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Triple Play Baseball

EA ci regala un altro dei suoi giochi sportivi caratteristici della sua vasta produzione con un nuovo capitolo di una delle saghe più lunghe e durature, quella di Triple Play.

RECENSIONE di La Redazione   —   20/08/2001
Triple Play Baseball
Triple Play Baseball

Baseball che passione!

Non so voi, ma a me i giochi sul Baseball sono sempre piaciuti sin dai lontanissimi tempi di Champions Baseball, il mitico Coin-op di Sega con cui ho speso più di un pomeriggio in sala giochi, certo ero uno dei pochi che metteva la monetina nel cabinet, ma all’epoca era uno dei giochi più realistici e complessi e per questo attirò la mia attenzione.
Ma torniamo al nostro Triple Play dicendo subito che le novità introdotte sono veramente pochine e probabilmente non giustificano la spesa per chi già possiede il titolo precedente, viceversa questo è un titolo adatto per chi non ha mai comprato un gioco su questo Sport e si vuole avvicinare in maniera semplice ed immediata. Insomma, per andare subito al sodo, vi dico che Triple play è un gioco prettamente Arcade con pochi aspetti realmente simulativi.
Io ritengo, è in fondo il titolo di EA ne è forse una dimostrazione, che forse questo è l’ultimo capitolo della serie, per il semplice fatto che sul mercato è possibile trovare un prodotto di gran lunga superiore e che risponde al titolo di High Heat Baseball (ricordo che sta per uscire il nuovo titolo della serie chiamato High Heat Baseball 2K2).
E in confronto agli altri titoli? Beh in realtà non c’è ne sono e la lotta si riduce ai due sopra menzionati.

Triple Play Baseball
Triple Play Baseball

Andiamo a fare un Home Run

Da un punto di vista tecnico il titolo EA presenta aspetti di rilievo ad altri decisamente meno piacevoli.
Intanto sono stati aggiornati le squadre all’ultima stagione e la grafica presenta discreti modelli di giocatori, soprattutto le espressioni facciali sono molto curate ed è possibile riconoscere facilmente i giocatori più noti. E’ anche possibile creare un proprio giocatore scegliendo in maniera molto precisa, una marea di caratteristiche, come il colore della pelle, la lunghezza dei capelli o il peso. Di contro il resto lascia a desiderare con una buona varietà di stadi, che però si rivelano piuttosto grezzi come realizzazione. Il sonoro sarebbe ottimo se non fosse per la povera (relativamente alle frasi che la compongono) telecronaca, che dopo un po’ si ha la voglia di disattivare.
Notevole è il sistema di controllo, che cambia decisamente in base alla periferica usata.
Quindi avremo un sistema diverso a seconda si usi la tastiera, il mouse o un joypad.
Sotto questo aspetto la EA ha fatto un ottimo lavoro che condivido in pieno, d’altronde si potevano limitare a un semplice adattamento di un'unica interfaccia di controllo per tutti i dispositivi.
Come dicevo prima, ombre e luci, e quindi non posso non sottolineare la povera IA con cui dobbiamo confrontarci.
La natura Arcade del titolo si manifesta anche quando effettuiamo alcuni colpi particolari, come il Triple Play in quanto si attiva una particolare modalità Cheat che ci consente di migliorare le prestazioni dei nostri uomini.
Alcuni effetti visivi sono decisamente bizzarri, mi è capitato di sentire un tuono quando ho effettuato un Home Run!! Quando intraprendiamo una lega, a differenza delle altre modalità, ci sembra di avere una parvenza di simulazione e una profondità superiore.
Al termine di ogni partita avremmo dei crediti a disposizione che potremmo spendere per migliorare le caratteristiche dei nostri giocatori. Vi ricordo che è possibile anche giocare in Multiplayer attraverso i più diffusi protocolli di rete, compreso il TCP/IP che serve per dare vita a piacevoli partite via Internet.

Triple Play Baseball
Triple Play Baseball

Conclusioni

Ripeto un concetto già espresso in fase di recensione: Triple Play è forse arrivato al capolinea, la EA deve cambiare qualcosa e lo deve fare subito, dato che il concorrente con cui si misura lo batte su tutti i campi. Quindi la collocazione naturale di un titolo come questo è per chi non ha mai giocato ad un gioco sul Baseball o per chi è legato “emotivamente” a questo titolo. Insomma la EA ha cercato di differenziare il prodotto, ma sinceramente non so se il risultato sia quello giusto. Non so se la decisione di EA di puntare quasi tutte le proprie energie su X-Box c’entri qualcosa, e quindi si limiti a fare dei piccoli restyling ai suoi titoli, staremo comunque a vedere.
Nel mentre vi chiedo scusa, ma sono desiderato sul diamante per un Home Run.

Triple Play Baseball
Triple Play Baseball

1998, 1999, 2000, 2001, 200… Ehm no! Baseball!!

Ci risiamo!
EA ci regala (ehmm, regala proprio no) un altro dei suoi giochi sportivi caratteristici della sua vasta produzione con un nuovo capitolo di una delle saghe più lunghe e durature, quella di Triple Play.
Come ho scritto nel titolo il primo titolo risale al lontano (informaticamente parlando!) 1998, e da allora ogni anno si sono visti nuovi affinamenti e migliorie che hanno portato a questo Triple Play Baseball (stranamente EA ha abbandonato la solita numerazione). Comunque andiamo a togliere la confezione il nostro gioco ed installiamo quello che in America è considerato il passatempo preferito dei cittadini statunitensi.