0

News Tower, la recensione del tycoon in cui si vestono i panni di un magnate dell’editoria

News Tower ci insegna a gestire un giornale negli anni '30: tra gangster e picchetti, cerchiamo la formula dell'informazione di qualità. Oppure no.

RECENSIONE di Fabio Di Felice   —   17/11/2025
In News Tower gestiamo un giornale newyorkese

Per un ironico caso del destino mi sono trovato a gestire un giornale recensendo un videogioco del quale avrei poi scritto su un giornale online. Così ho deciso di chiamare il settimanale - con ben poca fantasia - Multiplayer. Certo, c'erano un bel po' di differenze e nemmeno da poco: News Tower, questo il nome del videogioco, è ambientato negli Stati Uniti degli anni '30. Non c'era ovviamente internet, ed è stato un periodo abbastanza buio, che ha visto accadere tutta una serie di fatti e fattacci di ogni tipo che però erano vera e propria benzina per i reporter del tempo. E anche il loro lavoro era molto diverso dal mio. News Tower l'ha messo bene in chiaro quando uno dei miei giornalisti, alla ricerca di uno scoop, ha ficcato il naso dove non doveva ed è stato mazzolato da un malintenzionato che è entrato nella sede di Multiplayer e l'ha corcato.

Questo è solo uno degli inconvenienti che capitano in News Tower, un videogioco gestionale che ci mette nei panni di un magnate delle comunicazioni che eredita la gestione di un giornale newyorkese. La testata dovrà lottare per accaparrarsi l'attenzione dei lettori di Manhattan e non solo. Ma, come suggerisce il titolo, News Tower è anche un tower building: la redazione trova spazio all'interno di un'altissima torre (che arriva a sfiorare le dimensioni di un grattacielo) colma di professionisti di ogni tipo, che lavorano ogni settimana alla realizzazione di un giornale. Il cosa scriverci dentro, il come proporlo, a chi vendere (e vendersi) sono questioni che dipendono dalla nostra gestione.

La redazione di un giornale può diventare un posto veramente caotico!
La redazione di un giornale può diventare un posto veramente caotico!

Ci sono, in effetti, molte decisioni da prendere, che gli sviluppatori di Sparrow Night hanno inserito nel loro videogioco dopo la lunga fase di accesso anticipato, che ha contribuito a stratificare immensamente il gameplay rendendolo sempre più complesso. Noi abbiamo avuto modo di giocare con la versione finale e, dopo aver passato diverso tempo a cercare di soffiare i lettori ai giornali rivali, siamo pronti a parlarvi della Multiplayer degli anni '30 e di News Tower.

Una torre di notizie

L'espediente narrativo di News Tower è breve e conciso: riceviamo questa spada di Damocle del giornale da dirigere direttamente da un vecchio zio. Più interessante è invece il contesto storico: gli anni '20 e '30 americani sono quelli dell'ascesa del settore delle comunicazioni, e noi abbiamo tutto il margine per diventare il nuovo Charles Foster Kane, il magnate dell'editoria immaginato da Orson Welles in Quarto potere. Si inizia dal basso, e la torre conta un solo piano, con una scrivania scalcinata per il reporter, un addetto alla ricerca delle notizie e una stanza occupata dall'enorme macchinario di stampa. Tutto è mosso dal fuoco della passione del reporter, che corre su e giù per le scale, in strada, a occuparsi delle indagini per poi tornare di corsa in redazione con il pezzo in valigetta per consegnarlo al tipografo.

I primi momenti di News Tower sono utili a comprendere la catena base della redazione: c'è un telegrafo con un addetto che fa scouting di notizie, poi un reporter che viene assegnato al caso, torna in ufficio, consegna le informazioni al tipografo e a quel punto il pezzo è pronto a finire in prima pagina. Ogni settimana, infatti, dobbiamo comporre il nostro giornale e, una volta scelti gli articoli che ci finiranno sopra, dare inizio alla magia della rotativa. Tutto semplice, se sei un giornalino di provincia. Nel nostro caso, però, le cose si fanno in fretta più complesse, sia perché ogni professionista ha delle esigenze specifiche, sia perché ben presto questa catena semplicissima si riempie di particolari che la complicano.

Prima di tutto, bisogna tener conto che ogni reporter ha una sua specialità. Non è detto che un bravo giornalista sportivo sia anche capace di fare politica. Bisognerà quindi assumere professionisti per ogni argomento. E poi lavorare in uno stanzino buio non è di certo il massimo della vita, ed è quindi necessario un minimo sforzo nell'arredamento degli interni per non far precipitare l'umore dei dipendenti quando entrano in ufficio. C'è poi la questione degli spazi di lavoro: le rotative fanno un baccano infernale. Possiamo provare ad attutirlo con dei pannelli fonoassorbenti, ma non è comunque abbastanza. Bisogna spostarle in un'altra stanza, possibilmente lontano da chi lavora.

Le rotative fanno un baccano infernale, meglio tenerle separate dal resto della redazione
Le rotative fanno un baccano infernale, meglio tenerle separate dal resto della redazione

Sempre più esigenze cominciano a venire fuori: i dipendenti devono poter fare uno spuntino, e poi andare in bagno, e la carta per stampare i giornali non è di certo infinita. Uno dopo l'altro, tutti i tasselli dei bisogni umani si palesano, ci costringono ad assumere più persone (inservienti, per esempio, ma anche dei tuttofare), a costruire spazi differenti, ad aggiungere piano su piano alla torre. Per esempio possiamo dedicare un'intera sezione alla stampa, così da poter aggiungere dei moduli e stampare nuove pagine del giornale. Oppure costruire un magazzino dove depositare le scorte di carta perché non manchino mai. Arredare l'ufficio per dare ai reporter dei bonus, e così via. In relazione a questo, c'è da segnalare che lo stile grafico "flat" che è stato adottato è molto grazioso, ma alla lunga, quando la torre comincia a svilupparsi in dieci o anche più piani pieni di mobili molto simili, diventa difficile capire l'ubicazione di alcuni reparti della redazione.

Comporre il giornale

Alla fine della settimana ci si dedica alla composizione del giornale. Una caratteristica molto interessante di News Tower è che le notizie che riportiamo sono frutto di un'accurata ricerca da parte dello sviluppatore, che ha ricostruito l'effettiva cronaca del tempo con veri fatti accaduti nello spettacolo, nella politica, nel crimine e nello sport. Un modo molto originale e apprezzabile per raccontare la Storia di un intero Paese all'interno di un videogioco. Chiaramente le notizie sono moltissime e sta a noi decidere quale direzione prenderà il giornale a seconda di quanto spazio dedicheremo a certi argomenti. A tal proposito c'è un sistema per niente banale di combo che prevede dei bonus quando sulla stessa pagina mettiamo insieme argomenti simili. Ma parlare troppo di spettacolo o di cronaca nera direzionerà una volta per tutte la facciata del giornale, intercettando un segmento di pubblico ben preciso ed escludendone un altro.

Comporre la prima pagina del giornale è un'operazione molto delicata
Comporre la prima pagina del giornale è un'operazione molto delicata

Dal momento che il nostro scopo è allargare il più possibile il nostro bacino di lettori, è importante studiare la mappa di New York e cercare di intercettare il gusto di ogni distretto della città. Ogni zona, infatti, si aspetta di trovare sulle pagine un certo argomento, e pubblicando un'edizione abbastanza accattivante potremo conquistare la gente del quartiere. Facendolo si avanza sulla mappa come in una specie di Gioco dell'Oca, avendo anche la possibilità di accedere a edifici che espandono le nostre capacità editoriali e non solo: studi di avvocati che ci difenderanno da cause in corso, distretti di polizia che interverranno in caso di proteste, o magari uffici pubblicitari necessari per negoziare gli annunci da inserire sulle nostre pagine.

Si viene anche in contatto con le forze che governano New York: il sindaco, la malavita, l'esercito e l'alta società. Ognuna di queste fazioni può assegnarci delle missioni settimanali che cambiano i rapporti di forza della città. La malavita potrebbe, per esempio, chiederci di lasciar correre su un crimine, senza darne notizia sul giornale. Il sindaco di fargli buona pubblicità, con un articolo scritto ad hoc. Sta a noi decidere se accettare o meno le loro lusinghe (e le ricompense), tenendo in conto che, se lo facciamo, il rapporto con le altre fazioni si deteriorerà.

Inevitabilmente il nostro operato attirerà l'attenzione di chi comanda a New York
Inevitabilmente il nostro operato attirerà l'attenzione di chi comanda a New York

Scegliere gli argomenti di cui tratteremo sull'edizione del giornale - e quindi capire se stiamo andando nella giusta direzione per quel favore che abbiamo promesso al sindaco - diventa complesso in alcuni casi. Quando si sceglie una notizia da approfondire, una serie di piccole medaglie indica il contenuto della stessa. Ogni articolo, però, può riguardare anche più argomenti (pensate a un giocatore di baseball invischiato in un caso di cronaca nera, oppure a uno scandalo che riguarda un politico e una giovane attrice). Inoltre alcune notizie hanno dei segnalini speciali che ci indicano quelle smaccatamente false, oppure i depistaggi, i falsi indizi; è un sottobosco che serve per portare a termine i favori non proprio limpidi alle diverse fazioni. La costruzione del giornale è complessa, dicevamo, perché non si devono inseguire tutti gli articoli a occhi chiusi, ma optare per una selezione costante. La scelta però non è facile, perché a volte le notizie presentano anche cinque, sei, sette segnalini diversi, e non è sempre immediato capire cosa si sta pubblicando.

La logorante routine lavorativa

Potete immaginarlo: tenere in piedi un giornale è difficilissimo, specialmente perché più si va avanti e più si aggiungono questioni da tenere in considerazione. Tutto sembra sempre sul punto di sfuggirvi di mano. Uno dei vostri reporter finisce in ospedale in seguito a un incidente sul lavoro, una spia di un'altra testata si infiltra in redazione, le innovazioni tecnologiche permettono ai telegrafi di ricevere notizie dall'altra parte del mondo. In effetti l'Europa degli anni '30, con l'ascesa dei regimi totalitari, è una fonte inesauribile di notizie. Bisogna però pagare il viaggio al reporter e sperare che non abbia complicazioni di sorta. La carta su cui stampare finisce alla velocità della luce; le banche rivogliono i soldi che vi hanno prestato.

Inviare un reporter in Europa significa dover sostenere dei costi per lo spostamento
Inviare un reporter in Europa significa dover sostenere dei costi per lo spostamento

Nonostante i tanti elementi che concorrono a spezzare la monotonia, il loop del gioco tende a ripetersi con una certa insistenza. Le giornate iniziano e finiscono sempre allo stesso modo: si sceglie la notizia da inseguire, si assegnano i reporter che ci lavoreranno e poi, alla fine della settimana, si compone il giornale cercando di intercettare gli obiettivi che ci siamo dati. E poi si ricomincia. Certo, è lo scotto da pagare quando si simula una routine lavorativa. News Tower ha però delle intuizioni interessanti e un modo straordinariamente vivo di raccontare gli anni '30. Inoltre, vi assicuriamo che Multiplayer andava forte anche all'epoca, quando invece dei videogiochi seguivamo le vicende di Al Capone.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (4)
6.9
Il tuo voto

News Tower è un tycoon che ci mette nei panni di un magnate delle comunicazioni alla guida di un giornale nei ruggenti anni Trenta newyorkesi. Le possibilità offerte al giocatore sono moltissime: si può scegliere una linea editoriale che valorizzi certi argomenti, o perfino cercare di andare dove tira il vento sposando gli interessi delle forze politiche della città, come il sindaco e la malavita. Come in ogni lavoro, alla lunga la routine comincia a farsi sentire e la sensazione di precarietà è tangibile. Difficile restare in piedi senza ricorrere alle banche, che però prima o poi cominciano a correrti dietro per incassare gli interessi. Da segnalare c'è l'ottima ricostruzione storica fatta attraverso le vere notizie che hanno interessato i mesi, le settimane e gli anni in cui è ambientato il videogioco, frutto di una ricerca attenta ed elegante da parte di Sparrow Night.

PRO

  • Un bel modo di raccontare gli anni '30 attraverso la cronaca
  • La gestione del giornale e della sua linea editoriale
  • Tanti elementi che rendono frenetica la vita di redazione

CONTRO

  • Alla lunga la sensazione di routine lavorativa si fa sentire
  • Lo stile grafico flat è apprezzabile, ma rende difficile individuare gli elementi
  • L'interfaccia che indica gli argomenti delle notizie è poco intuitiva