Capita talvolta di imbattersi in titoli davvero insoliti e scanzonati. Appena installato Weird War si capisce chiaramente che ci si trova di fronte ad un esponente di questa categoria di videogiochi. Demenzialità allo stato puro, uno stile di gioco molto intuitivo ed un pizzico di follia invitano qualsiasi giocatore in cerca di frivole avventura ad un titolo del genere. La guerra a cui accenna il titolo non può che essere ovviamente la Seconda Guerra Mondiale. Pur prestandosi come ottimo scenario contestuale alla storia poco centra il grande conflitto con lo sviluppo della vicenda. Il protagonista, alle prese con un nefasto naufragio nel tentativo di riparare i danni della propria imbarcazione per tornare il più in fretta possibile a solcare i mari a caccia di nazisti si trova sulle sponde africane pronto per un’avventura incredibile. Ben presto infatti le vicende lo porteranno a perdere la pista principale per avventurarsi in uno scenario surreale, dai margini del deserto alle punte innevate del nord Europa alla ricerca di antiche tombe e magiche armi.
English Humor
Girovagando per la mappa sarà possibile incontrare zone abitate dove poter scambiare quattro chiacchiere e raccogliere informazioni sulla missione in corso, comprare oggetti e svelare i segreti appresi durante lo svolgimento della storia. Ogni singolo personaggio è altamente personalizzabile ed oltre a particolari e individuali caratteristiche ed abilità sarà possibile modificarne l’aspetto attraverso la combinazione di numerosi capi di abbigliamento. Come in ogni RPG che si rispetti la parte dei dialoghi ha un peso fondamentale. E proprio nei dialoghi che il giocatore dovrà sostenere si nasconde la vena comica del gioco. Si tratta quasi sempre di una sottile ironia, tipicamente inglese, basata su piccoli scambi di battute “acide” ed inverosimili. Incontrare beduini da nomi alquanto allarmanti, come Osama Laden Bin, o trovarsi a dover dividere il cammino con un cammello dalle caratteristiche quasi umane non deve perciò stupirvi. Uno humor totalmente british pervade anche la definizione delle classi e delle abilità che trascendono dall’RPG classico per proporre caratteristiche improbabili, come la “Lettura noiosa” per la classe dell’intellettuale, che conferisce al personaggio la possibilità di rifilare al nemico delle letture molto impegnate fiaccandone così l’agilità e la resistenza. In totale Weird War offre tre classi di personaggio, 7 specializzazioni per un ammontare di circa cinquanta differenti abilità.
Il reparto tecnico
E’ doveroso spendere due parole in più sull’aspetto grafico e tecnico. Il gioco presenta un look decisamente datato, qualcosa di molto simile a quanto visto con Diablo ed i vecchi RPG. Il motivo è semplice, Techland infatti pare avesse già deciso di ultimare lo sviluppo di questo gioco basandosi sull’engine isometrico già utilizzato in Another War. Ovviamente Weird War utilizza una versione aggiornata di questo motore, che però deve per forza di cose arrendersi di fronte alla rivoluzione degli engine 3d, di generazione successiva. A detta dello stesso Pawel Kalinowski, produttore del gioco, questo titolo probabilmente rientrerà nella categoria degli ultimi videogames fruitori di questo genere di apllicazioni della old school isometrica. Effettivamente non si può giudicare questo prodotto dall’aspetto grafico, poiché si rischierebbe una ingiusta demolizione di un titolo comunque valido sotto l’aspetto della giocabilità e del divertimento. E’ chiaro che Weird War rimane pur sempre un prodotto non equiparabile ai due maggiori generi ispiratori. Ciò nonostante l’ibridazione fra il gameplay RPG e l’approccio più orientato all’action arcade di Diablo hanno dati i suoi frutti.
Commento finale
In conclusione Weird War si rivolge a tutti coloro che amano l’avventura e l’ironia. Le canzonature di questo gioco spesso distolgono il pensiero dall’effettivo scenario di gioco. Se non fosse per la presenza ossessionante dei corpi nazisti sparsi per le tre principali ambientazioni visitabili durante il corso delle vicende si correrebbe il rischio di dimenticare di trovarsi nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, elementi questi riconducili ancora una volta ad uno degli elementi ispiratori di questo titolo, vale a dire film come Indiana Jones, dove l’elemento di guerra lasciava volentieri lo spazio all’avventura e alla fantasia della storia proposta, e perché no anche ad un pizzico di surrealismo.
Diablo & Baldur's Connection
Il gameplay di Weird War ricorda molto da vicino quello dei più noti action RPG. A prima vista si giurerebbe di trovarsi di fronte ad un clone di Diablo. Stesse modalità di spostamento, e di gestione degli oggetti, fatta eccezione per i combattimenti, gestiti attraverso una modalità ibrida che permette di passare dal real time ad una modalità “sospesa” che ricorda quella dei più noti RPG degli ultimi tempi (Baldur’s Gate su tutti). E’ infatti possibile richiamare la pausa ogni qualvolta lo si ritenga necessario per organizzare al meglio il party di personaggi e l’equipaggiamento in vista dello scontro. I combattimenti, pur affiancandosi in eguale quantità alle parti più rilassate basate su dialoghi e scambio di oggetti fra i personaggi e i PNG, detengono un ruolo fondamentale nella struttura del gioco. Come già detto è possibile bloccare il gioco durante l’azione e meditare sul da farsi, punto questo che mette una seria divisione con i giochi basati unicamente sull’azione perché introduce parecchi elementi strategici. La struttura del combattimento in sé però a volte lascia un po’ perplessi perché è facile trovarsi di fronte a scontri a fuoco ravvicinati che lasciano poco all’immaginazione e alla tattica, in favore dell’azione caotica e meno gestibile.