Tak Hirai è stato sviluppatore in capo per SEGA sia nello sviluppo di Shenmue che di Space Channel 5, due bellissime vecchie glorie dell'epoca Dreamcast. Con il suo nuovo studio Neilo, fondato un paio di anni fa, Hirai sta sviluppando un altro rhythm game, questa volta per PlayStation Vita e in collaborazione con Acquire (che sarà pure publisher del gioco in Giappone, mentre in occidente il produttore sarà XSEED). Si tratta di Orgarhythm, un titolo piuttosto particolare a dire il vero, visto che mischia elementi strategici con altri, appunto, ritmici, con tanto di multiplayer cooperativo e competitivo. Prima di addentrarci nella spiegazione dettagliata di come funziona il tutto, facciamo un breve riassunto della trama che accompagnerà i videogiocatori durante le loro missioni.
Su un pianeta ci sono due divinità che sono anche fratelli. Il maggiore, la cui natura è distruttiva, vive nella parte interna del suo mondo, vicino al nucleo, mentre il più giovane, più buono e creativo, risiede sulla superficie terrestre dove ama godersi il sole e il colore del cielo. Ognuno di questi déi ha una sua folta schiera di seguaci, che può tra l'altro essere incrementata di volta in volta. Quando quelli vicini al dio più anziano trovano una via di comunicazione con la superficie del pianeta escono dalle profondità del sottosuolo e iniziano a creare disastri su disastri. A quel punto la divinità più giovane non può restare con le mani in mano e decide così di contrattaccare. Proprio nei panni di quest'ultimo quindi, almeno nella modalità single player, che poi è quella che abbiamo avuto modo di provare all'E3 di Los Angeles, il videogiocatore è chiamato a muoversi lungo una serie di stage, si vocifera siano una dozzina, seguendo percorsi predefiniti entro i quali in automatico il dio cammina circondato dai suoi fedeli, a cui impartisce di fatto degli ordini attraverso una sequenza di pulsanti che deve premere correttamente seguendo il ritmo musicale.
Combattere al ritmo della musica
Gli adepti sono suddivisi in tre gruppi contrassegnati da colori (rosso, giallo e blu) e abilità diversi. Quando un gruppo di nemici si para davanti, il compito è quello di toccare lo schermo e l'apposito comando che vi è apparso sopra una prima volta per determinare quale dei gruppi di seguaci utilizzare per affrontare gli avversari, poi una seconda volta per determinare il tipo di attacco che si vuole fargli eseguire in rapporto ovviamente alle loro caratteristiche, e infine fare "slide" con il dito su un punto qualsiasi del touchscreen per distribuire le truppe nell'area voluta. Il problema però è che ogni tocco deve essere sincronizzato con il ritmo della musica di sottofondo: la colonna sonora composta da Ayako Minami, infatti, è il cardine attorno al quale ruota tutto il gameplay del gioco.
Premendo al tempo giusto la sequenza di pulsanti che appare sullo schermo, quindi, i seguaci del dio si lanceranno in automatico contro le schiere nemiche e le faranno a pezzi, oppure difenderanno la propria divinità o raccoglieranno oggetti utili. A ogni esatta esecuzione degli imput richiesti si ricevono poi dei voti, che se sono positivi porteranno ad un incremento del livello del proprio personaggio, del numero e delle abilità dei propri fedeli, etc. In caso di errore, invece, tutte queste specifiche tenderanno a decrescere.
Come se non bastasse, eseguendo sempre correttamente le sequenze ritmiche in video si sbloccheranno dei nuovi strumenti che andranno ad impreziosire ulteriormente le sonorità delle basi musicali d'accompagnamento. Per esempio durante la nostra prova abbiamo affrontato un primo livello di gioco dove le gesta della nostra divinità venivano supportate da un sottofondo composto da un tamburo e da qualche strumento a fiato, mentre il successivo presentava in aggiunta strumenti quali archi e chitarre. Sempre rimanendo in tema di musica, da segnalare che XSEED ha intenzione di tenere in un prossimo futuro un concorso su YouTube per invogliare artisti e semplici appassionati di tutto il mondo a presentare un loro brano per Orgarhythm: una volta determinati i vincitori della competizione questi avranno l'onore di vedere inseriti le proprie creazioni all'interno della colonna sonora del prodotto.
Questo è quanto per ora, non ci resta che attendere di mettere le mani su una versione più completa del gioco per poter trarre le giuste conclusioni su un titolo che comunque, di primo impatto, appare piuttosto originale e interessante.
CERTEZZE
- Un rhythm game/action dalle buone potenzialità
- Gameplay originale e particolare...
DUBBI
- ...ma alla lunga monotono?
- Dodici livelli se non supportati adeguatamente da elementi che invoglino alla rigiocabilità potrebbero risultare pochi