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PC Magazine #68

Qualche buona mod ma anche interessantissimi indie e tante news

RUBRICA di La Redazione   —   31/03/2012

E' un periodo discretamente mosso per la scena delle mod. Anche mettendo da parte il ciclone Skyrim. EA annuncia il mega DLC che porterà gli Europei di calcio all'interno di FIFA 12? Bene, chi volesse può nel frattempo dilettarsi con Gameplay EVO 5.1, mod che lavora sul calcistico Electronic Arts in una moltitudine di aspetti:

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rallentandone la velocità per aumentare il realismo, migliorando l'intelligenza artificiale in modo che sia più vicina a quella di una persona e segnando nettamente le differenze tra atleti di valore diverso. Tanto per citare una manciata tra la moltitudine di più o meno grandi aggiustamenti. L'incarnazione per Shogun II del leggendario DarthMod, aggiunta incentrata sul realismo che da tempo accompagna ogni release firmata Creative Assembly, è stata aggiornata a Fall of the Samurai così da permettere la fruizione delle modifiche alla più vasta fetta d'utenza e su tutti i contenuti.

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Ancora più ambizioso il compito di GTA III Rage, che sta provando a ricreare l'indimenticato terzo capitolo all'interno del quarto e del suo motore. Lo stesso che negli anni ha mosso Red Dead Redemption e tra poco Max Payne 3. Sempre da quelle parti, dovremmo anche essere vicini al rilascio di GTA IV iCEnchancer 2.1, del quale a questo indirizzo si possono iniziare ad apprezzare alcuni eccezionali screenshot.

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In questa settimana un po' povera di segnalazioni, vi invitiamo a leggere un solo articolo d'approfondimento ma veramente ben fatto. Sean Baron di Microsoft Studios ha pubblicato su Gamasutra un pezzo intitolato Cognitive Flow: The Psychology of Great Game Design, che si addentra in sistemi e meccaniche necessarie in un gioco per coinvolgere l'utente. Può sembrare un discorso molto astratto ma in realtà, in un'epoca in cui i videogame sono sviluppati per un pubblico eterogeneo come mai prima d'ora, mostra tutte le difficoltà e gli equilibri in campo. Non particolarmente concreto, anzi, ma non per questo meno interessante, questo articolo su Gamechurch inquadra e riflette sui riflessi in termini di immersione della sperimentazione "pacifista" all'interno di titoli che di pacifista hanno poco, come Skyrim. O World of Warcraft, dove qualche tempo addietro era stato registrata l'impresa di raggiungere il level cap senza eliminare nemmeno un nemico, solo esplorando. Chiudiamo includendo l'ultima versione del trailer di Indie Game: The Movie di Mega 64, geniale come spesso accade.

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The Whispered World
Non è vero che il genere delle avventure grafiche è morto e sepolto e che le uniche avventure decenti risalgono agli anni 80 e ai primi anni 90. Qualcosa di buono si è visto anche in ere più recenti, come ad esempio questo The Whispered World di Daedalic Entertainment, titolo di una delicatezza e di una bellezza poetica rara, con una trama davvero originale e appassionante. È poco chiaro perché quando si parla di storie nei videogiochi si citino solo quelle degli sparatutto caciaroni o dei giochi di ruolo che raccontano sempre "Ehi, è rinato il cattivo che 10miliardi di anni fa minacciava i dinosauri, fallo fuori", mentre si glissa senza troppa pietà sul genere videoludico narrativo per eccellenza. Eppure negli anni sono uscite diverse opera di grossa qualità dal punto di vista narrativo, come Reprobates od Overclocked, ma solitamente vengono snobbati. Sarà colpa della solita crassa ignoranza? Chissà... certo è che una storia come quella del piccolo Sadwick e del suo bruco gigante Spot è coinvolgente a prescindere dai poligoni che compongono il gioco o dalla qualità dei filmati.
Per chi non lo conoscesse, The Whispered World è un'avventura grafica 2D con grafica in stile cartoon che racconta il viaggio del suddetto Sadwick, un piccolo circense sempre triste e malinconico. Dopo un avvio classico, il suo viaggio diventa presto una missione più profonda che sfocia in un conflitto esistenziale con un finale shock che colpisce dritto al volto. La qualità degli enigmi e delle locazioni è molto alta, con personaggi ben caratterizzati che rimangono nella memoria. I cattivi stessi, inizialmente molto classici, sono molto di più di ciò che sembrano. Insomma, si tratta di un ottimo gioco che vale ancora di più a prezzo budget.

di Simone Tagliaferri

Titolo: The Whispered World
Linea: GOG.com
Prezzo: 14,99$
Storico: Niente di rilevante da segnalare.
Voto originale Multiplayer.it: 8,0 - Link

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Configurazione Budget pressoché invariata questo messo, anche se alcuni abbassamenti di prezzo hanno permesso di raggiungere i 350 euro spaccati. Non si tratta di un mostro di potenza, ovvio, ma dovrebbe essere sufficiente a giocare a risoluzione sub-Full HD in maniera più che degna. Almeno per un po'.

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Guild Wars 2
Se avete letto il nostro nuovo hands-on dell'attesissimo MMO firmato ArenaNet, starete probabilmente aspettando con ansia il 10 aprile, giorno in cui sarà finalmente possibile effettuare il pre-ordine o il pre-acquisto (e gira la voce che potrebbe essere annunciata anche la data di uscita, ma non non ci metteremmo la mano sul fuoco). Vale la pena ricordare la differenza tra le due operazioni: pre-ordinando Guild Wars 2, pagherete il gioco alla release e potrete accedere con un giorno di anticipo ai server; pre-acquistando, invece, pagherete l'intero costo del gioco con qualche mese d'anticipo, ma potrete partecipare a tutti i Beta Weekend dal 10 aprile in poi, avrete diritto a tre giorni di accesso anticipato e riceverete anche un oggetto virtuale all'apertura dei server.

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La scelta, dunque, dovrebbe essere compiuta in base a disponibilità economica e preferenze, e nel frattempo NCsoft ha rilasciato una lista dei principali retailer presso cui sarà possibile effettuare l'ordine fra poco meno di due settimane, tra i quali figura anche il nostro Multiplayer.com. Il problema, più che altro, al momento è rappresentato dal prezzo, che in Europa sembra essere decisamente maggiore rispetto all'edizione americana, sopratutto per quanto concerne la Collector's Edition: 149.99$ contro 149.99€, ovvero circa 200$. Come si spiega questo sostanziale incremento? NCsoft ha scrollato le spalle, sottolineando i costi aggiuntivi causati da tasse, distribuzioni e condizioni del mercato. Una spiegazione plausibile, certo, ma la differenza tra i due prezzi resta comunque piuttosto eccessiva.

Final Fantasy XI & Final Fantasy XIV
Torniamo a parlare di Vana'diel e Eorzea, perché bolle qualcosa in pentola per entrambi i Final Fantasy Online di Square Enix. L'undicesimo capitolo, ormai entrato nel suo decimo anno di vita, è stato appena arricchito da un nuovo aggiornamento con svariati contenuti aggiuntivi indirizzati sopratutto ai giocatori di alto livello:

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si tratta del sistema di combattimento Legion, che permetterà a gruppi di diciotto o trentasei giocatori di affrontare una nuova sfida che si presenta come un incrocio tra una modalità sopravvivenza e una a tempo, infatti bisognerà uccidere più High-level Notorious Monsters possibile nell'arco di trenta minuti e per ciascun nemico abbattuto si guadagneranno appositi punti da spendere in nuovi oggetti. Più calma invece la situazione di Final Fantasy XIV: la patch 1.21 è stata rilasciata da poco ma già si parla del prossimo aggiornamento.

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Il frenetico Naoki Yoshida è intervenuto sull'argomento spiegando alcune delle modifiche che verranno apportate fra qualche settimana; in particolare, il conflitto tra i popoli di Eorzea e il malefico Impero condurrà a nuovi scontri, specialmente presso un inedito avamposto imperiale che i giocatori potranno assalire e invadere. Saranno introdotte anche nuove missioni, oggetti inediti e ulteriori ranghi nelle Grand Company. La patch è prevista per la fine di aprile ma potrebbe verificarsi qualche comprensibile ritardo: si tratta del penultimo aggiornamento prima del grande rilancio autunnale con la famigerata versione 2.0 del client, perciò il team di Yoshida dovrà assicurarsi di lavorare al meglio in questa delicata fase di transizione.

Star Wars: The Old Republic
Tempo di chiacchiere anche per BioWare: il nuovo Q&A di questa settimana ha anticipato alcune modifiche che verranno apportate con il prossimo update di The Old Republic. In particolare, si è parlato delle classi e delle loro capacità: per esempio, si è ancora una volta sottolineata l'impossibilità per Commando e Mercenary di interrompere gli avversari, una mancanza polemizzata fin dai giorni della Beta.

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Secondo gli sviluppatori si tratta di una scelta precisa effettuata per indebolire l'arsenale di queste classi e bilanciare il gioco sopratutto in PvP. Per la stessa ragione verranno depotenziate le capacità curative di alcune classi: Georg Zoeller, che si occupa principalmente del sistema di combattimento, è convinto che queste modifiche causeranno non poche diatribe ma che sono necessarie allo scopo di rendere gli scontri tra giocatori più divertenti e dinamici. Ma c'è stato spazio anche per il PvE: oltre ad aver ripreso l'argomento dell'imminente sistema Legacy con una chiarificazione relativa ai poteri condivisi tra i personaggi, i devs hanno anche lasciato intendere che alcuni boss dei Flashpoint in modalità difficile verranno ritoccati e modificati in base al feedback dei giocatori, i quali in effetti ne hanno spesso lamentato l'eccessiva difficoltà.

Phantasy Star Online 2
Chiudiamo con qualche breve rivelazione riguardante il nuovo sequel di uno dei giochi online più amati della scorsa generazione videoludica: SEGA ha annunciato infatti che Phantasy Star Online 2 adotterà il modello free-to-play, probabilmente abbinato al canonico negozio virtuale a microtransazioni.

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Inoltre, sapevamo già che il gioco uscirà per PC e PlayStation Vita, ma adesso si sono uniti alla festa anche i sistemi Android e iOS, benché non sia stato esattamente spiegato come si potrà giocare utilizzando un telefono... Ad ogni modo, in queste edizioni il gioco non sarà cross-platform come nel caso delle versioni PC e Vita, ma condividerà con esse alcuni elementi che non sono stati completamente definiti: il rilascio delle edizioni smartphone è previsto per l'inverno, alcuni mesi dopo la release PC e prima della conversione per il nuovo portatile Sony.

di Christian La Via Colli

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Lone Survivor
C'è luce in fondo al tunnel. In un mercato in cui i videogiochi si accoppiano con se stessi per partorire figli sempre più deboli, qualcosa di forte ancora emerge per salvare la tribù. Lone Survivor non è un gioco originale in assoluto ma sceglie accuratamente quali elementi prendere in prestito da altre fonti, li rielabora con un proprio stile e ce li presenta con tale chiarezza e consapevolezza di come si struttura un gioco da lasciarci deliziati e felicemente spaventati.

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Sì perché Lone Survivor è un gioco horror. Nei panni del protagonista, identificato solo con il pronome "You", dobbiamo capire cos'è successo intorno a noi, scoprire perché il mondo è precipitato in una specie di apocalisse zombie e come mai ci sembra di vivere gli effetti di una grossa allucinazione. Per fortuna non si perde tempo: i comandi si apprendono giocando - splendido - e dopo un paio di minuti siamo già intenti a raggiungere il nostro primo obiettivo. Il gioco non è incalzante, piuttosto ci fa sempre sapere qual è la nostra prossima meta senza confonderci. L'interazione con gli scenari è quella di un'avventura grafica, si tratta quindi di cliccare un tasto quando siamo sopra un oggetto per raccoglierlo e magari combinarlo con altri già presenti nel nostro inventario. Solo che intorno a noi è buio. Per fortuna ci procuriamo presto una torcia, che però brucia le batterie peggio di un Nintendo 3DS. Accettate perciò un suggerimento e fate economia perché Lone Survivor esprime al meglio la filosofia dei survival horror originali: "fai con quello che hai perché poi non te ne diamo più".

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Inoltre "You" ha bisogno di mangiare, e ce lo fa sapere con frasi del tipo "I'm hungry" (ho fame) o ancora "I'm starving" (muoio di fame) se le cose si fanno serie. Non solo dovremo quindi trovare del cibo di tanto in tanto, ma presto diventerà necessario sfruttare la cucina per farci da mangiare qualche piatto sostanzioso. Questo elemento di gioco insieme al sistema di salvataggio sono perfettamente integrati e non distraggono il giocatore con indicatori o simboli estranei al mondo della storia. Il contesto è ben celato e la sospensione dell'incredulità incoraggiata. La pianta dell'abitazione in cui ci troviamo è ampia e, anche con la mappa in mano, è facile perdersi - da notare che mentre la consultiamo il gioco non si ferma, e lo stesso succede quando rovistiamo nell'inventario. Per fortuna riflettendoci in alcuni specchi speciali viviamo allucinazioni che ci riportano nella stanza sicura del nostro appartamento, dove tra le altre cose possiamo salvare la partita dormendo una notte. Per evitare il tedio di ripetere due volte lo stesso percorso il gioco adotta uno stratagemma preso in prestito da Silent Hill, muta cioè il mondo di gioco: porte che prima erano bloccate ora si aprono e stanze in origine desolate si riempiono di morti. I nemici sono un altro problema. Si possono uccidere mirando alle ginocchia, al torso o alla testa, ma i colpi sono pochi. Meglio allora lasciare a terra un'esca di carne e nascondersi sullo sfondo per aggirarli in sicurezza.

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Tenete a mente che stiamo parlando di un gioco bidimensionale che sprizza pixel; eppure funziona. E l'atmosfera fa venire i brividi. Ogni tanto c'è qualche altra anima viva, come le persone chiuse in una stanza e impegnate in una festicciola privata come nulla fosse, mentre sullo sfondo una musica ritmata scalda l'atmosfera. Molti riconosceranno in questa situazione straniante e nella musica fuori posto un omaggio a Twin Peaks. A quanto pare non siamo soli, ma aspettate di vedere che tipi sono quelli con cui possiamo parlare. Vi faranno venire ancora più angoscia. Lone Survivor gioca sulle ellissi; non sappiamo cos'è successo prima del nostro risveglio e dalla radio giungono notizie frammentarie, alcune delle quali utili per la nostra sopravvivenza, se ci sintonizziamo sulla frequenza giusta. Il buio cela segreti e incubi, e i pochi dettagli manifesti suggeriscono domande inquietanti su quanto non è rappresentato. Jasper Byrne volge a suo favore i limiti tecnici del gioco, che nelle sue mani diventano strumenti collaudati per mantenere alta la tensione. Lone Survivor è sinistro, coinvolgente e accompagnato da musiche eccezionali. Non chiedete di più e fatelo vostro.

di Andrea Rubbini

Titolo: Lone Survivor
Sviluppatore: Jasper Byrne
Prezzo: circa 9 euro
Sito di riferimento: Link
Download: Link
Da sapere per giocare al meglio:Consigliamo di giocarci con la luce spenta in una stanza silenziosa tenendo alto il volume. Inoltre è una buona idea attivare la modalità "Esperto" che fa scomparire i punti d'interesse dallo schermo. La difficoltà rimane quasi identica ma il senso di immersione cresce.

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Nvidia GTX 680 - Test approfonditi
Torniamo ancora una volta a parlare della serie GeForce 600, la stella del momento nel panorama della tecnologia per PC desktop. Infatti, dopo mesi di speculazioni, voci e timori la GeForce GTX 680 è finalmente arrivata e si è rivelata una sopresa sotto molti punti di vista con nuovi filtri AA , overclocking automatico e diverse altre peculiarità che includono il nome. Questo infatti richiama la storica fascia alta delle ultime serie Nvidia ma a quanto pare la 680, essendo la scheda vincolata al GK 104 e non al GK 110, sarebbe da considerare di fascia media in un contorto piano forse auto promozionale di Nvidia. In ogni caso la scheda si è dimostrata capace di superare la Radeon HD 7970, a fronte di un consumo ridotto, e in certi casi le ottimizzazioni implementate da Nvidia mostrano risultati straordinari tra cui svetta la capacità di aggirare il limite di memoria a 2 GB anche alle risoluzioni elevatissime. Non mancano ovviamente titoli difficili, magari perchè più affini all'architettura della concorrenza, ma lo stesso vale per le schede Radeon.

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Il vero problema per molti è il fatto che non si tratti della scheda di fascia alta ma di un prodotto di transizione, e pochi sono disposti a pagare 100 euro in più per la fascia media anche se dalle performance strepitose. Al contrario gli amanti dello SLI potrebbero trovarsi in mano già un chipset ottimale e già pronto, per quanto riguarda consumi e supporto dei driver, ad accoppiarsi. Non è detto infatti che convenga attendere il GK110, con consumi che si prospettano decisamente più elevati, per creare una configurazione a due schede che potrebbe tra l'altro incontrare qualche limite della scheda. Vediamo dunque, anche in vista della GTX 680, il potenziale di due GK 104 accoppiati, tenendo conto che i driver per la serie 600 non sono ancora maturi. HardOCP mette in evidenza che in alcuni test la Radeon HD 7970 scala con più efficacia la potenza di calcolo delle GPU ma, con i test a triplo schermo, sottolinea gli effetti positivi dell'FXAA in relazione ai soli 2 GB di framebuffer delle schede Nvidia. Due GB che non diventano più un limite nemmeno in 5760x1200. In sostanza i test vedono la configurazione a due 680 primeggiare in 4 titoli su 5 e con un margine generoso anche alle risoluzioni estreme. Unico escluso Battlefield che, non a caso, fa un uso estremamente intenso della Video RAM. Il frame rate comunque resta quasi affiancato a quello della Radeon HD 7970 sia nel confronto con la singola scheda, sia nel confronto con la configurazione CrossFireX. Utile quasi esclusivamente per valutare scalabilità, vista l'impostazione grafica dei test che rende difficile capire le performance effettive, il confronto di OverClock3D prende in esame la scheda di un costruttore esterno tra i più interessanti, per rapporto tra prezzo e qualità, di quelli vincolati a Nvidia. Parliamo di Zotac che ha sfornato una GTX 680 di prima categoria in tempo record ed è stata usata da molti per gli attesi test SLI. Anche in questo caso la nuova GeForce trionva ma il divario eccessivo che si nota in alcuni casi non è sempre un merito della GTX 680 in SLI quanto un demerito della scheda AMD che sembra avere ancora diversi problemi di ottimizzazione in CrossFireX.

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In ogni caso anche la configurazione a due 680, pur trionfando in diversi test, mostra ancora qualche titubanza perdendo, in sporadici casi, contro configurazioni a singola GPU. La questione però dovrebbe essere di natura software visto che i test in 3DMark 11, confermati da quasi tutte le prove incluse quelle di tbreak.com, mostrano una scalabilità ottima con le due 680 vicine al raddoppio, in termini prestazionali, della singola scheda. Un'altra sopresa dunque da una scheda che, almeno secondo voci e dichiarazioni non rappresenta nemmeno la piena potenza di Kepler. In ogni caso la stessa Nvidia ha lasciato trasparire il proprio entusiasmo (forse) sincero in una missiva ai dipendenti con le congratulazioni per il risultato raggiunto. Ovviamente anche la missiva si è dimostrata funzionale alla promozione ed è stata resa pubblica poichè indicava la possibilità della tecnologia Kepler di espandersi a portatili e telefonini magari sostituendo l'ULP GeForce che non è certo il punto forte del SoC Tegra 3. Comunque, per tornare al cuore dell'articolo, prima di considerare una soluzione a doppia scheda è certo consigliabile aspettare la GTX 690 che arriverà a Maggio e, tra l'altro, dovrebbe portare con se ottimizzazioni software dedicate alle dual GPU.

di Mattia Armani