Il bello e il brutto di Football Manager è il suo essere un enorme compendio del calcio, uno strumento utilizzato persino dai professionisti per studiare gli avversari o trovare qualche giovane promessa. Al suo interno ha, infatti, migliaia di squadre, un numero spropositato di campionati, giocatori e allenatori ufficiali, tutti perfettamente catalogati e organizzati. Come se non bastasse, questo enorme quantitativo di dati viene usato per simulare ogni singolo aspetto di un club, dalla gestione delle giovanili al rapporto coi social. A chi piace (e a noi piace, basta leggere la recensione di Football Manager 2024 per saperlo) troverà centinaia di ore nelle quali perdersi, scovando talenti in Giappone e portando il proprio team delle leghe minori a vincere la Champions League; tutti gli altri potrebbero sentirsi soverchiati dai menù poco leggibili o dalle dinamiche di gestione complesse, che vanno a toccare praticamente ogni minimo aspetto di un club. Per queste persone è stato pensato We Are Football 2024, la nuova versione del manageriale di Winning Streak Games, team fondato da Gerald Köhler, l'ex game designer di FIFA Manager.
L'allenatore nel pallone
Il team tedesco si è preso 3 anni per sistemare quello che non andava nel primo We Are Football e pubblicare la versione 2024 sotto l'etichetta THQ Nordic. Il tempo passato è stato utilizzato per provare a migliorare il gioco sotto ogni punto di vista, concentrandosi principalmente sulla facilità di lettura dei vari menù, così da raggiungere l'obiettivo non ufficiale del progetto, ovvero quello di attirare tutti coloro che sono spaventati (o un po' stufi) della complessità di Football Manager.
Partiamo però dall'inizio: We Are Football 2024 è un manageriale calcistico che consente di vestire i panni di un allenatore (o un'allenatrice) che dovrà mettersi alla guida di una squadra di sua scelta e portarla possibilmente alla vittoria. Si potrà scegliere se iniziare in un club o con una nazionale di calcio maschile o femminile, definendo il budget e gli obiettivi di fine stagione. Qui si comincia a vedere la prima differenza col colosso di Sports Interactive: a meno di ricorrere all'editor o alle mod di Steam, non c'è uno straccio di licenza. Il vero limite per un'esperienza come questa non è tanto il non avere i nomi ufficiali (Giovin Torino o Milan Mondiale capiamo subito a quali club si riferiscono) quanto il non essere precisi nel simulare i rapporti di forza reali tra i club o tra i calciatori. Per la recensione abbiamo scelto di guidare la squadra femminile della Giovin Torino e, a parte non aver trovato nessun riferimento all'attuale formazione (nei vecchi Kick-off, ma anche in PES gli atleti non avevano un nome ufficiale, ma erano in tutto e per tutto identici alla loro controparte reale) ci ha stupito il non veder rispettati i reali valori di forza del nostro campionato, con la Roma che da un paio di anni è la dominatrice assoluta della manifestazione.
Messa una pietra sopra le velleità simulative, ci siamo gettati nella gestione della nostra squadra e abbiamo apprezzato il lavoro svolto da Winning Streak Games. Tutta l'interfaccia è basata su di una sorta di agenda settimanale. La domenica sera, virtuale si intende, dovrete occupare le 40 e passa ore che potete mettere a disposizione del club tra incontri con i calciatori, riunioni con gli sponsor, pianificazione delle strutture sportive, allenamenti e quant'altro. Una volta messa giù l'agenda, il gioco simulerà l'intera settimana chiedendoci di volta in volta di intervenire a sbrogliare l'argomento del giorno. In altre parole se quella settimana non avete pianificato di contattare una giocatrice per portarla nel vostro club, dovrete rinviare l'incontro, a meno di forzare la mano all'interfaccia. Da un lato questo snellisce molto il flusso di gioco, dato che è molto chiaro quello che dovete fare e il gioco vi "sbatterà in faccia" tutte le attività in successione. Dall'altro lato, però, vi sentirete un po' compressi in questo sistema che, senza suggerimenti su cosa bisognerebbe fare, rischia di farvi perdere un qualche pezzo, come per esempio far lavorare troppo la squadra e arrivare agli appuntamenti importanti con le energie sotto i tacchi.
La gestione delle partite
Il limite più grande di We Are Football 2024 è il modo in cui vengono gestite le partite. Se gli allenamenti, grazie ad una tabella settimanale piuttosto chiara, e la gestione delle tattiche sono essenziali, ma assolutamente funzionali al progetto, una volta che le squadre scendono in campo la situazione è meno leggibile. O si guarda tutta la partita simulata attraverso un motore 3D piuttosto bruttino o non si ha modo di sapere l'andamento del match e quindi capire come intervenire, semplicemente osservando la schermata delle statistiche. Senza arrivare alla rappresentazione 2D di Football Manager, tanto odiata dagli sviluppatori, quanto venerata dai giocatori per il suo modo cristallino di raccontare una partita, il manageriale di Sports Interactive è in grado di dare tantissime informazioni durante la gara, informazioni che sono in grado di far comprendere i rapporti di forza tra le due squadre, dove la palla è in quel momento, chi sta attaccando. E in base a queste informazioni, poi, si può provare ad aggiustare la partita in corso, a fare cambi e così via.
In We Are Football 2024, invece, c'è un semplice tabellino che restituisce poco o nulla del match. Si vuole vedere quello che si sta facendo? Bisogna passare alla visualizzazione 3D e, anche in quel caso, non tutto è comprensibile. Più volte abbiamo ricevuto il messaggio che eravamo in attacco per poi scoprire che in realtà lo erano gli avversari. C'è un tiro? Spesso non si capisce se finisce in porta o fuori. Se a questo aggiungiamo degli "aiuti" da parte del vice-allenatore che o sono assenti o stravolgono completamente la tattica, allora abbiamo una situazione con ampi margini di miglioramento. Ed è un peccato che il lavoro di Winning Streak Games si perda proprio nell'aspetto più importante, ovvero la simulazione di gara.
Qualche elemento di originalità
Ci troviamo di fronte ad un prodotto che sembra aver trovato una sua via, nonostante il viaggio che ha davanti sia ancora lungo. Da una parte abbiamo un'interfaccia grafica chiara e piacevole, dall'altra una struttura un po' troppo rigida che non aiuta a cambiare il corso degli eventi, come quando ci siamo trovati improvvisamente alla fine della sessione di calciomercato senza la possibilità di avvicinare la calciatrice che avevamo corteggiato da tempo. Un gioco con alcune buone intuizioni, come la gestione della tifoseria, delle strutture di allenamento o alcuni eventi a tempo che costringono a prendere una decisione in pochi secondi, ed altri elementi poco rifiniti, come il poco realismo con il quale i campionati e i rapporti di forza tra le squadre sono gestiti, una colonna sonora troppo invadente e un'assenza di suggerimenti che aiuti a gestire tranquillamente il team durante le prime stagioni.
Si tratta, però, di un'esperienza che nella sua semplicità e con il suo flusso di gioco incanalato è in grado di attivare il meccanismo da "ancora un turno e poi spengo" che rende magnetici alcuni dei più grandi manageriali/strategici sul mercato. C'è sempre una partita dietro l'angolo o una scadenza che ti chiama. Poi è semplice da riprendere in mano e si adatta anche a partite più corte rispetto al suo illustre concorrente, un'opera meravigliosa, ma che necessita di un grado di attenzione e di una cura che in molti non sono più in grado di garantirgli.
Conclusioni
We Are Football 2024 non è un gioco perfetto, anzi, ma è il manageriale calcistico che in tanti stavano cercando. Un modo per gestire, allenare e modellare una squadra di calcio in base al proprio credo tattico, che però non richiede un patentino di Coverciano per essere apprezzato appieno. Mancano un po' più di controllo sulla partita e sulla propria agenda per poter far centro, ma coloro a cui manca il vecchio PC Calcio o che vogliono concludere un campionato in un pomeriggio dovrebbero dare una chance all'opera di Winning Streak Games. Le mod e i futuri aggiornamenti potrebbero dare quel tocco di realismo in più che manca all'ultima fatica di Gerald Köhler.
PRO
- Buona interfaccia grafica
- Facile da iniziare, difficile da mollare
- Buon grado di personalizzazione
CONTRO
- Racconto dei match poco chiara
- Nessuna licenza ufficiale
- Alcuni elementi sono troppo nascosti