Con trenta milioni di utenti registrati non è difficile assicurarsi una vasta quantità di giocatori pronti a partecipare alla beta del tuo prossimo titolo. WarGaming.net, forte del successo di World of Tanks e dei costanti progressi fatti dal free to play competitivo a base di carri armati, ha da poco dato il via alla fase di test di World of Warplanes e nelle settimane a venire conta di sfruttare l'entusiasmo di una community vastissima per aprirne progressivamente le porte.
La formula è semplice, già introdotta in un paio di occasioni nelle quali abbiamo discusso della struttura unicamente PvP e dell'inclusione di aeroplani da guerra prodotti tra gli anni '30 e la Guerra di Corea, inizialmente a partire da quelli in forza degli schieramenti di Russia, Germania e United States of America. Aspettando di metterlo alla prova estensivamente, tra gli stand dell'E3 2012 siamo riusciti a mettere brevemente le mani sul gioco e familiarizzare con un gameplay promettente.
Azione no stop
Il garage in cui vengono raccolti gli aerei posseduti, una sessantina in beta e più di cento al lancio del gioco, è identico a quello di World of Tanks. Così come lo sono il sistema di valuta, quello di sblocco degli upgrade e di progressione attraverso i tech tree. World of Warplanes è pensato nel nome della continuità con il suo predecessore - che comunque continuerà a essere supportato in parallelo, ci viene precisato almeno un paio di volte - così da rendere più semplice il passaggi da uno all'altro. Di più: in futuro gli utenti di tutte e tre le esperienze firmate Wargaming.net, compreso l'ancora fumoso World of Battleship, si sfideranno all'interno di una sola mappa globale rendendo definitivo il processo di unificazione di un ecosistema fondato da una parte sulla voglia di inserire contenuti verosimili, dall'altra di rendersi sufficientemente accessibili da non spaventare la vasta fetta di potenziali curiosi. Giocatori che ne possono apprezzare la gratuità, rendendosi allo stesso tempo loro stessi un contenuto per chi decidesse di acquistare valuta e beni virtuali per denaro reale. Circa il 25-30% del totale, a quanto dichiarato dai roboanti numeri ufficiali. E' una formula che Wargaming.net padroneggia oramai alla grande, ripetuta anche in questa opera seconda che invece, una volta iniziata la partita, si rivela una bestia completamente diversa. Ci facciamo passare mouse e tastiera, e per iniziare scegliamo uno dei pochissimi jet presenti aspettando diversi minuti che il matchmaking faccia il suo corso.
Un'operazione in questo caso non semplice vista la richiesta di avere almeno un mezzo di livello pari al nostro nel team avversario e il basso quantitativo di persone a cui è attualmente concesso l'accesso ai server. Entrati in partita all'interno di una mappa ambientata nei cieli sopra un arcipelago tropicale, capiamo immediatamente di aver chiesto troppo a noi stessi: nonostante la guida del velivolo sia arcade e l'indicatore utile a capire a che distanza del nemico sparare sia una valida alternativa al soft lock, che avrebbe inciso eccessivamente sull'esito degli scontri, il nostro jet è troppo complesso da padroneggiare a dovere al primo match assoluto. Veniamo abbattuti e per la seconda prova ci affidiamo ad un aereo più lento e meno letale, ma specializzato nell'attacco degli obiettivi a terra, ovvero in una delle due possibili condizioni di vittoria assieme allo sterminio degli avversari, e dotato di una torretta posteriore controllata dall'intelligenza artificiale. Un'utile sistema di sicurezza nel caso un inseguitore tenti di starci dietro. La giocabilità non è nulla di rivoluzionario però certe possibilità, come l'uso delle nubi per nascondersi e riapparire facendo perdere le proprie tracce, ben accompagnano meccaniche già rifinite a dovere.
Soddisfacente l'implementazione dei danni subiti e il modo in cui questi incidono sulle prestazioni: nelle partite 15 v 15 giocate, produceva un effetto suggestivo vedere in lontananza le nubi di fumo dei compagni colpiti tentare di tenersi in aria, respingere gli attacchi e quindi esplodere a terra in mille pezzi. Ci auguriamo che, oltre all'altissimo numero di mezzi e alle modifiche funzionali ed estetiche, vengano implementate anche modalità e mappe a sufficienza. Quel che abbiamo visto promette bene anche graficamente, grazie ad aerei modellati fedelmente e ambienti suggestivi, anche se forse la palette cromatica è eccessivamente satura dando un look poco realistico. Insomma per World of Warplanes la strada sembra tutta in discesa: il materiale di partenza è valido e la formula, sempre che piaccia, oramai oliata. Speriamo solo che Wargaming.net non punti unicamente a consolidare la sua posizione nel mercato free to play ma voglia anche sfruttare le risorse garante da un simile successo per sperimentare nuove idee.
CERTEZZE
- Formula sovrapponibile a quella di World of Tanks
- Immediato, divertente
- Tantissimi aerei
DUBBI
- Costruito con in mente la formula F2P, quindi non per tutti
- Aspettiamo di valutare l'insieme di mappe e modalità