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Shadows of Doubt, la recensione del miglior investigativo di sempre?

Nessun altro gioco ti fa sentire un investigatore privato come questo, ma c'è sempre un prezzo da pagare...

RECENSIONE di Francesco Serino   —   03/10/2024
Shadows of Doubt
Shadows of Doubt
Shadows of Doubt
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I giochi indipendenti non solo provano spesso a realizzare cose mai tentate prima, ma si lanciamo nell'impresa con pochissime risorse: team di sviluppo ridotti all'osso e forzieri mezzi vuoti da rimpinguare, si spera, con l'uscita in accesso anticipato. Incredibilmente, anche se magari con qualche sbavatura, non è raro che ci riescano davvero. Come scoprirete leggendo la recensione di Shadows of Doubt, di cui è appena uscita la versione 1.0 su Steam come l'inedita versione console, questo è un altro indipendente prodigio pronto ad offrirvi un'esperienza che non ha letteralmente eguali.

Mentre fuori piove...

Anche se non tantissimi, i giochi investigativi ne esistono di tanti tipi diversi. Negli ultimi anni hanno avuto molto successo gli Sherlock Holmes di Frogware, poi c'è il legal drama Phoenix Wright, il famoso L.A.Noire, diverse avventure grafiche legate a brand più o meno famosi come quelle di Microids; ci ha provato di recente anche Sega, riadattando la serie Like a Dragon in Judgment mentre andando ulteriormente indietro nel tempo è possibile scovare sì diverse perle, ma anche queste mai del tutto capaci di farti sentire padrone del tuo destino. La verità è che fare un gioco investigativo è davvero molto difficile, specialmente se l'obiettivo è renderlo credibile e non la solita sequenza d'incastri tra enigmi e dialoghi. Fortunatamente, a sparigliare ora è arrivato Shadows of Doubt.

L'atmosfera impareggiabile di Shadows of Doubt si nota anche camminando tra le sue trafficate strade
L'atmosfera impareggiabile di Shadows of Doubt si nota anche camminando tra le sue trafficate strade

Questo è il primo gioco che ti fa sentire un vero detective in azione, alle prese con una città magari non enorme ma viva come non mai, dettagliata come non mai. Non stiamo parlando però di dettaglio grafico ma qualcosa di molto più importante. In questo gioco, ogni persona incontrata ha un nome e un cognome, un carattere, forse un lavoro, delle preferenze su come passare il tempo libero, una zona più frequentata di altre, delle impronte digitali, una taglia di scarpe, un gruppo sanguigno e possibilmente anche una casa, un numero di telefono, un partner, degli amici. E ogni palazzo ha il suo androne, uno scantinato, delle aree comuni, le buche per le lettere con ciascun nominativo e poi scale e ascensori che portano ad ogni singolo piano dove ogni appartamento è potenzialmente esplorabile a piacimento. Non personaggi visivamente realistici, non texture in altissima risoluzione, ma una profondità tanto inedita quanto necessaria per far avanzare questa simulazione sopraffina chiamata Shadows of Doubt.

Reputazione e pensione

È possibile personalizzare le opzioni di partenza, ma solitamente il gioco ti fa partire come un detective di poco conto e perciò squattrinato, addirittura senza un tetto in cui dormire. Il nostro personaggio patirà il freddo, avrà bisogni primari come sete, fame, sonno, igiene personale, e dovra quindi trovare quanto prima un posto in cui dormire. Questa complessità ha naturalmente un prezzo: sia per renderla tecnicamente possibile come per evitare di trasformare il gioco in un incubo irrisolvibile, le città sono semplici nella forma e ridotte nelle dimensioni. Prima di ogni partita è possibile crearne proceduralmente di nuove, e ciascuna avrà abitanti, strade e palazzi diversi dalla precedente. Alcuni stabili però saranno presenti in ogni città, l'albergo e il municipio per esempio, perché fondamentali al gameplay. La prima notte è quindi altamente probabile che la passerete all'addiaccio, ma non è difficile risolvere un piccolo caso in giornata e avere subito i primi soldi per una camera in affitto, o addirittura per monolocale pulcioso rimediato tra le mura dei garage.

L'italiano non è disponibile ma non c'è poi moltissimo da capire leggendo: è tutta deduzione
L'italiano non è disponibile ma non c'è poi moltissimo da capire leggendo: è tutta deduzione

Lo scopo di Shadows of Doubt è quello di risolvere casi, sostenersi economicamente e aumentare la propria reputazione da detective che, una volta raggiunto il limite massimo, ci vedrà finalmente liberi di andare in pensione. Non è un lavoro da ragazzi, ma da professionisti. I casi si possono trovare al municipio, dove potrete comprare anche un po' di attrezzatura utile come manette e macchine fotografiche, come tra i messaggi lasciati sulle bacheche vicino ai telefoni pubblici. I lavori sono divisi in varie categorie: i meno pagati sono il ritrovamento di oggetti e l'umiliazione pubblica, per un arresto il pagamento dipende invece dalla pericolosità del soggetto. Altri lavori ci chiederanno di fotografare un personaggio o un documento ben preciso, di risalire a una persona della quale si conoscono pochissimi dettagli, lo spionaggio industriale, il ritrovamento di prove. In questa versione 1.0 sono stati introdotti anche nuovi casi relativi alla scomparsa di persone. Infine ci sono i killer. Ce ne sarà sempre almeno uno attivo, ma questo non significa che vi ritroverete circondati improvvisamente da cadaveri; alcuni di questi, infatti, ci metteranno del tempo a commettere il loro crimine e non è detto nemmeno che ne commettano altri successivamente.

Serial Killer!

I killer hanno diversi stili, alcuni per esempio hanno un approccio delirante religioso e disseminano le scene del delitto con dei graffiti di avvertimento che in alcuni casi possono contenere degli indizi importantissimi. Per risolvere i casi di Shadows of Doubt è necessario un approccio metodico: vanno incrociate prove, recuperati registrazioni di telecamere a circuito chiuso, trovato un modo per guadagnarsi l'accesso a zone che ci sono precluse.

I più coraggiosi potranno anche intrufolarsi nei condotti di ventilazione, disattivando la probabile sicurezza attraverso i terminali, come in un vero e proprio Deus Ex. Per aiutarci nel compito avremo una lavagna dove appuntare tutte le nostre prove collegandole tra loro attraverso i classici fili colorati visti nei film. Poche cose non si possono fare in Shadows of Doubt e una di queste è sparare. Non siamo poliziotti e in città l'uso delle armi è severamente vietato; questo però non vale per i cattivi che potranno spararci contro con conseguenze facilmente immaginabili. Gli sviluppatori hanno deciso di introdurre questo limite per impedirci di farci largo nel gioco a suon di piombo, una scelta condivisibile che però andava spiegata e limitata lato gameplay in modo migliore di come è stato poi fatto.

Shadows of Doubt fino a qui sembra un vero prodigio tecnico e non solo, ma tutto questo avvenirismo porta con sé, inevitabilmente, diversi problemi. Creare una simulazione simile è abbastanza complesso e lo è da gestire in tempo reale per l'hardware, fare poi in modo che la proceduralità del tutto non crei problemi è un vero incubo che infatti, dopo tante patch, ancora non funziona sempre correttamente. Ci sono casi che non possono essere risolti e se da una parte è anche realistico, quando avviene per colpa di un sistema di gioco che non funziona come dovrebbe fa perdere fiducia e voglia di continuare. Non capita spesso ma capita, quindi preparatevi.

Nonostante l'inventario limitato, avere un quotidiano con sé può rivelarsi molto utile in Shadows of Doubt
Nonostante l'inventario limitato, avere un quotidiano con sé può rivelarsi molto utile in Shadows of Doubt

Inoltre le città del gioco sono abbastanza limitate nella grandezza e, sebbene siano sufficientemente diverse tra loro, presentano sempre la stessa forma squadrata. Le città possono comunque arrivare a contenere centinaia di persone e, fidatevi, è un bene avere questo limite: già è difficile incrociare i dati di tutta questa gente, figuratevi farlo con migliaia di persone. Un gioco deve anche divertire e Shadows of Doubt, se apprezzate questo tipo di esperienza, è senza alcun dubbio il meglio in circolazione.

Futuro Noire

Fame, sete, freddo, quelle cose lì possono anche essere disabilitate permettendovi di concentrarvi sul lavoro vero e proprio; ma potrete comunque trovare dei miglioramenti al DNA da installare in una clinica in grado di darvi interessanti upgrade fisici e sociali, e che limitano anche certi bisogni primari. Noi ve lo sconsigliamo perché non c'è niente di meglio che andarsi a prendere un caffè bollente in un diner, in fuga dal gelo, mentre s'incrociano le ultime scoperte; e magari da lì assistere per puro caso un omicidio dalla finestra, perché in Shadows of Doubt anche questo può accadere. È un caos procedurale che gli sviluppatori hanno cercato di controllare, spesso con grandissimi risultati ma a volte chiaramente senza riuscirci. Nel gioco sono inclusi due casi introduttivi e alcune sorprese introdotte proprio con la versione 1.0, ma il resto sarà tutto casuale e questa è senza alcun dubbio un'occasione persa: sarebbe stato bellissimo procedere con i casi procedurali per sbloccare strada facendo delle missioni più elaborate e definite, magari legate a una trama principale con un vero e proprio finale col botto.

Gli autori hanno mascherato i limiti tecnici con uno stile hard boiled davvero riuscito
Gli autori hanno mascherato i limiti tecnici con uno stile hard boiled davvero riuscito

In verità, dal debutto in early access ad oggi non è stato poi fatto molto: sono state introdotte una manciata di nuove tipologie di casi, due però minori, e qualche struttura ricorrente come gli hotel. Il resto del tempo è stato utilizzato per risolvere i bug e arrivare al recente debutto su Steam, e frettolosamente anche su console dove la situazione, nel momento in cui scriviamo, è al limite del giocabile. Il più grande dispiacere è vedere l'assenza di un piano d'azione, come anche di una certa intraprendenza nell'immaginare il futuro di un gioco con delle potenzialità davvero enormi. Sembra come se il produttore abbia deciso di concludere così questa esperienza, chissà forse per lavorare a un altro progetto? Comunque vadano le cose, l'unicità di Shadows of Doubt meriterebbe di essere perfezionata, approfondita e non abbandonata dopo una malmessa versione 1.0. Non esistono giochi simili, con queste meccaniche, con questi ritmi, con questa atmosfera e anche, perché no, con questa grafica. I limiti di budget sono stati infatti trasformati in virtù attraverso una scelta stilistica davvero coinvolgente: i pixel 3D di Shadows of Doubt ne caratterizzano il carattere e ne rimarcano l'avvolgente atmosfera.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (35)
8.2
Il tuo voto

Cercare impronte in una camera da letto, controllare elenchi telefonici alla ricerca di una coppia di iniziali, esplorare scantinati malfamati, essere aggrediti di notte per tornare a casa insanguinati e stremati, trovare un indizio sul serial killer più pericoloso leggendo il giornale comprato per pedinare un presunto truffatore, controllare le registrazioni di una camera che ha ripreso il presunto omicida, chiedere ai residenti di un palazzo se conosco il tizio nella foto, convincere persone a farci dare un'occhiata alla loro abitazione, stampare dai loro computer documenti privati, scappare dalle condutture mentre è in arrivo la polizia, trovarsi davanti al killer ancora con le mani insanguinate... se darete fiducia a Shadows of Doubt, vivrete situazioni davvero incredibili. Ma quanto potenziale inespresso. Tutto questo è riferito alla versione PC, su console al momento non ne consigliamo l'acquisto, ma le cose potrebbero cambiare in futuro.

PRO

  • Atmosfera sopraffina
  • Il gameplay è incredibilmente profondo, sembra di investigare davvero!
  • I serial killer procedurali sono uno spasso

CONTRO

  • Tra un caso procedurale e l'altro non avrebbero guastato missioni scriptate e più elaborate
  • Ancora diversi bug che potrebbero impedire la conclusione di un lavoro
  • Non sembrano esserci grandi piani per il futuro del gioco