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Tom Clancy's EndWar - Recensione

Dopo qualche mese di attesa, Tom Clancy's End War arriva anche sui nostri PC, ma non sempre l'attesa viene ricompensata.

RECENSIONE di Stefano Brighenti   —   25/02/2009
Tom Clancy's EndWar
Tom Clancy's EndWar
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Come spiegato nell'esaustiva recensione della versione Xbox 360, EndWar porta una ventata di freschezza nel genere RTS, prevedendo l'interessante possibilità di comandare le proprie truppe tramite degli intuitivi comandi vocali: i principali ordini, come di attacco, di movimento e di conquista, possono essere impartiti semplicemente parlando all'interno del vostro microfono e le unità eseguiranno prontamente il compito da voi assegnato.
Si tratta, senza dubbio, di un qualcosa mai provato prima in nessun gioco di strategia e che, finalmente, porta una qualche innovazione rilevante ad un genere che, per diverse ragioni, si è fossilizzato su determinate meccaniche ormai vecchie di diversi anni: inutile nascondervi quindi che, tramite questo sistema basato sugli ordini vocali, verrete inevitabilmente coinvolti all'interno dell'azione con un grado decisamente maggiore rispetto a molti altri titoli appartenenti al genere.
Il team di Ubisoft Shangai ha fatto un lavoro a dir poco eccellente nel realizzare una componente di riconoscimento vocale veramente impeccabile e molto raramente vi ritroverete ad impartire lo stesso ordine due volte, per via di una mancata comprensione da parte del software: dopo un breve tutorial e qualche minuto di gioco avrete capito appieno le nuove meccaniche di gioco e sarete in grado di padroneggiarle senza alcun problema.

Gli allori

Ma gli sviluppatori si sono seduti, troppo presto, sugli allori: l'idea che dopo qualche ora di intenso gioco si ha è che Ubisoft si sia spremuta le meningi per mesi per cercare un qualcosa che rendesse EndWar innovativo e poi, una volta trovato, si sia affidata ai soliti canoni degli RTS, non azzardando qualche altra innovazione.
Passata quindi l'eccitazione del momento di poter impartire ordini tramite la propria voce, iniziano man mano ad affiorare gli aspetti negative che, alla lunga, sovrastano parecchio l'unico vero punto di forza di questo titolo; a partire, ad esempio, dall'impossibilità di realizzare scontri con molte unità sullo schermo.
Il gestire le truppe con la voce significa, ovviamente, dover prestare un'attenzione continua su quello che accade nel campo di battaglia, fare continui piccoli aggiustamenti che, normalmente, si potevano fare con un semplice e rapido click del mouse, adesso vi richiede di pronunciare, per intero, il comando predefinito: ragion per cui, per permettere al giocatore di tenere sotto controllo tutto quanto, gli sviluppatori hanno preferito limitare il numero di unità coinvolte negli scontri, facendo perdere la sensazione di trovarsi, realmente, in uno scontro di portata mondiale, come invece poteva accadere in titoli come World in Conflict.
Se, tuttavia, il numero di unità coinvolte è un difetto marginale, ben più grave è invece la noia che dopo qualche ora di gioco inizia ad affiorare: contando anche su un ridotto parco unità a vostra disposizione, EndWar ricade nel sempreverde schema della morra cinese, con gli elicotteri che battono i carri, i quali sconfiggono la fanteria meccanizzata, che a sua volta abbatte con facilità gli elicotteri.
Alla lunga capirete che il modo migliore per affrontare qualsiasi missione in singolo (o qualsiasi partita in multiplayer) è quello di avere un'armata il più eterogenea possibile e, quando il vostro avversario vi schiererà contro una determinata unità, voi non dovrete far altro che rispondere con la sua diretta antagonista.

Tom Clancy's EndWar - Recensione
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Un piccolo diamante?

Man mano che proseguirete nel gioco, l'eccitazione del comandare le vostre truppe andrà scemando, lasciando sempre più in mostra i difetti sostanziali di questo titolo: a ben poco possono servire le cosiddette armi di distruzione di massa (sostanzialmente delle super armi utilizzabili una tantum), visto che possono sì rovesciare le sorti di uno scontro, ma non sono nemmeno così indispensabili. Se a questo aggiungete un'intelligenza artificiale che, pur essendo nella media, non rappresenterà certamente un ostacolo per un giocatore leggermente avvezzo al genere, capirete di ritrovarvi tra le mani quello che è, a tutti gli effetti, un piccolo diamante grezzo. La semplicità della campagna in single player, tra l'altro costruita intorno ad una trama nemmeno così all'altezza del celebre scrittore, va a penalizzare sensibilmente l'esperienza in singolo, facendo appoggiare la valutazione finale del titolo sulla componente multiplayer: quest'ultima è sicuramente la meglio riuscita, risolvendo il problema dell'IA deficiataria, ma non può comunque reggere il confronto con degli strategici vecchio stampo, ma decisamente più profondi a livello tattico e gestionale. A parte questo, la build consegnataci da Ubisoft per la recensione era affetta da alcuni problemi, come l'impossibilità di avviare una partita schermaglia in singolo e degli improvvisi, quanto ingiustificati ritorni al desktop: nulla di irrisolvibile, ma tutto questo contribuisce a dare l'impressione di una conversione lanciata sul mercato troppo, troppo presto, per poi affidarsi alla diffusa prassi di lasciare alle patch il compito di rifinire il titolo.

Tom Clancy's EndWar - Recensione
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Commento

La metafora del diamante grezzo calza perfettamente a questo EndWar: gli sviluppatori hanno osato allontanarsi leggermente dal solito seminato imposto da anni dagli RTS, per poi però ritornarci velocemente e riprendere i classici schemi che si vedono da anni, talvolta addirittura impoveriti sotto il profilo tattico.
Non basta quindi una bella grafica ed un'idea interessante per trasformare un gioco in un capolavoro: EndWar, in fin dei conti, è penalizzato a causa del suo spessore tattico pressoché inesistente, della sua trama decisamente sottotono e di una semplicità generale, anche ai livelli di difficoltà più elevati.

Pro

  • Comandare le truppe con la vostra voce
  • Immediato
Contro
  • In fin dei conti, il solito strategico
  • Qualche bug di troppo
  • Noioso e troppo semplice

PC - Requisiti di Sistema


Requisiti Minimi:

  • Processore: Pentium 4 2.0 GHz o AMD 2200+
  • RAM: 512 MB
  • Scheda Video: Compatibile Direct 3D con 64 MB
  • Spazio su disco: 6.0 GB
Requisiti Consigliati:
  • Processore: Pentium 4 3 GHz o AMD 3000+
  • RAM: 1 GB
  • Scheda Video: Compatibile Direct 3D con 128 MB
  • Spazio su disco: 6.0 GB
Configurazione di Prova
  • Processore: Intel Core Duo E8400 @ 2.66 GHz
  • RAM: 4 GB DDR3
  • Scheda Video: AMD Radeon 4870X2 2 GB
  • Sistema Operativo: Windows Vista Home Premium