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POCO X6 PRO, la recensione dello smartphone Android più potente della fascia media

Xiaomi inaugura l'anno con il POCO X6 PRO, uno smartphone che rimette a fuoco le qualità principali per cui il brand è riuscito a farsi apprezzare nel corso degli anni.

POCO X6 PRO, la recensione dello smartphone Android più potente della fascia media
RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   24/01/2024

All'interno dei tanti brand di proprietà di Xiaomi, POCO ha saputo guadagnare un certo seguito grazie alla spiccata attenzione al rapporto qualità/prezzo, che ha consentito nel corso degli anni di lanciare sul mercato smartphone davvero interessanti. Certo non sono mancati anche passi falsi, soprattutto nel momento in cui il suo listino è stato frazionato in tante differenti serie di prodotti per andare a popolare e presidiare il più possibile le fasce medio e medio basse del mercato.

L'ultimo nato, che va quindi ad inaugurare la proposta 2024, è il POCO X6, declinato sia nella versione "liscia" che nella più potente variante Pro. È proprio di quest'ultimo che andremo a parlare nelle prossime righe, cercando di capire se ha le carte in regola per trovare spazio nell'affollatissimo mercato della fascia media. Ecco quindi la recensione del POCO X6 Pro 5G.

Caratteristiche tecniche

Le caratteristiche tecniche sono davvero notevoli
Le caratteristiche tecniche sono davvero notevoli

Il POCO X6 Pro è uno smartphone che conferma appieno l'attitudine del brand di proporre device dotati di caratteristiche tecniche al vertice della categoria. Il SoC scelto in questo caso è infatti il Mediatek Dimensity 8300 Ultra, un chip realizzato da TSMC con processo produttivo a 4nm estremamente recente e una bella bestia di potenza nel contesto della fascia di prezzo. Sono davvero pochi i concorrenti sotto i 400€ (e anche un po' più in alto, a dire il vero) in grado di tenere testa al POCO X6 Pro per quanto riguarda le prestazioni, ed è evidente come Xiaomi abbia proprio posto come priorità le performance.

Tale assunto trova conferma anche per quanto riguarda le memorie, che sono le veloci LPDDR5X per la RAM e UFS 4.0 per quelle di archiviazione: una dotazione non certamente scontata a queste cifre, che garantisce un accompagnamento ideale al SoC per non creare colli di bottiglia.

Merita di essere segnalata l'assenza di jack audio da 3.5 mm: per alcuni un elemento irrilevante, per altri invece un fattore importante nella scelta dello smartphone. Noi ci limitiamo a farlo presente affinché ognuno gli possa dare il peso che vuole.

Le versioni a disposizione sul mercato italiano sono due: 8 + 128 GB e 12 + 256 GB.

Modesta invece la protezione a polvere e acqua, che si ferma a una certificazione IP54 che suggerisce una certa attenzione nel non chiedere troppo sotto questo punto di vista.

Scheda tecnica POCO X6 PRO 5G

  • Dimensioni: 160.5 x 74.3 x 8.3 mm
  • Peso: 186 o 190 grammi
  • Display:
    • IPS AMOLED da 6,67"
    • Risoluzione 1220 x 2712
    • Refresh rate a 120 Hz
    • Luminosità di picco 1800 nit
  • SoC: Mediatek Dimensity 8300 Ultra
  • GPU: Mali G615-MC6
  • RAM: 8/12 GB di tipo LPDDR5x
  • Storage: 256/512 GB di tipo UFS 4.0
  • Fotocamere posteriori:
    • Principale 64 MP, f/1,7
    • Ultrawide 8 MP, f/2,2
    • Macro 2 MP, f/2,4
  • Fotocamera frontale:
    • 16 MP, f/2,4
  • Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/g
  • Bluetooth: 5.4 con A2DP/LE
  • Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità virtuale, Impronte
  • Colori:
    • Black
    • Grey
    • Yellow
  • Batteria: 5000 mAh
  • Prezzo:
    • 8 GB RAM + 256 GB Storage | 349,90 €
    • 12 GB RAM + 512 GB Storage | 419,90 €

Design

POCO X6 Pro ha un design che non passa inosservato
POCO X6 Pro ha un design che non passa inosservato

Dal punto di vista del design, il POCO X6 Pro mantiene le linee estetiche distintive del brand, e questo al di là dei gusti personali è senza dubbio un fattore positivo: lo smartphone è infatti immediatamente riconoscibile come un POCO (magari non proprio il modello specifico) soprattutto nella colorazione gialla, estremamente eccentrica. Le forme rimangono piuttosto squadrate, a mattoncino, con un'ampia isola rettangolare posteriore che ospita le fotocamere. Le linee pulite e nette rendono il design nel complesso gradevole.

La cornice è in plastica opaca così come è in plastica il retro, mentre nella parte frontale il display è protetto da un vetro Gorilla Glass 5. Il display è ampio, da 6,67" con cornici piuttosto sottili, che garantiscono un aspetto premium al telefono. Piccolo e poco invadente il punch hole nella parte superiore centrale.

Nella parte destra sono allocati tutti i tasti, ovvero accensione e volume, mentre il lato inferiore ospita la porta USB-C 2.0 e il carrello della SIM.

I colori disponibili sono nero, grigio e giallo: solo quest'ultima opzione offre una texture opaca in pelle vegana per il posteriore, che oltre ad essere piacevole al tatto offre un migliore grip nell'impugnatura (ammesso che intendiate usarlo senza custodia) e una drasticamente minore capacità di trattenere impronte e ditate.

La versione gialla porta con sé però anche un aumento di spessore e di peso rispetto alle altre, nell'ordine di 0,1 mm e 4 grammi. Difficile accorgersene, ma va fatto presente. Le misure sono quindi 160.5 x 73.4 x 8.25 mm mentre il peso è di 186 grammi, ben distribuito lungo l'intero corpo del telefono.

Pur con una riduzione dell'impronta rispetto al predecessore X5 Pro, grazie alle cornici più sottili, il POCO X6 Pro resta uno smartphone maneggevole ma abbastanza grande e ingombrante, non consigliabile a chi cerca un dispositivo compatto.

Display

POCO X6 Pro ha un display AMOLED di buona qualità
POCO X6 Pro ha un display AMOLED di buona qualità

Per quanto riguarda il display, Xiaomi ha montato sul POCO X6 Pro un pannello molto interessante, dotato di alcune caratteristiche notevoli per la fascia di prezzo. Anzitutto le dimensioni sono di 6,67 pollici, per una tecnologia AMOLED con risoluzione 1.5K da 1220 x 2712 pixel, quindi qualcosa in più del classico 1080p che si traduce in una migliore definizione dell'immagine.

Il supporto Dolby Vision e HDR10+ è un pro non da poco. La luminosità dichiarata è notevole: 1200 nit in condizioni tipiche HBM (ovvero High Brightness Mode) che possono arrivare a 1800 nit in HDR. Il refresh raggiunge i 120 Hz, anche se in realtà è in grado di scendere soltanto a 60 Hz, senza quindi la varietà di soluzioni adattive in base al contenuto dei display più raffinati. Per questo motivo non c'è un vero e proprio Always on Display.

La resa dei colori è molto buona, la definizione altrettanto: insomma, si tratta di un display molto piacevole, che rappresenta uno degli aspetti migliori dello smartphone.

Importante però l'assenza di un sensore di prossimità vero e proprio, a cui è stato preferita la soluzione virtuale che spesso Xiaomi ha adottato sui suoi telefoni in tempi recenti, soprattutto quelli più economici. Purtroppo si tratta di un'alternativa non altrettanto precisa e affidabile, che determina inconvenienti molto fastidiosi come la pressione indesiderata di tasti con le guance o la inconsistente gestione degli audio a seconda che si voglia ascoltarli dalla capsula auricolare o dallo speaker. Nella nostra esperienza abbiamo potuto incorrere in questi intoppi, che saranno magari migliorabili tramite futuri aggiornamenti, ma difficilmente verranno risolti del tutto.

Fotocamera

L'impianto fotografico è probabilmente il punto debole del POCO X6 Pro
L'impianto fotografico è probabilmente il punto debole del POCO X6 Pro

Non si può dire che POCO abbia mai messo come caratteristica principale la componente fotografica: si tratta di una scelta legittima, che si basa sulla volontà di privilegiare piuttosto altri elementi hardware. D'altra parte non tutti gli utenti sono aspiranti fotografi o hanno interesse nel realizzare scatti raffinati, e al contrario magari possiedono necessità più basilari sotto questo punto di vista.

Detto questo e tenuto conto quindi di tutte le attenuanti del caso, è anche necessario avere l'onestà intellettuale di affermare che la classica configurazione "cinese di medio/bassa gamma" da 64 + 8 + 2 MP stia iniziando ad essere davvero difficile da digerire nel 2024.

Tagliamo la testa al toro partendo, per una volta, dal basso: la macro da 2 MP che ovviamente ha un contesto di utilizzo molto limitato, è comunque estremamente deludente, producendo immagini povere di dettagli e con colori blandi. Inclusa più per fare numero, senza dubbio sarà quella destinata ad essere usata di meno, e non potrebbe essere altrimenti.

Migliore, ma non di molto, la situazione con l'ultrawide da 8 MP a fuoco fisso che anche in questo caso trova ragione di esistere all'interno di ambiti specifici di composizione dello scatto: il dettaglio è discreto ma anche in questo caso i colori risultano poco vividi e la gamma dinamica limitata.

Il sensore principale da 64 MP con apertura f/1.7 è quindi quello destinato ad essere utilizzato nella stragrande maggioranza dei casi, poiché l'unico a conti fatti capace di realizzare scatti di qualità perlomeno sufficiente. Non essendoci un teleobiettivo è anche quello delegato allo zoom 2x, che ovviamente è un crop e quindi va usato con una certa parsimonia.

Ad ogni modo, in condizioni di buona luminosità naturale l'obiettivo principale di questo POCO X6 Pro è in grado di dar vita a immagini piacevoli, con un buon livello di dettaglio e una riproduzione dei colori discreta, seppur tendente un po' verso il caldo.

In notturna il sensore da 64 MP si comporta piuttosto bene, e la modalità notte non determina differenze sostanziali nella qualità finale. Certo i tempi di esposizione aumentano e quindi è il caso di evitare soggetti in movimento o complesse situazioni di illuminazione artificiale. Decenti anche i risultati con l'ultrawide, se ci si sa accontentare.

La selfie camera da 16 MP è funzionale, senza dubbio non tra le migliori del settore ma appunto in grado di rispondere alle necessità fondamentali in videochiamata e di comporre autoscatti accettabili.

Passando ai video, questi possono raggiungere la risoluzione massima di 4K a 30 FPS, con l'alternativa dei 24 FPS per un aspetto cinematografico. Per raggiungere i 60 FPS è necessario scendere a 1080p. I risultati sono buoni, e la stabilizzazione ottica fa un lavoro discreto: il dettaglio è più che sufficiente così come la resa cromatica e la saturazione.

Batteria

L'autonomia è nella media grazie alla batteria da 5000 mAh
L'autonomia è nella media grazie alla batteria da 5000 mAh

La batteria del POCO X6 Pro conferma i 5000 mAh del predecessore così come la velocità di ricarica a 67 W attraverso il caricabatterie rapido incluso nella confezione. Ciò significa che le prestazioni sono grossomodo equivalenti, con un'autonomia ampiamente sufficiente e capace di portare agevolmente a conclusione la giornata tipica di utilizzo, anche piuttosto intenso.

Non abbiamo riscontrato surriscaldamenti rilevanti anche utilizzando il telefono a lungo e con compiti impegnativi, quindi sotto questo punto di vista va apprezzato il lavoro di dissipazione del calore Liquidcool 2.0.

Per quanto riguarda i tempi di ricarica, da 0 a 100% in circa 45 minuti è un ottimo risultato in questa fascia di prezzo, e lo è altrettanto il quasi 50% di carica in un quarto d'ora. Insomma, bastano pochi minuti attaccati al muro per ripristinare una buona parte dell'autonomia.

Assente la ricarica wireless, ma questo non è una sorpresa dato che si tratta di una caratteristica ancora appannaggio delle fasce di prezzo superiori.

Videogiochi

POCO X6 Pro è ottimo per il gaming
POCO X6 Pro è ottimo per il gaming

Il nome di POCO si è sempre associato volentieri all'ambito dei videogiochi, proprio per la sua disponibilità di risorse in relazione al prezzo contenuto. Certamente non siamo di fronte a un gaming phone dedicato, ma per chi non ha esigenze specifiche o punta all'ambito competitivo, il POCO X6 Pro è davvero un'opzione da tenere in considerazione serissima per chi ha interesse nel gaming e vuole spendere meno di 400€.

Il SoC potente abbinato alla brillante GPU non va mai in difficoltà, a dimostrazione di come gli ingegneri di Xiaomi abbiano fatto un ottimo lavoro sotto questo punto di vista. Da segnalare la frequenza di campionamento a 2160 Hz. I test che abbiamo effettuato con i giochi più impegnativi ci hanno permesso di raggiungere i settaggi grafici massimi o appena sotto al massimo, con nostra grande soddisfazione. Il tutto mantenendo temperature d'esercizio assolutamente accettabili anche dopo lunghe sessioni, a conferma della bontà del sistema di dissipazione del calore.

La modalità dedicata al gaming, come fanno un po' tutti i produttori, consente di ottimizzare le risorse per garantire le prestazioni massime durante le sessioni di gioco. Le impostazioni possono eventualmente anche essere personalizzate così da adeguare ogni elemento alle proprie necessità.

Prestazioni

Le prestazioni sono al vertice della fascia media
Le prestazioni sono al vertice della fascia media

La bontà delle prestazioni del POCO X6 Pro, suggerita dalla brillante scheda tecnica, trova conferma nei risultati dei benchmark che dimostrano come lo smartphone di Xiaomi sia davvero notevole, raggiungendo valori ampiamente al di sopra dello standard dei concorrenti della fascia media. Da segnalare il fatto che il telefono sia in grado di eseguire, e con risultati notevoli, il benchmark Solar Bay di 3DMark legato al ray tracing, fino ad ora un test ad appannaggio di smartphone di prezzo ben superiore.
Interessante poi notare la stabilità, con le prestazioni che si mantengono fisse dopo un piccolo calo iniziale che corrisponde al picco di temperatura raggiunta dal telefono, anch'essa destinata a restare ferma su valori molto accettabili. Insomma, il POCO X6 Pro è effettivamente un prodotto con un hardware con tanti muscoli e in grado di usarli senza alcun problema.

Pocox6Pro 30

Esperienza d'uso

POCO X6 Pro è uno dei primi smartphone Xiaomi con la nuova HyperOS
POCO X6 Pro è uno dei primi smartphone Xiaomi con la nuova HyperOS

Il POCO X6 Pro è uno dei primi smartphone equipaggiati con la nuova personalizzazione Android di Xiaomi, che si chiama HyperOS e prende il posto della storica MIUI. Chi si aspettava novità sostanziali o un cambiamento epocale resterà però deluso, perché nome a parte la continuità è molto più che evidente. I cambiamenti sono minimi, per cui il giudizio rimane tutto sommato lo stesso: si tratta di un'interfaccia non certamente tra le più eleganti sul mercato, con uno spiccato feeling cinese, ma comunque estremamente personalizzabile e con alcuni elementi piuttosto riusciti. Non abbiamo riscontrato bug di sorta e l'esperienza si è sempre rivelata fluida.

Il sensore di impronte è collocato sotto lo schermo, facilmente raggiungibile, e lo abbiamo trovato sempre veloce e preciso, senza tentennamenti. Buono anche l'audio tramite lo speaker stereo, che resta pulito anche ad alto volume e che appare soltanto un po' scarico sui bassi.

Di positivo poi c'è sicuramente il fatto che il telefono esca con Android 14, quindi senza "bruciarsi" uno degli aggiornamenti. A tal proposito, Xiaomi non ha fornito informazioni ufficiali riguardo al supporto garantito, ma confidiamo che vengano raggiunti perlomeno i 3 anni di major update e i 4 di patch di sicurezza.

Di negativo, molto negativo c'è invece il bloatware, un fattore che non ci stancheremo mai di criticare e che trova negli smartphone di Xiaomi spesso la sua espressione peggiore. Sono tante, una trentina, le app e i giochi preinstallati senza nessuna autorizzazione dell'utente, spesso con una gestione della privacy a dir poco sbarazzina, che occupano spazio inutilmente (3 browser internet, perché?). Certamente è possibile disinstallarle, e lo consigliamo come prima cosa, ma ci auguriamo che arrivi il prima possibile il momento che segnerà la fine di questa politica tanto irrispettosa.

Infine il prezzo, che dal listino è fissato a 349,90€ per la versione 8/256 e a 419,90€ per quella da 12/512 GB. Ovviamente non ci vorrà molto per vedere le cifre ritoccate in basso, come sempre accade in ambito Android.

Conclusioni

Prezzo 349,90 € / 419,90 €

Multiplayer.it

8.0

POCO X6 Pro è uno smartphone senza dubbio riuscito, che saprà farsi apprezzare da chi ha come priorità le prestazioni e le performance all'interno di un contesto di prezzo da fascia media. Difficile trovare alternative più potenti a parità di spesa. Questo incastro di condizioni determina però che debbano esserci anche delle rinunce nel quadro complessivo, che nel caso specifico sono da ritrovare soprattutto in una componente fotografica tutto sommato soltanto sufficiente. Il design piuttosto personale e con scelte non banali è destinato a non piacere a tutti, ma questo non è necessariamente un difetto. Peccato per un sensore di prossimità virtuale poco preciso e per la "nuova" HyperOS che in realtà è una direttissima derivazione della MIUI, con la quale condivide i difetti e la sovrabbondanza di bloatware. Ad ogni modo, sono superiori i pregi e per questo il POCO X6 Pro è un prodotto che ci sentiamo di consigliare.

PRO

  • Potenza davvero notevole non solo in relazione alla fascia media
  • Display molto buono e luminoso
  • Design divisivo ma piuttosto originale

CONTRO

  • Impianto fotografico non adeguato, si salva solo la camera principale
  • HyperOS è quasi identica a MIUI e con davvero troppo bloatware
  • Protezione solo IP54 e sensore di prossimità virtuale