WWE 2K24 arriva in un periodo davvero particolare, come sa bene chi ha seguito le vicende legate all'ormai ex presidente della World Wrestling Entertainment. Un momento storico fra i più drammatici per l'azienda, che tuttavia ha innescato una rapida ed energica reazione da parte dell'attuale dirigenza, sfociata nell'entusiasmante storyline che vede contrapposti The Rock, la Bloodline, Cody Rhodes e Seth Rollins.
"Il pro wrestling è di nuovo cool ed erano decenni che non accadeva", ha detto Dwayne Johnson alla luce dei milioni di visualizzazioni, dei tutto esaurito nelle arene e del clamore sui social che i recenti sviluppi hanno prodotto. WrestleMania XL promette insomma di essere davvero un evento straordinario, e la nuova edizione della serie prodotta da 2K Games punta ad accompagnarci nel migliore dei modi verso il doppio appuntamento di aprile.
Sarà un percorso energizzante o una corsa a ostacoli? Ve lo riveliamo nella recensione di WWE 2K24.
La storia di WrestleMania
La modalità Showcase è ormai da tempo l'elemento caratterizzante di ogni nuovo episodio della serie WWE, e quest'anno il tema scelto dagli sviluppatori è senza dubbio suggestivo: i quarant'anni di WrestleMania, raccontati attraverso una selezione di ventuno incontri iconici, che vanno dal leggendario match fra Hulk Hogan e Andre the Giant di WrestleMania III ai confronti più recenti.
Un viaggio fra i ricordi così entusiasmante che siamo volati a Londra per provarlo, direttamente negli uffici di Take-Two, portando a termine la storia (hai sentito, Cody? Noi ci siamo riusciti), apprezzando le ormai consolidate transizioni fra gameplay e filmati storici (quasi sempre sbloccabili completando specifici obiettivi) e naturalmente le diverse sorprese che vanno ad arricchire l'esperienza.
Alla fine del percorso, che dura fra le quattro e le cinque ore, vi troverete inevitabilmente a pensare che ben altri incontri avrebbero potuto rientrare nella selezione; e alla fine è normale che sia così, visto che ogni appassionato ricorda con particolare affetto determinate storie e situazioni. Tuttavia, alla fine dei conti, Visual Concepts ha messo insieme un gran bel pacchetto, divertente e solido.
Ci ha fatto piacere, in particolare, la mancanza dei vincoli che avevamo trovato ad esempio nello Showcase dedicato a Rey Mysterio, in WWE 2K22, sostituiti da un approccio sostanzialmente più immediato che prova a premiare determinate azioni più che a punire la loro mancata esecuzione nell'ambito dei match. Unica nota stonata le musiche di accompagnamento, davvero troppo generiche e spesso fuori luogo.
La Mia Ascesa
Se è vero che lo Showcase dona una precisa impronta a ogni nuova edizione di WWE, da un po' di tempo a questa parte anche la modalità La Mia Ascesa si sta distinguendo per la qualità dei contenuti e la voglia di raccontare una vicenda diversa da quella del solito lottatore delle indies che approda presso il Performance Center di Orlando con l'obiettivo di debuttare nel main roster e sfidare le più grandi superstar.
Sono di nuovo due le storie disponibili: Undisputed, che ci mette nei panni di un lottatore che non brilla nel roster di Raw, ma riceve un'occasione all'improvviso, quando l'Undisputed Title rimane vacante, con Roman Reigns a svolgere in questo caso il ruolo del boss finale; e Unleashed, in cui seguiamo le avventure di una lottatrice che ha creato una federazione indipendente e prova a portare i suoi valori nella WWE quando le si presenta l'occasione.
Nonostante lo starpower che trasuda dalla storia declinata al maschile, sul piano narrativo abbiamo apprezzato di più le vicende dell'imprenditrice che si fa il problema di non essere il tipo di atleta che la WWE solitamente apprezza, o che entrare nella federazione possa finire per cambiarla. Diverso è il discorso del gameplay, perché purtroppo in Unleashed il sistema degli obiettivi obbligatori per vincere i match la fa da padrone.
Chiaramente non è il caso di aspettarsi lo spessore che la stessa Visual Concepts è riuscita a introdurre negli ultimi tempi nelle modalità storia della serie NBA, il livello è pur sempre quello di un booking medio della WWE, ma entrambi i percorsi risultano interessanti, hanno dei bei momenti (per quanto i bivi risultino un po' fini a sé stessi) e aggiungono diverse ore di intrattenimento al pacchetto.
Gli altri contenuti e le nuove stipulazioni
Se c'è una cosa che proprio non manca alle varie edizioni del gioco di wrestling prodotto da 2K Games sono i contenuti, e da questo punto di vista l'offerta di WWE 2K24 non delude. Oltre alle due modalità più accattivanti di quest'anno, vale a dire Showcase e La Mia Ascesa, il gioco consente infatti di organizzare incontri liberi di qualsiasi genere, in qualsiasi arena, con qualsiasi personaggio e scegliendo fra numerose stipulazioni.
Queste ultime segnano l'introduzione di due gimmick match molto popolari, il Casket Match e l'Ambulance Match: il primo, chiaramente legato alla carriera di The Undertaker, vede la presenza di una bara a bordo ring in cui bisogna rinchiudere il proprio avversario per poter ottenere la vittoria; mentre il secondo è una variazione sul tema in cui a bordo ring c'è un'ambulanza e per vincere bisogna caricarci dentro l'avversario.
Un'ulteriore novità fra le tipologie di incontro è quella con l'arbitro speciale, che può eventualmente avvantaggiare l'uno o l'altro contendente, mentre tornando alle modalità abbiamo La Mia Fazione, che è un po' una sorta di Ultimate Team con un'interessante progressione in stile RPG per i quattro membri della nostra fazione, appunto, e sfide che si estendono al multiplayer online classificato per l'ottenimento dei punti.
Completano la dotazione la modalità Universe, tramite cui simulare intere stagioni al comando di una singola superstar o andando a giocare eventualmente ogni match sulla card; Il Mio GM, il manageriale in cui ci viene chiesto di vestire i panni del general manager di un brand WWE e disporre al meglio del budget per assumere i migliori lottatori e ottenere punteggi superiori ai nostri concorrenti; il comparto online, che diventerà accessibile solo in queste ore; e infine il mostruoso editor per creare lottatori, sequenze di entrata e vittoria, set di mosse, titoli, match, arene, immagini e persino video.
Questione di gameplay
Come senz'altro ricorderete, dopo il disastro di WWE 2K20 il gameplay della serie è stato ripensato e l'edizione di quest'anno porta avanti il medesimo approccio, cercando di arricchire e rifinire l'impianto laddove possibile, pur senza riuscire a risolvere alcuni problemi che il brand si trascina da anni e che effettivamente incidono sulla godibilità dell'esperienza.
Ci riferiamo in particolare alle interazioni con gli oggetti e lo scenario in determinati frangenti, alla gestione di bersagli multipli durante gli incontri che prevedono la presenza di più lottatori e a un'incidenza delle mosse finali che sembra compiere un passo indietro, visto che capita spesso che gli avversari escano inaspettatamente da uno schienamento effettuato in quel frangente e vivano un comeback difficile da giustificare, che costringe poi a chiudere il match un po' alla buona, alla faccia dell'autenticità.
Queste situazioni persistono e innescano inevitabili episodi di frustrazione, specie quando si intrecciano con gli eventuali obiettivi obbligatori, ma per fortuna sono minoritarie rispetto a un quadro generale in cui il gameplay di WWE 2K24 riesce a dare grandi soddisfazioni, raggiungendo un difficile equilibrio tra sfida e accessibilità, e permettendoci di eseguire anche manovre inedite come un suicide dive più semplice, le Super Finisher, il tuffo verso gruppi di avversari e il tradizionale scambio di colpi in salsa QTE.
E se anche ci fosse qualche aspetto delle meccaniche o del bilanciamento che proprio non vi garba, ad esempio un tempismo eccessivamente ristretto per i reversal o un button mashing troppo esigente quando veniamo trascinati in giro, anche stavolta potrete regolare ogni singola cosa dalle opzioni, andando a plasmare l'esperienza sulla base delle vostre specifiche esperienze.
Realizzazione tecnica: fra alti e bassi
Esattamente come per il gameplay, che rappresenta una sintesi fra i problemi storici della serie e i miglioramenti apportati negli ultimi anni, anche il comparto tecnico di WWE 2K24 si muove fra alti e bassi, alternando sequenze di indubbio impatto e personaggi estremamente ben realizzati a soluzioni decisamente meno brillanti e anzi piuttosto datate.
Fra gli aspetti migliori ci sono senz'altro le animazioni, i 60 fps generalmente stabili, la vicinanza di tanti personaggi alle controparti reali (ma in un roster da oltre duecento superstar ciò non viene sempre garantito, anzi), il sistema di illuminazione che valorizza la muscolatura degli atleti e i filtri vintage utilizzati ad esempio nella modalità Showcase, insieme alle ottime transizioni fra la grafica di gioco e filmati a cui abbiamo già accennato.
In linea di massima tutto ciò che c'è dentro e intorno al ring funziona bene, ma una volta usciti da quella zona emerge un certo grado di approssimazione, i modelli femminili pur notevolmente migliorati presentano ancora delle problematiche (vedi la resa dei capelli lunghi) e si sente ormai forte l'esigenza di un'evoluzione a cui probabilmente assisteremo solo con l'abbandono dell'approccio cross-generazionale.
Qualche parola infine sull'audio, che può contare su di un'ottima telecronaca e su di una grande quantità di dialoghi nelle modalità La Mia Ascesa, nonché su di un set di suoni convincenti, mentre la colonna sonora (supervisionata in questo caso da Post Malone) non ci ha colpito particolarmente né per la varietà né per la qualità dei brani selezionati.
Conclusioni
WWE 2K24 rende omaggio ai quarant'anni di WrestleMania con una modalità Showcase che i nostalgici non mancheranno di apprezzare, mette in campo un roster straordinariamente ampio con i suoi oltre duecento lottatori e ribadisce la rilevanza de La Mia Ascesa con due nuove, entusiasmanti storie che vanno ad arricchire ulteriormente una struttura già piuttosto corposa fra esibizioni libere, Universe, La Mia Fazione, Il Mio GM, il comparto online e la Creation Suite. L'esperienza si conferma molto piacevole, pur trascinandosi ancora dietro alcuni problemi irrisolti con le interazioni, il bilanciamento e la qualità tecnica di una produzione sempre più imponente, ma che forse dovrebbe badare di più ai particolari.
PRO
- Modalità Showcase entusiasmante
- Gameplay solido e divertente, con alcune novità interessanti
- Tantissimi, davvero tantissimi contenuti
CONTRO
- Alcuni meccanismi ancora non funzionano a dovere
- La realizzazione tecnica si muove fra alti e bassi