 5 partite a girovagare e a morire per primi senza capire nulla di ciò che ci stesse accadendo intorno, con persone che correvano a destra e manca o altre che si insultavano. A parte tutto, è una mancanza gravissima quella di un tutorial o di modalità ad hoc che possa iniziare chiunque a un gioco dalle dinamiche tanto particolari.

First Class Trouble - La personalizzazione del nostro avatar
First Class Trouble - La personalizzazione del nostro avatar

In First Class Trouble ci sono 3 fasi di gioco nelle quali le squadre, composte da 6 giocatori, devono riuscire a risolvere degli enigmi molto basilari cercando di non venire uccisi dai due personoidi che si nascondono tra le loro file. Ovviamente il tutto è condito da sotterfugi e inganni da parte dei cattivi robottini, per cercare di non farsi scoprire e preservare la loro malvagia egemonia.

Tra una fase e l'altra c'è la possibilità di spedire i sospetti robot nello spazio, anche se molto probabilmente le prime volte, come noi, non ci capirete un'acca. Il nostro consiglio è lasciar perdere la votazione almeno fino a quando non padroneggerete bene il sistema di gioco e la chat interna. Una volta morti avrete la possibilità di continuare a visualizzare la partita dal punto di vista di un piccolo robot, anch'esso personalizzabile, che nessuno degli altri vedrà o sentirà, alla stregua del fantasma di Among Us, il prodotto al quale First Class Trouble si rifà in tutto e per tutto.

Tecnica

First Class Trouble - La cura per l'ambientazione è molto alta
First Class Trouble - La cura per l'ambientazione è molto alta

Un plauso va fatto ad Invisible Walls per quanto riguarda la ricerca stilistica. Tutta la nave sprizza anni '30 da tutti i pori. Palette, effetti sonori, modelli poligonali, texture e dettagli stilistici, davvero tutto è molto ricercato e raffinato quasi. Anche i vostri avatar potranno essere personalizzati mano a mano che salirete di livello, con qualsivoglia accessorio, taglio di capelli o indumento particolare. Avrete, infatti, anche la possibilità di creare il vostro personaggio tramite un editor, non troppo potente in effetti, ma comunque abbastanza da poter differenziare i passeggeri di chiunque e dare la possibilità di sbizzarrirsi un po'. Per farlo, però, bisognerà accumulare veramente troppa valuta di gioco per sbloccare anche un singolo cappello.

Purtroppo però tutta questa magnificenza è strozzata da una realizzazione tecnica veramente scarsa. Diciamocela tutta, il gioco non diverte per quel che fa, ma per le cose che succedono indipendenti dalle intenzioni degli sviluppatori. A ora ci sono ancora una quantità di bug assurdi e paradossalmente è più divertente farsi trasportare da tutte queste imperfezioni che impegnarsi per vincere. A parte tutto, non ci sentiamo di promuovere la giocabilità di First Class Trouble: troppo macchinoso, comandi lenti, collisioni traballanti e bug sparsi ne fanno una sorta di alpha in aggiornamento. Aggiungiamoci anche i server che faticano a trovare partite e abbiamo a tutti gli effetti la solita occasione mancata pur con un'idea di base più che buona.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 5
Digital Delivery PlayStation Store
Multiplayer.it
5.0
Lettori (6)
4.0
Il tuo voto

First Class Trouble strizza l'occhio ad Among Us, ma riesce solo nell'intento di creare un ambiente gradevole esteticamente ed esilarante in alcune sporadiche situazioni di gioco, create assurdamente da bug più che dalla volontà degli sviluppatori. Comandi a tratti ingestibili, scopi delle missioni incomprensibili, server ballerini e un editor lentissimo a progredire fanno di questo titolo una sorta di Alpha in aggiornamento. Per ora approcciatelo solo se siete appassionati della fantascienza retro.

PRO

  • Esteticamente ricercato e ben lavorato
  • Alcune situazioni molto divertenti

CONTRO

  • Bug, bug ovunque
  • Realizzazione tecnica da rivedere
  • Incomprensibile e frustrante fino alle 2 ore di gioco
  • Editor lento nella progressione
  • Tempi paleolitici per trovare una partita