67

A tutto Sam

All'E3 2012, Ubisoft è piena di sorprese, a partire dal nuovo Splinter Cell

ANTEPRIMA di Antonio Jodice   —   06/06/2012

Splinter Cell: Black List è un gradito ritorno. Era nell'aria già da un po' di tempo, ma vederselo spuntare alla conferenza Microsoft e, diciamocelo, in così buona forma è stato un piacere. Oggi, durante il primo giorno di fiera, abbiamo assistito a una presentazione a porte chiuse, in cui, partendo dalla stessa demo della conferenza, ci sono stati dati ulteriori dettagli e qualche scampolo d'azione in più.

A tutto Sam

Il nuovo Splinter Cell è il primo titolo di Ubisoft Toronto, nuova propaggine del colosso franco canadese che, quindi, ha più di un motivo di lasciare un'ottima impressione nella nutrita schiera di fan che attendono un ritorno alle origini di un brand storico e molto amato. L'ultimo episodio, Conviction, pur buono, non ha saputo lasciare il segno che ci si sarebbe aspettato, e questa è l'occasione, a detta del team, per riportare Sam agli antichi splendori, sia nelle sezioni stealth, che ci saranno, che in quelle a tutta azione che sono state protagoniste della presentazione, in pieno giorno.

Alla luce del sole

Una delle caratteristiche vincenti di Sam è sempre stata la grandissima gamma di mosse a disposizione e questo Splinter Cell: Black List ha alla base il revamp di quelle più classiche e l'inserimento di tutta una nuova serie in modo da garantire una nuova giocabilità e una freschezza che da anni se n'erano andate un po' a spasso. Il bello della saga, degli episodi doro, è sempre stato il mettere il giocatore in grado di superare qualsiasi mappa decidendo in assoluta libertà come affrontarla, utilizzando gadget e tattiche più diverse. Ubisoft Toronto promette di riprendere questo spirito e ampliarlo ulteriormente, ponendo il giocatore non solo in una serie di livelli in cui muoversi all'ombra, con la necessità come in passato di eliminare le fonti di luce, ma anche in pieno giorno, come nella dimostrazione dell'E3. La storia è di quelle tipiche di Tom Clancy: un nuovo gruppo terroristico prende d'assalto locazioni strategiche in tutto il mondo con il solo scopo di un attacco agli Stati Uniti su larga scala e il governo reagisce mettendo in piedi un'unità di crisi segretissima, autorizzata ad agire in tutto il mondo e della quale, ovviamente, fa parte il nostro Sam.

A tutto Sam

Partendo da zero, ristrutturando il motore alla base già di Conviction (non è stato usato l'engine di Assassin's Creed, infatti), a Sam è stata donata una dinamicità ancora superiore che in passato, con la possibilità di arrampicarsi su strutture e pareti rocciose con movenze che ricordano quelle di Ezio. Da Conviction sono state riprese le interrogazioni, quelle sequenze in cui Sam interagisce coi personaggi chiave della storia, minacciandoli, picchiandoli o contorcendone le giunture così da farsi raccontare informazioni preziose per il prosieguo delle indagini. Il tutto qui sembra, però, acquistare un maggiore dinamismo e un maggior grado di integrazione con le sequenze di gioco normale, visto che di solito vengono introdotte da sparatorie in luoghi chiusi, dopo che si sono ripulite le stanze con la selezione di bersagli multipli poi eliminati con una abilità che attiva un bullet time sulla falsa riga di quanto visto nel recente Ghost Recon Future Soldier. Non solo, però. Sam si copre dietro i ripari e da questi agguanta i nemici, eliminandoli con l'equivalente di "fatality" corpo a corpo che si chiudono con pugnalate o soffocamenti, senza perdere un istante. Molto carine anche le integrazioni con Kinect, visto che, tornando la possibilità di richiamare l'attenzione dei soldati di guardia con fischi o voci, queste potranno essere emesse direttamente dal giocatore parlando in direzione del sensore. Stessa cosa, tra l'altro, potrà essere fatta per un'altra delle novità, ovvero l'attacco aereo, che nella demo serviva per eliminare un avamposto protetto da una mitragliatrici che Sam difficilmente avrebbe potuto superare in solitaria.

A tutto Sam

La demo si chiudeva mettendo in risalto proprio quei concetti di libertà d'azione di cui parlavamo prima: un nugolo di terroristi chiusi in una stanza, blindata da una porta chiusa dall'interno. Sam, dopo aver scrutato al di sotto della stessa grazie alle fibre ottiche e dopo aver selezionato i nemici nella stanza, metteva una bomba sul lucchetto per poi dirigersi sul tetto, risalendo una grondaia (a detta degli sviluppatori ci sarà sempre un modo per risolvere furtivamente qualsiasi situazione). Fatto detonare l'ordigno, catturando l'attenzione dei terroristi verso l'ingresso, Sam irrompeva dalla finestra, rotolando sul pavimento e sparando a tutti i presenti, tranne all'obiettivo da interrogare per estorcergli le informazioni necessarie. Interrogato il sospetto, la guida femminile di Sam in contatto radio, lo avvertiva della presenza dei rinforzi sul tetto. Qui, questa volta, a soccorrere Sam il supporto di un elicottero ad eliminare a colpi di mitraglia gli assaltatori. La differenza è che al giocatore veniva data la possibilità di muovere le torrette e di sparare ai malcapitati dall'alto, con una telecamera in bianco e nero a simulare le camere installate sull'elicottero stesso. Un altro dei segnali della grande varietà di situazioni che ci si troverà ad affrontare in Splinter Cell: Blacklist. Ultima nota per l'aspetto tecnico, eccellente. Il gioco girava evidentemente su PC a una risoluzione altissima e con una gran pulizia video, senza contare la qualità di texture ed effetti. Insomma, se il gioco non dovesse virare troppo verso l'azione più scriteriata e se davvero verranno ripristinate tutte le caratteristiche vincenti della serie, questo potrebbe risultare un ritorno davvero in grande stile per Sam.

CERTEZZE

  • Il giusto compromesso tra stealth e azione
  • Mille strumenti per superare le missioni
  • Tanta varietà
  • Tecnicamente ottimo

DUBBI

  • Il buio tornerà?