Era il 2000 quando, su PlayStation 2, arrivò Tekken Tag Tournament, versione rivista ed evoluta in quattro personaggi per combattimento di Tekken 3. Un successo mondiale. Dopo dodici anni, il mitico Harada, signore e game designer della saga, ha fatto irruzione in una sala conferenze del Cosmpolitan di Las Vegas, uno degli hotel più moderni costruiti sulla strip, durante l'evento di apertura del Global Gamers Day di Namco, per presentarne il seguito: Tekken Tag Tournament 2. Harada era accompagnato da due belle cosplayer e da una Lamborghini con la scocca a tema Tekken, portando calici di champagne per tutta la stampa presente.
L'evento, in effetti, richiedeva più di qualche festeggiamento, visto che Tekken è la saga di picchiaduro (al contrario di quel che forse si pensa) della storia dei videogiochi con più di 40 milioni di copie vendute. A Settembre uscirà questo nuovo capitolo, forte di più di 18 stage, di oltre 50 personaggi e della volontà di riportare la serie agli onori che le spettano di diritto, amata com'è da milioni di giocatori in tutto il mondo. Per tantissimi, infatti, oltre alle partite a un gioco di calcio, durante i venerdì sera con gli amici, non può mancare anche una bella sessione di mazzate con Tekken e qui abbiamo cominciato a scoprirne novità e dettagli.
2 vs 2 vs 1 vs 2
Qual è il concetto alla base di Tekken Tag Tournament 2? Quello di scegliere fino a due giocatori per squadra e di darsele di santa ragione, alternandosi negli scenari. Sono tanti, come detto, e quando li si seleziona una serie di icone avvertono i giocatori delle caratteristiche, visto che si va dalle arene, a quelli che si possono spaccare nel mezzo, facendo cadere i giocatori al piano di sotto, a quelli che si espandono in profondità, spaccando vetrate e affini, a quelli così detti "infiniti", ovvero che non si svolgono su un piano e non esiste neanche il ring out.
Nella versione definitiva ci sarà una modalità storia (non sappiamo quanto complessa o se prevederà un finale diverso per ogni lottatore), e i classici scontri 2 vs 2, ma qui Harada ha voluto iniziare illustrando la possibilità di combattere, tralasciando l'1 contro 1, scontato, anche 1 vs 2, che rappresenta la modalità in cui la strategia nei combattimenti la fa da padrona e in cui il sapiente bilanciamento di personaggi e modalità dovrà mostrare il meglio di sé. I team composti da due personaggi infatti, hanno un potenziale offensivo molto superiore, soprattutto grazie alle combo eseguibili mentre i lottatori si danno il cambio sul ring come il tag assault che consente al giocatore entrante di planare sull'avversario con quello che è l'ingresso più sicuro di tutto il gioco. Non è finita qui, ovviamente, perché mettendo spalle al muro il giocatore in singolo gli si può levare fino a metà energia con una sola combo, così come si può trarre vantaggio dal passo indietro che il proprio personaggio compie, subito prima di abbandonare il ring in favore dell'altro. Sapendo ben usare questa possibilità, si possono ottenere diversi attimi di immunità.
Perché, quindi, giocare con un solo lottatore? Per specializzarsi e usare a fondo le sue caratteristiche o anche perché, come si sa, prima di perdere definitivamente un pezzo della propria barra energetica, questa passa in uno stato temporaneo colorato di rosso. Se non si viene colpiti immediatamente, la parte in rosso può essere recuperata. I giocatori in tag, devono necessariamente abbandonare il ring per riprendersi, chi gioca da solo, invece, lo può fare anche restando sul campo, senza contare che si fa molto più danno se si riesce a colpire i giocatori entranti al momento del tag. Senza dimenticare che, ovviamente, basta sconfiggere uno dei due personaggi del tag team per avere la meglio dell'avversario. Insomma Harada, pur ammettendo che sulla lunga giocare in Tag potrà essere il metodo più utilizzato e amato, sostiene che Namco Bandai sia riuscita a ottenere un ottimo bilanciamento che sarà in grado di garantire accesso al gioco alla maggior parte di giocatori possibili, aiutati anche dal fascino e dalla ricchezza del pacchetto nel suo complesso.
Fight Lab
Un'altra delle novità di Tekken Tag Tournament 2 è la modalità che è venuta in mente ad Harada mentre pensava a un mondo di reinventare il practice mode, in modo che la sezione in cui imparare tecniche e combo potesse piacere sia ai novizi che agli esperti, dandogli una vera e propria nuova esperienza di gioco. Questa idea si è tramutata nel Fight Lab, introdotto da una vera e propria storia, fatta di scene animate (per adesso c'erano solo delle schermate in due dimensioni), esperimenti e di robot i cui panni rivestire, mentre ci vengono introdotte le mosse da eseguire. È così che si impara, ad esempio, il passo laterale, facendolo provare al giocatore/robot contro una macchina che lancia una serie di oggetti da evitare, come delle palline da tennis in un campo d'allenamento.
Ecco così che si potrà imparare una combo aerea, cominciando a colpire un oggetto volante che si gonfia fino ad esplodere se tutta la combo dovesse andare a buon fine. Dopo queste prime fasi, una scena avvertirà il giocatore di un incidente nel laboratorio che farà sì che una serie di altri robot lo assalgano: questi avranno dei bollini colorati addosso, uno per ogni area del corpo, così da indicare se il nemico va eliminato con un colpo alto, medio o basso. A volte, oltre al colore e alla posizione, verrà indicato anche il tipo di colpo da eseguire per riuscire a superare l'avversario, come nel caso di un pugno chiuso a indicare che con le mani va portato un attacco alla parte alta del robot impazzito che ci si fa incontro. Questi bollini si alterneranno a delle bombe, che, se colpite, leveranno energia al giocatore, oltre a non consentirgli di eliminare il nemico, oppure si faranno d'acciaio, a indicare che serviranno più colpi per avere la meglio. Un buon modo quindi, per iniziare ad avere a che fare con Tekken Tag Tournament 2 o per perfezionarsi, visto che ci saranno boss di fine sezione e un punteggio a ricapitolare la prestazione appena effettuata, punteggio in base al quale si otterranno oggetti da sbloccare per personalizzare il proprio lottatore customizzato. Tra l'altro questo sarà anche il modo per decidere, in assoluta libertà, lo stile di combattimento, dato che attraverso le varie fasi si potrà decidere in quali mosse o tecniche farlo specializzare per poi, verosimilmente usarlo anche nelle modalità online, di cui niente ancora si sa, ma che saranno protagoniste degli annunci al prossimo E3.
Il gioco, pur ancora ben lontano dall'uscita di Settembre, ci è parso in uno stato piuttosto avanzato di completamento anche durante una veloce prova nella sala delle demo dell'evento. Ovviamente serviranno ore per poter sviscerare tutta l'opera di bilanciamento che il team ha effettuato per tutta la marea di personaggi, anche vista l'introduzione delle finishing move, che si effettuano premendo ripetutamente i tasti del pad, quando l'avversario sta per terminare la propria energia, anche se non le abbiamo potute testare direttamente. Ottima è la fluidità, come da sempre per la saga, così come le animazioni, tutte disegnate a mano, partendo da delle basi in motion capture. Il motore è parso più avanzato di quello visto in Tekken 6, anche se indubbiamente, la matrice resta la stessa. I caricamenti sono rimasti invariati, a quanto dice Harada, il che, visto che la console deve poter caricare fino a quattro personaggi diversi in memoria, non è cosa del tutto banale ed è stato aggiunto un effetto di Blur sui movimenti più veloci e sui replay (oltre che una buona dose di poligoni sui personaggi). Il feeling sembra quello giusto e anche se i fondali non sono esattamente lo stato dell'arte in quanto a dettaglio o effetti e pure c'è qualche scaletta, si vede che il gioco è stato pensato appositamente per i tantissimi fan della saga, che aspetteranno di saperne di più nei prossimi mesi. Noi siamo qui per accompagnarvi fino alla data d'uscita!
CERTEZZE
- Il tag è mancato per troppi anni
- Tanti lottatori e livelli
- Un bilanciamento al passo coi tempi
- Novità interessanti
DUBBI
- Il motore sembra funzionale, ma non strabiliante
- Qualche scaletta