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Turtle Beach Ear Force Stealth 300, la recensione

Il nuovo headset di Turtle Beach offre alcune caratteristiche da top di gamma, ma adotta soluzioni pratiche per arrivare nei negozi a un prezzo contenuto: ecco la nostra recensione

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   28/10/2018

Le Turtle Beach Ear Force Stealth 300 sono di fatto la variante cablata delle Stealth 600, dunque parliamo di cuffie dotate di soluzioni ergonomiche e tecnologiche di tutto rispetto, che però vengono proposte a un prezzo decisamente accessibile: 79,99 euro. L'headset è disponibile in due versioni, blu PS4 e verde Xbox, ma le differenze sono unicamente estetiche e non vanno a incidere sulle funzionalità del dispositivo, che in entrambi i casi equipaggia un amplificatore con batteria integrata (da ricaricare utilizzando l'apposito cavo micro USB) ed esce con un cavo jack da 3,5 millimetri che è possibile collegare ai controller delle console Sony e Microsoft, oppure a Nintendo Switch e PC. Dal punto di vista del design, le cuffie hanno un aspetto parecchio "plasticoso" e gli adattatori telescopici laterali non comunicano un grande senso di robustezza, ma alla prova dei fatti risultano molto resistenti grazie alla grande flessibilità e a un numero sufficiente di snodi.

Design ed ergonomia

Abbiamo potuto provare per diversi giorni le Turtle Beach Ear Force Stealth 300 nella versione griffata PlayStation 4, dunque nera con inserti blu elettrico, trovando davvero comodo il microfono retraibile ad attivazione automatica (quando lo tiri giù si accende, quando lo tiri su si spegne, senza ulteriori pulsanti) ma al contempo scomodi i due tasti principali, quello dell'accensione e quello per selezionare il preset audio, che è davvero difficile individuare mentre si indossa l'headset se non procedendo a tentoni. A proposito di preset, sono disponibili quattro differenti modalità selezionabili ciclicamente, con diversi "bip" a identificare l'una o l'altra: Signature Sound, ovverosia la scelta bilanciata, più piacevole sul lungo periodo; Bass Boost, che enfatizza i bassi rendendo abbastanza scuro l'audio; Bass + Treble Boost, che dà la sensazione di "avvicinare" i suoni andando a lavorare sulle frequenze basse e alte; e infine Treble Boost, che rende più brillante e lucida l'esperienza. La differenza fra un modo e l'altro non è tuttavia parecchio marcata.

Turtle Beach Stealth 300 4

Il discorso della praticità risulta diverso per le due rotelline poste sul retro del padiglione sinistro, che regolano il volume generale e quello del microfono: arrivarci è abbastanza semplice, sebbene anche lì si debba andare un po' per tentativi. In tutti i casi non si tratta di problemi insormontabili: dopo qualche ora di test avremo probabilmente scelto il preset che preferiamo e non sarà dunque necessario andare a toccare l'headset durante l'uso. Per quanto concerne l'ergonomia, come accennato in apertura sono state utilizzate soluzioni di fascia alta nell'ottica della comodità d'uso, nella fattispecie inserti in memory foam per i padiglioni (che circondano completamente le orecchie - a meno che non le abbiate belle grandi - offrendo un buon isolamento) e l'archetto. I materiali garantiscono un ottimo comfort anche nelle sessioni di gioco più lunghe e includono un'apprezzabile attenzione nei confronti di chi indossa gli occhiali: c'è una zona più cedevole nella spugna, collocata appunto in corrispondenza delle eventuali asticelle.

Turtle Beach Stealth 300 3

Prova su strada

Abbiamo provato le Turtle Beach Ear Force Stealth 300 principalmente su PlayStation 4, sebbene come detto si tratti di cuffie che si adattano a qualsiasi piattaforma grazie alla connettività standard con jack da 3,5 millimetri. Utilizzandole con Assassin's Creed Odyssey ci siamo davvero immersi nel dettagliato open world realizzato da Ubisoft, apprezzando a fondo la colonna sonora tematica con le sue tantissime sfaccettature, i suoni della natura e delle città, così come i poderosi rumori delle battaglie su larga scala. In tale frangente ci sono stati momenti in cui la resa audio ci è apparsa un po' scura e non sufficientemente corposa, ma è un confronto con headset di fascia alta che vengono venduti a più del doppio del prezzo, dunque lascia un po' il tempo che trova.

Turtle Beach Stealth 300 2

La definizione delle Stealth 300 ci ha consentito di ottenere un maggiore grado di coinvolgimento con Resident Evil 7 biohazard, specie nelle fasi in cui bisogna capire da dove arriva un rumore per potersi spostare e nascondere rapidamente, e lo stesso tipo di performance l'abbiamo apprezzata con Outlast 2. Fatta qualche partita anche con Fortnite in squadra, ci è sembrato che il microfono rendesse molto bene la nostra voce: la ciliegina sulla torta per delle cuffie che badano al sodo e non si fanno mancare nulla.

Conclusioni

Multiplayer.it

8.0

Le Turtle Beach Ear Force Stealth 300 offrono un'ottima esperienza audio, pur con qualche limitazione, e un'eccellente ergonomia. Si tratta di un headset comodo da indossare anche per lunghi periodi, con un pratico microfono che si attiva e disattiva quando viene estratto, un'attenzione extra per chi usa gli occhiali e un amplificatore integrato capace di enfatizzare molto bene i suoni, sebbene i quattro preset disponibili pecchino un po' di personalità.

PRO

  • Ottimo rapporto qualità / prezzo
  • Comode e pratiche
  • Buona resa dell'audio...

CONTRO

  • ...per questa fascia
  • Pulsanti difficili da raggiungere
  • Preset poco caratterizzati