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Un passo indietro per migliorarsi?

Civilization V si amplia con un'espansione corposa che promette di reintegrare alcune feature chiamate a gran voce dagli appassionati

PROVATO di Valerio De Vittorio   —   31/05/2012

A poco meno di un mese di distanza dalla data di rilascio ufficiale, fissata in Europa per il 22 giugno, abbiamo avuto modo di testare la prima massiccia espansione per Civilization V, intitolata Gods and Kings.

Un passo indietro per migliorarsi?

Dopo diversi DLC e patch, lo strategico a turni di Firaxis uscito nel 2010 propone finalmente ai suoi fan un pacchetto corposo, in parte costituto da materiale lasciato in disparte in fase di sviluppo, che dovrebbe aggiungere ulteriore spessore dopo che molti fan avevano lamentato un'eccessiva semplificazione di alcuni aspetti del gioco, oltre a mancanze importanti come la religione.

Questione di fede

La religione costituisce la prima importante aggiunta di Gods and Kings che riporta in Civilization V un aspetto precedentemente tralasciato. In questa espansine, però, non seguirà le medesime regole di Civilization IV, puntando ad essere flessibile e capace di adattarsi a svariati stili di gioco.

Un passo indietro per migliorarsi?

Verrà trattata come una sorta di bene da acquistare attraverso la fede: questa andrà spesa per procurarsi un credo utile per costituire la religione della propria nazione. Se inizialmente se ne potrà avere uno solo, proseguendo attraverso la campagna questi aumenteranno fino ad arrivare a cinque credi diversi. Da un punto di vista del gameplay i vantaggi dipenderanno dalle nostre scelte, puntando a investire nelle credenze che più ci porteranno dei vantaggi. La fede potrà inoltre essere utilizzata per acquistare costruzioni ed unità speciali.

Un passo indietro per migliorarsi?

Fondamentale sarà poi la figura del profeta, che ci permetterà di ufficializzare la nostra nuova religione, personalizzandone simbolo, nome e i benefici apportati dalla nostra città santa e quelli che acquisiranno altre nazioni interessate a convertirsi. Potremo poi compiere un'ulteriore passo in avanti, evolvendo la nostra religione col sacrificio di un secondo profeta, oppure tentare di diffonderla tramite i monaci che porteranno oltre confine il verbo o gli inquisitori che al contrario condanneranno gli eretici. Infine i profeti potranno fondare una casella sacra, dalla quale attingere fede aggiuntiva. La religione, poi, influenzerà anche i rapporti diplomatici che dipenderanno anche dai dettami delle singole fedi.

Spionaggio

La seconda importante nuova feature riguarda le spie, unità che ci verranno consegnate in frangenti particolari dal gioco stesso. Non sarà infatti possibile addestrarne.

Un passo indietro per migliorarsi?

La nostra rete di spionaggio andrà gestita attraverso un menu apposito, dal quale potremo stabilire se sfruttare i nostri agenti per acquisire importanti informazioni da nazioni avversarie oppure osservarne l'operato. Inviate le spie nelle città stato potremo invece utilizzarle per pilotare le elezioni o proteggere le proprie informazioni dallo spionaggio avversario. I nostri agenti lavoreranno autonomamente e, una volta assegnato un compito, basterà attendere qualche turno per ricevere le prime intelligence. Attenzione a non rischiare troppo in quanto nel caso la nazione avversaria dovesse scoprire la spia, la ucciderebbe per poi rovinare eventuali rapporti diplomatici. Nel caso invece utilizzassimo queste unità sulle nostre Città-Stato otterremmo un migliore controllo sulla popolazione, utilizzando mezzi politicamente scorretti come brogli elettorali. Anche le fasi di guerra sono state espanse, con nuove unità per l'epoca della Prima Guerra Mondiale e diverse aggiunte dedicate al combattimento navale. Le prime includeranno carri armati e i primi aerei da guerra, mentre per quanto riguarda gli scontri per mare questi dovrebbero risultare più dinamici grazie a nuove tipologie di imbarcazioni.

Un passo indietro per migliorarsi?

Il resto dei contenuti che vedranno la luce in Civilization V: Gods and Kings contano 27 nuove unità, 9 civiltà inedite con altrettante meraviglie, 3 scenari e 13 edifici. Il codice messo a disposizione dagli sviluppatori era purtroppo alquanto limitato, quindi non sufficiente per verificare nella totalità le nuove opzioni e i vantaggi su una campagna di più ampio respiro, ma la volontà di riportare in Civlization V un po' di quella profondità e flessibilità che tanto avevano entusiasmato nel precedente capitolo, è sicuramente evidente. Restano alcune costrizioni e limiti nella gestione dello spionaggio, ma non avendo potuto testare nel dettaglio quest'espansione non possiamo ancora sbilanciarsi. L'appuntamento è quindi fissato alla recensione, su queste pagine tra poche settimane.

CERTEZZE

  • Tanto materiale aggiuntivo
  • La religione sembra uno strumento interessante e versatile da usare
  • Dovrebbe comportare diversi ribilanciamenti...

DUBBI

  • ... sperando che certi limiti vengano superati
  • Spionaggio ancora tutto da verificare
  • Quasi due anni per una prima vera espansione sono forse un po' troppi