38

HP Reverb G2, la recensione del visore per la realtà virtuale con ottima risoluzione e lenti ibride

Ecco la nostra recensione del visore per la realtà virtuale HP Reverb G2, un prodotto di fascia media capace di stupire per alcune caratteristiche veramente eccellenti.

RECENSIONE di Peter Vogric   —   23/04/2022

Nonostante i costanti progressi, i dispositivi che supportano la realtà virtuale faticano ancora a diventare un fenomeno di massa. La tecnologia si è indubbiamente evoluta negli anni, portando importanti miglioramenti all'esperienza VR parallelamente ad un altrettanto rilevante riduzione dei costi. Al giorno d'oggi la barriera d'ingresso per entrare nel mondo della realtà virtuale è sicuramente più bassa, grazie a produttori come Meta e Sony, che hanno rilasciato dei dispositivi con prezzi molto più accessibili.

Tra i top di gamma troviamo invece gli ormai classici visori di Valve e HTC, che spesso superano la soglia dei mille. Esiste però una fascia intermedia che si colloca tra i due target sopra citati ed è proprio qui che entra in gioco il visore HP Reverb G2. Nelle scorse settimane abbiamo avuto l'occasione di provare a fondo questo dispositivo, svelando sia i suoi punti di forza che le sue debolezze. Si tratta di una versione rivisitata del modello G1, rispetto al quale sono state migliorate alcune evidenti criticità, come la comodità d'uso e la nitidezza dell'immagine.

HP Reverb G2 è un visore cablato che necessita di un PC per poter funzionare, ma fortunatamente non richiede l'installazione di telecamere esterne in quanto è stato progettato come una soluzione "all-in-one" con un sistema di tracking integrato. Nella confezione standard si trovano due controller "classici" per il panorama VR con una buona impugnatura. Il pacchetto complessivo supporta la Windows Mixed Reality, ma è compatibile anche con Steam VR come la maggior parte dei dispositivi in questo mercato. Il prezzo si colloca in una fascia media (tendente verso l'alto) con una cifra fissata dal produttore di 699€.

In seguito a questa piccola panoramica vogliamo assolutamente approfondire ogni aspetto del visore HP Reverb G2. Nei prossimi paragrafi vi racconteremo vita, morte e miracoli del dispositivo, analizzando le sue specifiche tecniche, il design per poi focalizzarci sull'esperienza d'usoc he ci ha regalato HP con il suo visore. Tutto questo (e tanto altro) nella nostra recensione di HP Reverb G2.

Specifiche tecniche

HP Reverb G2 e i suoi controller
HP Reverb G2 e i suoi controller

Al primo posto della scheda tecnica di questo dispositivo non può che esserci il display. Nel corso della recensione vi sarà subito chiaro il perché, ma prima dobbiamo sviscerare i vari tecnicismi nudi e crudi. Lo schermo che si nasconde nella parte frontale del visore è costituito da due pannelli LCD da 2,89 pollici con tecnologia "Pulse Backlight". Ogni occhio avrà il piacere di ammirare ben 2160 x 2160 pixel con un refresh rate di 90 Hz (solamente se il vostro PC soddisfa i requisiti consigliati dal produttore). Per quanto riguarda la scelta delle lenti, HP si è appoggiata a Valve per cercare di migliorare le problematiche del visore G1, implementando una soluzione ibrida.

La società di Steam ha unito i vantaggi di due tecnologie, creando una sorta di prodotto ibrido con la lente Fresnel sui bordi e l'asferica al centro. Nella parte sull'esperienza d'uso scoprirete se questa combinazione è stata vincente o meno. Parlando invece del field of view, il visore rimane nella media con i suoi 114° di campo visivo. Quasi del tutto assente lo "screendoor effect" o se preferite "l'effetto zanzariera", grazie all'elevata risoluzione del display.

Passiamo ora alle funzioni di tracciamento dei nostri movimenti, gestite da due sistemi di sensori. Da una parte troviamo un set di fotocamere: due frontali e due laterali. Sotto la scocca invece si nasconde il sistema di motion tracking con 6 gradi di libertà sviluppato da HP ed i classici sensori come il giroscopio, l'accelerometro e il magnetometro. Non mancano nemmeno due altoparlanti, agganciati direttamente sulla montatura del visore. Nella confezione sono presenti anche i controller wireless. Quest'ultimi si alimentano con delle classiche pile AA, consumando parecchia energia durante le sessioni di gioco. Purtroppo non hanno il feedback aptico, ormai uno standard che aumenta drasticamente l'immersione in questo genere di dispositivi.

HP Reverb G2 indossato
HP Reverb G2 indossato

Infine vogliamo parlarvi delle opzioni di connettività disponibili per interfacciare il visore con il vostro computer. Il Reverb G2 richiede un duplice collegamento con il PC per il trasferimento dei dati video, e va inoltre alimentato attraverso una presa a muro tramite l'alimentatore da 45 watt incluso nel pacchetto. In particolare serve un collegamento DisplayPort e un USB-C, ma nella confezione troverete gli adattatori per trasformare le porte in mini-DisplayPort e USB-A per una compatibilità pressoché universale. I cavi hanno lunghezze variabili ma permettono l'installazione di una piccola impalcatura sul soffitto, con dei supporti acquistabili separatamente da altri produttori. Per entrare nel dettaglio, i 2 cavi relativi al collegamento dati, l'USB-C e la DisplayPort sono lunghi circa un metro e 20 cm, mentre il cavo di alimentazione complessivo di spina arriva a circa 3 metri e mezzo. Tutta questa "matassa" finisce in una piccola scatola da cui parte il singolo cavo, spesso e abbastanza rigido, che va inserito nel visore e che misura circa 5 metri di lunghezza.

Scheda tecnica

  • Display: doppio schermo LCD da 2.89 pollici con tecnologia Pulse Backlight
  • Risoluzione: 2160 x 2160 pixels per occhio (4320 x 2160 pixel totali)
  • Refresh rate: fino a 90 Hz
  • Lenti: Fresnel e asferica
  • FOV: ~114 gradi
  • Tracking: 2 camere frontali e due camere laterali
  • Sensori: HP Reverb G2 inside/out 6 DOF motion tracking, giroscopio, accelerometro e magnetometro
  • Regolazione lenti: 64mm +/- 4mm tramite slider
  • Connettività: DisplayPort 1.3, USB 3.0 type C, alimentatore a parete da 45 Watt
  • Controller: due con connettività Bluetooth, HP Reverb G2 tracking, IMU, Active LEDs a batteria AA
  • Cavi: un cavo 2-in-1 lungo 6 metri (DisplayPort 1.3 + USB 3.0 Type C)
  • Adattatori inclusi: adattatore da Mini DisplayPort a Full size DisplayPort, adattatore da USB-C a USB-A
  • Dimensioni senza montatura: 75 x 186 x 84 millimetri
  • Peso: 550 grammi
  • Prezzo: 699€

Design

Il visore HP Reverb G2 in primo piano
Il visore HP Reverb G2 in primo piano

HP è riuscita a confezionare un prodotto degno di nota anche dal punto di vista del design. Sollevando per la prima volta il visore dalla confezione, si nota da subito un'accurata scelta dei materiali, con una finitura lucida che ricopre la parte principale del Reverb G2. La sezione che entra in contatto con la nostra faccia, la "maschera", ed il resto della montatura, mantengono delle linee eleganti. La maschera, in particolare, è stata creata con un materiale morbido in grado di adattarsi rapidamente alla forma del viso, ma avremmo preferito poterci avvicinare ulteriormente alle lenti con i nostri occhi.

Questo spazio permette però di poter indossare degli occhiali con una montatura di dimensioni medie, mentre stiamo usando il visore VR. La parte superiore del Reverb G2 è invece regolabile con dei pratici strap, che in pochi secondi sono in grado di far aderire saldamente il visore sul cranio. C'è però un elemento che stona con il resto: il sistema di altoparlanti integrati per la trasmissione dell'audio. Sono realizzati con una plastica poco elegante e non trasmettono affatto quella sensazione piacevole data dal resto del visore. Un vero peccato. Nella parte inferiore del caschetto troviamo un pratico meccanismo per regolare la distanza interpupillare, in modo da ottenere una visione perfetta. Complessivamente possiamo assolutamente premiare l'indossabilità del Reverb G2, con una notevole distribuzione del peso, ma approfondiremo l'argomento in seguito quando parleremo dell'esperienza d'uso.

I controller del visore HP Reverb G2
I controller del visore HP Reverb G2

Spostiamo ora l'attenzione sui controller wireless venduti con il visore. Come potete vedere dalle immagini sparse nella nostra recensione, sono stati progettati con una forma "standard", caratterizzata da un'ampia sezione circolare posizionata in alto. I materiali plastici trasmettono una sensazione meno premium del visore, pur mantenendo una buona ergonomia e distribuzione del peso. HP ha deciso di implementare un grilletto posteriore ed un tasto laterale che simula la presa con le dita medio, anulare e mignolo. I nostri pollici invece possono accedere ad una levetta analogica, due bottoni frontali e due piccoli tasti funzione. Questi ultimi non sporgono a sufficienza dalla superficie del controller, impedendo all'utente di capire se siano effettivamente premuti. Avremmo preferito anche avere delle levette analogiche leggermente più grandi e delle dimensioni complessive dei controller ridotte, per non rischiare di farli scontrare tra di loro nelle sessioni di gioco.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i7-10870H
  • Scheda grafica: NVIDIA GeForce RXT 3070 Laptop
  • RAM: 32 GB DDR4
  • Sistema operativo: Windows 10 64 bit

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core i5, i7, Intel Xeon E3-1240 v5 o migliore oppure AMD Ryzen 5 o migliore
  • Scheda grafica: NVIDIA GeForce GTX 1060 oppure AMD Radeon RX 580
  • RAM: 8 GB
  • Connettività: Display Port (mini o full-size)

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i5, i7, Intel Xeon E3-1240 v5 o migliore oppure AMD Ryzen 5 o migliore
  • Scheda grafica: NVIDIA GeForce RTX 2080 oppure AMD Radeon RX 5700 XT
  • RAM: 16 GB

Esperienza d'uso

L'archetto del visore HP Reverb G2 può essere sollevato completamente
L'archetto del visore HP Reverb G2 può essere sollevato completamente

E siamo finalmente giunti a quella che rappresenta la sezione più importante della nostra recensione, nella quale andremo a descrivervi com'è stata l'esperienza d'uso con questo HP Reverb G2. Innanzitutto l'installazione e la configurazione del visore sono avvenuti senza troppi intoppi. Il tutto sarebbe stato sicuramente più semplice se non avessimo avuto sei metri di doppio cavo tra i piedi e questo è un elemento di cui dovete assolutamente tenere conto. I controller si sono abbinati automaticamente al computer portatile utilizzato per la prova già alla prima accensione, quindi ci siamo dovuti limitare a indossare il dispositivo.

La montatura del visore offre parecchia manovrabilità e si adegua bene a qualsiasi forma del cranio. Una volta fissato il visore, si può apprezzare la maschera veramente comoda ed avvolgente, che ci ha isolato del tutto dalla luce esterna. Quello che ci ha stupito positivamente è la facilità con la quale si dimentica di indossare il visore. Grazie al suo peso veramente ben distribuito, non abbiamo sentito il bisogno di fare delle pause programmate per rilassare un attimo i muscoli del collo o per togliere qualche fastidiosa pressione sulla testa.

La maschera interna del visore e le lenti ibride scelte da HP
La maschera interna del visore e le lenti ibride scelte da HP

Quando i nostri occhi si sono avvicinati per la prima volta alle lenti, abbiamo potuto ammirare la notevole qualità offerta dal doppio display LCD. Pur non essendo uno schermo OLED, il pannello riesce comunque a trasmettere dei neri piuttosto profondi ed in generale il contrasto è di ottimo livello. Il refresh rate di 90 Hz aiuta ad evitare il "motion sickness", ma per raggiungere questa frequenza di rendering dovrete chiaramente avere un PC in grado di soddisfare i requisiti consigliati. Nella nostra configurazione di prova non abbiamo avuto difficoltà in tal senso, anzi spesso abbiamo potuto spingere la grafica dei videogiochi verso i settaggi massimi senza perdite in termini di fluidità. La risoluzione elevata dello schermo permette di godere di ogni dettaglio nella realtà virtuale, creando un notevole livello di immersione, nonostante il field of view sia solamente discreto.

Bisogna però evidenziare anche degli aspetti critici riguardo all'esperienza visiva offerta dall'HP Reverb G2. Partiremo proprio dalla nitidezza appena citata, per muovere una piccola critica non tanto al visore, quanto al panorama videoludico della VR. Nei titoli moderni dove il dettaglio di texture e modelli poligonali è elevato, il visore ha una resa veramente superba. Purtroppo questi giochi si contano sulle dita di un paio di mani. Esperienze dettagliate come Half-Life Alyx e Star Wars Squadrons sono infatti piuttosto rare da trovare tra i titoli VR disponibili su PC. Purtroppo l'elevata risoluzione nei giochi con un comparto tecnico solamente discreto rappresenta più un malus che un vantaggio vero e proprio. Non è affatto piacevole avere una tale nitidezza per notare quanto siano poco definite le texture del gioco.

La parte inferiore del visore con il meccanismo di regolazione della distanza interpupillare
La parte inferiore del visore con il meccanismo di regolazione della distanza interpupillare

Un altro aspetto che ci aveva particolarmente incuriosito quando abbiamo sviscerato la scheda tecnica dell'HP Reverb G2 erano le sue lenti ibride realizzate da Valve. La lente asferica centrale permette di sfruttare a dovere la nitidezza dello schermo, mentre la Fresnel ai lati aumenta il FOV. Una combinazione perfetta, giusto? Quasi. Al centro della nostra visuale possiamo effettivamente notare l'elevata risoluzione dello schermo con un dettaglio lodevole. Purtroppo però, non appena spostiamo la pupilla di qualche millimetro, la chiarezza diminuisce fortemente. Il passaggio dalla lente asferica a quella Fresnel è fin troppo distinguibile, perché il livello di nitidezza cambia in maniera drastica.

Per ammirare ogni dettaglio del mondo di Half-Life Alyx ci siamo trovati a dover muovere continuamente la testa per passare da un elemento a quello limitrofo per non perdere la stupenda nitidezza. Ci teniamo a specificare che comunque la parte coperta dalla lente Fresnel risulta leggibile, quello che disturba è proprio il cambiamento che si ha nel passaggio dall'estrema nitidezza alla sfocatura sui lati.

Per completare il pacchetto offerto dal visore dobbiamo parlarvi ancora del comparto sonoro. I due speaker fissati sulla montatura del Reverb G2 si posizionando un paio di centimetri davanti alle orecchie. Da un dispositivo di questo tipo non potevamo certamente aspettarci il dettaglio sonoro e la direzionalità offerta da un impianto surround o da cuffie dedicate. L'audio che generano i driver ha un volume decisamente elevato per un sistema di questa tipologia. Questo rappresenta indubbiamente un vantaggio, vista la completa assenza di un isolamento passivo dai rumori esterni.

Focus sugli speaker agganciati al visore HP Reverb G2
Focus sugli speaker agganciati al visore HP Reverb G2

Se infatti volete immergervi completamente nel mondo virtuale, vi troverete spesso ad usare questo visore a dei volumi elevati, potendo anche disturbare coloro che vi circondano. Purtroppo anche se vi trovate completamente isolati nella vostra cantina a 30 metri dalla superficie, tenere il volume basso non è consigliabile, perché sentirete facilmente il fastidioso rumore generato dalla vibrazione dei controller. Inoltre non è possibile collegare le proprie cuffie preferite, magari degli auricolari, a causa dell'assenza della porta mini-jack. Una scelta quanto meno bizzarra per un visore moderno.

Spostiamo ora l'attenzione sui controller, che a primo impatto ci sono parsi un gradino sotto alla qualità trasmessa dal visore. Il metodo di input del Reverb G2 è infatti abbastanza standard: semplice ed intuitivo con una buona ergonomia. Mancano i sensori capacitivi per il tracciamento delle dita, sostituiti dai classici pulsanti trigger e grip per simulare i movimenti. Inoltre i motorini per la gestione della vibrazione sono rumorosi e mancano della precisione del feedback aptico più dettagliato. Nulla di eccezionale quindi, ma il difetto principale dei controller resta la loro autonomia. Il tracciamento e l'eccessiva vibrazione consumano un sacco di energia, quindi vi troverete a sostituire spesso le pile per poter continuare a giocare.

Parlando invece del tracking, sia dei controller che dei movimenti con la testa, il visore resta un prodotto in linea con la concorrenza e si trascina dietro i classici difetti di tracciamento in alcune particolari combinazioni testa-mani. Ad esempio alzando la testa leggermente in alto, i controller faticheranno ad essere tracciati se tenuti nei pressi della nostra pancia. In Onward, dove dobbiamo simulare la presa di un fucile a due mani, il controller più vicino al nostro corpo spesso perderà la connessione con il visore. Complessivamente però l'esperienza è positiva, con un tracciamento che funziona anche in una stanza completamente buia. Pure i movimenti più rapidi della testa vengono registrati e simulati in maniera solida dal visore. Abbiamo riscontrato qualche piccolo tentennamento qui e là, ma questi pochi attimi non ci hanno affatto rovinato l'esperienza complessiva.

Il visore HP Reverb G2 indossato
Il visore HP Reverb G2 indossato

Arriviamo a qualche altra piccola considerazione finale sull'esperienza d'uso. Il visore tende a scaldare veramente tanto nella sua parte frontale. Fortunatamente il buon isolamento offerto dalla mascherina evita di trasmetterci questo calore sul viso o di appannare le lenti. Il visore supporta ufficialmente la Windows Mixed Reality, uno spazio virtuale che possiamo personalizzare a piacimento con applicazioni, video, finestre del browser, modelli tridimensionali e quant'altro. Niente di particolarmente profondo, né tantomeno stabile e funzionale rispetto all'esperienza offerta da Valve e Meta.

Installando gli appositi driver potremo utilizzare tranquillamente le funzioni di SteamVR, dove avremo un rapido accesso alla nostra libreria di giochi. In generale l'esperienza vissuta con i software è stata buona: nessun blocco o crash grave. I titoli Steam pensati per il VR ci hanno trasportato direttamente nell'esperienza di realtà virtuale. Altri, come Assetto Corsa, hanno richiesto qualche passaggio in più per configurare a dovere il visore e poter vivere un'esperienza di simulazione di guida piuttosto realistica.

Conclusioni

Prezzo 699 €

Multiplayer.it

7.8

Siamo dunque giunti al termine della nostra recensione, pronti a darvi il verdetto finale su questo HP Reverb G2. Se non lo aveste ancora capito, l'elemento che ci ha stupito di più è stato lo schermo con la sua risoluzione elevata e l'ottima resa dei colori nonostante il difetto insito nell'uso di lenti ibride. Ottima anche l'indossabilità e l'esperienza d'uso in generale, ferma restando la presenza dei cavi che, bisogna sottolinearlo ancora una volta, ingombrano non poco. I controller, seppure con qualche difetto in termini di funzioni e di tracciamento, sono stati un fedele compagno delle nostre avventure nei mondi virtuali e non ci sentiamo di screditarli più di tanto. Il prezzo è in linea con le caratteristiche offerte dal prodotto, dunque se state cercando un visore per sfruttare il dettaglio grafico offerto dai recenti titoli VR e volete spendere qualcosa in più rispetto ai modelli entry-level, questo visore potrebbe fare al caso vostro.

PRO

  • Display di ottima qualità con una risoluzione elevata
  • Molto comodo da indossare
  • Estrema nitidezza delle lenti asferiche

CONTRO

  • L'uso di lenti ibride non offre un campo visivo uniforme
  • Qualche incertezza nel tracking dei controller
  • Sistema audio solamente discreto