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MSI MAG B560 Tomahawk WIFI: la recensione

La recensione della MSI MAG B560 Tomahawk WIFI, una scheda che cerca il compromesso ma può contare sugli avanzamenti del nuovo chipset B560

RECENSIONE di Mattia Armani   —   30/03/2021

Per la recensione della MSI MAG B560 Tomahawk WIFI abbiamo provato il Core i9-11900K su una scheda madre che punta al compromesso pur riservandoci qualche sorpresa rispetto al passato. Il nuovo chipset infatti, pur non supportando l'overclock della CPU supporta quello della memoria il cui clock ha un influenza netta sulle prestazioni del processore. Non mancano inoltre PCIe 4.0, connettività di rete da 2.5G, WiFi 6E, supporto per memorie a 3200 MHz, materiali robusti e un pizzico di RGB compatibile con la tecnologia MSI Mystic Light.

La nuova MSI MAG Tomahawk

La nuova Tomahawk vista di fronte
La nuova Tomahawk vista di fronte

La nuova MSI MAG B560 Tomahawk WIFI non cambia solo nella dotazione ma compie uno scatto deciso verso un'estetica da fantascienza militareggiante. La grafite ruvida in grigio metallico passa dunque dal sottolineare i dettagli ad assumere un ruolo dominante. Va infatti a caratterizzare, sia per materiale che per colore, tutti gli elementi di raffreddamento, a partire dal blocco del VRM per arrivare ai dissipatori degli slot M.2 e al chipset, piccolo ma massiccio e dotato di una modesta ma suggestiva illuminazione RGB. Il tutto esaltato da scritte e numeri che vanno a rafforzare il look militare della nuova Tomahawk.

Il risultato è una scheda meno cupa e anonima che trasmette robustezza e suggerisce buone capacità di raffreddamento visto il massiccio blocco di raffreddamento del backpanel. Ma è quello che ci aspettiamo da una B560 non proprio economica, visti i 179,99 dollari di prezzo consigliato che comprendono, però, un'alimentazione da 12+1+1 fasi, supporto CrossFireX, il primo slot PCIe rinforzato, un'antenna WiFi di ultima generazione e due dissipatori inclusi per gli slot M.2, benché uno solo possa supportare SSD PCIe 4.0. Le linee PCIe 4.0 dipendono infatti dalla CPU, che ne ha 20, mentre quelle del chipset sono di tipo PCIe 3.0. Lo stesso limite lo troviamo sulle Z590, ma parliamo di 24 linee contro le 12 del chipset B560 che, lo abbiamo detto, ha qualche limite. Ma rispetto al passato gode anche di qualche vantaggio.

Il nuovo e più ampio dissipatore per backpanel e VRM
Il nuovo e più ampio dissipatore per backpanel e VRM

Il primo, lo abbiamo detto, riguarda l'overclock della memoria che sulla Tomahawk può arrivare a 5066 MHz. Anche i 3200 MHz del profilo XMP, comunque, garantiscono un vantaggio prestazionale grazie alle novità della nuova serie di processori di undicesima generazione Intel. Questi infatti sono basati su un'architettura a 10 nanometri, molto simile a quella delle CPU mobile Ice Lake, ma sono stati costruiti effettivamente a 14 nanometri per utilizzare transistor in grado di garantire velocità analoghe alla serie precedente. Per il Core i9-11900K si parla infatti di 5.3 GHz in modalità Thermal Boost Velocity, come per il 10900K, ma con la rinuncia a due core per far spazio alla nuova grafica integrata Xe è possibile ottenere velocità superiori senza bisogno di sistemi di raffreddamento esagerati. Di questo, però parleremo dopo.

I vantaggi del chipset B560

Triplo slot PCIe, ma solo uno è rinforzato e PCIe 4.0
Triplo slot PCIe, ma solo uno è rinforzato e PCIe 4.0

Torniamo ai vantaggi del chipset B560, che come lo Z590 garantisce anche la retrocompatibilità con i processori della serie precedente, previa però la rinuncia al PCIe 4.0, e gode del pieno supporto del nuovo Intel Extreme Tuning Utility, inclusi il cambio di clock delle memorie e la possibilità di spronare la CPU a tenere le frequenze più alte possibili, senza riavvio e soprattutto senza problemi di stabilità. Non risulta invece implementato il raddoppio di banda del nuovo DMI Link, per ora esclusivo del chipset Z590, ma non è detto che non sia attivabile, incrementando così la banda per storage e periferiche.

In ogni caso in quanto a connettività la MSI MAG B560 Tomahawk WIFI offre tutto il necessario per una configurazione da gaming robusta. Oltre a porta LAN 2.5G e WiFi 6E integrata troviamo infatti una porta USB 3.2 Gen 2x2 da 20 Gbps Type-C e 6 porte USB 3.2 Gen 1, di cui quattro sono sul pannello posteriore. Ce ne sono però altre 4 di tipo 2.0 per un totale di 10 porte USB subito disponibili alle quale se ne possono aggiungere, grazie ai connettori sulla scheda, altre 2 porte USB 3.2 Gen 1, altre 4 USB 2.0 e una UDB 3.2 Gen 2 da 10 Gbps. Per sfruttare invece la GPU integrata ci sono una porta HDMI 2.0b e un'uscita DisplayPort 1.4.

Le porte non mancano nonostante qualche del chipset in quanto a connettività
Le porte non mancano nonostante qualche del chipset in quanto a connettività

Lato storage troviamo invece 6 porte SATA da 6 GB, supporto per Intel Optane Memory all'ultima versione e tre slot M.2 di cui due già dotati di dissipatori piuttosto massicci. Solo il primo, però, è di tipo PCIe 4.0 mentre gli altri due sono di tipo PCIe 3.0, benché entrambi X4. Ma come sappiamo bene una configurazione del genere è più che sufficiente per qualsivoglia build da gaming di fascia media. Ed è lo stesso nel caso degli slot PCIe. Solo il primo è di tipo 4.0 ma per prima cosa non è ancora necessario per sfruttare anche le GPU più potenti e in seconda battuta è bene ricordare che le configurazioni multi-GPU sono sempre meno supportate e quindi sempre meno convenienti. In ogni caso gli slot PCIe sono sempre utili, compreso il terzo che pur di tipo X1 può essere usato per schede di espansione o anche per una scheda audio. D'altronde il codec Realtek ALC897 della Tomahawk non rientra tra i suoi maggiori pregi, anche se è fa ancora il suo dovere con cuffie e dispositivi d'ascolto di fascia media.

Prestazioni

Il chipset gode di un raffreddamento robusto e non si fa mancare un pizzico di RGB
Il chipset gode di un raffreddamento robusto e non si fa mancare un pizzico di RGB

Per i benchmark della MSI MAG B560 Tomahawk WIFI abbiamo usato una ventola Scythe Mugen 5 REV.B per la CPU, la stessa Radeon RX 6700 XT della recensione dell'11900K come GPU e 16 GB di memoria Corsair Vengeance RGB PRO, spinta subito e senza problemi a 3200 MHz grazie al profilo XMP disponibile nel BIOS. Abbiamo inoltre attivato la tecnologia Resizeable-BAR mentre abbiamo lasciato il sistema libero di gestire a suo piacimento le frequenze, nonostante un pizzico di titubanza del sistema a mantenere i 5.3 GHz di picco. La spinta, comunque, è stata sufficiente per arrivare a 709 punti nel test single core di CPU-Z, con un divario di circa 0.8 punti percentuali rispetto a quanto ottenuto con una Z590 di fascia alta. Non male benché le cose siano cambiate in multithread, con un distacco del 2.4% che ha trovato conferma anche sul piano pratico con Handbrake, laddove abbiamo registrato 163 fps di media codificando il nostro file 1080p da 3.7 GB. Ma si tratta comunque di una differenza più che accettabile considerando che parliamo di prodotti dal prezzo ben diverso. In tutto questo la temperatura del VRM è rimasta intorno ai 43 gradi e quella della CPU, a fronte di un consumo di 154W, a circa 76 gradi. Non male considerando che parliamo di scenari comunque impegnativi che ci portano al gaming con temperature spesso inferiori ai 70 gradi. Il tutto a fronte di punteggi che spesso uguali e solo in alcuni casi leggermente inferiori rispetto a quelli della ROG Strix. Ma visto l'ottimo punteggio single thread la cosa non ci sorprende e non siamo rimasti sorpresi nemmeno spronando la CPU a dare il massimo con il software Intel Extreme Tuning Utility. Così facendo infatti abbiamo costretto la CPU a girare al massimo entro i limiti stabiliti, raggiungendo mede da 5 GHz e picchi da 5.3 GHz sul singolo core, grazie alla tecnologia Thermal Velocity Boost finalmente attiva. Così facendo abbiamo guadagnato circa 80 punti in CPU-Z, dimezzando la distanza rispetto alla ASUS ROG Strix Z590, ma le temperature sono inevitabilmente salite arrivando a 82 gradi per 194W di consumo nel caso della CPU e di 63 gradi per il VRM. Parliamo però di valori più che buoni considerando fascia del chipset e dissipatore.

Conclusioni

Multiplayer.it

8.5

La MSI MAG B560 Tomahawk WIFI è un'ottima scheda di fascia media, non proprio economica ma ben equipaggiata sia in termini di connettività che alimentazione. In multi-thread perde qualcosina rispetto alle Z590 di fascia alta, ma in single thread tiene botta garantendo prestazioni in gioco di poco inferiori e solo in alcuni giochi. Risulta inoltre robusta e piuttosto piacevole alla vista, a patto di apprezzare il look da fantascienza militare.

PRO

  • Se la cava bene anche con un processore top di gamma garantendo ottime prestazioni in gioco
  • Estetica decisamente migliorata
  • Ottima connettività considerando i limiti del chipset

CONTRO

  • Perde qualcosa in multi-thread rispetto a soluzioni Z590
  • Non proprio economica
  • Le linee PCIe della scheda madre sono di t ipo 3.0 e sono solo 12