Ormai siamo abituati a vedere uscire i giochi first party di PlayStation su PC, quindi non c'è più grosso stupore da questo punto di vista. Anche il pubblico giocante si sta abituando e, in mezzo al clamore per i vari annunci, si inizia a percepire una normalizzazione dei rapporti con certi titoli, che non riescono ad attirare più l'interesse solo per la fonte da cui provengono. Ciò non significa che non siano prodotti di qualità, come vedremo nella recensione di Sackboy: Una Grande Avventura per PC, ma solo che in alcuni casi sembrano poco adatti alla piattaforma di approdo.
Operazione PC
Non giriamoci troppo intorno: al momento di scrivere questo articolo ci era già noto che il port del gioco di Sumo Digital avesse avuto qualche problema di lancio. Nonostante la promessa di miglioramenti tecnici, i platform non sono amati come altri generi su PC e, visto anche il prezzo, molti hanno scelto semplicemente di ignorarlo. In questo caso il marchio PlayStation non è bastato per generare interesse. Del resto Sony stessa non ha calcato molto la mano sul marketing, quindi è abbastanza evidente che non credesse moltissimo nelle potenzialità commerciali del gioco. Non ci credette nemmeno al lancio su PS5, nonostante Sackboy: Una Grande Avventura facesse parte della lineup di lancio della console. In effetti è facile chiedersi perché sia stato convertito proprio questo gioco e non, ad esempio, il remake di Demon's Souls, che avrebbe avuto vita decisamente più semplice, visto anche il traino del successo di Elden Ring.
Grafica
Considerazioni di opportunità a parte, c'è da dire che Sackboy: Una Grande Avventura rimane un bel platform anche su PC. Sfortunatamente le maggiori potenzialità della piattaforma rispetto a una console vengono sfruttate relativamente poco, anche per la natura del gioco stesso. Si parla di una risoluzione che può raggiungere i 4K fissi, di 120 frame al secondo e di supporto per ray tracing e DLSS di Nvidia. A ben vedere c'è tutto, ma l'impatto complessivo della grafica rimane comunque molto vicino a quello di PS5, per un motivo molto semplice: stiamo parlando di un platform 3D in cui il personaggio è inquadrato quasi sempre da lontano e i cui livelli sono costruiti cercando spesso più la leggibilità che la spettacolarità. Quindi non c'è niente che faccia risaltare, ad esempio, il ray tracing, e il ritmo di gioco, generalmente molto blando, non fa emergere i 120fps.
La sostanza è che l'adeguamento grafico è sicuramente il benvenuto, il lavoro svolto è comunque ottimo, ma il tutto appare come un passaggio obbligato, che non cambia di una virgola l'esperienza di gioco vissuta su PS5 e PS4. L'unica sbavatura, se così la vogliamo chiamare, è che su alcuni sistemi Sackboy: una grande avventura scatta all'avvio dei livelli, in fase cioè di precaricamento delle risorse grafiche. Non dà molto fastidio, in realtà, perché quando si prende il controllo di Sackboy gli scatti sono già spariti. Probabilmente è il solito problema di DirectX12 con gli shader.
Gameplay
Per il resto Sackboy: Una Grande Avventura è esattamente lo stesso gioco che era su console. Come già detto, stiamo parlando di un platform 3D con protagonista Sackboy, personaggio già apprezzato nella serie LittleBigPlanet di Media Molecule (che era su di un altro livello in termini di creatività, grazie all'ottimo editor integrato, qui completamente assente). Il nostro deve vedersela con il terribile Vex, deciso a imprigionare gli abitanti del regno del fai da te per prenderne il controllo. Per sconfiggerlo, Sackboy dovrà viaggiare per cinque mondi, divisi in svariati livelli, in cui raccogliere oggetti, affrontare mostri e, soprattutto, saltare di piattaforma in piattaforma cercando di evitare i numerosi ostacoli. Da un punto di vista delle meccaniche di gioco, ci troviamo di fronte a un'opera che non smuove di una virgola il genere cui appartiene. Certo, fa tutto decisamente bene, con un occhio sempre puntato all'accessibilità, così da essere giocabile anche dai più piccoli (leggasi: è molto facile, come ribadiremo più avanti), ma non esce mai dal seminato. I mondi da superare sono cinque in totale, tutti con biomi differenti, che vengono esplorati dai vari livelli.
Lo stile visivo segue quello dei LittleBigPlanet, con gli scenari creati usando oggetti fai da te, quindi con un abbondanza di cartonati, stoffe di ogni tipo, bottoni, colla e quant'altro. C'è da dire che lo stile domina su tutto il resto, ossia che la varietà dei singoli livelli si perde un po' in questa idea di rendere ogni cosa una specie di grosso patchwork. Il risultato è che l'effetto meraviglia prodotto da alcuni dei primi livelli tende a prosciugarsi con il proseguo dell'avventura.
In termini di design vero e proprio, Sackboy: Una Grande Avventura prende tutto ciò che può dalla concorrenza, sia nelle mosse del protagonista, che oltre a saltare può colpire con il pugno e rotolare. In alcuni livelli si ottengono delle abilità speciali, come un rampino o un braccio bionico, ma non c'è davvero niente che non si sia già visto altrove. I nemici stessi seguono questa filosofia, presentandosi più volte nel corso del gioco in versioni potenziate, ma senza andare mai troppo oltre i loro schemi iniziali.
Fortunatamente la realizzazione è molto solida e si arriva alla fine del gioco senza sentire troppo il peso della ripetitività. Certo, non aspettatevi un grosso livello di sfida, perché è evidente come Sumo Digital abbia pensato l'ultima avventura di Sackboy per far giocare tutta la famiglia. Anche i livelli finali sono davvero semplici, boss compresi, e non richiedono mai più di uno o due tentativi extra per essere superati. Insomma, ci troviamo di fronte a un'esperienza leggera, che scorre senza troppi scossoni e che, una volta conclusa, si dimentica davvero presto.
Conclusioni
Sackboy: Una Grande Avventura è un gioco che fa quello che deve, senza pretendere di rivoluzionare nulla. Semplice nella struttura e diretto nelle meccaniche, è un titolo senza grosse ambizioni, perfetto per il lancio di una console, quando l'hardware è ancora in fasce e la base installata è misera. La versione PC rende molto bene dal punto di vista tecnico, ma come non si gridava al miracolo su PS5, così non lo si fa qui, nonostante le piacevolezze del ray tracing che si traducono in qualche riflesso migliore e poco più. Anche la tanto vantata maggiore fluidità è indifferente per l'esperienza nel suo complesso, visto che non stiamo parlando di uno di quei giochi in cui il framerate è determinante. A voler essere pignoli, all'avvio dei livelli, quindi in fase di precaricamento delle risorse, il gioco scatta un po', ma è poca cosa e non influisce più di tanto sul giudizio complessivo, sicuramente positivo, nonostante l'estrema facilità e la mancanza di coraggio. Un buon titolo pensato per tutta la famiglia e nulla più.
PRO
- Meccaniche da platform solide e ben realizzate
- Port PC ottimo
- Lo stile visivo
CONTRO
- Niente di miracoloso sul fronte del design
- Davvero facile, a volte fin troppo
- Non esce mai dal seminato