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Nintendo Switch: 4 anni di successi

Lo scorso 3 marzo, Nintendo Switch ha compiuto quattro anni: quanto ha ottenuto finora, e quanto ancora otterrà?

SPECIALE di Alessandro Bacchetta   —   07/03/2021

Il 3 marzo 2021, pochi giorni fa, Nintendo Switch ha spento quattro candeline. Una veneranda età per una console; se per i cani si vocifera (erroneamente) che un anno corrisponda a sette degli umani, per le piattaforme da gioco potremmo azzardare un rapporto 1:15 (più o meno). Quindi, Nintendo Switch sarebbe un sessantenne in splendida forma; eppure... eppure, la prima console ibrida sviluppata a Kyoto, potrebbe riservare ancora diverse sorprese.

Non tutti erano ottimisti quando Switch venne presentata, due mesi prima del lancio; anzi, a dire la verità le prospettive della maggior parte della platea, esperta e non, erano piuttosto nefaste. Su un punto concordavano tutti, anche perché innegabile: con la piattaforma ibrida, Nintendo sarebbe andata all-in. Nessuna alternativa al successo, nessun mercato portatile su cui contare in caso di falsa partenza: per la prima volta dopo decenni, l'azienda avrebbe puntato su una singola console, un'unica isola dove canalizzare tutti gli sforzi di ogni team interno.

Nintendo Switch: la versione Neon.
Nintendo Switch: la versione Neon.

La cosa più divertente è che, come avevamo già detto qualche riga fa, anche dopo la presentazione della console e della line-up qualcuno avevi seri dubbi sul versante software. Era lecita qualsiasi opinione sul prezzo (troppo alto?), sulla natura dei Joy-Con (inutilmente complessi?), ma solamente uno sguardo poco attento, poco capace o poco sensibile, avrebbe potuto dubitare del software presentato.

E non parliamo solamente di The Legend of Zelda: Breath of Wild, che venne annunciato in modo trionfale, con uno dei trailer più belli della storia, al termine della conferenza; un gioco di cui, fino al giorno prima, alcuni insider ancora paventano l'ennesimo ritardo. In quella presentazione furono mostrati Arms, Mario Kart 8 Deluxe, Splatoon 2, Xenoblade Chronicles 2, Super Mario Odyssey (e probabilmente dimentichiamo qualcuno). Con la promessa che sarebbero usciti tutti entro la fine dell'anno; quel 2017 che, lato software, si sarebbe rivelato strepitoso e, probabilmente, irripetibile.

Nintendo Switch: i Joy-Con.
Nintendo Switch: i Joy-Con.

Irripetibile perché Nintendo non lo ha certo organizzato senza sforzi. Per architettare il lancio perfetto (perché - come diceva Iwata - una volta stabilita la reputazione di una piattaforma, poi è dura cambiarla), la società ha abbandonato Wii U, e la sua utenza, al suo destino. Sostanzialmente con due anni privi di uscite maggiori, due anni che si sono rivelati fruttuosi; ventiquattro mesi di vacanze che, in futuro, Nintendo non potrà più concedersi.

Adesso ricordiamo assieme alcuni dei record più significativi raggiunti da Nintendo Switch dal 2017 in poi.

Record

Nintendo Switch è stato un enorme successo commerciale. Anzi, "è" un enorme successo commerciale, e non sappiamo di preciso cosa possa riservarci il suo tramonto (proveremo a elaborare qualche ipotesi nel prossimo paragrafo). Allo stato attuale, Nintendo ha oltrepassato gli ottanta milioni di console vendute. In media, venti milioni ogni dodici mesi; il 2020, in futuro capiremo (forse) quanto complice sia stata la pandemia, è stato l'anno più lucroso e fortunato della sua vita. Probabilmente il punto apicale della sua intera esistenza. Presto supererà la somma di Wii U e 3DS, che ammonta a ottantotto milioni di unità. Forse non raggiungerà i duecento milioni totali vaticinati da Nikkei qualche anno fa, ma è ancora in lizza, con un po' di ottimismo, per diventare la piattaforma più venduta di sempre (PlayStation 2, tra i 155 e i 159 milioni di copie). Difficile che non arrivi, salvo imprevedibili tracolli, ed esclusi poderosi colpi di coda di PlayStation 4, sul podio delle console di maggior successo (traguardo idealmente fissato a 120 milioni di copie). Già nel suo primo mese, Switch ha fatto registrare uno strano record.

Nintendo Switch: l'edizione per il 35° compleanno di Super Mario.
Nintendo Switch: l'edizione per il 35° compleanno di Super Mario.

A fine aprile la console aveva venduto meno del suo principale gioco di lancio, Breath of the Wild (che, tanto per la cronaca, ha rappresentato il miglior debutto della saga): 2.74 milioni di console, contro 2.84 milioni di The Legend of Zelda. Che sia stato l'ultimo grande gioco di lancio della storia? L'ultima Killer Application utilizzata per spianare la strada alla nuova piattaforma? Sony e Microsoft hanno inaugurato, a fine 2020, la nuova generazione di sistemi; lo hanno fatto senza particolari fuochi d'artificio, dal punto di vista software. Una situazione già assaggiata in passato, ma mai così evidente come stavolta. Nintendo, da questo punto di vista, è ancora legata (per fortuna?) ai lanci vecchio stampo; forse, a differenza delle "rivali", nemmeno può farne a meno. In ogni caso, qualunque cosa ci riservi il futuro, Breath of the Wild ha svolto più che dignitosamente il suo compito. Anzi, è stato qualcosa di magnifico, straordinario, pirotecnico, un gioco atteso da anni che non ha minimamente deluso le aspettative, ha glorificato la nuova piattaforma, detonandone il successo. Ecco, questa descrizione è più conforme a quanto accaduto.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild: il panorama di Hyrule.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild: il panorama di Hyrule.

Da ventiquattro mesi Switch è la console più venduta negli Stati Uniti (il precedente record di longevità apparteneva a Xbox360); nemmeno la nuova generazione è riuscita, anche per le scorte limitate (ma non solo) a impensierire l'ibrida Nintendo. Perfino in un territorio storicamente ostile (diciamolo pure, filo-Sony) come il Regno Unito, nel 2020 ha festeggiato un risultato illustre: Switch ha venduto più di tutte le altre piattaforme sommate.

Il successo del software, e in particolare dei titoli interni, è ancora più straordinario. Già adesso sono stati venduti più giochi su Switch che su Wii U e 3DS (sommati): 532 milioni contro 488. Si è creato un sistema olistico per cui, evidentemente, le attenzioni dei giocatori "casalinghi" e "portatili" si sono focalizzate sulle stesse opere. Non può bastare questo a spiegare la situazione, naturalmente; non può spiegare, ad esempio, perché i titoli indie vendano - tendenzialmente - più su Nintendo Switch che sulle altre piattaforme. Ma è una delle motivazioni principali dietro allo straordinario successo delle opere sviluppate in Giappone. Breath of the Wild è l'episodio di maggior successo della storia della serie; lo stesso si può dire per Animal Crossing: New Horizons (il secondo gioco più venduto di sempre, almeno in Giappone) e Fire Emblem: Three Houses. Super Mario Odyssey ha superato ogni altro Super Mario tridimensionale. Lo stesso traguardo - presumibilmente - sarà presto tagliato da Mario Kart 8 Deluxe; lo ha già festeggiato Super Smash Bros. Ultimate, e anche Splatoon 2. Nonostante Pokémon Spada e Scudo abbiano parzialmente deluso le aspettative, soprattutto a livello tecnologico, costituiscono comunque la coppia di maggior successo degli ultimi vent'anni, limitatamente alla saga.

Switch Pro e futuro

Tra tutti i record stabiliti finora da Nintendo Switch, i più piacevoli potrebbero essere quelli ancora da raggiungere. Questo perché, dopo il 2020 di transizione (probabile lo sarebbe stato anche senza pandemia), stiamo entrando nell'atto finale della sua vita; un atto finale che, almeno potenzialmente, potrebbe essere totalmente diverso da quello delle precedenti piattaforme Nintendo. Non dovendo più sostenere due console, ogni team interno ha ancora (almeno) un'altra cartuccia da sparare su questo sistema, prima - teoricamente - di dedicarsi al prossimo.

Non è questa, tuttavia, l'unica conseguenza di supportare una singola piattaforma. Perché stavolta, a differenza che in passato, la transizione che andrà gestita è solamente una, non doppia; questo significa che non ci sono due lanci imminenti (nel 2023 o 2024 che sia), ma soltanto uno. Il che, a livello software, potrebbe creare delle divergenze molto importanti. E il futuro Switch Pro, che i rumor più recenti danno in arrivo entro la fine del 2021, è qui a testimoniarlo: Nintendo ha la possibilità, e auspicabilmente l'intenzione, di non abbandonare la sua ibrida in preparazione della prossima. Sarà un processo graduale.

Super Mario Odyssey: immagine dal trailer di lancio.
Super Mario Odyssey: immagine dal trailer di lancio.

Ma quanto graduale? Questo non è ci ha dato saperlo. Al momento è impossibile prevedere come sarà la prossima console, e altrettanto nebulosa l'inevitabile transizione: Switch Pro avrà delle esclusive che, tra qualche anno, saranno giocabili solamente lì e sul successore effettivo di Switch? Non è una domanda di poco conto. Nintendo è andata all-in una volta, e nel 2017 era un'eccezione; adesso è diventata la norma. Questa certezza genera diversi quesiti interessanti. Sono ormai decenni che, nel reparto home console, Nintendo non è stata in grado di ripetersi; dallo SNES in poi, ogni generazione di piattaforme, con l'eccezione di Wii, è andata ad abbassare i risultati precedenti. Soprattutto, non va sottovalutato un aspetto: ogni volta che Nintendo ha provato a creare una versione più potente della precedente, non alterando la rotta, le cose non sono andate alla grande. Con la notevole eccezione dello SNES, che comunque peggiorò i risultati del predecessore. Pensateci: GameCube dopo Nintendo 64, Wii U dopo Wii. Switch 2 dopo Switch?

Allo stesso tempo, non c'è alcuna logica motivazione per essere pessimisti; al di là delle innovazioni tecnologiche di Switch, a partire dalla natura ibrida della piattaforma, la sua vera forza è stata quella di racchiudere, in un solo sistema, tutti i maggiori sforzi della società. Tutto il software creato in un'unica piattaforma. Se Nintendo ha spesso sbagliato le transizioni da una home console all'altra (con degli evidenti impedimenti concettuali in era Wii), non ha mai sbagliato una generazione di console portatili. Anche in questo campo quindi ci stiamo inoltrando in una situazione ignota, e difficilmente pronosticabile.

Splatoon 3: il trailer di presentazione.
Splatoon 3: il trailer di presentazione.

Oltre a Nintendo Switch Pro, e Breath of the Wild 2 e Splatoon 3, cosa potrebbe dare una notevole accelerazione finale alla piattaforma? Un'accelerazione tale da renderla la console più venduta della storia? Be', un fenomenale canto del cigno. La "divisione casual" dell'azienda giapponese (EPD 4) ha fatto centro con Ring Fit Adventure, facilitata anche - in questo caso sicuramente - alla mortifera pandemia in corso; allo stesso tempo, i risultati ottenuti da Nintendo Labo, di cui sono usciti molti Kit, probabilmente sono stati inferiori alle aspettative. Un prodotto riuscito in questo ambito, aiutato da un calo di prezzo, potrebbe sicuramente riscaldare l'inverno di Switch.

Abbiamo parlato di titoli casual, ma una hit finale potrebbe arrivare nei modi più inaspettati. Magari proprio nell'ultimo anno di vita della console, col successore già uscito; un po' come accadde al Game Boy, attraverso il primo Pokémon. A quel punto Nintendo Switch potrebbe davvero pensare di superare PlayStation 2. Comunque vada, paradossalmente stiamo entrando nella fase della console più imprevedibile e potenzialmente ricca di sorprese. Sperando che non sia segnata solamente da seguiti, per quanto graditi, come Splatoon 3.