Oggi non è esattamente una passeggiata infilarsi nel genere dei picchiaduro con un nuovo prodotto, considerata la concorrenza. Non solo, infatti un nuovo arrivato deve vedersela con svariati nomi storici davvero difficili da scalfire, ma persino questi ultimi stanno avendo una certa difficoltà a restare sulla cresta dell'onda: gli amanti dei picchiaduro sono cresciuti solo limitatamente anche dopo una serie di uscite illustri e nemmeno il tentativo di "semplificare le cose" di molti titoli è servito. Senza una IP importante alle spalle, insomma, sono poche le strade da seguire per restare al centro dei riflettori ed è difficile credere che da qui a poco spunterà un gioco capace di ribaltare la situazione.
Hunter x Hunter: Nen Impact, però, si basa sull'epico (ed epicamente incompiuto) manga di Togashi, che ancora oggi arranca verso il finale seguito da milioni di fan speranzosi. Con una base del genere, gli Eighting avevano il potenziale di creare un gioco all'altezza di un Dragon Ball FighterZ o dei Marvel VS, ma le prime dimostrazioni della loro opera hanno lasciato la maggior parte degli utenti decisamente freddini.
La motivazione? Valori produttivi estremamente scarsi e un comparto tecnico equiparabile a quello di un gioco mobile con diversi anni sulle spalle. Non esattamente il migliore dei biglietti da visita in un campo di battaglia competitivo come quello appena descritto. Gli Eighting, però, sono un team con parecchia esperienza sul campo e i gameplay mostrati erano parsi molto interessanti, grazie a un sistema tag elaborato e ricco di opzioni. Abbiamo quindi cercato di analizzare a fondo il gioco, per vedere se fosse dotato delle qualità necessarie per farsi notare. La risposta? La scoprirete a fine articolo, ma diciamo che le probabilità che ce la faccia sono minori di quelle che ha il manga di arrivare ad una conclusione definitiva.
Diapositive di grandezza
Cominciamo dai contenuti, perché quando parliamo di un gioco dai valori produttivi limitati non stiamo esagerando con le critiche: Nen Impact contenutisticamente offre il minimo indispensabile per il mercato odierno. Ci sono una modalità allenamento e qualche extra single player piacevole, ma la campagna è letteralmente composta da una serie di "diapositive" dell'anime di Hunter x Hunter, che coprono una porzione limitata della storia e fungono al contempo da tutorial delle meccaniche.
Sì, siamo seri, lo "story mode" è tutto qui, con qualche scontro gettato nel mix e schermate della serie animata persino in bassa definizione; non è certo qualcosa di comparabile alle recenti modalità single player viste in giochi come Street Fighter 6 e nel complesso risulta deludente persino per chi è un super fan del lavoro di Togashi. Pensate, persino le modalità sfida sono in forma più limitata del solito, e alla classica serie di combo da imparare sostituiscono delle prove generalmente più scarne basate sui danni inflitti. Nel complesso? Non è un bel vedere ed è accompagnato da modalità online altrettanto pelle e ossa. La presenza di personalizzazioni mediocri del proprio profilo sbloccabili a forza di giocare non basta certo a innalzare un pacchetto con tali limitazioni.
No, ancora una volta qui a farla da padrone è il gameplay, che se non altro è piuttosto solido, seppur non privo di problematiche (ma ci arriviamo a breve). Hunter x Hunter: Nen Impact è, infatti, un picchiaduro tag con team da tre personaggi, comandi semplificati per l'esecuzione delle mosse speciali - c'è in pratica un tasto dedicato da usare in combinazione con i direzionali, invece degli input complessi classici - e un roster abbastanza variegato, nonostante il numero di combattenti non sia dei più esaltanti. La semplificazione dei comandi potrebbe far storcere il naso a molti, ma in verità Nen Impact non è un picchiaduro facilissimo da padroneggiare: il movimento ha finezze notevoli che permettono di cancellare a raffica i brevi scatti utilizzabili (oltre che di eseguirli in aria), le combinazioni più complesse richiedono buon posizionamento e tempismo, e il sistema tag è "attivo", ovvero permette di eseguire azioni libere durante certi attacchi dei compagni, dando vita a strategie offensive difficili da arginare ed estremamente elaborate. Non solo, gli assist dei compagni sono multipli e variano in base ai direzionali usati, quindi il team scelto dà spesso al giocatore una miriade di opzioni.
Il bello è che gli sviluppatori questa cosa l'hanno tenuta da conto e hanno quindi inserito una sorta di Carica Nen tra le manovre, che praticamente corazza il vostro personaggio permettendogli di difendersi da attacchi provenienti da ogni direzione con costi limitati di risorse: una trovata magari ovvia, ma non così scontata, che limita sensibilmente la frustrazione in difesa. In pratica Hunter x Hunter ricorda da vicino Power Rangers Battle for the Grid, ma con leggermente meno eccessi nelle meccaniche fondamentali. Tenete però a mente quel "leggermente".
Col mio Nen basta un singolo tocco
Il problema fondamentale di Nen Impact, infatti, è ancora una volta principalmente uno (e non è una novità nei giochi Eighting) ed è il bilanciamento. Sì, gli Eighting da sempre applicano la formula del "se tutti i personaggi sono rotti allora nessuno è rotto", ma qui, forse, si sono lasciati prendere la mano più del solito, e parliamo del team che ha sviluppato DNF Duel quindi è tutto dire.
Nonostante ci siano stati chiaramente dei ritocchi ad alcune mosse dopo le beta, l'ultima opera del team nipponico è ancora una volta piena zeppa di situazioni ilari dal punto di vista della potenza dei personaggi: abbiamo mosse che coprono due terzi di schermo all'istante, potenziamenti illegali di certi guerrieri, svariate combo che uccidono un personaggio facilmente dopo un singolo tocco e una meccanica "comeback" chiamata Overgear che in tutto il caos sopra descritto forse risulta un pochino eccessiva. In questo titolo i combattenti cadono come mosche e l'impressione è che siano fin troppo delicati, anche per un picchiaduro tag. Un peccato perché, con un po' di limiti in più e qualche trovata difensiva extra, il gioco si sarebbe difeso molto bene nel genere.
Il roster, in fondo, non è affatto malvagio. Certo, vi sono personaggi trasposti in modo molto più brillante di altri (siamo un po' delusi da Kuroro Lucifer ad esempio, che a nostro parere poteva essere molto più creativo di com'è nel gioco), ma nel complesso la varietà estrema dei poteri Nen del manga ha contribuito a dar forma a stili molto variegati e interessanti, anche quando si tratta di guerrieri dalle basi più "semplici" come Gon. Eppure un sistema di valore con falle al bilanciamento non è abbastanza a salvare questo titolo da una discreta stangata e il motivo è presto detto: l'esperienza online è tremenda.
Seriamente, non sappiamo cosa sia successo in casa Eighting, ma raramente abbiamo avuto a che fare con un netcode peggiore di quello di Hunter x Hunter: Nen Impact. La base dovrebbe essere il rollback, quindi granitica, eppure la maggior parte delle partite da noi affrontate sono risultate al limite dell'ingiocabile, con anche sfide contro altri giocatori europei zeppe di latenza e avversari che si teletrasportavano qua e là. Speriamo sinceramente che la situazione venga risolta, perché siamo indietro anni luce rispetto ai concorrenti, specialmente quelli dotati di un rollback netcode di valore. Poco da dire, infine, sul comparto tecnico: le animazioni delle super non sono nemmeno malvagie, ma nel complesso si vede come Nen Impact non sia minimamente all'altezza della concorrenza. È un gioco graficamente limitatissimo, che non riesce a sfruttare al meglio lo stile del manga di Togashi e lascia molto a desiderare praticamente in ogni aspetto. Un vero peccato.
Conclusioni
Alla base di Hunter x Hunter: Nen Impact c'è un sistema tag piuttosto solido e divertente, che forse sarebbe bastato a far apprezzare il titolo agli appassionati, nonostante non reinventi praticamente nulla. Tutti gli altri aspetti del gioco sono però seccamente insufficienti, dai valori produttivi, ai contenuti, passando per un'esperienza online tra le più instabili da noi provate negli ultimi anni. Nello stato in cui si trova, purtroppo, il gioco di Eighting non può minimamente competere con la spietata concorrenza. Un peccato per i fan storici della serie, che da tempo aspettavano un gioco di valore dedicato a Gon e compagnia.
PRO
- Valido sistema di combattimento, con meccaniche tag molto interessanti
- Roster piuttosto variegato, seppur non ricchissimo
CONTRO
- Valori produttivi estremamente scarsi
- Contenuti davvero limitati
- Enormi sbilanciamenti nel roster ed eccessi un po' ovunque
- Problemi gravi online, per via di un netcode davvero instabile