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Spookware, la recensione di un WarioWare con i morti

In occasione dell'Halloween incombente, proponiamo la recensione di Spookware, un gioco che prende in giro l'horror e non solo

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   26/10/2021
Spookware
Spookware
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La formula di WarioWare può sembrare talmente assurda da essere difficilmente replicabile, nonostante la sua estrema semplicità, eppure ogni tanto viene fuori qualche caso in cui il mini-game folle assurge a stato dell'arte e in questa recensione di Spookware vediamo come Beeswax Games sia andata decisamente vicina a questo concetto, quantomeno. Gli ingredienti sono tutti molto interessanti: le improvvise fiammate di gameplay date dai mini-game lanciati tra capo e collo, un'ambientazione che parte dagli stilemi classici dell'horror e ci costruisce sopra una spassosa parodia e una vera e propria storia da scoprire attraverso diversi atti, che mette in scena le avventure di tre fratelli scheletrici alle prese con diverse situazioni. Il tutto crea un'amalgama molto particolare che non ha praticamente eguali nel panorama videoludico e non è una cosa da poco al giorno d'oggi, sebbene il gameplay resti sempre estremamente semplice.

È difficile trovare una collocazione precisa per Spookware nel sistema dei generi videoludici, essendo qualcosa di ancora più particolare di WarioWare, vista la presenza di ulteriori elementi ibridi a costruirne la struttura, ma possiamo considerarlo una sorta di avventura con mini-game integrati.

Il risultato è piuttosto interessante perché crea una variazione costante tra situazioni diverse, con una base incentrata su esplorazione e dialoghi e il frequente subentro dei mini-game a fornire botte improvvise di azione estremamente elementare ma anche decisamente spassosa, soprattutto grazie alla caratterizzazione demenziale adottata per rappresentare le diverse situazioni in cui dobbiamo agire.

Il gioco è uscito l'estate scorsa, ma lo recuperiamo adesso, con questa recensione, perché può risultare particolarmente adatto ad Halloween, in particolare per chi è incline a una sua interpretazione decisamente umoristica.

Storia: tre allegri ragazzi morti

Spookware inizia con i tre protagonisti intenti a vedere film horror in TV
Spookware inizia con i tre protagonisti intenti a vedere film horror in TV

Il gioco parte subito forte, proponendo una serrata serie di 9 mini-game da portare a termine in sequenza prima ancora di poter vedere l'inizio della storia, tanto per far capire con cosa ci dobbiamo confrontare nel corso dell'avventura. Tre scheletri dall'aspetto alquanto buffo osservano l'azione su una TV antidiluviana comodamente seduti su un divano, cosa che fa capire come il tema del gioco sia in verità una sorta di maratona di "film horror classici" che i tre fratelli stanno portando avanti ormai da chissà quanto tempo, all'interno di un tipico scantinato da casa americana. Al termine di questa prima sezione, i tre decidono finalmente di uscire a prendere un po' d'aria e da qui parte effettivamente la storia, svelando come lo scantinato sia in verità una tomba dalla quale i tre fratelli emergono per cercare di recuperare un po' di tempo perduto nella loro lunga permanenza sottoterra.

Lefti, Midi e Righti, questi i nomi dei tre figuri scheletrici, decidono dunque di affrontare le meraviglie del mondo esterno, prendendo parte a diverse avventure all'interno di sezioni separate tra loro e caratterizzate da scenari specifici. Si parte, per esempio, da una tipica high school americana per poi passare a una nave da crociera e poi a un quartiere di una grande città dove i nostri devono occuparsi della gestione di un ristorante, con una quest principale da affrontare per ogni livello.

I mini-game si presentano con uno stile veramente bizzarro
I mini-game si presentano con uno stile veramente bizzarro

È facile capire come ogni sezione rappresenti, a tutti gli effetti, la scoperta di una componente tipica della vita normale, che viene affrontata dai tre fratelli come una sorta di "prima volta", di fatto riscoprendo la vita dopo la morte, o almeno questo è quello che sembra a una prima occhiata. Tra i toni scanzonati e umoristici che caratterizzano infatti dialoghi e situazioni di gioco si intravede una sorta di elemento inquietante sotteso, che affiora durante i sogni dei protagonisti e in altre situazioni, facendo capire come tutto possa essere solo "un'illusione", in attesa di scoprire la verità celata in fondo al percorso.

Gameplay: WarioWare con il morto

La scuola è il primo livello da affrontare in Spookware
La scuola è il primo livello da affrontare in Spookware

Dal punto di vista del gameplay, il gioco si configura come una sorta di avventura in cui le interazioni con personaggi e scenario si limitano a dialoghi e mini-game in stile WarioWare: Get It Together!. Durante le fasi di esplorazione siamo liberi di muovere i tre personaggi all'interno delle ambientazioni, alla ricerca di location e alla scoperta delle missioni principali da portare a termine, ma una volta definiti questi elementi i mini-game diventano i momenti fondamentali del gioco. Essenzialmente, i momenti di gioco veri e propri sono costituiti proprio da queste fiammate di gameplay nelle quali dobbiamo capire cosa fare ed eseguire azioni semplici ma senza poter sbagliare, il tutto all'interno di un lasso di tempo minimo. I mini-game sono tanti e variegati, offrendo una varietà di situazioni assurde come ci ha insegnato la serie Nintendo, ma in questo caso con un tono tendente al lugubre e grottesco: ricomporre uno scheletro, tagliare una testa, disinnescare una bomba, fuggire da fantasmi e tantissime altre micro-strutture di gioco da eseguire correttamente in pochissimi secondi.

Rispetto a WarioWare, in Spookware si nota una certa contestualizzazione di questi mini-game, almeno per quanto riguarda quelle sezioni che riguardano più specificamente la progressione nella storia.

Nel secondo livello di Spookware siamo su una nave da crociera
Nel secondo livello di Spookware siamo su una nave da crociera

Nel primo livello, per fare un esempio, ci troviamo a dover assemblare una band per il concerto scolastico e per farlo dobbiamo vincere varie sfide musicali: tutte queste si svolgono come delle sorte di rhythm game che richiedono la corretta pressione dei tasti a tempo in modo da suonare correttamente le percussioni. Nel livello successivo, ambientato su una nave da crociera, dobbiamo risolvere un caso di presunto omicidio cercando di controbattere alle testimonianze presentando prove che potrebbero incastrare i sospettati (in maniera molto simile a Phoenix Wright), mentre in quello dopo ancora i giochi hanno a che fare con la gestione di un ristorante. In pratica i mini-game più disparati si inseriscono all'interno di sequenze di gioco più radicate nella narrazione, che fungono da fil rouge per quanto riguarda i singoli livelli.

Bisogna peraltro rilevare come il sistema di controllo risulti un po' confuso: il gioco stesso riferisce che è preferibile utilizzare la tastiera, ma in alcuni casi viene invece prediletto il mouse, con la necessità di passare da una all'altro per il controllo dei personaggi nelle fasi adventure e nei mini-game.

Grafica fra 2D, 3D e realtà

Un mini-game in cui dobbiamo tagliare un tronco, con immagini reali
Un mini-game in cui dobbiamo tagliare un tronco, con immagini reali

Molto particolare la soluzione scelta per la grafica, con un'estetica davvero unica che mischia elementi 2D, 3D, disegni e immagini reali. Per quanto riguarda il rapporto fra personaggi 2D e ambientazioni 3D, l'effetto ricorda molto da vicino quello tipico della serie Paper Mario, con i vari scheletri che appaiono "piatti", ma si muovono all'interno di uno spazio tridimensionale. Alquanto unica è invece la commistione tra foto dal vero ed elementi disegnati, con una resa di notevole impatto che sembra basarsi su diorami reali a cui sono applicati alcuni filtri "low-fi" in grado di distorcere l'immagine, applicando anche un effetto vintage in linea con lo stile un po' anni 90 che caratterizza il tutto. Questo effetto vale sia nelle fasi di esplorazione tra le ambientazioni che nei mini-game a schermata singola, dove l'uso dei fotomontaggi raggiunge il massimo effetto umoristico/demenziale.

Questo stile porta a una caratterizzazione veramente singolare e rappresenta buona parte di tutto il fascino di Spookware, ma comporta anche alcuni elementi un po' problematici: la grafica chiara e pulita di WarioWare fa capire subito che cosa si debba fare all'interno dei vari mini-game, i quali risultano sempre immediati ma difficili da eseguire alla perfezione e nel minimo tempo messo a disposizione. In Spookware spesso manca questa chiarezza e immediatezza, per cui ci si trova magari a perdere delle vite (ne abbiamo tre a disposizione, prima del game over) solo per cercare di capire non solo cosa si debba fare dei mini-game, ma anche semplicemente cosa stia succedendo e quali siano gli elementi di interazione. La colonna sonora, da parte sua, riesce invece ad accompagnare perfettamente l'azione con il giusto stile bizzarro che si associa perfettamente al gioco.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 10,79 €
Multiplayer.it
6.8
Lettori (1)
6.2
Il tuo voto

WarioWare è diventato un mito per le sue particolarità, compreso il fatto di essere sostanzialmente privo di una forma videoludica vera e propria. Spookware prova a fornire un'alternativa e una sorta di soluzione a tale "problema" inserendo i mini-game all'interno di un contesto più strutturato, con una vera e propria narrazione, una progressione tra livelli ed elementi di esplorazione, scoperta, interazione e dialoghi. Praticamente, una vera avventura su cui si innestano i mini-game: se a tutto questo aggiungiamo anche una caratterizzazione unica e uno stile grafico altrettanto strano, il risultato potrebbe essere esplosivo. Spookware fa tutto questo veramente bene, il problema è che quella mancanza di spessore tipica della raccolta di mini-game rimane, e viene forse anche accentuata dal tentativo di elevarla a componente di un'avventura più strutturata, tanto più se queste piccole fiammate di gameplay sono anche inficiate da una cerca mancanza di chiarezza e immediatezza. Resta un gioco stranissimo e divertente, magari adatto a farsi due risate in tema Halloween, ma è possibile che annoi in fretta.

PRO

  • Stile davvero unico e molto piacevole, tra grafica e audio
  • L'umorismo nero e demenziale fa sempre il suo effetto
  • Alcuni mini-game associati agli elementi adventure funzionano molto bene

CONTRO

  • I mini-game restano molto superficiali, ovviamente
  • Poca chiarezza nella (micro) struttura dei giochi, a prima vista
  • Confusione nel sistema di controllo