Come si fa a mescolare un'avventura grafica a un gioco di ruolo? BKOM Studios ha deciso di rispondere a questa domanda essenziale, quasi esistenziale, tentando una strada originale, ma non semplicissima da percorrere, per un risultato riuscito a metà, come vedremo nella recensione di Sunday Gold.
Storia
Dal punto di vista stilistico e narrativo, Sunday Gold funziona davvero bene. La storia che racconta non è proprio originalissima e forse c'è un eccessivo ricorso ai cliché dei film di genere, ma la scelta di utilizzare uno stile così marcato da fumetto di genere, che si riflette in ogni aspetto del gioco, è davvero riuscita e coinvolgente. La storia segue le vicende di tre criminali da strapazzo, Frank, Sally e Gavin, che hanno un piano geniale per diventare ricchi: scoprire gli affari segreti di un miliardario.
Il racconto è stato modulato su diversi toni e mescola con grande sapienza satira e dramma, condendo il tutto con un pizzico di humor nero. Lo stile visivo in questo senso aiuta, perché riesce a connotare le vicende più di quanto non faccia la storia stessa (di suo molto lineare). Notevole anche la mole di documenti sparsi per le aree, che svelano dettagli interessanti sulle storie secondarie che puntellano il gioco.
I tre personaggi di loro non sono scritti in modo particolarmente brillante, ma funzionano molto bene come squadra: Frank è il classico piccolo criminale maestro della sopravvivenza urbana, capace di aprire ogni serratura; Sally è una donna dalla forza eccezionale, mentre Gavin è un ex impiegato, che vuole usare le sue conoscenze informatiche per incastrare il suo vecchio datore di lavoro. Le loro differenze di vedute sul colpo e sul mondo emergono chiaramente nel corso dell'avventura, creando anche delle diramazioni nella storia che possono portare a dei risultati interessanti.
Avventura
I personaggi hanno tutti abilità differenti che possono usare in vari momenti nelle fasi di esplorazione e in combattimento. C'è chi è più versato nell'hacking e può quindi violare con più facilità i sistemi elettronici, c'è chi dispone di una grande forza che può usare per spostare oggetti pesanti (ad esempio degli armadi) e chi è bravo ad aprire qualsiasi serratura. Le abilità speciali dei personaggi sono legate a dei minigiochi, come ad esempio quello dell'hacking di Gavin, che richiede di scoprire il codice di sicurezza del sistema elettronico che si vuole violare, o quello dello scassinamento di Frank, che richiede una certa abilità manuale. La progressione dei tre personaggi può essere gestita con un occhio al sistema da gioco di ruolo, ma sempre tenendo in considerazione quella che è la parte adventure. In questo senso Sunday Gold risulta essere uno dei mix meglio riusciti dei due generi, pur non riuscendo a risolvere completamente alcuni attriti nei diversi sistemi.
Uno degli aspetti chiave del gameplay è la gestione del tempo. Ognuno dei personaggi ha una certa quantità di punti azione da spendere per turno, per fare cose differenti, siano esse la perlustrazione degli ambienti, l'uso di certe abilità o l'esecuzione di azioni legate allo scenario.
Considerando l'interfaccia punta e clicca, fin qui potrebbe sembrare di essere davanti a una normale avventura grafica con dei limiti da GDR, se non fosse che il passare del tempo è scandito da altre occorrenze, come il cosiddetto livello di allarme, che indica la consapevolezza che gli addetti alla sicurezza hanno della nostra presenza e che cresce di turno in turno. Ciò significa che più tempo passiamo in un certo posto, più combattimenti dovremo affrontare.
L'idea in sé funziona davvero bene e aggiunge una certa tensione alle fasi di esplorazione, dove bisogna trovare il giusto equilibrio tra la voglia di scoprire tutto e la fretta indotta dal voler evitare di combattere troppo. Così, ad esempio, ogni errore non si paga solo in termini di punti azioni sprecati, ma anche nel dover poi scegliere se ritentare o meno, usando altri punti azione. Qui interviene un'altra meccanica a complicare le cose: il panico.
Salute mentale
Ogni personaggio ha una sua barra della salute mentale che viene alterata dagli eventi di gioco. Un personaggio in preda al panico produrrà degli strani effetti sul gameplay. Ad esempio potrà avere delle strane visioni, compresi dei nemici immaginari, leggerà i testi distorti (e noi con lui) e tenderà ad agire in modo sconsiderato, spesso erratico. Sulla carta la sanità psichica dovrebbe aggiungere un livello di complessità al gioco, nella pratica funziona in modo molto più superficiale di quello che si vorrebbe, finendo per risultare quasi sorvolabile quando si è capito come equilibrarla senza troppi sforzi. Oltretutto il gioco è letteralmente pieno di oggetti che aiutano a recuperare assennatezza, tanto che anche quando il panico viene usato a livello narrativo per creare un momento particolare, finisce per essere tamponabile a colpi di consumabili senza troppi problemi.
Gioco di ruolo
Se dovessimo giudicare Sunday Gold limitandoci a quanto descritto, lo definiremmo complessivamente un ottimo gioco, pur con qualche criticità da sistemare. Purtroppo, a spegnere gli entusiasmi ci pensano le meccaniche da gioco di ruolo, che evidentemente non riescono a esprimersi fino in fondo. Non che ci sia qualcosa che non funziona, solo che rimane tutto troppo in superficie, a partire dall'equipaggiamento, che non offre particolari spunti a livello di gameplay (c'è solo da selezionare quello con i valori più alti e vivere felici), passando per gli alberi delle abilità, che a un certo punto del gioco si "esauriscono". Ossia: scelta una certa progressione, si arriva in fondo troppo presto e si è quindi costretti ad assegnare i punti successivi ad abilità di cui non ci interessa molto, solo per non mandarli sprecati.
L'ultimo problema, il più grande, è rappresentato dai combattimenti, che sono molto ripetitivi e troppo lunghi, con i nemici che sono delle vere e proprie spugne per proiettili, capaci di incassare molti colpi prima di andare al tappeto. Il sistema scimmiotta quello dei giochi di ruolo giapponesi classici, con i personaggi che agiscono a turno secondo l'iniziativa, ma è molto più lento e farraginoso, tanto che spesso si finisce per temere i combattimenti più per il tempo che fanno perdere e il tedio, che per il rischio che qualche personaggio finisca ucciso.
Conclusioni
Sunday Gold è indubbiamente un buon gioco, pieno di coraggio e di spunti originali. Peccato che non tutto si amalgami alla perfezione e si finisca per sorvolare su alcune parti. La sostanza è che fa bene alcune cose e altre molto meno. In particolare la parte da gioco di ruolo lascia un po' a desiderare, ma viene in parte equilibrata dalle fasi adventure. Insomma, in ultima istanza ci troviamo di fronte a un'esperienza bella, ma non proprio esaltante.
PRO
- La parte esplorativa funziona bene
- Stilisticamente ottimo
- Un mix originale
CONTRO
- Le meccaniche da gioco di ruolo sono un po' superficiali
- La sanità mentale
- I combattimenti sono troppo lenti