Opzioni e grafica di gioco
Terminata l'installazione, prima di lanciarci nella sfida vera e propria occorre settare le opzioni di configurazione ed i tasti da usare in gioco. Per l'occasione, dunque, ci viene mostrata una finestra da cui poter scegliere le opzioni video, i livelli di dettaglio e configurare i controlli. L'operazione è piuttosto scomoda, soprattutto l'assegnazione dei tasti, ma necessaria anche se sarebbe stato meglio potervi accedere durante il gioco vero e proprio. Questo fatto, dunque, non permette modifiche al volo, durante le partite, per cui se volete cambiare un certo parametro, sarete costretti ad uscire dal programma e lanciare manualmente il pannello di configurazione.
Opzioni e grafica di gioco
Fatto questo preambolo, possiamo vedere in dettaglio con che veste si presenta questo ultimo capitolo della serie Roland Garros.
Il motore tridimensionale è avvantaggiato dal fatto di dover gestire aree molto limitate, sostanzialmente rettangolari, e senza calcoli troppo elaborati per il processore. Il livelo di dettaglio, inoltre, è scalabile e permette di avere una buona fluidità anche su macchine meno potenti.
I modelli dei giocatori sono realizzati davvero bene, con abbondanza di poligoni e dovizia di particolari, e godono di animazioni realistiche e convincenti. A dare il tocco di classe, poi, ci pensano le ombre, che riproducono i movimenti dei giocatori e danno davvero l'idea di assistere ad un match in tv. Peccato solo per gli spalti con il pubblico piatto e, più in generale, per il livello di dettaglio dei campi che è un po' basso, dando una sensazione generale di incompiutezza.
E proprio come se fossimo in tv, potremo beneficiare di riprese ravvicinate e transizioni fra piani differenti, con tanto di animazioni diverse per le varie occasioni. Così, se un giocatore commetterà un fallo lo vedremo sbraitare e, magari, scaraventare la racchetta a terra in preda ad un momento di rabbia e, diversamente, se guadagnerà un punto lo vedremo esultare e salutare il pubblico.
Peccato solo che manchino i replay, altrimenti la regia sarebbe stata davvero completa.
Il motore di gioco, poi, riesce a gestire egregiamente i differenti tipi di terreno, dando ad ognuno di essi una caratterizzazione distinta non solamente legata al colore ma anche al modo in cui rimbalza la pallina, dando una impronta maggiormente realistica alla partita.
In definitiva, direi, dal punto di vista strettamente grafico Roland Garros si difende bene ed offre una serie di particolari che rendono piacevole la sessione di gioco, che altirmenti potrebbe diventare piuttosto monotona. Interessante il fatto che lo speaker parlerà, di volta in volta, nella lingua del paese che ospita la gara.
Tornei e carriera
L'aspetto sicuramente più evidente, quello che balza subito agli occhi, di questo Roland Garros 2002 è che permette di impersonare e sfidare un discreto numero di campioni a livello mondiale, fra i quali troveremo sei uomini e quattro donne.
Appena lanciato il gioco e terminato il filmato introduttivo, ci troveremo di fronte ad un menu ricco di voci interessanti e che potremo navigare con i tasti ma non con il mouse (ricordiamo che è sempre una conversione da PS2).
Potremo scegliere da subito se farci una partita da soli, in single player, oppure sfidare qualche amico in modalità multiplayer.
Per adesso decidiamo di fare un po' di pratica da soli...
Le possibilità messe a disposizione del giocatore sono diverse e tutte interessanti. Giusto per sgranchirci un po' le dita, partiamo con una partita veloce, senza preoccuparci di tornei e statistiche.
L'opzione Arcade ci offre proprio questo, cioè la possibilità di scegliere un giocatore e lanciarci subito nella sfida contro una serie di avversari differenti, in una ondata di difficoltà crescente.
Tornei e carriera
Ma, possiamo anche scegliere differenti tipologie di gioco, andando dalla semplice Esibizione, che ci permetterà di giocare una sola partita, selezionando i giocatori da schierare ed il campo, fino alla modalità Carriera nella quale dovremo impegnarci a scalare la classifica, partecipando ai tornei più importanti.
Per chi non si sentisse ancora a proprio agio con i controlli, c'è anche la sempre benvenuta modalità Allenamento, con cui potrmo fare pratica con lo sparapalle oppure contro il più classico muro.
Decidiamo, allora, di fare le cose in grande ed intraprendere la nostra carriera di campioni di caratura mondiale...
La prima cosa che dovremo fare, perciò, sarà scegliere un volto che ci rappresenti alla meno peggio e dargli un nome non troppo buffo.
All'interno della modalità Carriera avremo altre opzioni di allenamento, più complete e, soprattutto, specializzate in differenti tecniche di gioco. Potremo allenarci nel semplice servizio, oppure nei passanti o nei pallonetti (lob).
Incominceremo come Dilettanti e potremo giocare solo sui campi minori, però mano a mano che progrediremo e vinceremo i nostri incontri, avanzeremo in classifica e potremo cominciare a sfidare i giocatori più bravi, fino alle teste di serie. Parteciperemo al torneo mondiale Australian Cup e, nel frattempo, anche al Roland Garros, al British Classic ed agli US Open.
Gameplay
Per quanto riguarda l'aspetto sicuramente più importante, cioè quanto questo gioco sia divertente e perchè, possiamo partire da una constatazione rapida: Roland Garros 2002 è un titolo che nasce per console, quindi predilige un approccio immediato ad uno più complesso, perciò non troveremo decine di linee di statistiche da curare nè troveremo elementi di contorno che ci distoglieranno dalla nostra attività principale, gli incontri di tennis.
I match si disputano all'insegna della credibilità (forse realismo è troppo) ed il sistema di contorllo arcade non fallisce in questo scopo, anzi rende gli incontri più veloci e meno impegnativi. Il modo migliore per giocare è quello di usare un pad (ma va?), ma anche con la tastiera si ottengono buoni risultati, a patto però di scegliere i tasti con un minimo di criterio. Ogni tipo di tiro ha un tasto distinto, quindi ne avremo uno per il top-spin ed un altro per il lob, tanto per fare un esempio, e colpire la pallina mentre si imposta il movimento è abbastanza semplice.
Gameplay
I giocatori reagiscono piuttosto naturalmente ai nostri comandi, senza pensarci troppo ma senza prodigarsi in improbabili acrobazie da circo per colpire una pallina troppo lontana. Quindi li vedremo saltellare, spostarsi, correre ma tutto in maniera naturale e credibile. Gli avversari, a seconda del livello di difficoltà, sono più o meno abbordabili ed anche se all'inizio potrebbero sembrare dei cyborg, in realtà commettono errori e falli come noi.
Forse, la cosa più difficile, a cui dovremo abituarci da subito, è coordinare i nostri comandi con le reazioni dei giocatori che non sono sempre immediate.
Al di là dei semplici incontri, che comunque costituiranno il 90% della nostra attività, a mantenere vivo l'interesse ci pensano le diverse modalità di gioco, a partire dalla carriera che darà una sorta di filo conduttore ai vari match che dovremo disputare, oltre ad essere una specie di 'pagella' con cui confrontarci continuamente, fino alla possibilità di organizzare dei mini tornei e campionati personalizzati, in maniera da poter iniziare e finire una sfida che non sia troppo impegnativa. Insomma, ci vengono messi a disposizione differenti gradi di giocabilità in maniera da fornire sempre al giocatore il divertimento più adatto.
Eppure, nella migliore tradizione delle console, a spingere il giocatore ad entrare in campo ci pensano anche i vari bonus da sbloccare. Quindi, dovremo impegnarci a fondo per poter vedere i campi nascosti o per giocare con i nuovi campioni.
Tornei fra amici
Una caratteristica niente affatto secondaria di questo gioco è la possibilità di giocare contro avversari umani e creare dei veri e propri tornei o campionati fra amici.
Roland Garros 2002 supporta il gioco su LAN oppure su uno stesso pc, fino a quattro giocatori contemporaneamente, ma purtroppo non permette di giocare su internet.
Ovviamente, se non si dispone di joypad in abbondanza, giocare in quattro su un solo pc diventa praticamente impossibile, per cui rimane un'opzione valida solo sulla PS2 mentre i possessori di pc dovranno riunirsi in un alan per poter organizzare un buon torneo.
Le opzioni di gioco offerte in multiplayer sono sostanzialmente le stesse offerte al giocatore singolo, solo che è possibile inserire più di un giocatore umano per volta.
In realtà, a lungo andare il gioco in singolo può diventare noioso, anche la modalità carriera, perchè in fin dei conti risulta ripetivo e ci si trova a fare sempre le stesse cose, per cui la possibilità di sfidare degli amici diventa la risorsa fondamentale, se non definitiva, per mantenere vivo l'interesse nei confronti di un gioco dalla vita non troppo lunga.
Conclusioni
Allora, vediamo che cosa possiamo dire di un titolo che rientra così bene negli stereotipi da console da risultare quasi diabolicamente imbarazzante su pc.
Le tante modalità di gioco offrono una sfida sempre continua e risulta abbastanza difficile non appassionarsi e non lasciarsi intrigare dalla possibilità di organizzare i tornei che vogliamo, senza contare la sfida ultima di sbloccare i vari bonus nascosti ma ostentatamente messi in mostra nei vari menu.
Giocare le prime volte è addirittura appassionante, poi quello scampolo di regia televisiva che è stato introdotto, le animazioni complete e dettagliate dei modelli e l'elemento sfida sempre presente contribuiscono non poco a creare momenti di forte emozione durante le partite.
Conclusioni
La possibilità di giocare con altre persone, poi, è quell'elemento in più che può fare la differenza fra un gioco ed un evento. Ma in realtà quanti di noi hanno la possibilità di organizzare una lan per giocare con gli amici? Allora, l'altra opzione che ci è messa a disposizione è giocare sullo stesso pc, ma ovviamente diventa più difficile e ci si troverà quasi sempre a giocare in due per volta, quindi addio ai doppi fra quattro persone contemporaneamente.
A questo punto ci si chiede se questa modalità multiplayer verrà mai usata a dovere dagli utenti pc e ci si chiede anche come sarebbe stato il gioco se avessimo avuto il supporto al mondo online. Non sarebbe stato affatto male potersi confrontare con giocatori di tutto il mondo e vivere una sfida REALE ed in continuo mutamento. Magari, ma qui siamo nel campo delle speculazioni, si potevano organizzare dei tornei effettivi con tanto di classifiche e charts. Peccato perchè è stata un'occasione sprecata. In questo modo, allora, ci si trova di fronte ad un prodotto che è pensato per un pubblico diverso da quello al quale viene venduto e che, dunque, ne soffre nel lungo periodo.
Per cui, dopo la passione iniziale, comincerete a notare che la regia ripropone sempre le stesse inquadrature, fra l'altro non c'è neanche il replay, noterete che i giocatori sono sempre gli stessi, che la rotazione dei campi non offre stimoli nuovi e che i tornei giocabili li avete già giocati tutti. Allora il divertimento iniziale può pericolosamente trasformarsi in noia e, senza avere un elemento di sfida in continua evoluzione, come accade per altri giochi che hanno delle modalità multiplayer che tengono incollati al monitor (senza scomodare i due Tribes, possiamo pensare al recente Jedi Outcast), allora la vita di questo Roland Garros, sui nostri pc, rischia di diventare pericolosamente breve.
Intendiamoci, per essere divertente lo è, ma dopo un po' è probabile che non ne rimanga più traccia sul vostro hard disk...
Il Grande Tennis arriva su PC
Roland Garros rinnova la tradizione annuale con un nuovo capitolo dedicato al più famoso simulatore di gomito dolorante.
Anche quest'anno, dunque, arriva puntuale uno dei più famosi titoli dedicato al gioco del tennis e porta con sè un ampia gamma di caratteristiche interessanti. Nato su console, Roland Garros è una conversione abbastanza esplicita, al punto che gli autori non si sono neanche presi la briga di nascondere il logo PS2 nei menu. Questo fatto, come vedremo, influenza la giocabilità in maniera determinante ed impone l'uso del gamepad come soluzione ottimale di controllo. Ma procediamo con ordine.
Potremo scegliere di giocare nei panni di uno dei dieci campioni di livello mondiale presenti, con nomi del calibro di Gustavo Kuerten ed Elena Dementieva ed organizzare sfide sui campi più importanti del Roland Garros ed dell'US Open.