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The Textorcist, la recensione

The Textorcist è un titolo tutto italiano che mescola con successo diversi generi apparentemente agli antipodi e risulta fresco e originale da giocare.

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   27/02/2019

Prendete un bullet hell qualsiasi, mescolatelo con Typing of the Dead, versate il tutto nello stampo di un gioco di ruolo giapponese ambientato a Roma e avrete una mezza idea di cosa sia The Textorcist: The Story of Ray Bibbia, titolo tutto italiano decisamente unico, che riesce a fare l'impensabile fondendo con successo tre generi agli antipodi e arricchendo il tutto con testi pieni di sarcasmo a volte riusciti, altri un po' meno. Ma non corriamo troppo ed esaminiamone le caratteristiche.

Textorcist 01

Pregare

The Textorcist racconta la storia dell'esorcista Ray Bibbia e della sua crociata per ripulire una Roma immaginaria in piena crisi spirituale, nonostante o, meglio, a causa dello strapotere del Vaticano. Scoperto un piano che coinvolge demoni e umani corrotti, Bibbia decide di combattere il male e di ripulire la città a colpi di potenti esorcismi. In generale, la storia raccontata da The Textorcist riesce a essere intrigante, nonostante alcune scelte decisamente surreali, mentre i toni sarcastici dei testi sono azzeccati per il contesto narrativo in cui sono calati. Non aspettatevi comunque niente di troppo complesso o profondo, ma solo un canovaccio sopra le righe per un scenario pieno di trovate, che vi risulteranno tanto più gustose se conoscete bene i luoghi di Roma in cui sono ambientati i vari capitoli.

Per il resto a una prima occhiata The Textorcist sembra una copia spudorata di un qualsiasi gioco di ruolo giapponese di epoca 16 bit, soprattutto per via dei suoi personaggi cartoon in pixel art (davvero ben fatti). Non ci vuole però molto per scoprire le peculiarità di The Textorcist, che si svelano sin dalla sequenza introduttiva che funge da tutorial: Bibbia combatte e interagisce con il mondo di gioco scrivendo parole. Ossia è il giocatore che deve scrivere le parole corrispondenti alle diverse azioni per eseguirle. Mettiamo ad esempio di essere nello studio di Bibbia e di voler leggere il suo diario: per farlo bisogna digitare la parola "Journal" sulla tastiera. Allo stesso modo se si vuole accedere al computer dell'ufficio bisogna scrivere la parola "On". Vogliamo invece parlare con un determinato personaggio? Facile: basta avvicinarsi e scrivere "Talk". Specifichiamo che non ci troviamo di fronte a un'avventura testuale, poiché le parole da scrivere per utilizzare i vari oggetti appaiono tutte sulla testa di Bibbia quando si avvicina agli stessi. Del resto stiamo parlando di un action con qualche elemento adventure, quindi non avrebbe avuto senso complicare troppo la vita al giocatore da questo punto di vista. Le difficoltà si trovano altrove.

Textorcist 08

La demo di The Textorcist

Come scritto nel corpo della recensione, The Textorcist è un gioco unico. Se temete la sua originalità, sappiate che è possibile scaricarne una demo dalla pagina Steam del gioco. Vi consigliamo di farlo in modo da capire se possa fare per voi o meno, soprattutto se non conoscete l'inglese o se siete particolarmente lenti a scrivere sulla tastiera e non disponete di un controller.

Combattere

Il vero fulcro di The Textorcist è nei combattimenti contro i dieci boss di difficoltà crescente che scandiscono i vari capitoli di gioco. Come già accennato, in ognuno di essi Bibbia visita una diversa zona di Roma alla ricerca di attività demoniache da esorcizzare. Ci sono aree note e altre meno note: ad esempio immaginiamo che anche i non romani conoscano la via Appia Antica o il Colosseo, mentre zone come il Mandrione saranno sicuramente oscure ai più. Comunque sia in ognuna di esse il nostro esorcista deve vedersela con un nemico dotato di pattern d'attacco unici, per un'esperienza a tratti appassionante e a tratti frustrante. I combattimenti si svolgono tutti nello stesso modo: raggiunto il boss bisogna digitare esorcismi a raffica per danneggiarlo, cercando contemporaneamente di schivare i suoi attacchi. Quando subisce un colpo, Bibbia lascia cadere il libro degli esorcismi e, nel caso sia colpito una seconda volta prima di averlo recuperato, perde parte della sua energia. Come già detto, i boss dispongono tutti di pattern di attacco differenti: ad esempio uno lancia delle bombe sulla mappa che vanno disinnescate prendendosi una pausa dalla recitazione degli esorcismi, mentre un altro dispone di dieci bocchettoni laser capaci di sparare dei potenti laser. La varietà è alta e a tratti stupefacente, con soluzioni davvero gustose che spezzano il ritmo del mare di proiettili da schivare.

Textorcist 04

Il sistema di controllo è ovviamente tastiera centrico, con una mano che si occupa dei movimenti e l'altra di digitare parole. E qui se vogliamo arriva il primo grosso limite del gioco e la frustrazione di cui parlavamo: noi che scriviamo al computer per lavoro non abbiamo avuto grossi problemi con il sistema di controllo, cui ci siamo abituati in pochi minuti, ma fatto provare The Textorcist a una persona che non usa la tastiera con la nostra stessa dimestichezza, già il secondo boss si è rivelato un avversario troppo ostico, fonte di grandi violazioni del secondo comandamento. Considerate che The Textorcist è un titolo dalla difficoltà spietata, soprattutto per via della sua natura da bullet hell: schivare centinaia di colpi dovendo contemporaneamente scrivere parole in pochi attimi con una mano sola, spesso senza nemmeno poter guardare la tastiera, non è da tutti. Considerando anche che alcune parole non sono semplicissime (molte formule sono in Latino) e che i boss avanzati dispongono di poteri che ne complicano la digitazione (ad esempio uno copre le parole da digitare con dei punti interrogativi), capirete quanto il gioco di MorbidWare possa essere elitario nello scegliersi il suo pubblico ideale.

Textorcist 07

Ovviamente se siete tra quelli in grado di muovere il personaggio e contemporaneamente digitare, o se vi intriga l'idea di imparare a farlo, troverete in The Textorcist un titolo eccellente che vi metterà davvero alla prova. L'alternativa è giocare usando un controller, che trasforma completamente il gameplay rendendolo più somigliante a quello di una specie di rhythm game, dove invece di scrivere le parole, bisogna comporle selezionando le lettere tra le due disponibili assegnate ad altrettanti tasti (solitamente i dorsali). Si tratta di un sistema che rende l'esperienza di gioco molto più abbordabile, ma che paradossalmente le fa perdere un po' della sua forza. Ovviamente è la soluzione perfetta per chiunque non voglia combattere con l'altro sistema, decisamente più ostico da domare.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
7.8
Lettori (7)
8.3
Il tuo voto

The Textorcist potrebbe piacervi alla follia, intrigandovi con la sua originalità e mettendovi alla prova con il suo gameplay scoppiettante, oppure potrebbe rifiutarvi completamente lasciandovi totalmente indifferenti. Si tratta di un prodotto sicuramente valido, dedicato però a dei giocatori davvero specifici o a chiunque non tema di affrontare un sistema di gioco così ostico. Giocato con il controller diventa più abbordabile, ma allo stesso tempo perde buona parte della sua unicità. Insomma, siamo di fronte a un titolo che per dare il massimo deve essere accettato per quel che è e fruito in un certo modo, altrimenti si rischia di rimanere fortemente delusi.

PRO

  • Originale
  • Riuscito miscuglio di più generi
  • Il sistema di controllo può rivelarsi una sfida appassionante in sé
  • Ottima pixel art

CONTRO

  • Se non riuscite a digitare alla cieca con una mano sola è davvero frustrante
  • L'uso di un controller lo rende più semplice, ma anche più blando